Varese non va sul mercato, ma il mercato bussa alle porte di Varese. L'argomento non è stato oggetto di discussione nel CdA di Pallacanestro Varese, come ribadito dal delegato all'area tecnica Toto Bulgheroni: ieri mattina i vertici del club hanno "abbozzato" le prime ipotesi sulla stagione ventura, sebbene è evidente che nessuna decisione strategica potrà essere presa fino a quando il club di piazza Monte Grappa non avrà maturato sul campo il diritto di iscriversi alla serie A o alla A2. Nel pomeriggio però ci sarebbe stato un sondaggio da parte di Scafati, club attualmente al penultimo posto della classifica del girone Ovest dell'A2, sul conto di Aleksa Avramovic: il team campano, in cerca di un nuovo regista titolare con punti nelle mani dopo l'addio per motivi personali dell'israeliano Naimv, avrebbe chiesto a Varese la disponibilità dell'esterno serbo, passato dai 9.5 punti e 1.7 assist in 18.6 minuti dell'era Moretti ai 3.3 punti e 0.5 assist in 10.0 minuti nella gestione Caja.
Opportunità da cogliere per trovare spazio da protagonista ad un capitale futuro del club (contratto fino al 2019) al momento però "disfunzionale" ad un sistema più rigido, reinvestendo le risorse liberate su un giocatore più adatto a giocare con e per Maynor, oppure una delle tante ipotesi destinate a non concretizzarsi in un mercato nel quale la media delle trattative condotte fino in fondo non supera il 20 percento rispetto a quelle abbozzate? La sensazione è che non se ne farà nulla, così come accaduto nelle scorse settimane quando la società biancorossa aveva respinto le richieste pervenute per Matteo Canavesi (Cento in B e Lucca in C); di mezzo ci sono un contratto pluriennale (ma si potrebbero girare in prestito i 4 mesi residui fino al 30 giugno) e lo scarsissimo appeal per la serie A2 da parte dell'agenzia di un giocatore che nell'attuale contratto con Varese ha escape per l'Eurolega.
In soldoni, anche l'eventuale mercato in uscita sembra destinato a rimanere chiuso: il match contro Pistoia ha dimostrato che tutti i giocatori sono sintonizzati sulle necessità dello spirito operaio predicato da Attilio Caja, auspicando di non dover correre ai ripari in fretta e furia se l'OJM dovesse fallire i prossimi test dopo aver imboccato la strada giusta al primo bìvio. Intanto Carlo Recalcati torna vicinissimo a Cantù: dopo la prima fumata nera, il club brianzolo parrebbe deciso a proporre all'ex et. un contratto fino al 2018. In mattinata nuovo incontro per ratificare l'accordo.
Giuseppe Sciascia
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