Toto Bulgheroni ribadisce la fiducia nel gruppo dell’Openjobmetis e allontana almeno per ora “sirene” di mercato per modificare il roster attuale. Il consigliere delegato all’area tecnica biancorossa fa il punto della situazione dopo lo stop esterno di Reggio Emilia: «Non siamo certo nelle condizioni di chi come Brescia e Trento si trova nella necessità di cambiare per esigenze di classifica. Abbiamo 6 punti e sappiamo benissimo la nostra collocazione nel ranking del campionato; a mio giudizio abbiamo disputato 2 partite molto buone all’Enerxenia Arena, e dunque ho fiducia nella crescita del gruppo che deve solo sbloccarsi in trasferta».
Dunque la ricetta è quella di affidarsi al lavoro in palestra, specialità della casa del coach?
«Sono convinto che il lavoro paga, e la nostra squadra non è seconda a nessuno in questo aspetto vista la presenza di un comandante come Attilio Caja che ha la preparazione necessaria per affrontare queste situazioni in un campionato molto duro come quello che si sta profilando. La chimica del gruppo è buona ed è quello che conta; ci sono giocatori che non hanno ancora reso secondo le aspettative, ma il coach ha grande esperienza e saprà trovare il modo giusto per sfruttare al meglio il potenziale di tutti».
In questo momento la differenza tra l’OJM formato Enerxenia Arena e quella da trasferta pare però notevole...
«Evidentemente è così: fuori casa non riusciamo a concretizzare tutto il lavoro difensivo che svolgiamo. La squadra si applica e gioca con il massimo dell’impegno, ma non riesce a monetizzare in attacco tutta la mole di fatica. Le 16 palle perse di domenica sono troppe e sono indice della fatica a scioglierci un po’ in fase offensiva. Sembra che viaggiamo col freno a mano tirato rispetto alle gare casalinghe, dove invece riuscendo ad essere più aggressivi troviamo punti da situazioni di contropiede e rimbalzi d’attacco che ci aiutano ad acquisire sicurezza».
Fiducia nel sistema e nel gruppo in attesa della scintilla per invertire il trend esterno?
«Il sistema è valido e solido, dobbiamo solo sbloccarci in trasferta con una prestazione brillante che ci garantisca anche il risultato. Ho in mente la vittoria esterna di Venezia nella prima giornata del ritorno: fu il segnale della svolta dopo un girone di andata nel quale andammo più volte vicini alla vittoria esterna perdendo più volte per episodi finali dopo tante prestazioni positive».
Domenica contro Avellino (che cerca un sostituto europeo dell’infortunato Costello, c’è l’ipotesi Ortner, ndr) sarà un test importante...
«Ci aspetta una sfida delicata, al di là della coppa che potrebbe darci la certezza della qualificazione: per me la Sidigas è una delle prime quattro squadre del campionato. Sarà una partita delicata perché molto difficile contro un’avversaria dal grandissimo talento offensivo, un test molto significativo per noi, ma preparandoci al meglio e con la giusta carica del pubblico potremo misurare il nostro spessore».
Giuseppe Sciascia
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