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Varese, Mian o De Vico


simon89

Varese lavora sul mercato italiano per completare lo spot di ala piccola. Oltre ad Arturs Strautins, che sarà con ogni probabilità il primo acquisto della stagione 2020/21, ci sono altre piste aperte per affiancare il lettone di formazione tecnica tricolore nel ruolo che l’Openjobmetis riempirà con due elementi “nostrani”.

I nomi in ballottaggio sono due vecchie conoscenze dei tifosi biancorossi: si tratta di Fabio Mian, già visto a Varese dal 2009 al 2011, e Niccolò De Vico, inseguito a lungo durante la campagna acquisti di tre anni fa. Due giocatori dalle caratteristiche tecniche differenti anche alla luce della fisicità: meno stazzata (192 centimetri per 91 chili) la 28enne guardia-ala reclutata da Stefano Pillastrini dopo il titolo di MVP del Trofeo “Giovani Leggende” 2009, più fisicata (200 centimetri per 93 chili) la 26enne ala di Monza cresciuta nelle giovanili di Biella. Ma per entrambi è il tiro dal perimetro il pezzo forte del repertorio.

Mian arrivò a Varese giovanissimo dall’UBC Udine, in due stagioni totalizzò solo 15 punti a referto e nel 2011 venne bocciato dalla società biancorossa che utilizzò l’escape dall’accordo 2+2 siglato nel 2009. Dopo una “gavetta” in B ad Agrigento ha raggiunto la serie A nel 2014/15 a Cremona con Andrea Conti come g.m.. Una esperienza durata tre stagioni, poi il trasferimento a Pistoia dove ha disputato la sua miglior annata (9,0 punti e 2,7 rimbalzi nel 2017/18); le ultime tappe a Trento dove non sarà confermato dopo aver totalizzato 3,4 punti e 1,3 rimbalzi di media nel 2019/20, giocando peraltro la miglior partita dell’anno all’Enerxenia Arena (21 punti con 5/9 da 3).

De Vico, in uscita da Cremona alla luce delle problematiche societarie del club di Aldo Vanoli, era stato seguito con attenzione dall’area tecnica di Varese con tanto di viaggio a Biella da parte di Toto Bulgheroni, Claudio Coldebella ed Attilio Caja nei playoff di A2 di tre anni fa. Alla fine però l’ala del 1994 scelse l’offerta economica più cospicua di Reggio Emilia, che dopo due stagioni da 5,3 e 5,6 punti di media esercitò l’escape dal 2+2 stipulato nel 2017; nel 2019 l’approdo a Cremona per un’annata da 5,1 punti e 1,7 rimbalzi di media, ora è sul mercato nell’ambito del restyling forzato imposto dalle incertezze sul futuro societario del club del presidente Vanoli. Sia Mian che De Vico (sul quale potrebbe esserci però un interesse di Brescia) provengono da contratti a sei cifre; di certo Varese non può prospettare gli ingaggi della stagione passata a Trento e Cremona, ma il gradimento tecnico è sostanzialmente analogo e a fare la differenza potrebbe essere l’aspetto economico. O meglio, il mix tra costo e motivazioni, così come per il play di riserva nel cui borsino calano le quotazioni di Gherardo Sabatini e riprendono quota quelle di Lorenzo Saccaggi e Giovanni De Nicolao, entrambi contesi da Napoli in A2.

L’OJM offre una vetrina con minuti, responsabilità e possibilità di lanciarsi o rilanciarsi: chi insegue soldi o garanzie di utilizzo non fa per Attilio Caja, chi sposa la causa con voglia di mettersi alla prova vestirà la maglia biancorossa.

Giuseppe Sciascia


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