Attilio Caja non si preoccupa in vista di un girone di ritorno in salita per la sua Openjobmetis, con 7 gare casalinghe e 8 trasferte delle quali 3 - Brescia,
Trento e Trieste - nelle prime 4 partite. Il tesoretto accumulato nella prima metà della stagione dà fiducia al coach pavese: «I punti conquistati nel girone d'andata non ce li porterà via nessuno, e dall'alto della sicurezza garantita dai 18 punti acquisiti continueremo a lavorare per migliorare. C'è la consapevolezza che nell'arco di una stagione possono esserci periodi di forma migliore o leggermente meno brillante; nelle ultime due gare non abbiamo segnato da fuori, ma abbiamo perso solo per canestri incredibili di Dominique Johnson e il 65% da 3 di Bologna».
Partendo dalla parte destra della classifica, chiudere quinti al giro di boa è un gran risultato?
«Essere davanti a tante squadre, come la stessa Virtus, che partivano sulla carta davanti a noi ci rende contenti. Il nostro obiettivo di partenza era la salvezza tranquilla, il quinto posto con la Coppa Italia significa che abbiamo fatto più del previsto. Dunque per definizione, anche se dovessimo rientrare nei ranghi, sarebbe la normalità. Restiamo una buona squadra con pregi e qualche lacuna, lavoriamo sempre per esaltare i primi e nascondere le seconde».
Quali spunti positivi le ha dato la gara contro Bologna?
«La solidità di un gruppo si misura nelle difficoltà, e in questo senso la sconfitta di domenica ha dato indicazioni positive. Potevamo crollare a meno 20 e invece abbiamo giocato fino alla fine, dimostrando la scorza dura della squadra che non si è disunita continuando a macinare il suo sistema. Giocare contro chi ha più qualità di te obbliga a ridurre al minimo il numero degli errori per avere chances; poi se gli avversari danno il 100 per cento diventa difficile vincere anche se fai il massimo»
Quali margini di crescita può avere la sua OJM?
Le risposte di Salumu, Tambone e Natali contro Bologna sono state molto soddisfacenti; per il belga è stata la miglior prova stagionale, Matteo e Nicola
hanno dato conferme importanti. Iannuzzi lo vedo lavorare e so che può dare molto; il suo è un ruolo difficile perchè dietro Cain è complicato trovare minuti, ma è cresciuto tanto mettendoci tanta applicazione per entrare nel nostro sistema di gioco. Aggiungendo anche un Ferrero da recuperare, i nostri margini di crescita sono legati alla conferma della panchina sui livelli di domenica, perchè il quintetto all'andata ha fatto davvero benissimo».
Nelle prossime 4 settimane l'OJM è attesa da un ciclo di impegni decisivi su tutti e 3 i fronti...
«Giocheremo 8 volte tra campionato, FIBA Cup e Coppa Italia; sono certo che ci faremo trovare pronti per giocare al meglio delle nostre possibilità. E' una colpa perdere se non sei pronto o non giochi al 100 per cento; noi combatteremo come abbiamo sempre fatto, dicendo bravi agli avversari qualora faranno ancora meglio di noi come accaduto domenica contro Bologna».
Giuseppe Sciascia
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