Dieci giorni di attesa per capire se Aleksa Avramovic sarà ancora la guardia titolare dell'Openjobmetis versione 2018/19. La clausola rescissoria a favore dell'atleta serbo contenuta nel contratto triennale stipulato dal d.g. Claudio Coldebella - il primo in assoluto siglato nell'era del dirigente veneto nel giugno 2016 - andrà eventualmente esercitata entro il 25 giugno; dopo quella scadenza il contratto diventerà garantito e qualsiasi acquirente dovrà eventualmente intavolare una trattativa con il club di piazza Monte Grappa.
Possibilità che qualche "amatore" internazionale investa i 50mila euro del buyout prefissato per liberare "Avra" avendo pronta per lui una proposta pluriennale? Al momento non molte, quantomeno dall'Italia: le nuove regole di eleggibilità che hanno tolto i vincoli di passaporti per gli stranieri (da 3 extra e 4 europei a 6 stranieri liberi) hanno ridotto il valore del suo status da Bosman B. Che invece ha ancora appeal in Spagna, dove sono ammessi 2 soli extracomunitari e 6 europei; ma le big di Eurolega ed Eurocup al momento sembrano pensare più in grande.
A oggi il dialogo con l'esterno del 1994 è costante, e il messaggio che Attilio Caja ha lanciato su queste colonne al giocatore balcanico sembra avere buone possibilità di trovare condivisione da parte dell'atleta. Esclusa la chance di un ulteriore rinnovo contrattuale rispetto all'accordo in essere, "Avra" pare sensibile alla possibilità di essere il punto di riferimento offensivo dell'Openjobmetis 2018/19: il ruolo da guardia titolare con responsabilità da primo terminale sembrano calzare a pennello ai desideri del mancino di Cacak. Che a meno di proposte "indecenti" nei prossimi 10 giorni potrebbe sposare nuovamente la causa biancorossa con l'obiettivo di completare il suo percorso triennale a Varese: un anno da protagonista sotto le Prealpi, stabilizzando il suo rendimento su livelli elevati come richiestogli da "Artiglio" dopo i 12,6 punti e 2,2 assist del 2017/18 (ma 16,3 punti tra ritorno e playoff, chiusi a quota 20,0), potrebbe lanciarlo tra i pezzi pregiati del mercato internazionale nell'estate 2019, quando sarà libero di scegliere eventualmente la sua destinazione futura senza più vincoli con il club di piazza Monte Grappa.
La discriminante della partecipazione ad una manifestazione internazionale non sembra così vincolante sulla scelta di "Avra", anche se ovviamente l'esterno del 1994 preferirebbe una vetrina europea per consolidare il suo status anche in ottica Nazionale (inserito dal et. Sasha Djordjevic nella lista dei 24 da consegnare alla FIBA per gli impegni di fine giugno e inizio luglio). La conferma di Avramovic darebbe una svolta importante al mercato mettendo un primo punto fermo nel reparto esterni, e spingendo Varese alla ricerca di un playmaker che garantisca leadership e personalità prima ancora che punti (specialità della casa del serbo). Di sicuro il club di piazza Monte Grappa eserciterà le opzioni di uscita dagli 1+1 con Cameron Wells, Taj Waller e Tyler Larson aprendo la caccia ad un giocatore che dia l'impronta tecnica e caratteriale alla versione 2018/19 della compagine di Attilio Caja.
Giuseppe Sciascia
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