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Waller ha fatto crac. Impossibile valutare ora i tempi di recupero ma si valutano già soluzioni sul mercato


simon89

La tegola Tay Waller piomba sulla missione salvezza di Varese. La guardia statunitense dovrà restare ai box per un periodo di tempo ancora da definire a causa di una distorsione al ginocchio destro accusata nell'allenamento di mercoledì. Una brutta torsione verso l'interno mentre il giocatore stava andando in contropiede, che al momento non è valutabile con esattezza: l'articolazione è ancora troppo gonfia per effettuare gli esami specialistici necessari a stabilire diagnosi e prognosi. Fino ai primi giorni della prossima settimana, probabilmente dopo la gara del 26 dicembre contro Bologna, sarà impossibile valutare se si tratta di un problema risolvibile mediante terapie (ma potrebbero servire non meno di 4 settimane di stop), oppure si tratterà di una situazione più grave con la necessità di ricorrere ad un intervento chirurgico.

Quel che è sicuro è che Waller - secondo miglior marcatore biancorosso a 11,4 punti di media - salterà il prossimo impegno casalingo di martedì prossimo, dal quale Varese proverà comunque a spremere punti vitali in chiave salvezza, e a meno di clamorosi colpi di scena anche le due trasferte di inizio 2018 sui campi delle dirette rivali Brindisi e Cremona. Nella contingenza immediata ci sarà spazio in quintetto base per Aleksa Avramovic, forse l'elemento più in forma delle ultime settimane; ma pur con tutte le cautele del caso, la società di piazza Monte Grappa sta monitorando quel che offre il mercato per farsi trovare pronta in caso di necessità ineludibili (leggi uno stop superiore alle 3-4 settimane da parte dell' atleta del 1988). Nell'ipotesi peggiore tali da superare anche i vincoli di bilancio, rimanendo nel "target" economico del 2017-18 e non potendo pescare un altro jolly di valore assoluto (tecnico, ma anche monetario) come il Dominique Johnson del 2016-17.

Piuttosto il problema è legato alla scarsità di soluzioni disponibili: giocatori tagliati o liberabili in Italia non ce ne sono (potrebbe esserlo Marques Green fra 10 giorni a Venezia, ma l'autonomia a 35 anni e il ruolo da play puro non ne fanno un profilo ad hoc). Si prova a capire cosa può esserci disponibile negli altri campionati europei, escludendo gli atleti inattivi dal 2016-17 vista la necessità di inserire eventualmente un giocatore già pronto e rodato. Ma anche se da qui alla prossima settimana si dovessero individuare profili che calzano alle necessità tecniche e alle disponibilità economiche, c'è da fare i conti con le festività natalizie con relativa chiusura degli uffici del Coni che rilasciano i visti per gli extracomunitari. Dunque a meno di non trovare un giocatore con passaporto dell'Unione Europea - con costi parametrati alla difficoltà di una ricerca assai circoscritta, molto più facile invece reperire un americano disponibile o già attivo in Italia, sarebbe impossibile trovare un sostituto "arruolabile" prima del match del 7 gennaio a Cremona o addirittura dell'ultima di andata del 14 gennaio contro Torino. Se invece il problema di Waller fosse meno grave - attorno al mese di stop - Varese proverà a stringere i denti in attesa del recupero della guardia del 1988.

Ad oggi si naviga a vista, preparando le strategie alternative in attesa del responso definitivo degli specialisti. Di sicuro però la truppa di Attilio Caja dovrà affrontare in emergenza sul perimetro due gare assai delicate come quelle contro Virtus Bologna e Brindisi, che negli auspici avrebbero potuto garantire un abbrivio importante verso la zona tranquillità. Oggi più che mai invece Varese deve guardarsi alle spalle.

Giuseppe Sciascia


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