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La Pallacanestro Varese apre la caccia al sostituto di Christian Eyenga in un mercato ricco di ipotesi operative ma povero di soluzioni a pronto uso. Ieri Fuenlabrada ha comunicato ufficialmente la firma dell'ala congolese (annunciando un contratto annuale e non biennale come affermato dagli agenti statunitensi, ma è un dettaglio poco importante): l'atleta del 1989 si è dichiarato carico e motivato per la nuova avventura in Spagna, la sua prima scelta per la stagione 2017-18 a dispetto delle parole pronunciate al momento di lasciare Varese oltre due mesi fa («Qui sono stato benissimo, considererei volentieri la possibilità di restare»).

Questione non soltanto economica, con la società di piazza Monte Grappa che aveva proposto il rinnovo alla stessa cifra del 2016-17, ma anche di maggior appeal generale della Liga ACB rispetto al campionato italiano. Ma ormai Eyenga è il passato e Varese deve guardare avanti; il problema però riguarda la scarsa disponibilità di profili davvero convincenti nello spot di ala piccola, o eventualmente in ala forte sfruttando la duttilità di Stan Okoye che può giostrare in entrambi gli spot di ala. A questo punto l'apertura è totale anche nello spot di ala forte - quantomeno con doti frontali - partendo dalla necessità di inserire un giocatore in grado di dare atletismo ed energia. Impossibile trovare un profilo analogo a quello di Eyenga, si cercherà comunque il miglior giocatore disponibile a livello assoluto senza troppi vincoli tecnici e di ruolo. Anche perché il "laccio" più stringente è quello del passaporto: lo status da europeo o Cotonou per il tassello mancante nello spot di ala piccola restringe abbastanza il cerchio.

I profili di caratura internazionale - il croato Marko Tomas, lo sloveno Edo Muric, l'estone Siim Sander Vene - sono al momento fuori portata economica rispetto al range da 130-140mila euro che Varese può mettere sul piatto. E rispetto alla stagione passata non c'è neppure il richiamo della coppa europea a poter attrarre giocatori che non possono prescindere dal doppio impegno per mantenere il posto nelle rispettive Nazionali. L'alternativa è pescare nel sottobosco tra europei e Cotonou (non Lasan Kromah), ma nessuno dei 15-20 nomi vagliati riscuote il pieno consenso: nei prossimi giorni lo staff tecnico effettuerà un nuovo "check-up" completo dei profili che potrebbero firmare in tempi rapidi a costi più accessibili per verificare se tra gli elementi scoutizzati nelle ultime due settimane c'è qualcuno in grado di rubare l'occhio di Claudio Coldebella e Attilio Caja.

In caso contrario Varese potrebbe anche decidere di aspettare che qualcuno dei "big" europei resti ancora a piedi e possa prendere in considerazione proposte che al momento non vuole neppure discutere. La tattica "attendista" 12 mesi fa non funzionò con James White e Tremmell Darden, ma portò lo stesso Eyenga a rinunciare a un bel gruzzoletto in Israele pur di tornare a vestire biancorosso. Ora nello spot di ala piccola la società di piazza Monte Grappa vorrebbe investire le risorse maggiori - insieme a quelle messe sul piatto per Cameron Wells - in cerca di un giocatore di qualità e rendimento garantito. Ad oggi però ci sono solo scommesse, sia pur dal potenziale interessante ma con certezze relative, o giocatori di raccordo in modalità "usato sicuro" dall'impatto inferiore ad Eyenga. La caccia è aperta, ma l'attesa per individuare il pezzo finale del puzzle potrebbe non essere breve...

Giuseppe Sciascia


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