L'ottava meraviglia di Attilio Caj a regala all'Openjobmetis la certezza aritmetica della permanenza in serie A e alimenta il sogno playoff a tre turni dal termine della regular season. Varese respinge col vigore e l'energia della squadra di rango l'assalto della Dolomiti Energia, ribaltando con un imperioso 13-2 un match che sembrava segnato sul 67-74 del 37'. Una vittoria tutta sudore e grinta che simboleggia perfettamente gli ingredienti chiave della rimonta-salvezza di Cavaliero e soci. Vincenti le scelte tattiche finali del coach pavese, che imbriglia con la zona 2-3 l'agilità e l'energia a rimbalzo d'attacco della Dolomiti Energia e vara l'assetto giusto con un utilissimo Cavaliero a fianco del trascinatore Maynor, adeguandosi alla cavalleria leggera degli assaltatori trentini per evitare di sbattere contro il muro della miglior difesa del campionato (quarto periodo da 29 punti e 62% da 2 dopo gli affanni balistici dei primi 30').
Testa e cuore le armi vincenti per l'OJM, capace di adeguare il suo impatto fisico e atletico alle necessità di una partita da playoff per la durezza mentale mostrata da Trento fino al rush finale. Quando però Varese ha "sfregato" la lampada del suo Aladino: le magie nel traffico di Maynor, che ha dimenticato i dolori al collo per andare nel cuore dell'area a guadagnarsi i punti della rimonta (74 pari al 38') e poi del primo sorpasso (78-76 a meno 42"), hanno evidenziato nuovamente il mix di talento e personalità del regista ex NBA, vincitore al fotofinish nel duello con l'ottimo Craft. Una conferma ulteriore dello spessore caratteriale di una squadra capace di ribaltare con un finale allo stesso tempo lucido e graffiante una partita che l'aveva vista inseguire per 30 minuti abbondanti, pagando un passaggio a vuoto offensivo nel secondo quarto (25-32 al 16' dopo il 24-21 del 12') e un nuovo blackout in avvio della terza frazione (38-50 al 23', massimo vantaggio Aquila). Nonostante i gravi problemi di falli (4 per Johnson, Kangur, Anosrke e Pelle già in avvio della quarta frazione), Varese è sempre rimasta aggrappata alla partita con una fiammata di Johnson a ricucire sul 60-62 del 33'. Poi l'elettrizzante finale, con la zona a togliere efficacia ai fucilieri di Trento che avevano graffiato dall'arco con Sutton (63-72 al 36'), e un Maynor infallibile nella gestione degli ultimi possessi ad esaltare le doti acrobatiche di Pelle (impor-tantisismo il 2+1 in semigancio per il 72-74 del 38').
I risultati degli altri campi riaccendono la fiammella della speranza in chiave playoff: la sconfitta di Pistoia a Cantù riporta l'Openjobmetis a due punti dall'ottavo posto, anche se per alimentare concretamente i sogni servirà un'impresa domenica prossima sul campo della seconda forza Venezia. Serate adrenaliniche come quella di ieri alimentano ovviamente i rammarichi, partendo da quello di Attillo Caja sulla durata ormai limitata della stagione 2016/'17. Ma allo stesso tempo alimentano pure i desideri delia società di cercare di confermare lo zoccolo duro della rimonta-salvezza. Che intanto, con vittorie intrise di emozioni forti come quelle di ieri, alimenta l'entusiasmo dell'ambiente per l'attuale versione dell'OJM: un circolo virtuoso per convincere chi deve mettere benzina economica nel serbatoio a fare uno sforzo per non dover disperdere i protagonisti dei due mesi migliori dei 4 anni post-Indimenticabili...
Giuseppe Sciascia
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