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L'Openjobmetis schianta alla distanza Caserta, e presenta un biglietto da visita spettacolare al pubblico di Masnago. La squadra di Moretti esor- cizza lo spettro della choccante partenza casalinga del 2015-16, capitalizzando i progressi di condizione delle ultime settimane con un brillante crescendo che piega la resistenza della Pasta Reggia. Varese vince, con vince... e diverte pure, esaltando le qualità della "pattuglia acrobatica" Eyenga-Pelle in una gara chiusa con 7 schiacciate e 6 stoppate.

Per la prima volta i biancorossi sviluppano un basket reattivo frutto di una difesa graffiante, e riescono a sprigionare un ritmo elevato che esalta le doti balistiche di Melvin Johnson, mortifero in transizione (6/9 da 3) e perfetto nel capitalizzare gli scarichi del "fratello maggiore" Maynor (8 assist, ma ancora troppi "ghirigori" in palleggio), il rookie da VCU convince per qualità offensive e personalità dopo un primo tempo marchiato a fuoco dallo strapotere atletico di Christian Eyenga: il congolese segna 19 punti in 11' in un clinic di schiacciate al volo, sgroppate a tutto campo e soluzioni spalle a canestro che firmano il primo allungo concreto dei padroni di casa (40-31 al 16') dopo un passaggio a vuoto attorno al primo intervallo. La squadra di Moretti capitalizza solo in parte il volume di gioco garantito da una difesa blindata a protezione del canestro (33% da 2 per gli ospiti) e sempre attentissima sul temuto Sosa (2/14 al tiro e 5 perse).

Tra una supremazia costante a rimbalzo (48-43 totale) e tante accelerazioni innescate dalle ripartenze di Eyenga e dalle stoppate di Pelle garantisce un ritmo stabilmente elevato per evitare le pastoie del gioco a difesa schierata. Le rotazioni profondissime sono per la prima volta un fattore determinante, con Moretti che trova le chiavi giuste dopo il primo giro di cambi con poco impatto (dal 14-9 del 6' al 22-25 del 13'). L'affondo decisivo è firmato dalle triple di Johnson e dalle acrobazie difensive di Pelle, con l'Openjobmetis che cambia volto in attacco quando riesce a correre con continuità (dal 29% del primo quarto al 62% con un clamoroso 7/9 da 3 nella terza frazione). C'è ancora da limare qualche sbavatura di troppo, vedi un quarto periodo giocato troppo a lungo in "surplace" (81-70 per 4 minuti filati dopo il 70-53 del 28'...) prima della scarica di adrenalina di Avramovic per mettere il punto esclamativo anche sul piano dello scarto. E talvolta Varese si è fatta prendere dalla foga, sprecando occasioni ghiotte in transizione per cattive spaziature; questi gli aspetti del gioco che coach Moretti vuole "pulire" in vista della doppia sfida contro i campioni in carica - rispettivamente di Italia e Francia - Milano e Villeurbanne.

Condivisibile il concetto che l'Openjobmetis abbia ulteriori margini di crescita, migliorando l'intesa tra Maynor e chi ancora non ha capito come sfruttare le sue iniziative, e aumentando l'autonomia di un Kangur sfasato al tiro ma comunque incisivo in retroguardia. Dopo i piccoli passi avanti contro Benfica e Sassari, stavolta ne arriva uno lungo e ben disteso che trasmette comunque un'immagine oltremodo confortante ai tifosi desiderosi di scoprire il volto della nuova Varese. Se la panchina lunghissima permette di tenere sempre alta l'intensità della difesa, innescando il contropiede per sfruttare al meglio la potenza atletica di Eyenga e la "trivella" perimetrale di Johnson, l'Openjobmetis in versione Masnago potrà togliersi belle soddisfazioni in una stagione nella quale ha i mezzi per tenere fede alle aspettative play off in Italia e in Europa.

Giuseppe Sciascia 


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