Aleksa Avramovic sarà il quinto giocatore dell’Openjobmetis versione 2018/19. L’esterno del 1994, beniamino del PalA2A per il suo adrenalinico stile di gioco, sarà il terminale principe della Varese che verrà dopo essersi guadagnato sul campo lo status di prima punta con i 19,3 punti fatturati tra la rimonta playoff e la serie contro Brescia (inserito dalla Lega Basket nel secondo quintetto ideale della post season insieme all’altro confermato Tyler Cain). Tecnicamente la scadenza dell’escape in favore dell’esterno mancino è fissata per oggi, ma è ormai acclarata la volontà del giocatore serbo - in caccia di una maglia per le prossime partite della Nazionale contro Georgia e Germania - di rispettare l’ultimo dei tre anni di contratto stipulati nel 2016 con la società di piazza Monte Grappa.
La nuova Varese che la troika Coldebella, Bulgheroni e Caja sta costruendo a poco a poco offre ad Avramovic la possibilità di consacrarsi ad alto livello dopo il brillante finale della passata stagione. Un’annata da protagonista in una squadra che gli offrirà minuti e responsabilità da primattore, che il mancino del 1994 si è guadagnato sul campo passando in 12 mesi da sesto esterno a titolare fisso nello spot di guardia, per proiettarsi verso palcoscenici più elevati da free agent al 30 giugno 2019. E gli permetterà di affacciarsi anche sul palcoscenico internazionale con un club, richiamo importante per un atleta che sotto le Prealpi ha attirato l’attenzione di Sasha Djordjevic in ottica della sua Nazionale. Dalla partenza di Avra a fine contratto Varese non guadagnerà nulla, al contrario dei 50mila euro di buyout prefissati nel caso in cui entro le 24 di oggi Avramovic dovesse esercitare la clausola rescissoria a suo favore.
Ma aver scovato, migliorato e infine lanciato un giovane emergente con un progetto triennale di crescita permetterà al club biancorosso di guadagnare credibilità sul mercato ed essere attrattiva per un altro prospetto da sviluppare, magari già durante l’estate 2018 nel ruolo di cambio degli esterni dalla panchina se la telenovela Iannuzzi avrà esito positivo (al momento però non ci sono aggiornamenti positivi in materia).
La permanenza a Varese dell’esterno del 1994 darà ai tifosi biancorossi un punto di riferimento importante, assecondando i desideri dei moltissimi che avevano posto Avra e Cain in cima alla lista dei giocatori da trattenere per la stagione 2018/19. Con più di mezza squadra già fatta, con tre titolari come Avramovic, Archie e Cain e tre sicurezze in panchina come Tambone, Natali e Ferrero, ora il club di piazza Monte Grappa può concentrarsi senza fretta sulle altre operazioni.
All’appello mancano play ed ala piccola titolari, cambio degli esterni e cambio dei lunghi: sugli ultimi due servirà definire prima di tutto gli incastri dei passaporti, la permanenza di Aleksa potrebbe invece dare un’accelerazione sulla scelta del nuovo regista. Quantomeno circoscrivendo alla tipologia del direttore d’orchesta l’area di ricerca di Claudio Coldebella, visto che ad Avramovic apparterrà quello del primo violino.
Giuseppe Sciascia
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