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Openjobmetis, un’altra magia: Reggio abbattuta con un guizzo di Sorokas


simon89

L’urlo della ventina di tifosi di Varese mentre scendono dalle scale della Unipol Arena squarcia la notte di Bologna. Negli occhi hanno la quinta sinfonia di Roijakkers, l’ennesima magia di una Openjobmetis che sta ribaltando avversari e pronostici uno dopo l’altro. Questa volta a cadere è Reggio Emilia, a fil di sirena, 82-84, ed è bello vedere che a dare il colpo di grazia è uno dei superstiti della prima OJM, quella travolta all’andata di 39 punti: Paulius Sorokas. Un rimbalzo d’attacco a 3” dalla fine, convertito in canestro subito dopo, è stata la zampata che ha chiuso i conti dopo 40′ emozionanti, equilibrati, giocati sul filo del rasoio. Caja, con l’ultima rimessa, ha provato a pareggiare e non a vincere ma chi non risica non rosica, e Hopkins ha fallito l’appoggio nel traffico d’area.

Quinta sinfonia, dicevamo, in sei partite con l’unico KO arrivato di un punto contro i campioni d’Italia della Virtus: se non è magia, trovate voi una definizione per una squadra che dal fondo della classifica ha riacceso i motori, e non propulsori normali ma turbo potentissimi che nessuno pensava appartenessero a questo telaio. E se Sorokas è per forza di cose il re per una notte, il suo compare baltico Vene gli sta fedelmente accanto: il grande rimpianto di Caja (lo avrebbe rivoluto a Reggio) è top scorer a quota 23, rivelandosi anche bomber e tiratore come mai lo era stato nei suoi periodi varesini.

Per vincere, Varese ha dovuto piegare anche la resistenza infinita di Andrea Cinciarini, monumentale nel tenere in partita la Unahotels e arrivato a un solo rimbalzo di distanza dalla tripla doppia già centrata cinque giorni fa (27+9+11). Roba da americani forti in una serata in cui gli USA in campo non hanno brillato particolarmente. Neppure Keene che però, in fin dei conti, ha fatto cose importanti. Roijakkers lo ha comunque amministrato, dandogli “solo 25’” perché l’energia di Librizzi – oltre alla certezza Denik – ha permesso di allungare le rotazioni tra gli esterni. Dove ha brillato anche Woldetensae, tre bombe nella sua Bologna a certificare di essere pronto, eccome, per la causa biancorossa. Pescata positiva a quanto pare, mentre continua a spegnersi la luce fioca di Reyes, in campo per meno di 3′. Ma non è certo il momento di creare “casi”: nella pausa avrà tempo e modo di risalire dal punto di vista fisico e provare a convincere il coach per un utilizzo diverso.

Ora, dicevamo, una domenica di stop: lo staff ha concesso tre giorni di riposo più che mai necessario perchè molti hanno serbatoio vuoto (Beane su tutti). Poi però testa di nuovo al campionato: il 6 marzo arriverà a Masnago la Vanoli Cremona e quello sarà il momento di dare un ulteriore colpo (l’ultimo) alle paure di bassa classifica. Ma intanto la pausa aiuta anche a godersi questo sprazzo – lungo – di magia dopo tante sofferenze negli ultimi due anni.

PALLA A DUE

Johan Roijakkers non cambia di una virgola il quintetto base della Openjobmetis, spedendo subito Librizzi sulle tracce di Thompson. Sorokas si prende cura di Hopkins mentre c’è l’atteso duello italiano in regia tra Cinciarini e De Nicolao. L’ex Strautins parte dalla panchina per Caja mentre Vene, ex reggiano un po’ particolare (non giocò mai per infortunio) sfida Justin Johnson. Presente anche qualche tifoso varesino in una Unipol Arena con un migliaio di persone.

LA PARTITA

Q1 – A differenza di Trento e Venezia, la OJM parte bene contro Reggio e appena trova punti dall’arco (Librizzi e Vene a segno) scava un break limitato solo in parte da Cinciarini e Olisevicius. Entra Woldetensae e colpisce a sua volta così Caja deve fermare il gioco dopo il massimo vantaggio (14-26) di Ferrero che precede di poco la sirena (16-26).

Q2 – La Unahotels però reagisce subito con un parziale complessivo di 8-0 che riapre subito la gara. Due liberi di De Nicolao muovono Varese che riprende vigore con un Vene formato bomber a sopperire a Keene, Beane e Reyes, impalpabili in attacco (l’ultimo poco usato). Denik, Sorokas e due liberi (su 3) di Librizzi permettono alla OJM di riallungare ma Cinciarini è una furia: 6/7 dal campo nel primo tempo e anche la bomba quasi a fil di sirena per il pareggio (45-45). Ma il “fil di sirena” è di De Nicolao che da metà campo infila il vantaggio ospite di metà gara, 45-48.

Q3 – Ferrero e soci sono bravi a non farsi acchiappare da una Reggio che non aspetta altro. Il sorpasso arriva al 25′ con Olisevicius ma De Nicolao replica subito dall’arco. Poi c’è anche uno sprazzo pesanti di Keene – 8 punti con pochi possessi – a riallungare fino al quarto fallo, banale, di Denik su Cinciarini. E proprio l’ex play azzurro ricuce fino al 67-69 della terza pausa.

IL FINALE

Tutto in 10′ con Woldetensae e Thompson che si rispondono subito da 3 punti, ma è solo l’antipasto. Si segna poco, ma la tensione è enorme: l’ultimo strappetto lo dà Vene ancora da fuori (+5 Varese) ma tocca a Strautins infilare da lontano e sostituire un Cincia ancora efficace ma un po’ stanco. Parità a 77, a 79 e di nuovo a 82. La OJM ha tuttavia il pallone della vittoria: Keene sbaglia la prima tripla, Vene vince il rimbalzo, Wolde sbaglia la seconda ma il guizzo di Sorokas sotto canestro è perfetto. Rimbalzone e appoggio da sotto eludendo la stoppata. E l’ultima rimessa, imperfetta, della Unahotels consente un tiretto di Hopkins che si ferma sul primo ferro. Varese esulta, Varese gode, Varese miracoleggia di nuovo con il suo Olandese Volante (82-84).

Damiano Franzetti


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