
L’Openjobmetis chiede strada a Trento per agganciare l’ultimo treno per la Coppa Italia. La truppa di Paolo Moretti proverà oggi (ore 18.15; diretta tv su Telesettelaghi) a dar seguito all’impresa contro Reggio Emilia sul campo della “compagna di crisi” Dolomiti Energia (una sola vittoria nelle ultime 7 gare rispetto alle 2 ottenute dai biancorossi). Varese sfoggerà per la prima volta in campionato il rinforzo di lusso Dominique Johnson, scelto per risolvere i problemi di produttività offensiva che troppe volte hanno frenato Cavaliero e soci. Al bomber ex Alba Berlino si chiederà un impatto da protagonista per guarire i tremori esterni (finora solo 2 vittorie - Lisbona e Pesaro - su 10 viaggi) in un match spartiacque per le prospettive di classifica e il morale dell’ambiente.
Espugnare il PalaTrento rimetterebbe l’Openjobmetis in corsa per l’obiettivo Final Eight, visto un finale di andata potenzialmente in discesa (Venezia e Torino in casa, in mezzo la trasferta sul campo del fanalino di coda Cremona), soprattutto se l’innesto del nuovo straniero garantirà alla formazione di Moretti l’auspicato cambio di marcia. Ma una sconfitta all’esordio dell’esterno statunitense individuato come uomo della svolta da società e staff tecnico farebbe svanire definitivamente il secondo obiettivo stagionale delle Final Eight, dopo aver virtualmente detto addio alle velleità di playoff in Champions League. Il coach toscano ha recisamente negato volontà rinunciatarie nelle rotazioni del secondo tempo contro Klaipeda; resta però il malcontento diffuso tra i tifosi - illustri e semplici - per una gestione delle risorse tecniche interpretata in chiave conservativa in vista dell’importanza della posta in palio a Trento; e solamente una vittoria odierna archivierebbe definitivamente il caso.
Di certo l’occasione sembra ghiotta per una Openjobmetis rinfrancata dalla spinta della vittoria contro Reggio Emilia e con un fuciliere come Johnson in più. Soprattutto alla luce del momento difficile vissuto da Trento, che sta arrancando dopo una partenza sparata (3 vittorie nelle prime 4 gare, compreso un colpaccio a Venezia) con un digiuno casalingo che dura dal 23 ottobre. Attenzione sul perimetro al solido play Craft, che assieme alla bandiera Forray proverà a spegnere la luce di Maynor, all’esplosiva ala Lighty e all’emergente guardia Flaccadori, varesino mancato nel 2014 per un pugno di euro. Ma Trento, penultima in A per punti segnati e percentuali dall’arco, non avrà neppure l’ex biancorosso Jefferson sotto le plance, pur contando su due alternative dinamiche come Hogue e Baldi Rossi. Qualche problema anche per Varese, alle prese con gli acciacchi di Bulleri e Ferrero (ieri mattina a riposo, oggi a referto ma difficilmente in campo); ma se l’OJM vuole rilanciarsi verso la metà alta della classifica, il match odierno dovrà essere il primo gradino da percorrere nella scalata verso Coppa Italia e playoff.
Giuseppe Sciascia
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