Tutto è bene quel che finisce bene, viene da dire, quando a Masnago suona la sirena del 40′ tra Varese e Pistoia. Il punteggio dice 83-82 Openjobmetis e si scatena la festa, ma l’esordio della squadra di Bialaszewski è tutt’altro che da sogno. Serve uno sforzo mentale e fisico extra ai biancorossi che vanno all’inferno a lungo (e lo sono ancora a inizio ultimo periodo) prima di risalire e vincere una partita che sembrava ampiamente andata a farsi benedire.
E invece la OJM è riuscita a riprendere per i capelli la contesa, grazie a qualche prodezza abbinata ad alcuni scivoloni degli ospiti che per 35′ erano stati inappuntabili ed eccellenti, sospinti dall’entusiasmo tipico delle neopromosse d’assalto. Poi, al momento di chiuderla, sono iniziati gli errori dei toscani che hanno balbettato ai liberi e al tiro: Varese al contrario ha fiutato la possibilità di fare l’impresa (tale è, visto come si erano messe le cose) e ha trovato in Davide Moretti l’uomo decisivo.
Il play azzurro, fino a quel punto in difficoltà, ha dato la scossa a sé e alla squadra sublimando il momento di grazia all’inizio dell’ultimo minuto: tripla del pareggio, palla rubata in difesa, fallo subito e tiro libero che ha sparigliato le carte. Da lì in poi non si è più segnato, con Pistoia che ha prima perso palla e poi (dopo l’ennesima scelta sciagurata di Hanlan) ha sbagliato il tiro decisivo costruito con intelligenza – palla sotto a Ogbeide marcato da un piccolo per le rotazioni – ma nelle mani meno delicate del quintetto.
Nel sacco biancorosso quindi, finiscono i primi due punti della stagione, vitali se guardiamo al calendario tremendo che attende i Bialaszewskis nel primo mese di gioco. Il coach varesino avrà un bel da fare per sistemare le tante cose che non hanno funzionato. Dai rimbalzi (29-40, 13 offensivi di Pistoia, la conferma della fatica nel tagliafuori) ai blackout offensivi arrivati quando Varese ha smesso di attaccare il ferro rifugiandosi alle triple (a quel punto prevedibili) o alle azioni in solitaria cha quasi sempre non finiscono bene.
Detto di Moretti, fa piacere trovare Gabe Brown tra le chiavi positive della serata pur con i prevedibili alti e bassi, mentre Cauley-Stein ha confermato di poter essere devastante nonostante – come ad Antalya – abbia trascorso mezza partita quasi senza ricevere palla in area. Poi è stata un’altra musica ma servirà un modo per attivarlo anche a inizio gara. La trance agonistica di Moretti non ha comunque risolto le perplessità in regia, anche perché Shahid – 1 punto e meno 11 di plus/minus – continua a essere oggetto misterioso. Lo perdoneremo se si rivelerà un califfo domenica pomeriggio a Bologna, ma a occhio non ci scommetteremmo.
PALLA A DUE
Il primo quintetto base di Bialaszewski ricalca fedelemente quello schierato nelle ultime amichevoli e in coppa, con Moretti in regia e quattro USA, con Shahid di rincorsa. Pistoia è senza Varnado e si affida a uno starting five tutto straniero con la verve di Moore e Willis sul perimetro. Due segnalazioni d’obbligo. Il lato Ovest, interessato dai lavori in corso, è perfettamente agibile come promesso e questo è un ottimo risultato. La viabilità invece è in tilt prima della palla a due con molti tifosi in coda a causa di un orario infelice.
LA PARTITA
Q1 – Primo quarto scoppiettante con l’Estra che mette il naso avanti prima di subire il miglior momento di Varese, con Brown tonico e Hanlan ficcante. Una tripla di Cauley-Stein manda in fuga l’OJM ma un gioco da 4 punti di Moore (fallo di Moretti) rivitalizza i toscani che rientrano e sorpassano. Nel finale tripla di McDermott e 2+1 di Hanlan ma è solo +1, 27-26.
Q2 – I primi minuti del periodo sono da incubo per Varese: squadra ferma e 0-12 di parziale ospite propiziato anche da un paio di colpi di fortuna ma soprattutto da una determinazione che alla OJM manca del tutto. Wolde rompe il digiuno in entrata ma da quel momento in poi la squadra di Brienza può comandare toccando anche il +10 in un paio di occasioni. Hanlan prova a smuovere ma nella foga prende anche un tecnico, infine un tap in di Cauley-Stein permette almeno di andare al riposo sul -5 (44-49).
Q3 – Il rientro sul parquet non regala aggiornamenti positivi, tanto che Pistoia tocca il massimo vantaggio sul 46-60 continuando ad affettare la scarna difesa di Bialaszewski. La buona notizia è che Cauley-Stein viene finalmente servito in area e inizia a fatturare punti a ripetizione, ma in retroguardia i cambi di marcatura lo portano fuori e così Ogbeide segna con continuità. McDermott è un altro che prova a scuotersi però il distacco resta lì, intorno ai 10 punti, e solo un bel canestro di Moretti lo fissa alla mezz’ora sul 62-73.
IL FINALE
Pistoia assapora il bottino prelibato ma inizia a disunirsi e a sbagliare qualcosa. Non subito, però Varese ha la sensazione di poter recuperare nonostante sprechi quattro palloni per risalire a -5. A fare esplodere Masnago è una tripla di Brown che rompe l’impasse e dà nuovo entusiasmo ai biancorossi mentre i toscani iniziano a lasciare sul ferro i tiri liberi, a forzare le triple e via dicendo. L’ultimo sussulto è del solito Moore (tripla dopo il momentaneo -2 di Varese) ma un blocco irregolare su McDermott è l’ennesimo invito a provarci. E quando Moore fa 1 su 2 in lunetta lasciando solo 3 lunghezze ai suoi, ecco il triplone di Moretti per l’82-82. Il play è spiritato, ruba palla, prende fallo e fa un libero (su due), poi con Cauley-Stein forza un’altra persa di Moore. Hanlan sbaglia il colpo del KO e allora l’Estra ha un pallone d’oro: palla dentro a Ogbeide raddoppiato sì ma dai piccoli e tiretto respinto dal ferro per la festa di Masnago.
Damiano Franzetti
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