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Ditemi che non festeggiate...


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Vi prego ditemi che non gioite, che non festeggiate...questa è l'antitesi dello sport....

Dai come si fa a festeggiare qualche cosa che non è stata vinta ma è stata assegnata così per metà dei pignistei e per metà per disperazione...

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ABBRACCIAMOCI TUTTI E VOGLIAMOCI TANTO BENE!

CAMPIONI D'ITALIA! CAMPIONI D'ITALIA!

CAMPIONI D'ITALIA! CAMPIONI D'ITALIA!

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CAMPIONI D'ITALIA! CAMPIONI D'ITALIA!

:lol:B):lol:;)

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Festeggiare magari non ha senso, ma l'assegnazione dello scudetto all'Inter è una cosa talmente logica e scontata che non riesco a capire come si possa discutere. L'anno scorso in seguito alla condanna del Genoa mica hanno deciso di "non assegnare" quella promozione in A, un'altra squadra è andata su. Perchè avrebbero dovuto fare diversamente in questo caso?

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Festeggiare magari non ha senso, ma l'assegnazione dello scudetto all'Inter è una cosa talmente logica e scontata che non riesco a capire come si possa discutere. L'anno scorso in seguito alla condanna del Genoa mica hanno deciso di "non assegnare" quella promozione in A, un'altra squadra è andata su. Perchè avrebbero dovuto fare diversamente in questo caso?

Appunto !

L'unica cosa illogica è che la stagione 2005/06 non è in discussione .

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Credo che il problema sia stato semplicemetne un altro!

Il campionato non era sotto accusa quindi il titolo a mio avviso sarebbe dovuto rimanere alla Juve o non assegnato mentre sarebbe dovuto essere assegnato alla seconda o terza che ne so quello/i dei campionato/i incriminato/i.

Il fatto è che la Juve per essere mandata in B mi sa che risulta ora ultima nel campionato precedente il Milan penalizzato e quindi per dar vita alla sentanza hanno dovuto assegnare lo scudo alla prima che c'era...

A mio avviso sarebbe stato meglio non assegnarlo, ma porgiamo sempre il fondo schiena alla FIFA e quindi giusto così almeno la squadra vincitrice era pulita...

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mah... non coinvolta semai, che è diverso da pulita...

...temo che tu abbia ragione: la "pulizia", nell'ambiente calcistico soprattutto, mi sa che è una chimera... ;)

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E se fosse stata la Juve di Montezemolo a volersi liberare di Moggi e Giraudo, soprattutto di quest'ultimo che stava da tempo tentando la scalata al pacchetto azionario? Fantacalcio, forse...intanto chi ha potuto visitare il Quark Hotel in questi giorni parla di un Moggi molto attivo sul mercato, come? Mettendo un suo uomo alla direzione generale dell'Ascoli, aiutando Alessio Secco nel mercato specialmente in uscita della Juve, togliendo la panca a Nando Orsi ex vice di Mancini e sostituendolo con Antonio Conte (Arezzo)..cambiato qualcosa allora? Il commissario Rossi aveva toccato ogni commissione giudicante tranne la Corte Federale, che poi si espressa come sappiamo ed oggi leggiamo uno dei componenti che dice quanto segue - in grassetto la frase a mio parere più grave:

«Non è stata una sentenza unanime, non è stata condivisa». Ha pensato di dimettersi il professor Mario Serio, direttore del dipartimento di diritto privato alla facoltà di Giurisprudenza di Palermo. E´ uno dei cinque membri della Corte federale che hanno firmato il verdetto più atteso: "La spugna su Calciopoli", così sarà tramandato. Avrebbe voluto togliere l´Europa al Milan e condannare Franco Carraro. L´asse Sandulli-Catalano-Sanino l´ha messo in minoranza. E lui, appena atterrato a Punta Raisi, lui palermitano e tifoso di calcio, decide di raccontare una camera di consiglio dall´interno. «Non violerò segreti, ma il clima vorrei riprodurlo. La Corte aveva presente la voglia di giustizia nel paese, ha provato a metterla sugli atti, ma, mi rendo conto, il risultato è inferiore alle attese».

Avete litigato, professore, al settimo piano del Grand Hotel?

«Ci sono stati scontri, anche accesi. Fino all´ultimo. Siamo usciti con un verdetto deciso a maggioranza».

Trova giusto dare al Milan la Champions League quando il suo addetto agli arbitri ha violato l´articolo 6? Illecito sportivo per responsabilità oggettiva e Champions.

«Se ripenso a quei momenti provo ancora dolore... Rispetto tutti i membri della Corte federale, anche quelli che hanno visioni del mondo opposte alle mie».

Parla dell´avvocato Catalano? L´hanno dato in quota Milan e Lazio dal primo giorno.

«Ho letto le critiche sugli uomini, posso dire che non credo all´inciucio, non credo alla malafede e neppure a una posizione pregiudizialmente perdonista. C´erano rapporti personali tra avvocati, questo sì, ma non sono stati inquinanti».

Avete cancellato ogni responsabilità per Franco Carraro e con lui graziato la Lazio. Vogliamo riascoltare le intercettazioni?

«Per Lazio-Brescia abbiamo derubricato l´illecito sportivo in violazione della lealtà. Da articolo 1 ad articolo 6, ma anche di Carraro non voglio parlare... Il problema è che la velocità del processo ha tolto all´accusa elementi, l´impianto era incompleto. Carraro a Napoli è indagato per partite che al processo sportivo non ho ritrovato. Quel giudizio, però, non l´ho condiviso... Credo, di là della lieve sanzione, che Franco Carraro non abbia più credibilità per un futuro da dirigente dello sport».

Veniamo alla Fiorentina. La partita con il Chievo. Si ascolta un giornalista della "Gazzetta" parlare dell´arbitro Dondarini con Lanese: «Gli avranno mandato dei segnali o ha capito da solo?». E Lanese risponde: «Ormai non si mandano segnali, loro telefonano prima delle gare... Poi ti racconto».

«Abbiamo avuto umana comprensione per Dondarini, giovane arbitro abbandonato anche dall´avvocato. Era inchiodato da una frase, ma in quella telefonata quei due hanno anche detto che era un inetto, un incapace. Non c´era ragione al mondo per condannarlo per una telefonata cattiva».

Cade Dondarini e cadono gli illeciti della Fiorentina.

«No, alla Fiorentina un illecito sportivo è rimasto. È comprovato l´illecito del gruppo dirigente viola in Lecce-Parma. Per quelle intercettazioni c´erano elementi solidi, argomentati. Abbiamo rivisto gli ultimi 15´ della partita in camera di consiglio e Zeman con le spalle al campo era un´immagine che parlava da sola».

Professore, mi scusi, ma se c´è responsabilità diretta e illecito sportivo la pena minima è la retrocessione?

«La serie A con 19 punti ci è sembrata una punizione sufficientemente pesante. I fratelli Della Valle e l´amministratore Mencucci, insieme, hanno pene per dieci anni».

La Fiorentina resta in A con un illecito accertato in secondo grado. C´è stata battaglia?

«No, la volontà era: Lazio e Fiorentina in A. La battaglia c´è stata solo sul Milan e su Carraro».

Ci spiega da dove nasce il vostro atteggiamento perdonista?

«Da tutto quello che è successo nelle ultime due settimane. Questa sentenza va storicizzata. La vittoria dell´Italia ai mondiali, poi le condanne dure, le rivolte di piazza, i sindaci che appoggiano le squadre colpite, il dibattito bipartisan sul perdono... E l´indulto, dimenticavo l´indulto in Parlamento. Un giudice è un uomo e io credo sia giusto interpretare il diritto prefigurando le conseguenze delle proprie decisioni. I delitti li abbiamo accertati confermando l´impianto della Caf, abbiamo scelto di trasformare gli articoli 6 in articoli 1 per alleviare le pene. Il quantum, ecco. Abbiamo cercato di interpretare un sentimento collettivo. Abbiamo ascoltato la gente comune e provato a metterci sulla lunghezza d´onda».

Cesare Ruperto, vostro predecessore, ha cercato solo di fare giustizia.

«Un altro handicap: dover revisionare la sentenza di un uomo di quel livello. Non ci può essere confronto di professionalità con un presidente di Corte costituzionale. Abbiamo riconosciuto tutto della sentenza Caf, a parte due episodi: il campionato falsato, gli illeciti reiterati della Juventus, l´esistenza di un sistema. E, ritengo, insieme alla Caf la piovra l´abbiamo mozzata».

C´entrano con la sentenza i denari che girano nel calcio?

«Certo, nell´economia americana si separano le responsabilità dagli spettatori. Tagliare in un colpo solo un patrimonio di relazioni industriali sarebbe stato un colpo a cui il calcio non era preparato».

E la paura dei ricorsi al Tar?

«C´entrano, c´entrano. Abbiamo inserito le squalifiche dei campi per renderli più difficili».

Nell´estate 2003, insieme al presidente De Lise, voi cinque avete inventato un quarto grado di giudizio contro Gaucci su indicazione di Carraro.

«Io non ho padrini e sono a posto con la coscienza. Ieri mattina ho avuto l´istinto di andare a salutare il commissario Guido Rossi. Ci ha lasciati liberi, autonomi, indipendenti. In Federcalcio, prima, non era così».

Che farà ora, professor Serio?

«Scriverò le motivazioni, potrei lasciare la Corte federale».

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E se fosse stata la Juve di Montezemolo a volersi liberare di Moggi e Giraudo, soprattutto di quest'ultimo che stava da tempo tentando la scalata al pacchetto azionario? Fantacalcio, forse...

Ti dirò , è un sospetto che ho anch'io !

Tutto il comportamento della società Juventus dall'inizio della vicenda e la linea difensiva adottata lascia perlomeno perplessi .

Ed il nuovo CdA tanto lindo e pulito fa ridere se confrontato al precedente !

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Appunto !

L'unica cosa illogica è che la stagione 2005/06 non è in discussione .

Ammesso che sia logico condannare i mandanti di un omicidio ma non i killer, pur sapendo chi sono...

Davvero una squallore indicibile ............................. :o

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Ragazzi ma avete sentito poi l'ultima?

Mente si stava cercando di votare il presidente della lega due buon temponi di presidenti (ovviamente non è dato sapere chi a voi le hp...intanto erano presenti tutti sia di A che di :o hanno votato come presidente Franco Carraro...

cazzo si prendono per il culo da soli anzi forse peggio si sono già resi conto che non cambia niente o meglio non si è mai voluto cambiare niente!

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E se fosse stata la Juve di Montezemolo a volersi liberare di Moggi e Giraudo, soprattutto di quest'ultimo che stava da tempo tentando la scalata al pacchetto azionario? Fantacalcio, forse...intanto chi ha potuto visitare il Quark Hotel in questi giorni parla di un Moggi molto attivo sul mercato, come? Mettendo un suo uomo alla direzione generale dell'Ascoli, aiutando Alessio Secco nel mercato specialmente in uscita della Juve, togliendo la panca a Nando Orsi ex vice di Mancini e sostituendolo con Antonio Conte (Arezzo)..cambiato qualcosa allora? Il commissario Rossi aveva toccato ogni commissione giudicante tranne la Corte Federale, che poi si espressa come sappiamo ed oggi leggiamo uno dei componenti che dice quanto segue - in grassetto la frase a mio parere più grave:

«Non è stata una sentenza unanime, non è stata condivisa». Ha pensato di dimettersi il professor Mario Serio, direttore del dipartimento di diritto privato alla facoltà di Giurisprudenza di Palermo. E´ uno dei cinque membri della Corte federale che hanno firmato il verdetto più atteso: "La spugna su Calciopoli", così sarà tramandato. Avrebbe voluto togliere l´Europa al Milan e condannare Franco Carraro. L´asse Sandulli-Catalano-Sanino l´ha messo in minoranza. E lui, appena atterrato a Punta Raisi, lui palermitano e tifoso di calcio, decide di raccontare una camera di consiglio dall´interno. «Non violerò segreti, ma il clima vorrei riprodurlo. La Corte aveva presente la voglia di giustizia nel paese, ha provato a metterla sugli atti, ma, mi rendo conto, il risultato è inferiore alle attese».

Avete litigato, professore, al settimo piano del Grand Hotel?

«Ci sono stati scontri, anche accesi. Fino all´ultimo. Siamo usciti con un verdetto deciso a maggioranza».

Trova giusto dare al Milan la Champions League quando il suo addetto agli arbitri ha violato l´articolo 6? Illecito sportivo per responsabilità oggettiva e Champions.

«Se ripenso a quei momenti provo ancora dolore... Rispetto tutti i membri della Corte federale, anche quelli che hanno visioni del mondo opposte alle mie».

Parla dell´avvocato Catalano? L´hanno dato in quota Milan e Lazio dal primo giorno.

«Ho letto le critiche sugli uomini, posso dire che non credo all´inciucio, non credo alla malafede e neppure a una posizione pregiudizialmente perdonista. C´erano rapporti personali tra avvocati, questo sì, ma non sono stati inquinanti».

Avete cancellato ogni responsabilità per Franco Carraro e con lui graziato la Lazio. Vogliamo riascoltare le intercettazioni?

«Per Lazio-Brescia abbiamo derubricato l´illecito sportivo in violazione della lealtà. Da articolo 1 ad articolo 6, ma anche di Carraro non voglio parlare... Il problema è che la velocità del processo ha tolto all´accusa elementi, l´impianto era incompleto. Carraro a Napoli è indagato per partite che al processo sportivo non ho ritrovato. Quel giudizio, però, non l´ho condiviso... Credo, di là della lieve sanzione, che Franco Carraro non abbia più credibilità per un futuro da dirigente dello sport».

Veniamo alla Fiorentina. La partita con il Chievo. Si ascolta un giornalista della "Gazzetta" parlare dell´arbitro Dondarini con Lanese: «Gli avranno mandato dei segnali o ha capito da solo?». E Lanese risponde: «Ormai non si mandano segnali, loro telefonano prima delle gare... Poi ti racconto».

«Abbiamo avuto umana comprensione per Dondarini, giovane arbitro abbandonato anche dall´avvocato. Era inchiodato da una frase, ma in quella telefonata quei due hanno anche detto che era un inetto, un incapace. Non c´era ragione al mondo per condannarlo per una telefonata cattiva».

Cade Dondarini e cadono gli illeciti della Fiorentina.

«No, alla Fiorentina un illecito sportivo è rimasto. È comprovato l´illecito del gruppo dirigente viola in Lecce-Parma. Per quelle intercettazioni c´erano elementi solidi, argomentati. Abbiamo rivisto gli ultimi 15´ della partita in camera di consiglio e Zeman con le spalle al campo era un´immagine che parlava da sola».

Professore, mi scusi, ma se c´è responsabilità diretta e illecito sportivo la pena minima è la retrocessione?

«La serie A con 19 punti ci è sembrata una punizione sufficientemente pesante. I fratelli Della Valle e l´amministratore Mencucci, insieme, hanno pene per dieci anni».

La Fiorentina resta in A con un illecito accertato in secondo grado. C´è stata battaglia?

«No, la volontà era: Lazio e Fiorentina in A. La battaglia c´è stata solo sul Milan e su Carraro».

Ci spiega da dove nasce il vostro atteggiamento perdonista?

«Da tutto quello che è successo nelle ultime due settimane. Questa sentenza va storicizzata. La vittoria dell´Italia ai mondiali, poi le condanne dure, le rivolte di piazza, i sindaci che appoggiano le squadre colpite, il dibattito bipartisan sul perdono... E l´indulto, dimenticavo l´indulto in Parlamento. Un giudice è un uomo e io credo sia giusto interpretare il diritto prefigurando le conseguenze delle proprie decisioni. I delitti li abbiamo accertati confermando l´impianto della Caf, abbiamo scelto di trasformare gli articoli 6 in articoli 1 per alleviare le pene. Il quantum, ecco. Abbiamo cercato di interpretare un sentimento collettivo. Abbiamo ascoltato la gente comune e provato a metterci sulla lunghezza d´onda».

Cesare Ruperto, vostro predecessore, ha cercato solo di fare giustizia.

«Un altro handicap: dover revisionare la sentenza di un uomo di quel livello. Non ci può essere confronto di professionalità con un presidente di Corte costituzionale. Abbiamo riconosciuto tutto della sentenza Caf, a parte due episodi: il campionato falsato, gli illeciti reiterati della Juventus, l´esistenza di un sistema. E, ritengo, insieme alla Caf la piovra l´abbiamo mozzata».

C´entrano con la sentenza i denari che girano nel calcio?

«Certo, nell´economia americana si separano le responsabilità dagli spettatori. Tagliare in un colpo solo un patrimonio di relazioni industriali sarebbe stato un colpo a cui il calcio non era preparato».

E la paura dei ricorsi al Tar?

«C´entrano, c´entrano. Abbiamo inserito le squalifiche dei campi per renderli più difficili».

Nell´estate 2003, insieme al presidente De Lise, voi cinque avete inventato un quarto grado di giudizio contro Gaucci su indicazione di Carraro.

«Io non ho padrini e sono a posto con la coscienza. Ieri mattina ho avuto l´istinto di andare a salutare il commissario Guido Rossi. Ci ha lasciati liberi, autonomi, indipendenti. In Federcalcio, prima, non era così».

Che farà ora, professor Serio?

«Scriverò le motivazioni, potrei lasciare la Corte federale».

da parte mia posso solo aggiungere che una fonte molto attendibile mi ha detto che uno dei componenti l'asse citato nell'articolo, durante mani pulite tenne una condotta, come dire, molto poco deontologica...

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Da TUTTOSPORT:

"Cesare Belli, Vergiate ( Va)

Grazie Signore, di non avermi fatto nascere ladro, disone­sto, profittatore e piagnone: grazie di non avermi fatto na­scere interista. "

^_^:rolleyes::rolleyes:

Grandissimo Cesare !!!!!

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