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I provvedimenti del Giudice Sportivo


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Aspè...non ricordo come sia iniziata questa discussione, che non credo vertesse sulla trombabilità della tipa catalogabile oggi, a mio parere per l'appunto, come carina indubbiamente ma come tante altre, meno ad esempio della cameriera che mi servì al tavolo.

Tra l'altro il gran dimagrimento non aiuta a ben conservare i "gioielli di famiglia"...

Il fatto che a me piacciano con un paio di chili in più, e non in meno (nel suo caso anche più di un paio), fa sì che non rientri tra le mie preferite...tutto qui!

Magari tra un anno la ritrovo in carne e tornerà l'entusiasmo per lei.

Aspetta quando sara' in menopausa, li' i chili si sprecheranno...

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12/11/2008

Ghanese picchiato, vigili indagati

Parma, per la Procura fu razzismo

La Procura di Parma ha iscritto nel registro degli indagati dieci vigili urbani del capoluogo emiliano per il presunto pestaggio di Emmanuel Bonsu Foster. Il ragazzo ghanese di 22 anni venne fermato da vigili nel corso di un'operazione antidroga al parco ex Eridania e poi, secondo il suo racconto, fu picchiato e insultato. La Procura ha formalizzato i capi di imputazione nei confronti dei vigili: violenza e offese razziste.

Quaranta giorni dopo l'episodio che è costato alla polizia municipale di Parma l'accusa di violenza e offese razziste, la procura ha formalizzato i capi di imputazione su cui procedere nei confronti di chi ha organizzato, coordinato e diretto l'operazione antidroga e di chi ha eseguito il fermo del ragazzo di colore e il successivo interrogatorio nella sede del comando di via Del Taglio: percosse aggravate, calunnia, ingiuria, falso ideologico e materiale, violazione dei doveri d'ufficio. Reati commessi in concorso, con l'aggravante dell'abuso di potere.

Secondo l'imputazione formulata dalla Pm Roberta Licci, il ragazzo non ha reagito con violenza quando è stato fermato dagli agenti in borghese che non si sarebbero neppure qualificati. Bonsu avrebbe fatto l'unica cosa che poteva fare legittimamente: è scappato. Uno dei vigili gli avrebbe puntato la pistola. Fermato a terra, il ghanese è stato ammanettato. Secondo le accuse, uno dei vigili gli avrebbe tirato un pugno nel fianco mentre veniva condotto verso l'auto di servizio. Altre botte sarebbero arrivate durante il trasporto al comando.

"Scimmia" e "negro" gli insulti

"Negro" e "scimmia". Sarebbero questi gli insulti razzisti che gli uomini della polizia municipale di Parma avrebbero rivolto contro Emmanuel Bonsu Foster. Stando agli inquirenti insulti e percosse avevano la funzione di far confessare al ragazzo "un reato mai commesso": fare da "palo" ad un pusher palestinese. Gli agenti avrebbero cercato di farlo confessare "asserendo, peraltro falsamente, di avere le prove documentali della sua responsabilità". Senza esito. "Mentre era rinchiuso nella cella", si legge nelle ipotesi di reato della Procura, Bonsu "veniva colpito con calci, pugni e schiaffi". Dopo essere stato portato negli uffici della polizia territoriale "con una bottiglia di plastica sulla testa", il ragazzo sarebbe stato fatto spogliare e, una volta nudo, costretto a fare ripetuti piegamenti.

Trattenuto in centrale per quattro ore, senza che nulla fosse comunicato all'autorità giudiziaria, ad un certo punto Bonsu si sarebbe trovato di fronte un agente con un modulo per l'autocertificazione in mano. Il vigile gli avrebbe detto che doveva firmare senza fare storie, "anche si fosse trattato della sua condanna a morte".

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Aspè...non ricordo come sia iniziata questa discussione, che non credo vertesse sulla trombabilità della tipa catalogabile oggi, a mio parere per l'appunto, come carina indubbiamente ma come tante altre, meno ad esempio della cameriera che mi servì al tavolo.

Tra l'altro il gran dimagrimento non aiuta a ben conservare i "gioielli di famiglia"...

Il fatto che a me piacciano con un paio di chili in più, e non in meno (nel suo caso anche più di un paio), fa sì che non rientri tra le mie preferite...tutto qui!

Magari tra un anno la ritrovo in carne e tornerà l'entusiasmo per lei.

Retro-cessa pure lei?!

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Gregor Suca l'ho incontrato 2 settimane fa in pausa pranzo...era intento a messaggiare :rolleyes:

ma che ci faceva a Lugano all'ora di pranzo??? :rolleyes:

ero tentata di insultarlo un po' ma, caxxo, è troppo grosso x me B)

pensa un po' che io 2 settimane fa ho incrociato sempre a lugano il nostro giocatore preferito:

cialtron myers....

cosa faceva? indovinate....

Edited by pxg14
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  • 2 weeks later...
12/11/2008

Ghanese picchiato, vigili indagati

Parma, per la Procura fu razzismo

La Procura di Parma ha iscritto nel registro degli indagati dieci vigili urbani del capoluogo emiliano per il presunto pestaggio di Emmanuel Bonsu Foster. Il ragazzo ghanese di 22 anni venne fermato da vigili nel corso di un'operazione antidroga al parco ex Eridania e poi, secondo il suo racconto, fu picchiato e insultato. La Procura ha formalizzato i capi di imputazione nei confronti dei vigili: violenza e offese razziste.

Quaranta giorni dopo l'episodio che è costato alla polizia municipale di Parma l'accusa di violenza e offese razziste, la procura ha formalizzato i capi di imputazione su cui procedere nei confronti di chi ha organizzato, coordinato e diretto l'operazione antidroga e di chi ha eseguito il fermo del ragazzo di colore e il successivo interrogatorio nella sede del comando di via Del Taglio: percosse aggravate, calunnia, ingiuria, falso ideologico e materiale, violazione dei doveri d'ufficio. Reati commessi in concorso, con l'aggravante dell'abuso di potere.

Secondo l'imputazione formulata dalla Pm Roberta Licci, il ragazzo non ha reagito con violenza quando è stato fermato dagli agenti in borghese che non si sarebbero neppure qualificati. Bonsu avrebbe fatto l'unica cosa che poteva fare legittimamente: è scappato. Uno dei vigili gli avrebbe puntato la pistola. Fermato a terra, il ghanese è stato ammanettato. Secondo le accuse, uno dei vigili gli avrebbe tirato un pugno nel fianco mentre veniva condotto verso l'auto di servizio. Altre botte sarebbero arrivate durante il trasporto al comando.

"Scimmia" e "negro" gli insulti

"Negro" e "scimmia". Sarebbero questi gli insulti razzisti che gli uomini della polizia municipale di Parma avrebbero rivolto contro Emmanuel Bonsu Foster. Stando agli inquirenti insulti e percosse avevano la funzione di far confessare al ragazzo "un reato mai commesso": fare da "palo" ad un pusher palestinese. Gli agenti avrebbero cercato di farlo confessare "asserendo, peraltro falsamente, di avere le prove documentali della sua responsabilità". Senza esito. "Mentre era rinchiuso nella cella", si legge nelle ipotesi di reato della Procura, Bonsu "veniva colpito con calci, pugni e schiaffi". Dopo essere stato portato negli uffici della polizia territoriale "con una bottiglia di plastica sulla testa", il ragazzo sarebbe stato fatto spogliare e, una volta nudo, costretto a fare ripetuti piegamenti.

Trattenuto in centrale per quattro ore, senza che nulla fosse comunicato all'autorità giudiziaria, ad un certo punto Bonsu si sarebbe trovato di fronte un agente con un modulo per l'autocertificazione in mano. Il vigile gli avrebbe detto che doveva firmare senza fare storie, "anche si fosse trattato della sua condanna a morte".

Bonsu, altro orrore dei vigili

Foto trofeo con "la scimmia"

La procura ha trovato sul computer di un agente la foto, cancellata, di un vigile che abbraccia Emmanuel mostrandolo come un ricordo di caccia.

Come Abu Ghraib. Un vigile della polizia municipale di Parma si fa fotografare mentre abbraccia la "scimmia" Emanuel Bonsu, indicando il suo occhio tumefatto come trofeo. Come nella prigione irachena dove i carcerieri mostravano i detenuti nudi, feriti, maltrattati e senza più dignità.

E' scioccante quello che ha scoperto la procura della Repubblica di Parma: una immagine riemersa dalla memoria resettata di un computer del Comando dei vigili urbani. Lo hanno scambiato per un pusher, inseguito, picchiato, insultato - "confessa scimmia" -, lasciato andare con una busta con la scritta "Emanuel negro", tenendosi come ricordo della caccia una fotografia, un vero pezzo da collezione. Un vigile se l'era salvata sul pc e solamente dopo ha provato a cancellarla, senza sapere che i file eliminati possono anche essere recuperati. Gli inquirenti ci sono riusciti: proprio oggi, il procuratore capo Gerardo Laguardia, senza mai citare l'esistenza della foto, ha infatti parlato di "ulteriori risvolti anche dai computer che i carabinieri hanno sequestrato al comando di via del Taglio" riferendosi a file che potrebbero essere stati cancellati o modificati.

Emmanuel, il giovane studente che ha denunciato gli agenti della polizia municipale di Parma per averlo aggredito, pestato e insultato senza un perché, quel momento non poteva scordarlo. Davanti alla pm Roberta Licci, che cura le indagini sul caso, nel primo interrogatorio raccontò di essere stato costretto da un agente a fare quella foto con lui. Gli inquirenti, pochi giorni dopo, sono andati nel Comando della polizia municipale: con la "scusa" di cercare atti e documenti hanno sequestrato alcuni computer dalle scrivanie. Uno di questi era quello giusto: nel pc erano stati cancellati diversi file, pochi giorni dopo l'arresto di Emmanuel, cestinate delle immagini e resi inutilizzabili dei documenti. I periti informatici della Procura però sono riusciti a recuperare alcuni dati: fra questi, c'era anche quella foto, trofeo dell' operazione antidroga effettuata al parco Ex Eridania il 29 settembre. Quella che era valsa ai vigili i complimenti per la loro professionalità dell'assessore alla sicurezza urbana Costantino Monteverdi.

Adesso la procura avrebbe ormai acquisito i dati necessari per chiudere le indagini preliminari. Il rinvio a giudizio dei dieci vigili indagati e accusati in concorso di percosse aggravate, calunnia, ingiuria, falso ideologico e materiale, violazione dei doveri d'ufficio, abuso di potere e sequestro di persona, è ormai imminente. Finora Mirko Cremonini, Andrea Sinisi, Ferdinando Villani, Marcello Frattini, Graziano Cicinato, Giorgio Albertini, Pasquale Fratantuono, Marco De Blasi, Stefania Spotti e Simona Fabbri non hanno aperto bocca davanti ai magistrati. Oltre ai fatti di quella sera adesso c'è anche da spiegare quella foto che mostra un vigile ben riconoscibile mentre viene immortalato con il simbolo della sua "virilità". Ma che trofeo non è: oggi Emmanuel Bonsu Foster, 22 anni, studente dell'Itis, è traumatizzato, bloccato. Parla poco, non esce di casa, sta ancora male fisicamente ed è in terapia da uno psicologo.

Sono passati due mesi da quello scatto e da quella notte. Non si è ancora ripreso: ci ha provato, oggi pomeriggio, ad andare a Betania, il centro di recupero per tossicodipendenti dove doveva iniziare a lavorare come volontario. Ci ha provato "ma adesso non è ancora il momento – dice il padre Alex – sta troppo male e non ci sono le condizioni per iniziare. Forse lo farà da gennaio". Lo stesso periodo in cui potrebbe arrivare il rinvio a giudizio per i dieci vigili indagati.

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