Accontentarsi, nel basket come nella vita, è un peccato mortale. E la Openjobmetis a Scafati si è accontentata. Della vittoria con la Virtus, forse (ma non c’è controprova) e soprattutto del tiro da 3 punti che da arma letale si è trasformata in boomerang con il passare dei minuti del deludente match perso sul campo della Givova per 94-85.
Un risultato pesante che è maturato quando i biancorossi hanno smesso di avere idee in attacco e – appunto – hanno creduto che sarebbe bastato continuare a tirare dall’arco per arrivare al successo. E invece, come spesso capita, le percentuali sono calate (gli altri, per esempio, hanno iniziato a difendere meglio) mentre Librizzi e compagni non hanno trovato alcuna contromossa. Quando non è stato tiro da 3, ci si è limitati a qualche azione isolata in 1 contro 1, spesso con Hands, che ha così rovinato una prestazione fino a lì decisamente buona. Ma del resto i compagni non hanno imbastito neppure quella, smettendo di cercare un Kao in forma, schiantandosi nelle scarse scorribande verso canestro, perché frutto di iniziative personali e non di una costruzione collettiva.
E su tutto questo tiriamo in ballo anche Herman Mandole, perché è dalla tolda di comando – pardon dalla panchina – che andrebbero date certe sterzate nei momenti no. E invece il coach argentino (derby perso con Marcelo Nicola) è intervenuto tardi, evitando di fermare il gioco nei momenti del sorpasso campano (ed era chiaro che si sarebbe arrivati a quello anche nei minuti precedenti) e spendendo tutti i timeout a ridosso della fine, solo per limitare i danni. Danni che – lo dice il punteggio finale, 94-85 – sono peggiorati a dismisura dando alla Givova un solido gruzzolo di punti che può tornare utile quando conterà la differenza canestri. Di più: non ricordiamo un solo timeout biancorosso dal quale la squadra è uscita con una soluzione vincente, problema che si era già visto nel recente passato.
Varese, dicevamo, ha vissuto a lungo sulle prodezze dall’arco di Hands ma anche di Alviti e di Gray, subendo però tanto dall’altro Gray, quello di Scafati, MVP della serata con 24 punti. E quando la OJM è stata brava a creare dei break positivi (anche +6 e +7 in diverse occasioni) è regolarmente riusciti a buttare tutto all’aria nel giro di 2-3 azioni al posto di dare un allungo più deciso. Spesso con pasticci (due infrazioni di campo su rimessa…), errori banali e difese troppo tenere.
Un peccato aver vanificato anche le cose buone e di aver trovato qualche giocatore al di sotto dei propri standard (J. Johnson e Librizzi per primi). Ha esordito Tyus, indubbiamente troppo statico ma comunque già concreto a rimbalzo (8, e Varese ha vinto la sfida sotto i tabelloni): da qui può solo migliorare come dovrà migliorare una squadra che ora ha 15 giorni di tempo per rifarsi davvero il trucco. Altrimenti saranno guai.
PALLA A DUE
Esordio di Alex Tyus in maglia biancorossa anche se il pivot, come previsto, parte dalla panchina. In quintetto c’è Akobundu ma anche Alviti, perché il rientrante Justin Gray viene tenuto di rincorsa. L’altro Gray, Rob di Scafati, è a sua volta al ritorno dopo un leggero infortunio ed è subito bollente; per Nicola nello starting five anche l’ex Sorokas mentre Ulaneo resta seduto per 40′.
LA PARTITA
Q1 – Avvio migliore da parte della Givova con Varese che impiega qualche scambio prima di muovere il punteggio con un’entrata di Librizzi. La OJM evita di farsi staccare e al primo pallone buono sorpassa: merito di Alviti, tripla e fallo subito per un gioco da 4 punti. I biancorossi, presa la testa, la mantengono fino al 9′ con Hands e la riprendono – di nuovo con Alviti – per chiudere il primo quarto 25-27.
Q2 – Al rientro la Openjobmetis pesca e gioca tre jolly dall’arco, due di Gray e uno di Harris, che consentono ai biancorossi il primo allungo. Il tiro da 3 però è un’arma a doppio taglio e quando Varese esagera e inizia a colpire i ferri, la spinta diminuisce anche se gli uomini di Mandole mantengono la testa per tutta la frazione. L’ingresso di Assui è a doppio taglio: Elisee si procura 4 liberi ma ne sbaglia 3 fermando di fatto un momento positivo di Varese che si ritrova subito in scia gli avversari. Kao regala un minuto pazzesco (due schiacciate, stoppata, rimbalzo), poi l’unico canestro di Tyus su rimbalzo offensivo e una tripla di Miaschi valgono il 49-50 di metà gara.
Q3 – Varese prova a dare un altro strappo dopo qualche azione nel terzo quarto ma Alviti spreca due azioni in campo aperto. L’ala si fa perdonare con una bella tripla seguita da quella di Hands per consolidare il break: Nicola si rifugia in timeout e Pinkins ricuce subito. Le mani però si raffreddano: la OJM resta ancorata a quota 66, la Givova arriva vicina ma non riesce a sorpassare. E così Gray ed Harris confezionano il 68-71.
IL FINALE
L’argine biancorosso regge ancora per qualche minuto ma appare chiaro che, senza sterzate, crollerà. Sorokas e Stewart firmano il sorpasso cui replica Gray per la tripla che vale il 76 pari, ma Scafati corre (a +6, poco dopo) e Varese cammina, anzi zoppica. Un tiro pulitissimo di Alviti da lontano vale il -3 ma ormai la partita si tinge di gialloblu perché la OJM affretta le conclusioni e le sbaglia anche quando, nel mezzo, trova rimbalzi d’attacco. Mandole a quel punto spara timeout a raffica ma i suoi scivolano sempre più in basso, con Gray che prende fallo tecnico a 5” dalla fine e Cinciarini che – dopo il minuto di sospensione: chissà cosa avranno disegnato – centra la tripla tutto solo. Finisce 94-85, con un parziale sconfortante e le paure che tornano a farsi vive.
Damiano Franzetti
Recommended Comments
There are no comments to display.
Create an account or sign in to comment
You need to be a member in order to leave a comment
Create an account
Sign up for a new account in our community. It's easy!
Register a new accountSign in
Already have an account? Sign in here.
Sign In Now