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Ruoli precisi inun club più organizzato

28/07/2005 09:32

La proprietà vuole seguireil modello «aziendale». Ma l’ultima parola è di papà Gianfranco

- Il Giorno -

Il nuovo corso della Pallacanestro Varese prevede anche un forte riassetto organizzativo, con una impostazione più da azienda che da club professionistico. La società da quattro anni a questa parte ha un unica proprietà, la famiglia Castiglioni, nel segno della tradizione varesina. Papà Gianfranco presidente, con l’ultima parola sulle questioni importanti, i figli Claudio Maria e Davide, calati nella gestione del club. Il primo è responsabile della parte economico finanziaria, il secondo si occupa dell’attività giovanile. L’area tecnica della prima squadra è seguita dal direttore sportivo, Mario Oioli, che ha ampliato le sue competenze dopo aver firmato un accordo biennale e convinto la proprietà, sul campo, che un general manager non sarebbe stato un valore aggiunto. Il mercato è nelle sue mani, in stretto contatto con Ruben Magnano, l’allenatore campione olimpico che dopo essere subentrato in corsa ha firmato un nuovo accordo fino al giugno 2006 (l’assistente è il connazionale Daniel Beltramo, che da quest’anno allena anche l’Under 20). Le decisioni finali passano sempre e comunque dalla famiglia Castiglioni, che per il nuovo corso ha potenziato anche il settore Logistica e l’Ufficio Commerciale della società sportiva. L’uomo di raccordo fra la Casti Group S.p.A. e la Pallacanestro Varese è Ugo d’Antuono, per tutti il «Direttore artistico», che segue l’organizzazione generale degli eventi legati al basket. Un’altra novità di quest’anno è il restyling e il potenziamento del sito ufficiale www.pallacanestrovarese.it, gestito dal Responsabile Marketing e Comunicazione, Marco Zamberletti, che tiene i rapporti con la stampa e gli sponsor ed ha come assistenti Stefano Pini e due giovani stagisti che seguiranno anche i festeggiamenti del 60° di fondazione, previsti a fine settembre in due momenti diversi, in Provincia con la presentazione ufficiale e al PalaIgnis con una partita-evento. Dello staff fanno parte anche Raffaella De Mattè, Valentina Rusconi, Alessandra Piazzon e il mitico Gianluigi «Giangi» D’Agostino, voce inconfondibile per chi chiama nella sede di via Sanvito.

R.P.

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Varese, questo sarà il tuo anno

28/07/2005 09:31

L’entusiasmo del vicepresidenteCastiglioni alla vigilia della stagione 2005-2006

- Il Giorno -

Ha 30 anni, la metà di quelli della Pallacanestro Varese, che festeggerà il 60° proprio nel 2005 con un grande evento al PalaIgnis. Claudio Maria Castiglioni, imprenditore e appassionato di basket, ha deciso di metterci la faccia in quella che definisce «una svolta nel rapporto fra società e tifosi dopo un anno deludente, sotto molti aspetti». Un anno zero, per fare tesoro degli errori commessi, valutare chi vuole davvero bene a questa realtà e regalare soddisfazioni ai tanti appassionati di basket della provincia di Varese. Casti Junior da quest’anno segue in prima persona tutte le operazioni di mercato, oltre ad occuparsi dei conti di una società sportiva che ha un budget importante, fra i primi della serie A1. Non nasconde di essere stato lui ad insistere perchè papà Gianfranco non mollasse tutto, stufo per la mancanza di risultati e di qualche contestazione di troppo al Palazzetto. Le aziende di famiglia assorbono molto tempo, ma...«Siamo tutti animati da una grande voglia di riscatto, e sento parecchie energie positive intorno a noi - dice il vicepresidente della Pallacanestro Varese - i colpi di mercato sono stati apprezzati dai nostri tifosi, c’è un clima giusto anche all’interno della società che sogno sempre più aperta e trasparente, con una gestione diretta e familiare per alcune questioni e naturalmente professionale per altre. L’immagine è fondamentale e, tanto per usare i numeri, se adesso partiamo da 10 alla fine dell’anno voglio che i risultati siano 100».

Il trio americano formato da De Juan Collins, Rolando Howell e Marlon Garnett - la «chicca» di questa prima parte della campagna acquisti - garantisce solidità al quintetto di Varese, che sarà completato dallo sloveno Gregor Hafnar e da un giocatore che deve essere ancora ingaggiato. La panchina è okay con Farabello, Allegretti e De Pol, più Gabriel Fernandez, ufficializzato lunedì. «Idee ne abbiamo tante, le stiamo confrontando con Magnano ma da quando è tornato in Italia beh...è diventato più esigente - scherza Castiglioni, che apprezza il rigore e la serietà dell’allenatore argentino -. A fine luglio abbiamo la squadra praticamente completa, un record di questi tempi. Ci manca un giocatore e lo sponsor principale: speriamo di poter salire a Merano, per la preparazione, al completo e con un nome prestigioso sulle maglie». Casti Group, il marchio della holding di famiglia, può andare bene per una stagione, poi...«Credo che Varese abbia il dovere di esprimere uno sponsor, un’azienda di casa nostra che possa darci una mano - ammette il giovane imprenditore varesino -, le trattative che abbiamo in corso potrebbero concretizzarsi entro l’estate, altrimenti partiremo con il nome di Varese e poi vedremo strada facendo». Sul piano tecnico sono due le questioni aperte: l’ala pivot titolare e la posizione di Andrea Meneghin. Per il primo ci sono diverse opzioni, compreso il finlandese Hanno Mottola (un pò troppo «molle» per Magnano, inoltre chiede 400.000 euro netti) mentre il Menego dovrà far sapere in tempi brevi qual’è la sua situazione psico-fisica: se è in grado di allenarsi e giocare oppure se bisognerà ritagliargli un altro ruolo, sempre nella società che lo ha visto crescere.

Roberto Pacchetti

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De Pol vuole essere il punto di riferimento

28/07/2005 09:31

- Il Giorno -

«Si riparte da De Pol». Così Ruben Magnano pochi minuti dopo l’ultima partita di campionato, Scavolini Pesaro-Casti Group. E così è stato: contratto triennale, fascia di capitano e ruolo di raccordo fra spogliatoio, allenatore e club. Alessandro De Pol, 33 anni, è rimasto l’unico giocatore dello scudetto della Stella, «con il Menego, che spero giochi e resti con noi - si affretta a precisare "Manera", legatissimo a Meneghin anche fuori dal campo - sono fortunato a stare in un posto che adoro e dove la gente mi vuole bene, in campo e fuori. Qui conosco tutti, considero Varese la mia città adottiva e firmare un contratto lungo è stata una scelta precisa. Non vuol dire, però, che finirò la carriera qui...». Lo dice ridendo, pensando ai suoi acciacchi fisici, ma anche alla forza di volontà che lo ha aiutato in questi anni a restare un giocatore di grande temperamento, adorato dagli allenatori e dai compagni, a cui i Castiglioni hanno chiesto ora un lavoro supplementare. «In fondo non cambierà nulla, mi hanno chiesto di essere un punto di riferimento per i più giovani, favorendo anche l’inserimento degli americani, ma non mi sento investito di responsabilità diverse dal solito - spiega De Pol dalla sua casa di Trieste, dove si allena al mattino e va al mare il pomeriggio, tutti i santi giorni - la filosofia della società è nota: il concetto di gruppo dovrà essere chiaro a tutti, altrimenti non andremo da nessuna parte». La sua intesa con Ruben Magnano è uno dei motivi che lo hanno convinto a restare qui, con nuovi stimoli e una certezza: «Non dovrà mai succedere che uno di noi pensi di giocare per se stesso. Sappiamo cosa chiede Magnano in palestra, prima di tutto c’è la squadra, e una squadra si costruisce in difesa, dove i sacrifici per gli altri sono una regola e non un’eccezione...». Dei nuovi acquisti De Pol conosce ovviamente Marlon Garnett, perché ci ha giocato contro diverse volte. «Un giocatore che non si può discutere, nel suo ruolo è fortissimo - taglia corto Sandrino -. Di Collins mi hanno detto che è un grande difensore e un giocatore di squadra, quindi è perfetto, mentre Howell ha mezzi atletici incredibili e anche se non è un centro puro potrà essere una vera presenza sotto i tabelloni. In fondo a noi non serve gente che faccia 30 punti a partita, ma qualcuno che la metta dentro ogni tanto e si "sbatta" spesso per gli altri. Una ricetta che qualche anno fa ci ha permesso di vincere uno scudetto». Ma cosa farà Andrea Meneghin? «Il muratore, a casa sua, in questi giorni. Poi penso che torni a far parte del gruppo, perché senza basket non può stare».

R.P.

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Andrea si sta costruendo una nuova casa???? beh, però vuol dire che fisicamente sta bene, giusto? ...quindi ci sono speranze...spero che lo sapremo prima di agosto?

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Andrea si sta costruendo una nuova casa???? beh, però vuol dire che fisicamente sta bene, giusto? ...quindi ci sono speranze...spero che lo sapremo prima di agosto?

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la costruisce lui, tutta da solo!

... e sì, me lo vedo che sposta sacchi di cemento da trenta chili di qua e di là, cun el capelin de carta in testa, el trabatel, rutto e bestemmia libera... e liti de la madona cun l'architet! ... ;);):angry:

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la costruisce lui, tutta da solo!

... e sì, me lo vedo che sposta sacchi di cemento da trenta chili di qua e di là, cun el capelin de carta in testa, el trabatel, rutto e bestemmia libera... e liti de la madona cun l'architet! ...  :mellow:  :blink:  :huh:

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:D;):lol:

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la costruisce lui, tutta da solo!

... e sì, me lo vedo che sposta sacchi di cemento da trenta chili di qua e di là, cun el capelin de carta in testa, el trabatel, rutto e bestemmia libera... e liti de la madona cun l'architet! ...  :mellow:  :blink:  :huh:

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:D;):lol::D

Guest Stewe
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mottola è un giocatore che può piacere a magnano x stazza e tecnica.

garantito al limone.

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mottola è un giocatore che può piacere a magnano x stazza e tecnica.

garantito al limone.

20993[/snapback]

quindi a sto punto l'importante è che piaccia al budget

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quindi a sto punto l'importante è che piaccia al budget

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... esatto...

"abbassa le pretese, testina, che vieni nella città giardino!"

:rolleyes:

Guest Stewe
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varese, un po' come eva henger, le cose migliori quest'anno le ha fatte rimanendo sottocoperta, con le trattative sotto il radar per collins-hafnar-howell-fernandez.

quando i giornali hanno sparato nomi (mordente-garnett-argo-mottola)

le cose sono diventate un po' più complesse.

aspettiamo, con riservatezza, gli eventi

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varese, un po' come eva henger, le cose migliori quest'anno le ha fatte rimanendo sottocoperta, con le trattative sotto il radar per collins-hafnar-howell-fernandez.

quando i giornali hanno sparato nomi (mordente-garnett-argo-mottola)

le cose sono diventate un po' più complesse.

aspettiamo, con riservatezza, gli eventi

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e sono ben felice di farlo, visti i risultati

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la costruisce lui, tutta da solo!

... e sì, me lo vedo che sposta sacchi di cemento da trenta chili di qua e di là, cun el capelin de carta in testa, el trabatel, rutto e bestemmia libera... e liti de la madona cun l'architet! ...  :lol:  :D  :D

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Tu le pensi di notte vero?????

:D:D:D :D :D:P;)

L'architetto mi sà che è di BERGUM!!!

eh via di maltone!!!!

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Tu le pensi di notte vero?????

:D  :D  :D :D  :lol:  :D  :D

L'architetto mi sà che è di BERGUM!!!

eh via di maltone!!!!

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:D:P;)
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E' allo svincolo di Gallarate.  :lol:

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Brutte notizie, ha tenuto la sinistra ed é finito a Castelletto

:D:D:D

Posted (edited)
E' allo svincolo di Gallarate.  :lol:

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Speriamo non trovi l'euro per pagare il casello ... :D

Edited by Theus
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Speriamo non trovi l'euro per pagare il casello ... :lol:

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Esce a Cavaria, al semaforo a sinistra..... ed eccotelo servito.

Lo tesseriamo al posto del Tony.

Biondo è biondo, alto è alto......

Ciao

Federico

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