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Oscar Pistorius


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E dopo la crocifissione mediatica, i primi dubbi...

L'ESITO DEL CONTROINTERROGATORIO

Pistorius, vacilla l'impianto accusatorio

«In casa nessuna sostanza vietata»

La polizia di Pretoria ammette che «non c'è alcuna contraddizione nella versione fornita dall'atleta»

Prime crepe nell'impianto accusatorio contro Oscar Pistorius. Un portavoce della procura ha detto ammesso che c'è stato un errore nella testimonianza di Hilton Botha, l'ufficiale di polizia che per primo entrò nella villa di Pretoria teatro dell'omicidio di Reeva Steenkamp. Il detective, nel corso dell'udienza per la libertà provvisoria, ha identificato una sostanza trovata nella camera da letto dell'atleta come testosterone. Ma Medupe Simasiku, portavoce della Procura generale, ha detto che è troppo presto per identificare la sostanza, che è ancora soggetto ad esame. Simasiku ha aggiunto di non essere «certo» di che cosa si tratti.

LA DIFESA - Nel corso dell'udienza, la difesa di Pistorius aveva sostenuto che non si trattava di una sostanza steroide o comunque vietata, ma di un rimedio fitoterapico. Sempre in mattinata, Craig Spence, portavoce del Comitato paralimpico internazionale, aveva fatto sapere che Pistorius fu testato in due occasioni alla kermesse di Londra 2012 e in entrambe le occasioni risultò negativo.

VERSIONE COMPATIBILE - Oltre all'errore sulle fiale di testosterone altri elementi riferiti dagli investigatori hanno perso consistenza nel contro interrogatorio e indebolito l'impianto accusatorio. Il capo del team, Hilton Botha, messo alle strette dal legale di Pistorius, Barry Roux, è stato costretto ad ammettere che nessun elemento di prova raccolto sulla scena del delitto della fidanzata, Reeva Steenkamp, contraddice la versione dell'incidente fornita dall'atleta.

I VICINI - Non solo. È caduta anche la testimonianza dei vicini di casa che avevano riferito di aver udito tra le due e le tre del mattino del 14 febbraio «due persone urlarsi contro». Roux, infatti, ha fatto riconoscere a Botha che i testimoni non hanno identificato le voci come appartenenti a Pistorius e alla fidanzata. L'avvocato è anche riuscito anche a fare confessare a Botha che i suoi uomini potrebbero aver contaminato la scena del crimine perché, ha detto, «avete camminato per tutta la casa senza protezioni alle scarpe».

20 febbraio 2013 | 21:21

Edited by ROOSTERS99
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La vicenda si complica ??

info.gifPistorius, tolte indagini al capo detective

Il detective Hilton Botha deve rispondere di sette capi di imputazione per tentato omicidio

Oscar Pistorius in aula

Oscar Pistorius potrebbe sapere oggi, dopo sette notti trascorse nella cella di un commissariato di polizia, se gli verrà concessa la libertà condizionale, in attesa del processo per l'omicidio della fidanzata, Reeva Steenkamp. Intanto il caso continua ad arricchirsi di colpi di scena. Secondo fonti della procura non ancora confermate dalla polizia, potrebbe essere allontanato dalle indagini il detective, Hilton Botha, che ha guidato finora l'inchiesta. Stamane è infatti emerso che lo stesso Botha deve rispondere di sette capi d'imputazione per tentato omicidio per avere sparato in stato d'ebbrezza contro un taxi, nel 2009.

IL PROCESSO - Pistorius è già arrivato nell'aula della Corte dei Magistrati di Pretoria per il terzo giorni di udienza; il tribunale ha già rimandato in due occasioni la decisione sulla libertà su cauzione - chiesta dagli avvocati dell'atleta e a cui la procura si oppone - e potrebbe pronunciarsi oggi.

0MIKB4FP--180x140.jpg?v=20130221110134Il detective Hilton Botha

IL CASO BOTHA - Ma nel frattempo arrivata una notizia-bomba: una fonte della polizia, il brigadiere Neville Malila, ha reso noto però stamane che Botha -un agente con 24 anni di servizio nella polizia, gli ultimi 16 dei quali come detective- a maggio deve comparire dinanzi a un giudice per aver sparato, insieme ad altri due ufficiali, contro un minivan con a bordo 7 persone che non si era fermato: Botha era a caccia di un uomo accusato dell'omicidio di una donna, averne fatto a pezzi il cadavere e nascosti in un tombino. Le accuse erano state provvisoriamente ritirate, ma sono riaffiorate il 4 febbraio (non è chiaro il motivo), dieci giorni prima dell'omicidio di Reeva. Non è chiaro se Botha rimarrà sul caso, nè come la notizia delle accuse che pendono su di lui possa influenzare la decisione sulla libertà provvisoria; ma è certo che mercoledì sotto la veloce raffica di domande della difesa di Pistorius, l'impianto accusatorio deliberato dalle prove raccolte dal detective si era pesantemente incrinato (Fonte: Agi)

21 febbraio 2013 | 11:04

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