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Varese verso il futuro?


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Copio incollo quanto ho già scritto nei commenti dei lettori di VareseNews:

Infinitamente meglio 3 edifici da 30 piani che 9 da dieci: saturare il territorio è perfettamente inutile. Inoltre, non porre vincoli significa dare impulso alla libertà creativa di ingegneri e architetti per disegnare qualcosa di moderno, funzionale e, finalmente, veramente bello da vedere: una nuova immagine per una città mentalmente vecchia, ancorata al tempo che fu e, importante, che in tutti gli ultimi grandi interventi urbanistici ha stupidamente rinunciato a osare.

Sperem

Edited by sam
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A me fanno schifo entrambe le ipotesi, non si può rimanere così come siamo e migliorare solo le stazioni?

La zona in questione necessita come l pane di interventi pesanti .

Che dei bei palazzoni tipo zona portello a milano siano la soluzione mi lascia abbastanza perplesso .

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restate vecchi allora. restate a vedervi il campanile con affianco l'antenna dei telefoni come simbolo della città. in questo progetto oltre a infrastrutture finalmente decenti, c'è la possibilità di trasferire il centro direzionale direttamente sopra i mezzi pubblici. fanno 3 palazzi da 30 piani, secondo voi sono case popolari?!?

dobbiamo tenere varese così com'è? lasciamo in piedi anche la caserma garibaldi allora. tanto è patrimonio storico!

tra l'altro, mi pare evidente che varese da terra del tessile e della ignis debba reinventarsi in qualcosa di nuovo. crediamo tutti al varese land of tourism? l'unica risorsa è sfruttare malpensa, sfruttare due stazioni nuove, sfruttare un'autostrada con un'uscita ortodossa, tanto verde, meno di un'ora da milano e ancora meno dalla svizzera e fare di sto posto qualcosa di importante per il terziario. i "palazzoni" a quello posso servire.

Edited by fachiro
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restate vecchi allora. restate a vedervi il campanile con affianco l'antenna dei telefoni come simbolo della città. in questo progetto oltre a infrastrutture finalmente decenti, c'è la possibilità di trasferire il centro direzionale direttamente sopra i mezzi pubblici. fanno 3 palazzi da 30 piani, secondo voi sono case popolari?!?

dobbiamo tenere varese così com'è? lasciamo in piedi anche la caserma garibaldi allora. tanto è patrimonio storico!

tra l'altro, mi pare evidente che varese da terra del tessile e della ignis debba reinventarsi in qualcosa di nuovo. crediamo tutti al varese land of tourism? l'unica risorsa è sfruttare malpensa, sfruttare due stazioni nuove, sfruttare un'autostrada con un'uscita ortodossa, tanto verde, meno di un'ora da milano e ancora meno dalla svizzera e fare di sto posto qualcosa di importante per il terziario. i "palazzoni" a quello posso servire.

Vediamo di non mettere in bocca parole che nessuno ha pronunciato.

Varese ha bisogno di infrastrutture di prima categoria e la zona della stazioni è il punto di partenza per ogni discussione a mio avviso, seguita a bravissima distanza dal sistema di accessi alla città.

Il busillis qui sono i grattacieli ed il fatto che saranno bellissimi per definizione, sentire parlare si skyline poi...

Dopo qualche esperienza in Cina dove le città sono solo di grattacieli qualche diffidenza l'ho maturata e ti garantisco che se l'intera zona dove sorgeranno non sarà riprogettata per accoglierli questi grattacieli faranno ridere.

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restate vecchi allora. restate a vedervi il campanile con affianco l'antenna dei telefoni come simbolo della città. in questo progetto oltre a infrastrutture finalmente decenti, c'è la possibilità di trasferire il centro direzionale direttamente sopra i mezzi pubblici. fanno 3 palazzi da 30 piani, secondo voi sono case popolari?!?

dobbiamo tenere varese così com'è? lasciamo in piedi anche la caserma garibaldi allora. tanto è patrimonio storico!

tra l'altro, mi pare evidente che varese da terra del tessile e della ignis debba reinventarsi in qualcosa di nuovo. crediamo tutti al varese land of tourism? l'unica risorsa è sfruttare malpensa, sfruttare due stazioni nuove, sfruttare un'autostrada con un'uscita ortodossa, tanto verde, meno di un'ora da milano e ancora meno dalla svizzera e fare di sto posto qualcosa di importante per il terziario. i "palazzoni" a quello posso servire.

Che Varese abbia bisogno di una ripulita è innegabile.

Cominciamo dai ruderei (Caserma Garibaldi, l'area di Biumo ancora fonderia, non ricordo ilnome etc).

I due punti fondamentali, come detto da Ponchiaz sono le Stazioni e gli accessi alla città.

La domanda che mi ronza sempre in testa è: qualcuno ha uno schizzo di come sarà la viabilità cittadina fra 5-10 anni?

Si sta spacciando per opera meravigliosa una tangenziale strapiena di rotonde e rotondine, fatta quasi tutta a una corsia per senso di marcia e con probabili ingorghi ad ognuno dei centri commerciali che sfiorerà.

Il mio dubbio è che questi progetti, come a Milano, abbiano il fondamento principale nella necessità di incassare oneri di urbanizzazione. E le strade non li fanno incassare!

Spero di sbagliarmi, ma io giudicherò il progetto nel complesso, palazzoni+stazioni+viabilità.

Ad oggi, mettere lì dei grattacieli sarebbe costruire il casello più alto del mondo, perchè l'autostrada finirebbe nella portineria del grattacielo.

Varese è morfologicamente difficile. Tutto un su e giù che richiederebbe tunnel e viadotti. A Varese non ce ne è neanche uno.

Un esempio pr tutti: il multipiano di piazza repubblica sarebbe raggiungibile con un tinnel da viale Europa. Fantascienza?

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A me fanno schifo entrambe le ipotesi, non si può rimanere così come siamo e migliorare solo le stazioni?

No buon Spiff, perchè 75 milioni di euro per rifare il comparto stazioni non li ha nessuno: men che meno la municipalità, la provincia, la regione, Ferrovie Nord o Ferrovie Stato. L'unica è rendere appetibile l'investimento a finanziatori privati che, guadagnandoci, consentano di mettere a disposizione opere pubbliche altrimenti irrealizzabili. Così va il mondo: vuoi il palasport? Cuccati multisala e centro commerciale. Vuoi fare rinascere una zona di Varese che fa schifo ed è funzionale a nulla? Metti a disposizione di potenziali investitori 122mila metri quadrati. Se no, ciccia e si resta come si è.

Il mio cruccio, basta leggere i commenti dei lettori su VareseNews, è che tanta (troppa) parte della nostra città permanga con una visione periferica a triangolo ottuso e il bloccasterzo mentale inserito 24 ore su 24. La regnante mentalità de "l'antenna per i telefoni no" (salvo poi lamentarsi se il cellulare non prende), de "non si vede il Sacro Monte" (spostati di 50 metri e lo vedi), dei commercianti che "la zona pedonale fa schifo" ma quando 15 anni fa (rileggere le cronache dell'epoca è meravigliosamente comico) il comune ha rifatto tutto hanno pianto in sanscrito perchè "con 'sto casino non si può lavorare" (e come diavolo li faccio i lavori? Chiamo il mago di Oz?) è assurda. Il "mio Dio hanno adibito un pezzo del giardino di Villa Recalcati a parcheggio" quando 200 metri più a nord stanno costruendo un autosilo che risolverà i problemi di sosta di Casbeno e tutti sanno che, tempo 1 anno, il praticello tornerà tale è ridicolo, esattamente come l'efficienza dei professionisti della protesta ogni qual volta si voglia modificare qualcosa (c'è chi starnazza anche per il possibile abbattimento di un'oscenità come la Caserma Garibaldi): bisogna partire dal presupposto che tutto ciò che noi consideriamo vecchio una volta era nuovo, nulla è o deve essere immutabile, l'unica cosa è essere in grado di conservare il passato quando esso merita integrandolo con qualcosa di possibilmente bello che diverrà il passato delle generazioni future. Quello che facciamo adesso, i nostri interventi, saranno prima o poi patrimonio storico: vediamo di non fare vaccate. Punto. Ma sul fatto che bisogna fare, non ci devono essere dubbi, l'alternativa è la morte economica del nostro tessuto sociale.

Il mondo è pieno di città che si sono rinnovate completamente in maniera splendida accostando il contemporaneo all'antico, non vedo perché solo qui a Varese non si possa mai tentare uno sprint mentale verso qualcosa che sia un pochetto di più del solito brodino; per come la vedo, probabilmente pazzo idealista, punterei ancora più in alto. Esempio: c'è un investimento da 150/200 milioni di euro per rivoltare 122mila metri quadrati? Bene, voglio il palazzo più alto d'Italia. Siamo fermi a Palazzo Pirelli (30 piani, 1956/1960) il quale verrà superato non di molto dalla nuova sede sempre milanese della regione Lombardia, chi vuole avere l'investimento varesino mi deve garantire 1 piano in più dei 40 e spiccioli dell'erigendo palazzo della regione. E' una follia, forse, ma è una follia che costa poco o niente e garantirebbe un ritorno di visibilità enorme: inoltre, 10 piani in più su una torre, essendo i volumi edificabili quelli, equivarrebbero a un palazzotto di 10 piani in meno da un'altra parte; quindi più spazio per verde, infrastrutture viarie e quant'altro.

Già che siamo in preda alla follia, mi viene in mente la celeberrima Città Ideale (meravilgiosa opera di Leon Battista Alberti conservata a Urbino raffigurante la rappresentazione prospettica di quella che, secondo i canoni rinascimentali, doveva essere appunto lo sviluppo ideale di un ambiente urbano) che nessuno ha mai realizzato, neppure a Las Vegas: beh, non è per nulla grande (sono una decina di edifici di dimensione media), nei 150/200 milioni ci starebbe comoda e, costruirla affiancata da costruzioni contemporanee possibilmente allo stato dell'arte, vorrebbe dire avere messe di turisti costantemente a Varese. Sul riempimento dei 10 marmorei fabbricati pochi dubbi: biblioteca, sala della musica, spazi per l'università ecc ecc. A Reggio Emilia potevano costruire un semplice attraversamento in viadotto dell'autostrada del Sole ma non si sono accontentati e hanno investito in quelli che sono, almeno 1 volta tutti li abbiamo visti, gli stupendi 3 ponti di quel geniaccio di Santiago Calatrava; inutile dire che, in valore aggiunto, a Reggio hanno guadagnato molto più di quello che è stato speso.

Insomma, e chiudo perché ho veramente esagerato, il concetto è che solo pensando positivo, pensando grande, si ha la possiiblità di fare qualcosa. Per come la vedo io, se fra 5 o quelli che saranno anni, l'attuale zona delle stazioni sarà saturata da 11 edifici di 8 piani in più invece che accoglierne 3 da 30 con molto più spazio per verde, strade e aree di divertimento vorrà solo dire che Varese sarà destinata a rimanere per sempre la micragnosa dama fuori dal tempo che è.

Scusate l'occupazione indebita di spazio. Sam

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Edited by sam
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No buon Spiff, perchè 75 milioni di euro per rifare il comparto stazioni non li ha nessuno: men che meno la municipalità, la provincia, la regione, Ferrovie Nord o Ferrovie Stato. L'unica è rendere appetibile l'investimento a finanziatori privati che, guadagnandoci, consentano di mettere a disposizione opere pubbliche altrimenti irrealizzabili. Così va il mondo: vuoi il palasport? Cuccati multisala e centro commerciale. Vuoi fare rinascere una zona di Varese che fa schifo ed è funzionale a nulla? Metti a disposizione di potenziali investitori 122mila metri quadrati. Se no, ciccia e si resta come si è.

Il mio cruccio, basta leggere i commenti dei lettori su VareseNews, è che tanta (troppa) parte della nostra città permanga con una visione periferica a triangolo ottuso e il bloccasterzo mentale inserito 24 ore su 24. La regnante mentalità de "l'antenna per i telefoni no" (salvo poi lamentarsi se il cellulare non prende), de "non si vede il Sacro Monte" (spostati di 50 metri e lo vedi), dei commercianti che "la zona pedonale fa schifo" ma quando 15 anni fa (rileggere le cronache dell'epoca è meravigliosamente comico) il comune ha rifatto tutto hanno pianto in sanscrito perchè "con 'sto casino non si può lavorare" (e come diavolo li faccio i lavori? Chiamo il mago di Oz?) è assurda. Il "mio Dio hanno adibito un pezzo del giardino di Villa Recalcati a parcheggio" quando 200 metri più a nord stanno costruendo un autosilo che risolverà i problemi di sosta di Casbeno e tutti sanno che, tampo 1 anno, il praticello tornerà tale è ridicolo, esattamente come l'efficienza dei professionisti della protesta ogni qual volta si voglia modificare qualcosa (c'è chi starnazza anche per il possibile abbattimento di un'oscenità come la Caserma Garibaldi): bisogna partire dal presupposto che tutto ciò che noi consideriamo vecchio una volta era nuovo, nulla è o deve essere immutabile, l'unica cosa è essere in grado di conservare il passato quando esso merita e di integrarlo con qualcosa di possibilmente bello che diverrà il passato delle generazioni future. Quello che facciamo adesso, i nostri interventi, diverranno prima o poi patrimonio storico: vediamo di non fare vaccate. Punto. Ma sul fatto che bisogna fare, non ci devono essere dubbi, l'alternativa è la morte economica del nostra tessuto sociale.

Il mondo è pieno di città che si sono rinnovate completamente in maniera splendida accostando il contemporaneo all'antico, non vedo perché solo qui a Varese non si possa mai tentare uno sprint mentale verso qualcosa che sia un pochetto di più del solito brodino; per come la vedo, probabilmente pazzo idealista, punterei ancora più in alto. Esempio: c'è un investimento da 150/200 milioni di euro per rivoltare 122mila metri quadrati? Bene, voglio il palazzo più alto d'Italia. Siamo fermi a Palazzo Pirelli (30 piani, 1956/1960) il quale verrà superato non di molto dalla nuova sede sempre milanese della regione Lombardia, chi vuole avere l'investimento varesino mi deve garantire 1 piano in più dei 40 e spiccioli dell'erigendo palazzo della regione. E' una follia, forse, ma è una follia che costa poco o niente e garantirebbe un ritorno di visibilità enorme: inoltre, 10 piani in più su una torre, essendo i volumi edificabili quelli, equivarrebbero a un palazzotto di 10 piani in meno da un'altra parte; quindi più spazio per verde, infrastrutture viarie e quant'altro.

Già che siamo in preda alla follia, mi viene in mente la celeberrima Città Ideale (meravilgiosa opera di Leon Battista Alberti conservata a Urbino raffigurante la rappresentazione prospettica di quella che, secondo i canoni rinascimentali, doveva essere appunto lo sviluppo ideale di un'ambiente urbano) che nessuno ha mai realizzato, neppure a Las Vegas: beh, non è per nulla grande (sono una decina di edifici di dimensione media), nei 150/200 milioni ci starebbe comoda e, costruirla affiancata da edifici contemporanei possibilmente allo stato dell'arte, vorrebbe dire avere messe di turisti costantemente a Varese. Sul riempomento dei 10 marmorei fabbricati pochi dubbi: biblioteca, sala della musica, spazi per l'università ecc ecc. A Reggio Emilia potevano costruire un semplice attraversamento in viadotto dell'autostrada del Sole ma non si sono accontentati e hanno investito in quelli che sono, almeno 1 volta tutti li abbiamo visti, gli stupendi 3 ponti di quel geniaccio di Santiago Calatrava; inutile dire che, in valore aggiunto, a Reggio hanno guadagnato molto più di quello che è stato speso.

Insomma, e chiudo perché ho veramente esagerato, il concetto è che solo pensando positivo, pensando grande, si ha la possiiblità di fare qualcosa. Per come la vedo io, se fra 5 o quelli che saranno anni, l'attuale zona delle stazioni sarà saturata da 11 edifici di 8 piani in più invece che accolgierne 3 da 30 con molto più spazio per verde, strade e aree di divertimento vorrà solo dire che Varese sarà destinata a rimanere per sempre la micragnosa dama fuori dal tempo che è.

Scusate l'occupazione indebita di spazio. Sam

yeah!

brau

purtroppo noi siamo quelli che "ma noi dobbiamo vedere il sacromonte" "ma noi siamo una città storica". mica costruire i grattacieli. quello lo fanno gli spantega americani.

traparentesi, sfido quanti varesini siano mai stati al sacro monte o quanto gli sbatta che sia pressochè abbandonato e che in molti tratti non proprio in ottime condizioni.

Edited by fachiro
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l'unico appunto che ti faccio è che le calatravate di reggio emilia si sposano con il contesto geografico circostante come il cavolo con la merenda. :angry:

In mezzo al piattume cosmico padano si fa fatica a sposare qualunque cosa con un contesto geografiche che, semplicemente, non esiste. Insomma, viva la montagna.

Ps: mettiamola così, dalla cima dei ponti reggiani, magari, se c'è bel tempo il varesino medio potrebbe scorgere il Sacro Monte. La sua unica ragione di vita. Quindi, se lo copiamo nell'area stazioni possiamo anche fare il palazzo più alto d'Italia: il ponte di Calatrava come chiave di volta. Yeah!

Aiut... :hyper:

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una nuova immagine per una città mentalmente vecchia, ancorata al tempo che fu e, importante, che in tutti gli ultimi grandi interventi urbanistici ha stupidamente rinunciato a osare.

Avrei molte cose da scrivere ma purtroppo sto ancora lavorando e non posso concedermi che qualche minuto quindi sarò essenziale.

L'urbanistica e l'architettura di ogni singola città non fanno altro che denunciare la tipologia delle persone che vivono in un determinato "Spazio".

Varese da decenni è immobile, paralizzata esattamente come i suoi abitanti.

Cambiare e trasformarsi è difficile ma è l'unica possibilità per restare vivi. Bisogna vincere la paura ed osare e come ben ha scritto, in una bellissima poesia, Guillaume Apollinaire " ..... e poi volarono".

Ps: Sam, regalaci più spesso perle come quelle di questo thread :clap[1]::lol:

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