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Riflettori biancorossi su play e guardia


simon89

Weekend di contatti a tutto tondo per Claudio Coldebella all'Eurocamp di Treviso. Il d.g. biancorosso è stato uno dei pochi dirigenti di serie A già "operativi" alla kermesse della Ghirada che ha raccolto i principali addetti ai lavori di tutta Europa (al momento però l'unico affare fatto è la firma a Cantù di JaimeSmith, guardia dal KhimikYuzny). Informazioni raccolte su quell'ampio ventaglio di giocatori che potrebbero interessare Varese nella caccia ai 4 titolari stranieri mancanti: l'area principale di interesse a oggi è quella nei ruoli di playmaker e guardia, in attesa che prendano quota le trattative per i rinnovi di Christian Eyenga e O.D. Anosike.

Il centro di passaporto nigeriano sta proseguendo le esplorazioni tra Russia e Turchia, campionati per i quali aveva assunto un nuovo agente per le trattative "extra-italiane". Se però non ci saranno soluzioni più remunerative per un giocatore che in A è una certezza (4 volte consecutive miglior rimbalzista del campionato) ma all'estero non ha mai sfondato (tagliato da Vitoria e Aek Atene nella prima metà del 2014-15), Varese ha buone carte da giocare per strappare il suo sì. Per Eyenga bisognerà invece attendere di capire se i suoi brillanti playoff con Malaga gli abbiano riaperto un mercato in Spagna.

Intanto però il club biancorosso osserva profili sul perimetro: si studiano caratteristiche e costi di giocatori che hanno fatto bene all'estero, mentre nel gruppo dell'usato sicuro dall'Italia emerge il profilo di Ronald Moore, consacrato dal secondo playoff consecutivo con Pistoia come elemento affidabile (11,4 punti e 5,4 assist) . Il play ex Caserta ha costi abbordabili e la garanzia di un rendimento lineare, ma per il momento Varese preferisce proseguire il giro di orizzonti attraverso il lavoro di scouting dello staff tecnico e il "setaccio" per costi e disponibilità portato avanti da Coldebella (per ora fuori portata Kevin Dillard, play realizzatore già sondato nell'estate 2016 e lo scorso gennaio, che vuole tornare in Australia dopo i 30mila dollari al mese percepiti nel finale del 2016-17).

Sul fronte italiano nessuna novità: il primo abboccamento con Marco Spanghero - alternativa a Matteo Tambone nel ruolo di cambio del play - non ha avuto esito positivo, costi e futuribilità favoriscono il 23enne romano rispetto al 26enne triestino che è reduce da una esperienza negativa a Brindisi con la formula 3+4+5 e preferirebbe una collocazione in un club con lo schema 5-5.

Giuseppe Sciascia


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