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Addio Direttore


joe

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E' morto all'età di 78 anni Candido Cannavò. Lo storico direttore della Gazzetta dello Sport il 19 febbraio scorso era stato ricoverato al Santa Rita di Milano in seguito a un malore.

R.I.P

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...

Persona di sport nel senso migliore, è stato omaggiato con un minuto di silenzio anche prima di una competizione di nuoto di ragazzini casinisti ed ansiosi di gareggiare ieri a Luino.

E' anche, forse soprattutto, in queste sedi improbabili che si respira il vero senso di un gesto sportivo ed il significato della lotta che Stracandido Cannavò ha portato avanti contro le follie del doping e del business ad ogni costo.

Cerchiamo di non dimenticarlo e di non farlo dimenticare.

Edited by Ponchiaz
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Riposi in pace

Però visto che chi ci lascia è sempre il migliore, non mi sento questa volta di associarmi a questo coro.

Per quanto ne so io era un potente del giornalismo e la sua potenza la faceva pesare a volte sopra le righe. Mi fermo qui. Non adoro parlare male della gente che non c'è più. Ma neppure beatificarla. Senza polemica e scusate se sono fuori luogo

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Cannavò aveva pregi e difetti come tutti. Non lo voglio beatificare neppure io, ma gli riconosco una passione davvero grande per le storie di sport, quello vero. A volte magari eccessiva, a volte controproducente.

Ripeto, non l'ho amato alla follia.

Ma quella sua passione è merce rara per chi comanda oggi quel giornale, sempre più ricco di gossip, titoli sparati tipo "La Notte", commercio di gadget a raffica che nulla c'entrano, altrimondi, pubblicità...

Ho appena sfogliato un paio di numeri di Marca... altra qualità.

RIP Candido.

Ciao a tutti

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Tricky tieni presente che nessuno arriva a certi livelli non facendosi nemici.

Il mondo del giornalismo sembra però abbastanza coeso nel tributargli omaggio.

Il mondo del giornalismo è fatto da persone che hanno paura a dire davvero cosa pensano dei colleghi, specie più illustri, perchè potrebbero scivolare. Te lo dice uno che ha avuto il coraggio (o la stupidità) di dire apertamente quanto un collega molto potente fosse scorretto e sleale. E ne pago ancora le conseguenze. Ha posto veti in numerose redazioni. Sincero: non so se rifarei la stessa cosa visto la falsità dei colleghi che mi ritrovo

Per Franz. Se si mi mettono a capo della Gazzetta dello Sport vedi che passione ci metto e come ti racconto le storie di sport vero, quelle che da tifoso mi hanno fatto emozionare fin da piccolo. Ma credo che anche tu saresti come me. E come noi anche altri mille e mille piccoli giornalisti che ogni giorno raccontano quel che vedono senza avere l'onore di essere letto da tutti gli italiani

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