
La rimonta playoff dell'Openjobmetis si ferma a Reggio Emilia. La truppa di Attilio Caja chiude a quota 6 la sua esaltante serie positiva: il primo stop post-Coppa Italia è figlio dell'assenza obbligata di Eric Maynor, impossibilitato a scendere in campo dai postumi del colpo di frusta rimediato nell'incidente stradale (da passeggero) nel quale è stato coinvolto nella notte post-derby a Milano. Troppo asfittico l'attacco di Varese senza il suo "Aladino", genio della lampada in grado di creare tiri facili per i lunghi (solo 4 per un Anosike opaco) e tiri aperti per gli esterni (glaciale 1/10 da 3): fatali soprattutto i 4 punti segnati nei 9' iniziali di un primo quarto a fari spenti (2/12 al tiro e 6 perse) per un 18-4 che ha segnato il match. Poi Cavaliero e compagni si sono battuti con grinta, nonostante la costante sofferenza sotto canestro (36-33 per Reggio a rimbalzo dove i 214 centimetri di Cervi e i 207 di Reynolds hanno soverchiato Anosike). L'OJM ha provato a ricucire il gap (26-21 al 15', 33-27 al 18' e ancora 50-41 al 27') con qualche iniziativa di Eyenga e Johnson, finendo però al tappeto a causa delle pessime medie dall'arco (1/10 da 3 con l'unica tripla segnata a 3' dal termine).
E alla fine Varese mastica amaro nei confronti di una terna arbitrale dal metro troppo ondivago, che contribuisce notevolmente nel rendere sporca e "cattiva" una partita "imbruttita" dalle interpretazioni dei direttori di gara, totalmente fuori fase in due episodi condizionanti per i biancorossi (manata di Polonara a Kangur a rimbalzo con l'estone sanguinante dietro l'orecchio "giudicata" con fallo al varesino più tecnico per proteste, e sanzione disciplinare costata il quarto fallo al 28' ad un Dom Johnson indispettito dai "trucchetti" da veterano di Kaukenas). Ma all'atto pratico la chiave di volta del match è stata l'assenza di Maynor: i 68 punti col 10% da 3 e i soli 7 assist -minimo stagionale - contro 15 perse fanno a pugni con i dati delle ultime 6 gare (82,7 punti col 36% da 3; 10,8 perse e 15,0 assist) con l'attivatore biancorosso sul ponte di comando.
Peccato soprattutto per l'alchimia spezzata da un infortunio "extra-tecnico" come quello occorso a Maynor, auspicando quantomeno che il play del 1987-bloccatosi proprio dopo la sua prestazione più brillante al PalaDesio, dopo aver inseguito per 7 mesi la condizione fisica ottimale - possa tornare a disposizione di coach Caja per la sfida di sabato contro la Dolomiti Energia. Chiaro però che l'esame di maturità che la trasferta sul campo di una squadra di vertice come Reggio Emilia doveva rappresentare per l'OJM rigenerata dalla cura Caja assume una valenza relativa proprio alla luce dell'indisponibilità dell'elemento più insostituibile dello scacchiere biancorosso. Apprezzabile comunque il carattere che Varese ha messo in campo nel finale, risalendo dal 69-51 del 34' al 71-68 con 23" sul cronometro con Pelle ed Eyenga protagonisti di una rimonta eclatante ma tardiva. Il 2/2 di Aradori e la tripla fuori misura di Dom Johnson hanno definitvamente sancito la sconfitta biancorossa, pur con il merito di aver lottato fino alla fine a dispetto di una situazione compromessa. Nonostante i tonfi di Brindisi e Torino, ora l'ottavo posto nelle mani di Pistoia (che vanta un più 28 nel doppio confronto con ì biancorossi) scivola a 4 lunghezze, "azzerando" il margine di errore per una Openjobmetis alla quale servirà un poker secco con Trento, Venezia, Cremona e Torino combinato a risultati negativi delle dirette concorrenti. Ma servirà soprattutto ritrovare Maynor e la sua bacchetta magica...
Giuseppe Sciascia
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