L'Openjobmetis prova a convincere Pablo Bertone come possibile ultimo pezzo del puzzle bianco-rosso versione 2018/19. La 28enne guardia italo-argentina, che nella stagione passata ha totalizzato 10,4 punti e 3,3 rimbalzi di media con la maglia di Pesaro, ha in mano una proposta del club di piazza Monte Grappa che gli propone il ruolo di sesto straniero dietro Aleksa Avramovic e Thomas Scrubb.
L'alternativa valutata da Varese era Jamarr Sanders, ma l'atleta statunitense ha lasciato cadere la proposta del club biancorosso - che per l'ultimo giocatore del roster non ha certo risorse illimitate - accettando nella serata di ieri l'offerta di Trieste, con un salario più elevato ma soprattutto un ruolo da titolare nello scacchiere tattico della matricola Alma.
Così il g.m biancorosso Andrea Conti ha rotto gli indugi e formulato un'offerta al giocatore argentino di scuola americana (high school in Florida e 4 anni di NCAA a Florida Atlantic) che fino a qualche giorno fa viaggiava su richieste economiche superiori alle disponibilità del club bosino. Ma visto che Pesaro, in attesa di chiudere il parco italiani, pare uscita dalla corsa all'atleta oriundo, Varese ha fatto la sua mossa con le risorse a disposizione proponendo un ruolo comunque importante ad un atleta che nel 2017/18 è stato un efficace collante tra i molti attaccanti della Vuelle.
Sicuramente la risposta non arriverà fino al tardo pomeriggio: Bertone ha infatti presentato un'istanza al Consiglio federale nel vedersi riconosciuta la formazione italiana dopo aver disputato le qualificazioni per i Campionati europei del 3 contro 3 con la Nazionale di Street Basket. Evidente come il cambio di status -attualmente Bertone gioca in quota stranieri nonostante il doppio passaporto - potrebbe cambiarne completamente le prospettive di mercato, rendendolo appetibile come italiano per club di livello molto superiore.
Però il regolamento parla chiaro - la formazione italiana a chi gioca in Nazionale spetta soltanto per le selezioni 5 contro 5 - e sembra alquanto improbabile che l'istanza dell'oriundo possa essere accolta. Bertone a Varese interessa comunque da straniero, per il mix di duttilità e qualità tecniche che può garantire in un ruolo perimetrale. L'atleta del 1990 ha una buona taglia fisica (193 centimetri per 96 chili), conoscenza del gioco e qualità balistiche rispettabili (37% da 3 nel 2017/18 a Pesaro).
Sicuramente un uomo di raccordo più che un realizzatore, che aumenterebbe il tasso di uomini-squadra nel roster di Attilio Caja. In caso di fumata nera per mancata intesa economica, l'Openjobmetis riprenderà a sfogliare il catalogo degli americani già visti in A2 desiderosi di giocarsi una chance in A sullo stile di Stan Okoye nel 2017/18. Ad oggi, però, non c'è alcun profilo convincente sulla base del rapporto costo-rendimento e i salari "lievitanti" per gli stranieri del primo campionato dilettantistico rendono ancora poco concorrenziale il gruzzoletto residuo nelle mani di Varese.
Giuseppe Sciascia
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