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Ghiacci al capolinea?


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E’ finita l’avventura di Ghiacci a Varese

16/05/2005 09:06

Il manager reggiano «divorzia» dal club ma esclude un rientro nel calcio granata

- Gazzetta di Reggio -

E’ in fase di risoluzione il contratto tra la Pallacanestro Varese e Mario Ghiacci che ai piedi delle Alpi ha svolto nell’ultima stagione il ruolo di direttore generale. Non un divorzio condito da urla, porte sbattute e carte bollate ma una separazione consensuale, che si consumerà in tempi rapidissimi. Nel futuro dell’ex direttore generale della Reggiana non c’è come si favoleggia in città un ritorno al calcio. «Sento Ernesto Foglia tutti i giorni - frena Ghiacci - e sono felicissimo della qualificazione ai play off della Reggiana. Per il momento, però, il mio mondo è il basket».

Un mondo, quello della pallacanestro, in gran subbuglio, a dirla tutta...

«E’ vero - conferma Mario Ghiacci - c’è una tensione generale all’interno del sistema. In pochi hanno raggiunto gli obiettivi che si erano posti ad inizio stagione e molte delle squadre partite per salvarsi hanno decisamente infastidito le grandi. Mi riferisco tanto alla Bipop quanto a Roseto, che sta giocando i play off, a Teramo, ma anche a Reggio Calabria retrocessa a 24 punti. Che io ricordi non era mai accaduto niente di simile. Mai visto un campionato così equilibrato».

I motivi?

«I valori si sono appiattiti e spesso i giocatori più pagati non fanno più la differenza. La voglia di fare ha abbattuto molte barriere e ha colmato gap tecnici, apparentemente profondi. Mi riferisco, giusto per fare un esempio, ai Boscagin, ai Mordente, i Wheeler e ai Mazzarino che hanno dimostrato di saper tenere il campo in serie A e di reggere anche davanti a giocatori più dotati. Da questa situazione ne è scaturito un campionato come ho detto strano, estremamente equilibrato e molto, molto difficile».

Al trend non s’è sottratta neppure la Legadue che ha visto trionfare al termine della regular season l’Orlandina di Diego Pastori, partita con meno dollari da spendere della blasonata Virtus Bologna.

«Dubito, però, che Capo d’Orlando sia stata costruita con pochi soldi. Si è puntato su esterni esperti come Hoover e McIntyre e, forse, solo il centro Howell è stato un gran colpo di mercato. Senza dubbio la Virtus era la grande favorita, un ruolo che non è mai facile da reggere. Un male per il basket italiano è stata la retrocessione in B1 di Fabriano, una società sana, una piazza che vive questo sport con grande passione».

Il basket è malato?

«A questo punto della stagione è diventato quasi una consuetudine parlare dei mali della pallacanestro. Di sicuro i problemi ci sono. C’è caos nell’ambiente e persistono molti problemi di natura economica. Oggi si soffre troppo la concorrenza estera. Si fanno tantissimi sacrifici per allestire buone squadre cercando di rispettare budget non stellari e poi il gioco al rialzo, innescato dai Paesi esteri, falsa e complica il tutto. Mi vengono in mente Spagna e soprattutto Russia che offrono ingaggi parecchio alti, così come faceva anni fa la Grecia, con il risultato di portar via giocatori dall’Italia e a rialzare in generale i prezzi dei giocatori».

Quest’anno alcuni dei grandi nomi del basket italiano - Pozzecco, Myers, Boni - non hanno funzionato e hanno fatto le valigie a stagione in corso. Perché?

«Oggi i tecnici vogliono avere la possibilità di lavorare molto e bene, si punta parecchio sulla quantità del lavoro svolto in palestra in settimana, mentre i giocatori, specie quelli non più giovanissimi, desiderano lavorar meno. Da qui nascono determinati problemi di gestione. Ricordo che noi gestimmo bene Mitchell fino a 42 anni, anche perché farcimmo la squadra con alcuni giovani. Dopo un’ora e un quarto di allenamento Mike andava sotto la doccia, lasciando i vari Basile e Davolio a correre e a tirare».

Per il futuro Reggio ha grandi progetti. Si parla di play off e, successivamente, anche di qualcosa in più. Cosa ne pensa?

«E’ giusto fare programmi ambiziosi, ma è necessario restare con i piedi ben piantati per terra e non scoraggiarsi al primo risultato negativo. Il campionato di quest’anno deve essere da esempio un po’ per tutti».

La Pallacanestro Reggiana può entrare tra le grandi continuando a giocare al Bigi?

«Si parla di un nuovo palasport dai tempi in cui io giocavo nelle Cantine Riunite. Se ne interessò il senatore Walter Sacchetti e ancora non se n’è fatto nulla. Oggettivamente il Palabigi, piccolo e senza parcheggio, pur avendo un suo indiscutibile fascino è superato. Per far fronte alle necessità di una squadra di serie A e per dare continuità al lavoro e ai progetti della società è necessario un nuovo impianto».

Linda Pigozzi

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Guest Paul The Rock
e come ogni anno siamo qui a dover ricostruire da capo il giocattolo... :blink:

5673[/snapback]

Esatto... :huh:

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Beh, bisogna vedere chi arriva al suo posto.

E' chiaro che se ci si affiderà al duo Casti jr-Oioli allora nella stanza dei bottoni non hanno le idee molto chiare a mio avviso.

Discorso ben diverso se arrivasse un GM valido e con l'esperienza e i contatti giusti.

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e come ogni anno siamo qui a dover ricostruire da capo il giocattolo... :huh:

5673[/snapback]

il giocattolo era rotto dall'inizio dell'anno...

:blink:

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Guest Paul The Rock

Sapete quale è il problema? Che adesso mandiamo via Ghiacci, poi il nuovo GM arriverà a giochi già parzialmente fatti (come Ghiacci lo scorso anno)e non potrà combinare nulla di significativo. E questo ammesso che arrivi...

Cosa è meglio? Nessun GM e quindi navigare a vista con un allenatore che purtroppo non conosce il mercato europeo costretto a fare acquisti o avere un GM a cui dare una seconda possibilità (a parer mio non ha fato poi così male come si dice in giro...)?

Il problema grosso di Varese è proprio questo: ogni anno si deve rifondare, cambiare 3/4 di squadra (e almeno 4/5 del quintetto), cambiare GM/allenatore... E inutile sperare di costruire un progetto con queste basi. Un progetto parte quasi sicuramente da stagioni in sordina come quest'ultima dalla quale bisogna ricavare il meglio e cercare di plasmarlo con nuovi innesti. Se ogni anno ripartiamo da zero e si pretende comunque risultati (dall'opinione pubblica [stampa e tifosi], ma anche dalla società) per poter continuare sulla via intrapresa, difficilmente potremo avere qualcosa che si protrarrà per almeno 3/4 anni.

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Sapete quale è il problema? Che adesso mandiamo via Ghiacci, poi il nuovo GM arriverà a giochi già parzialmente fatti (come Ghiacci lo scorso anno)e non potrà combinare nulla di significativo. E questo ammesso che arrivi...

Cosa è meglio? Nessun GM e quindi navigare a vista con un allenatore che purtroppo non conosce il mercato europeo costretto a fare acquisti o avere un GM a cui dare una seconda possibilità (a parer mio non ha fato poi così male come si dice in giro...)?

Il problema grosso di Varese è proprio questo: ogni anno si deve rifondare, cambiare 3/4 di squadra (e almeno 4/5 del quintetto), cambiare GM/allenatore... E inutile sperare di costruire un progetto con queste basi. Un progetto parte quasi sicuramente da stagioni in sordina come quest'ultima dalla quale bisogna ricavare il meglio e cercare di plasmarlo con nuovi innesti. Se ogni anno ripartiamo da zero e si pretende comunque risultati (dall'opinione pubblica [stampa e tifosi], ma anche dalla società) per poter continuare sulla via intrapresa, difficilmente potremo avere qualcosa che si protrarrà per almeno 3/4 anni.

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quoto quoto quoto!!!

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io credo che il prossimo ds sarà Ruben Magnano e non è una battuta...Magnano ha già detto che rimarrà a condizione di incidere nelle scelte, e a quanto pare ha già dato qualche indicazione in tal senso...mettiamoci in testa che in Italia non essendoci di fatto un mercato, i bravi direttori sportivi devono fare la differenza soprattutto nella scelta degli extracomunitari, e nel nostro caso deve avere grande importanza il cosiddetto rapporto qualità prezzo.

A prendere Nolan sono buoni tutti, trovare un Nate Green assolutamente sconosciuto ai più oppure Nicholas, ma gli esempi possono essere tanti, è capacità di pochi e tra questi pochi io non metto Ghiacci, e per questo non rimpiangerei la sua partenza. Invece io do una grandissima importanza all'inserimento in società di un personaggio di grande carisma, che sappia tenere unito un intero ambiente...ecco perchè dobbiamo guardare con grande speranza ad un eventuale coinvolgimento di Cecco Vescovi nel nuovo progetto societario.

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io credo che il prossimo ds sarà Ruben Magnano e non è una battuta...Magnano ha già detto che rimarrà a condizione di incidere nelle scelte, e a quanto pare ha già dato qualche indicazione in tal senso...mettiamoci in testa che in Italia non essendoci di fatto un mercato, i bravi direttori sportivi devono fare la differenza soprattutto nella scelta degli extracomunitari, e nel nostro caso deve avere grande importanza il cosiddetto rapporto qualità prezzo.

A prendere Nolan sono buoni tutti, trovare un Nate Green assolutamente sconosciuto ai più oppure Nicholas, ma gli esempi possono essere tanti, è capacità di pochi e tra questi pochi io non metto Ghiacci, e per questo non rimpiangerei la sua partenza. Invece io do una grandissima importanza all'inserimento in società di un personaggio di grande carisma, che sappia tenere unito un intero ambiente...ecco perchè dobbiamo guardare con grande speranza ad un eventuale coinvolgimento di Cecco Vescovi nel nuovo progetto societario.

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condivido in pieno, a patto che a livello societario vi sia chiarezza di intenti (che non necessariamente devono essere sbandierati ai 4 venti)

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Personalmente credo che oramai siamo alla farsa!!!

Non siamo capaci di prendere una decisione e tenerla (difenderla) oltre i 6 mesi ...

Sicuramente Ghiacci ha avuto delle colpe però ... basta oramai sono cose già dette (trite e ritrite) :wacko:

Edited by Theus
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Guest Paul The Rock
io credo che il prossimo ds sarà Ruben Magnano e non è una battuta...Magnano ha già detto che rimarrà a condizione di incidere nelle scelte, e a quanto pare ha già dato qualche indicazione in tal senso...mettiamoci in testa che in Italia non essendoci di fatto un mercato, i bravi direttori sportivi devono fare la differenza soprattutto nella scelta degli extracomunitari, e nel nostro caso deve avere grande importanza il cosiddetto rapporto qualità prezzo.

A prendere Nolan sono buoni tutti, trovare un Nate Green assolutamente sconosciuto ai più oppure Nicholas, ma gli esempi possono essere tanti, è capacità di pochi e tra questi pochi io non metto Ghiacci, e per questo non rimpiangerei la sua partenza. Invece io do una grandissima importanza all'inserimento in società di un personaggio di grande carisma, che sappia tenere unito un intero ambiente...ecco perchè dobbiamo guardare con grande speranza ad un eventuale coinvolgimento di Cecco Vescovi nel nuovo progetto societario.

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Credo che la sua incidenza nelle scelte voglia dire che gli sarà permesso di proporre nomi, scartare le proposte che arrivano e non avere acquisti non desiderati (es. Nolan per Cadeo).

Come dici tu, importante è azzeccare gli extracomunitari. Però Magnano che conosce? Gli americani non li conosce nessuno in generale (a meno di agganci con procuratori o simili). Rimangono gli europei (slavi e simili), anche qui nessuno sa dove andare a parare. Rimangono gli argentini e i sudamenricani: seppur stanno aumentando di numero i giocatori di buon livello, quante probabilità abbiamo di prenderne qualcuno che incida subito? Ricordiamo che quelli arrivati in europa (Mazzarino, Delfino, Ginobili) non hanno certo fatto sfaceli alla prima stagione.

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Personalmente credo che oramai siamo alla farsa!!!

Non siamo capaci di prendere una decisione e tenerla (difenderla) oltre i 6 mesi ...

Sicuramente Ghiacci ha avuto delle colpe però ... basta oramai sono cose già dette (trite e ritrite) :wacko:

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non impazzivo per Cadeo, e non mi ha particolarmente "eccitato" Ghiacci.... ma noi siamo veramente dei fenomeni.

Il turnover dalle ns parti è spaventoso, e le idee sono spesso confuse.

A questo punto occorre assolutamente che coach coi baffi ( che non mi piace molto) faccia la squadra anche come GM (magari con qualche aiutino interno) , magari con forte connotazione argentino/iberica , oppure mantenendo almeno un po di status quo:

BOLZO

FARA

DEPOL

(MENEGO)

NOLAN

KIMANI

(AIR FRANCE)

ttutti da tenere??!!

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E’ finita l’avventura di Ghiacci a Varese

16/05/2005 09:06 

Il manager reggiano «divorzia» dal club ma esclude un rientro nel calcio granata

(CUT)

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Penso che sia fuori luogo dare colpe o attribuire meriti a Ghiacci, non mi sembra abbia avuto il tempo di dimostrare alcunchè..

piuttosto sembra l'ennesima incompiuta, l'ennesimo personaggio transitato da Varese e liquidato alle prime difficoltà.

Se ci fate caso dopo Recalcati (sempre sia lodato) non si è mai finita la stagione con lo stesso coach che l'aveva iniziata.

E dopo il duo Cappellari/Edo Bulgheroni, chi mi sa indicare una figura che abbia fatto da GM o Team manager o direttore generale?

Bye,

Mau

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Ricordiamo che quelli arrivati in europa (Mazzarino, Delfino, Ginobili) non hanno certo fatto sfaceli alla prima stagione.

no?

Ginobili 18 pt di media con il 61,4% da 2, il 35,7% da 3 e 17 di valutazione in 27,9 minuti...

:lol:

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La partenza di Ghiacci non mi dispiace; non ha fatto molto in questo anno, anche se non so quanto sia dipeso da lui e quanto dalla situazione societaria...

Fra l'altro credo che un GM debba saper gestire i rapporti con la stampa, e in questo ho trovato Ghiacci pessimo, sinceramente lo trovavo antipatico...

conta zero quest'ultima mia opinione, cmq se i sostituti dovessero essere Casti jr e Oioli, siamo messi male già da adesso...

P.s. nell'art. sulla Prealpa il Pigio, pur parlando di questa notizia, è riuscito a infilarci dentro l'ennesima frecciatina cattiva contro Magnano...

Sembra quasi che quell'idiota abbia qualcosa di personale contro l'argentino

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non mi sembra abbia avuto il tempo di dimostrare alcunchè..

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Chi lavora in Pallacanestro Varese, e ci lavorava anche negli anni scorsi, Ti dirà cose diverse, soprattutto riguardo alla "riorganizzazione" del quotidiano societario...

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Sapete quale è il problema? Che adesso mandiamo via Ghiacci, poi il nuovo GM arriverà a giochi già parzialmente fatti (come Ghiacci lo scorso anno)e non potrà combinare nulla di significativo. E questo ammesso che arrivi...

Cosa è meglio? Nessun GM e quindi navigare a vista con un allenatore che purtroppo non conosce il mercato europeo costretto a fare acquisti o avere un GM a cui dare una seconda possibilità (a parer mio non ha fato poi così male come si dice in giro...)?

Il problema grosso di Varese è proprio questo: ogni anno si deve rifondare, cambiare 3/4 di squadra (e almeno 4/5 del quintetto), cambiare GM/allenatore... E inutile sperare di costruire un progetto con queste basi. Un progetto parte quasi sicuramente da stagioni in sordina come quest'ultima dalla quale bisogna ricavare il meglio e cercare di plasmarlo con nuovi innesti. Se ogni anno ripartiamo da zero e si pretende comunque risultati (dall'opinione pubblica [stampa e tifosi], ma anche dalla società) per poter continuare sulla via intrapresa, difficilmente potremo avere qualcosa che si protrarrà per almeno 3/4 anni.

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bravissimo paul.

e sai cosa mi fa incazzare? che poi castiglioni ci viene a dire, in tono lamentoso e piagnucoloso, che "non si riesce mai a portare a termine un programma"!!

e chi li dovrebbe portare a termine i programmi, se ogni anno lui o suo figlio, in preda alla crisi emotiva del momento cambiano lo staff societario? e che non osi venire a raccontare che " la piazza fa pressioni".

complimenti all'ennesimo numero da circo propinatoci da questa fallimentare gestione. bravo castiglioni, continua pure così.

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Chi lavora in Pallacanestro Varese, e ci lavorava anche negli anni scorsi, Ti dirà cose diverse, soprattutto riguardo alla "riorganizzazione" del quotidiano societario...

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...ovvero è stato positivo per la riorganizzazione del quotidiano e della parte più strettamente di ordinaria e straordinaria amministrazione...giusto? :lol:

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...ovvero è stato positivo per la riorganizzazione del quotidiano e della parte più strettamente di ordinaria e straordinaria amministrazione...giusto? :lol:

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credo che giulio volesse dire questo.

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