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L’Openjobmetis plaude alla prova consistente e matura di L.J. Peak, ma rimanda all’indomani della trasferta sul campo della Fortitudo Bologna le scelte sulle strategie di mercato da adottare per la seconda metà del campionato dopo i 35 giorni di pausa che intercorreranno tra la gara di domenica e la riattivazione dell’1 marzo.

Il pallino non è nelle mani di Varese, ma del giocatore statunitense, che sembra nutrire una certa qual saudade per Pistoia, pronta eventualmente a riaccoglierlo come rinforzo salvezza se ribadirà il suo desiderio di non proseguire l’avventura in biancorosso. Di certo però nulla è apparso in campo nella gara contro Trieste, affrontata dallo statunitense con grande professionalità e concentrazione: il Peak di domenica - micidiale sugli scarichi e attento nelle consegne - può essere un fattore per il rush finale dell’OJM.

Però vanno rispettate anche le scelte personali, qualora l’atleta confermasse la preferenza per una comfort zone anziché continuare la cura Caja per provare a fare il salto di qualità. Quantomeno superficiale però la lettura di chi lega il desiderio di Peak di cambiare aria con i metodi di lavoro di Artiglio: chiaro che il livello di impegno fisico e mentale richiesto dal coach pavese è sempre al top, ma chi si è sforzato di reggere certi ritmi e certe sollecitazioni ci ha sempre guadagnato in termini economici e di carriera (vedi Avramovic e Okoye, ma anche Scrubb e per certi versi Norvel Pelle, arrivato quest’anno a coronare il sogno Nba).

Fino a domenica sera Peak sarà un giocatore di Varese, confidando che nello scontro diretto sul campo della Pompea riesca a dare continuità anche in trasferta alla bella prova di domenica. Poi la giostra si fermerà - con tanto di rompete le righe per una settimana - e a bocce ferme l’OJM farà le sue valutazioni, attendendo prima di tutto le scelte dell’atleta e approfondendo in seconda istanza l’operazione col veterano Justin Carter qualora non ci fosse un ripensamento di Peak. Che però contro Trieste ha dimostrato con i fatti la capacità di attaccare la spina quando si gioca per i due punti, e ripeterà il copione anche questa settimana.

Intanto la caccia al rinforzo prosegue per le avversarie di Varese: la Fortitudo Bologna, che domenica ospiterà la truppa di Caja, aveva provato il colpaccio con Ike Udanoh di Venezia, blindato però dalla Reyer almeno fino all’eventuale conclusione dell’avventura in Eurocup. Reggio Emilia è invece ai dettagli con Will Cherry, 29enne playmaker fresco di taglio in Eurolega dove aveva giocato fino alla scorsa settimana con l’Olympiacos Atene.

Oggi infine Treviso accoglierà Ivan Almeida, 31enne ala di Capo Verde con passaporto portoghese che nel 2018/19 è stato mvp delle finali in Polonia vincendo il secondo titolo consecutivo con l’Anvil Wloclavec.

Giuseppe Sciascia


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