L’Openjobmetis prova a fermare la lanciatissima Sidigas per cancellare lo spettro della crisi.Stasera al PalA2A (palla a due alle ore 18.15) la squadra di Paolo Moretti (nella foto in alto con Hangur) ospita la seconda forza Avellino in un match delicato e difficile, che dovrà dare indicazioni chiare e definitive per delineare le strategie future. Varese proverà a chiudere a quota 3 la sua serie negativa di fronte ad un’avversaria che ha vinto le ultime 6 gare tra campionato e Champions League.
Il primo nodo da sciogliere è quello relativo a O.D. Anosike: il centro nigeriano, bloccato da uno spasmo muscolare alla schiena nel match di martedì contro il Paok, resta in forte dubbio per il match odierno. L’atleta del 1991 ha svolto qualche esercizio sul parquet con i compagni, ma è parso ancora sofferente: il suo eventuale utilizzo, verrà deciso dopo la rifinitura in programma questa mattina. La presenza in campo di Anosike è legata alle risposte alle terapie e alla soglia del dolore del giocatore; comprensibile però la richiesta di società e staff tecnico di stringere i denti e garantire una rotazione in più sotto i tabelloni come preziosa risorsa per limitare lo strapotere fisico del duo Cusin-Fesenko. Anche perché se il nigeriano - dolorante alla schiena ormai da una ventina di giorni - non può dare garanzie di recupero in tempi brevi in funzione del doppio impegno, sulla sua posizione si aprirebbero riflessioni diverse e non più legate sulla sua compatibilità con Maynor su entrambi i lati del campo. Allo stesso tempo Anosike è uno dei titolari “stimolati” da Paolo Moretti nel post-partita contro Salonicco nel chiedere un rendimento in linea con le aspettative iniziali. Dovesse mancare O.D. - come sembra molto probabile - spazio dunque a Pelle in quintetto riportando Campani nel ruolo di pivot, e varando assetti naniformi che sembrano perfetti per giocare quella partita arrembante chiesta dal tecnico toscano e capitan Cavaliero per nascondere gli attuali problemi di produttività offensiva. Evidente la difficoltà dell’impegno contro quella che al momento sembra la migliore delle squadre “umane” dietro l’inarrivabile Milano (unica a battere due volte la Sidigas nel 2016-17).
Ma una sfida a pronostico avverso offre comunque la chance di ribaltare il trend negativo: match da interpretare con la clava e non il fioretto, partendo da un atteggiamento gagliardo che accenda il PalA2A: fermare a Masnago la corsa della Sidigas darebbe a Varese quella sferzata di energia mentale indispensabile alla vigilia delle trasferte di Ventspils e Pesaro. Evidente che servirà un’impresa contro un’avversaria che ha un realizzatore di talento come Ragland, due esterni dinamici come Randolph e Thomas e tanti muscoli sotto i tabelloni con i veterani Marques Green e Leunen a raccordare i reparti. Ma l’Openjobmetis ha bisogno di un’impresa per dare la svolta alla stagione: obbligatorio almeno provarci gettando in campo il 101 per cento delle risorse disponibili.
Giuseppe Sciascia
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