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Vivaio Varese, Ponti spinge


simon89

Gianfranco Ponti è pronto a raddoppiare gli sforzi per costruire un settore giovanile di altissimo livello. Il "Ministro" del vivaio biancorosso prepara una nuova missione in Serbia per la prossima settimana. L'obiettivo è quello di definire una partnership formale con il Partizan Belgrado e chiudere l'accordo con un responsabile tecnico professionista (nelle scorse settimane è stato a Varese Milos Jokic, assistente della Nazonale Under 16 serba e tecnico del Flash Belgrado) che dalla stagione 2018-19 affianchi gli allenatori già in organico - a partire da Dodo Rusconi e Giulio Besio - per un progetto di alto livello internazionale. L'idea è quella di reclutale non soltanto nei Balcani - rinviata al 2018-19 per motivi burocratici l'aggiunta degli stranieri nelle categorie Under 15 e Under 16 - ma anche in Italia, avvalendosi di uno scout a tempo pieno oltre al nuovo responsabile professionista che giri la Penisola in cerca di talenti. «A regime il progetto è quello di aggiungere ai 2 o 3 elementi locali di valore che già abbiamo oggi in ogni gruppo 2 stranieri e altri 2 o 3 italiani per tutte le categorie, senza vincoli di varesinità o reclutamento da fuori provincia - spiega Ponti -. Ci dovremo lavorare nel tempo aumentando gli investimenti sul reclutamento e sulla struttura che coinvolga anche scout e preparatore atletico oltre agli allenatori. Però per creare una struttura di livello europeo che ogni anno produca elementi validi per la prima squadra non possiamo prescindere da questo percorso».

Puntare su prospetti di alto livello da mettere in foresteria e tecnici professionisti significa ovviamente aumentare l'entità dell'investimento passando dai circa 250mi-la euro della stagione in corso a 350mila per il 2018-19, con l'obiettivo di arrivare a 450mila a pieno regime; si tratta comunque di risorse personali - o reperite - che non incidono minimamente sul bilancio della serie A. Allo stesso modo non saranno legati alla prima squadra gli investimenti sulla struttura - palestra principale e secondaria e palazzina per la foresteria - che Ponti vorrebbe costruire a Calcinate degli Orrigoni (ma ci sono problemi legati alle dimensioni dell'area, si attendono proposte alternative dal Comune): «Nulla di quello che vogliamo fare sarà effettuato con risorse sottratte alla prima squadra, si tratta di investimenti miei e di persone che mi appoggiano oltre a sponsor interessati a questo progetto - conferma l'imprenditore di Angera -. Per ora mi limito a seguire la squadra di Caja in qualità di tifoso; come tale, avendo a cuore la Pallacanestro Varese, ho contribuito personalmente al risanamento del bilancio (si parla di un extra "una tantum " da 250mila euro ndr). Logico che per i nostri progetti però è prioritario che la squadra resti in serie A; noi in ogni caso continuiamo a portare avanti iniziative che in ottica futura saranno fondamentali per la continuità a buoni livelli del club». Al momento dunque Ponti mantiene il suo ruolo di "appoggio esterno" alla Pallacanestro Varese, pur dall'interno del CdA della società di piazza Monte Grappa, senza aver ancora esercitato l'opzione di acquisto entro due anni del 20 per cento delle quote del club, prevista dall'accordo stipulato a luglio 2017: «Al momento porto avanti le iniziative legate al mio mandato sulle giovanili; su questo tema non ci sono novità, se ne parlerà dopo il 30 giugno o comunque al termine della stagione in corso» conferma il consigliere biancorosso.

Giuseppe Sciascia


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