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Melvin Johnson ha detto sì. Ed ora Maynor è più vicino


simon89

Melvin Johnson c'è, Eric Maynor quasi. L'ufficialità della firma della guardia titolare dell'Openjobmetis versione 2016/'17 suona come il preludio del ritorno a Varese del 29enne playmaker già visto in maglia biancorossa nella seconda metà del 2014/'15. La certezza acquisita è la firma del 23enne esterno rookie, che ha scelto la società di piazza Monte Grappa per iniziare la carriera professionistica dopo quattro anni in costante crescita a Virginia Commonwealth University (17.8 punti, 2.8 rimbalzi e 2.2 assist nella stagione passata).

Johnson arriva con la fama del fuciliere, detenendo il record assoluto di triple segnate della sua università; un giocatore troppo specialista e troppo poco atletico per la NBA, che però sembra potersi adattare facilmente al basket europeo, più tattico e smaliziato rispetto a quello tutto corsa e salti dei professionisti americani. A Las Vegas non ha avuto grande spazio (3 punti in 8' in una sola gara, con Max Ferraiuolo in tribuna che poi ha avuto modo di confrontarsi con Johnson), ma lo scorso aprile a Portsmouth - manifestazione da cui negli ultimi tre anni sono passati i futuri varesini Chris Wright, Brandon Davies (MVP nel 2013) e Stan Òkoye - ha impressionato diversi dirigenti italiani, tra i quali il d.s. di Imola, Gabriele Foschi, che lo racconta così: «È uno dei giocatori che ha impressionato di più al PIT: gran tiratore naturale con raggio NBA che segna soprattutto piedi per terra su scarichi o in campo aperto, ma può anche mettere la palla per terra e costruire dal pick&roll. Non è molto esplosivo e non crea molto da situazioni statiche, ma è aggressivo e ha trattamento di palla di buona qualità anche se non attacca tantissimo il ferro; in difesa se la cava meglio sulle ali piccole o sulle guardie non razzenti. In assoluto è un giocatore molto solido e ben rifinito, in serie A non dovrebbe avere particolari problemi di adattamento dal mondo del college».

Acquisito il sì di Johnson, ora si attende quello di Maynor, secondo diverse fonti molto vicino all'accordo con la società di piazza Monte Grappa, che si sposerebbe a perfezione col tiratore rookie per tre motivi. Il primo è quello economico, visto che il risparmio sull'ingaggio di un giocatore fresco di laurea consentirà a Varese di essere economicamente competitiva per convincere Eric al di là del suo gradimento per una città e un ambiente che gli ha permesso già una volta di rilanciare la sua carriera. Il secondo è quello tecnico: un play attivatore come l'ex Oklahoma City sarebbe un perfetto complemento per mettere in ritmo un terminale come Johnson (ma anche un pivot bravo a "rollare" verso il ferro come Anosike). Il terzo è legato alla comune provenienza universitaria di Johnson e Maynor: anche l'ex NBA, così come il nuovo acquisto di Varese, è un prodotto della Virginia Commonwealth University: carriera NCAA dal 2005 al 2009 nelle file dei Rams, mentre Johnson ha completato il suo corso di studi dal 2012 al 2016.

Giuseppe Sciascia


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