Varese è pronta a riempire il primo tassello dello starting five della prossima stagione. Accordo di massima raggiunto tra il club biancorosso e L.J. Peak: le parti avrebbero convenuto sui dettagli relativi al contratto, per le firme serviranno i tempi tecnici per lo scambio dei documenti in base a quanto concordato nelle ultime 48 ore, ma dovrebbe trattarsi di una semplice formalità.
Dunque la prima X ad essere svelata sarà quella dell'ala piccola, ruolo naturale del 23enne esterno del South Carolina che in maglia OJM cercherà il salto di qualità dopo una promettente stagione d'esordio in Italia a Pistoia (con i toscani che hanno tentato l'ultimo assalto per non perdere l'unico giocatore applaudito dai tifosi in occasione della sconfitta casalinga dell'OriOra nel turno finale della regular season contro Avellino). La scelta del primo titolare, che piace per il potenziale da sviluppare e per le sue doti da uomo di raccordo alla Scrubb (con meno impatto a rimbalzo ma molto più trattamento di palla) darà un indirizzo alle prossime scelte per completare il puzzle.
Puntare su un giovane emergente come Peak -con un contratto inferiore alle 6 cifre - permetterà all'OJM di investire cifre superiori in almeno uno dei due ruoli perimetrali vacanti. Varese vuole un bomber e un leader che rimpiazzi Avramovic sul quale costruire la spina dorsale del roster, e un giocatore che dà equilibrio a cifre ragionevoli come l'ex Pistoia è il giusto complemento da affiancarli. Questione di chimica d'insieme ma anche di economie di scala nell'allocazione delle risorse, aspetto fondamentale per far fruttare al meglio le quelle disponibili.
Di fatto ogni tessera che entra nel puzzle dell'organico OJM restringe a poco a poco il campo per le scelte successive: Peak spinge il mercato biancorosso verso una certa direzione sul perimetro, dove però ci sono ancora svariati incastri per i due moli chiave: col play realizzatore si cercherà una guardia d'appoggio, con un bomber alla Avramovic arriverà invece un regista d'ordine che sia però più incisivo di Moore.
E nel settore lunghi? Per il momento nessuna risposta definitiva da Tyler Cain, per firmare subito il lungo del Minnesota chiederebbe un piccolo ritocco dell'offerta, nel frattempo l'agenzia valuta alternative alla proposta dell'OJM che però ha il fascino del biennale garantito per un giocatore di 31 anni perfetto per il sistema Caja ma non necessariamente proponibile per tutti gli allenatori. Resta la fiducia nella prosecuzione del rapporto pur con tempistiche meno immediate del rinnovo di 12 mesi fa annunciato il 29 maggio.
Nella vasta gamma di possibilità alternative da esplorare, ci sarebbe anche il nome di Siim Sander Vene: l'equilibratore della Varese da playoff della seconda metà dell'annata scorsa resta in cima ai sogni di Artiglio. Oggi però si parla di nulla, perchè l'ala estone è vincolato al Gran Canaria: se la squadra iberica deciderà di esercitare l'uscita dal contratto nelle prossime settimane e se l'atleta del 1990 non troverà alternative più lucrose in Spagna e in Russia -dove può giostrare nel ruolo prediletto di ala piccola rispetto allo spot di ala forte nel campionato italiano modalità small ball - potrebbe essere una ipotesi da vagliare più avanti.
Giuseppe Sciascia
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