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SLAY e la PIPI'


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ecco, ci pensavo da qualche giorno e poi l'articolo del Pigio ha riacutizzato la mia ansia....

Come fare la pipì fuori dell’orinale? Fuor d’ironia il caso di Ron Slay, nuovo americano della Cimberio, da urlo nel derby, ha nulla a che vedere con un disgraziato illecito sportivo, visto che egli, sottoponendosi come atleta di Caserta, dopo la gara di Teramo, a un controllo antidoping, semplicemente non riempì la fatidica fialetta.

Galeotta vescica. E se non scappa, non si può...

Se non ricordiamo male Slay, rispettoso con Diaz, del pur imbarazzante rituale di quel dopopartita, decise a un certo punto di non attendere più di tanto (per completare l’operazione) e di rientrare nello spogliatoio per una rigenerante doccia calda. Faceva molto freddo nella stanzetta del controllo e Ron pensò bene di tornare più tardi per perfezionare la doverosa operazione.

Se non che gli addetti dell’Antidoping, più rigidi del più rigoroso dei carabinieri, annotarono nel loro rapporto quell’assenza, seppur momentanea.

Ma vallo a spiegare a quelli dell’Antidoping che, sapendo scrivere ma non leggere la situazione, lo deferirono. E il Coni lo squalificò per un mese, già scontato da Slay che, come se non bastasse una speciosa punizione, dovrà essere giudicato dall’organo competente della Fiba il prossimo 22 ottobre.

Questa pendenza giudiziale era già nota alla Pall. Varese la quale, facendo bene i suoi calcoli, anche per i rischi che avrebbe affrontato, tirò giust’appunto il prezzo d’ingaggio dell’ala americana, valutata funzionale alla squadra ma, soprattutto, ideale per quel rapporto costo-qualità che caratterizzò l’operazione.

Slay, a quanto pare, accettò circa 200.000 dollari, vale a dire meno soldoni di quanti avrebbe preteso senza alcun condizionamento. Dopo la gara di Teramo sapremo e, visti i tempi e i giudici di mezzo, la sentenza non pare così scontata come parrebbe ancorché la Cimberio gronda serenità nell’attesa di un giudizio equilibrato e giusto.

Ed è questa l’unica scommessa fatta, ma scientemente, dalla Pall. Varese, dovendo Slay - in caso di una squalifica che non superi il mese - pagare una penale che, tradotta in cifre, servirà al club per ingaggiare un sostituto a gettone, non un americano, visti i tempi d’un visto.

Non solo ma se l’americano venisse appiedato per più tempo, la dirigenza biancorossa avrebbe l’opportunità di rescindere il contratto e di non rimetterci nulla, potendo operare scelte diverse. Da scongiurare, visto il bel soggetto che la Cimberio s’è accaparrato.

A questo punto non resta che attendere la buona fine d’una storia che di illecito ha proprio nulla, sempre che ll giudice non la faccia davvero fuori del vaso.

Gli avvocati o specialisti del forum possono abbozzare o ipotizzare un esito sulla faccenda?

mi sta crescendo l'ansia :sorcerer:

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Questa pendenza giudiziale era già nota alla Pall. Varese la quale, facendo bene i suoi calcoli, anche per i rischi che avrebbe affrontato, tirò giust’appunto il prezzo d’ingaggio dell’ala americana, valutata funzionale alla squadra ma, soprattutto, ideale per quel rapporto costo-qualità che caratterizzò l’operazione.

Slay, a quanto pare, accettò circa 200.000 dollari, vale a dire meno soldoni di quanti avrebbe preteso senza alcun condizionamento.

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Ed è questa l’unica scommessa fatta, ma scientemente, dalla Pall. Varese, dovendo Slay - in caso di una squalifica che non superi il mese - pagare una penale che, tradotta in cifre, servirà al club per ingaggiare un sostituto a gettone, non un americano, visti i tempi d’un visto.

Non solo ma se l’americano venisse appiedato per più tempo, la dirigenza biancorossa avrebbe l’opportunità di rescindere il contratto e di non rimetterci nulla, potendo operare scelte diverse. Da scongiurare, visto il bel soggetto che la Cimberio s’è accaparrato.

...

Incrociamo le dita... :yes:

Edited by Silver Surfer
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Situazione delicata, da temere gli organismi internazionali.

Per la Wada infatti sottrarsi equivale a doparsi, da qui la condanna ad un anno per Possanzini e Mannini del brescia, ribaltata in appello grazie anche l'appoggio della Figc; dimostrata di fatto la totale assenza di volontà dei giocatori nell'eludere il controllo, responsabilità da attribuire alla società, e che comunque seppur in ritardo il controllo era stato effettuato e risultato negativo.

Questo l'unico precendente che in qualchemodo - non consocendo bene i fatti - viene a mente...

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onestamente, visto l'impatto mostruoso di Slay contro Milano, poco mi consolerebbe il fatto di poterlo sostituire senza danno economico...sarebbe una grossa perdita e non oso nemmeno immaginare un epilogo del genere

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Situazione delicata, da temere gli organismi internazionali.

Per la Wada infatti sottrarsi equivale a doparsi, da qui la condanna ad un anno per Possanzini e Mannini del brescia, ribaltata in appello grazie anche l'appoggio della Figc; dimostrata di fatto la totale assenza di volontà dei giocatori nell'eludere il controllo, responsabilità da attribuire alla società, e che comunque seppur in ritardo il controllo era stato effettuato e risultato negativo.

Questo l'unico precendente che in qualchemodo - non consocendo bene i fatti - viene a mente...

Non possiamo parlare di Slay qui perchè saremmo di parte.

Parliamo di Guillermo Diaz.

Attualmente fermo (ultima partita giocata il 6 settembre, finale del Panamericano).

Perchè nessuno ha voluto puntare sul quarto miglior cannoniere dello scorso campionato?

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Non identico vuol dire che la posizione dei nostri è più grave?

In un certo senso sì perchè, se non ricordo male, i due calciatori furono trattenuti dal loro presidente (quindi in un certo senso contro la loro volontà), mentre Slay e Diaz si sono allontanati spontaneamente. Questa potrebbe essere vista come aggravante anche se, all'atto pratico, il controllo è stato fatto e non credo ci sia la possibilità di fare "sparire" qualche cosa in tempi così brevi (e, se così fosse, avrebbero potuto comunque farlo prima di andare all'antidoping).

Certo che sarebbe davvero una bruttissima tegola anche perchè in altri casi di uso conclamato di sostanze considerate dopanti (cannabis) gli atleti se la sono cavata praticamente senza danni (Hawkins e Sesay squalificati in estate, a campionati fermi).

Vista la partita di Ronaldone nostro domenica scorsa era sicuramente un rischio che valeva la pena di correre...

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I due calciatori sono stati sottoposti ad esami, anche se in ritardo, risultando negativi.

Slay e Diaz hanno saltato gli esami.

Questo mi sembra di aver capito.

Non vorrei sbagliarmi, ma hanno fatto l'esame dopo essere tornati negli spogliatoi per prendere qualcosa per ripararsi dal freddo.

Non sono un medico, ma non credo che pochi minuti possano bastare per far sparire le tracce di una sostanza dopante.

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Non identico vuol dire che la posizione dei nostri è più grave?

Sicuramente sì...i due calciatori erano stati trattenuti nello spogliatoio, oltre il tempo consentito, loro malgrado...

Slay ha fatto tutto da solo, laddove avrebbe dovuto e potuto chiedere di esser accompagnato da un ispettore addetto al controllo.

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Non vorrei sbagliarmi, ma hanno fatto l'esame dopo essere tornati negli spogliatoi per prendere qualcosa per ripararsi dal freddo.

Non sono un medico, ma non credo che pochi minuti possano bastare per far sparire le tracce di una sostanza dopante.

Percui l'esame l'hanno fatto? :yes:

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Sicuramente sì...i due calciatori erano stati trattenuti nello spogliatoio, oltre il tempo consentito, loro malgrado...

Slay ha fatto tutto da solo, laddove avrebbe dovuto e potuto chiedere di esser accompagnato da un ispettore addetto al controllo.

Ed è per questo che Diaz non ha avuto mercato?

Che Roma è andata a "fottersi" con Minard, che Milano ha preso Finley e Acker (quando Diaz poteva benissimo fare il lavoro di tutti e due...)?

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Sicuramente sì...i due calciatori erano stati trattenuti nello spogliatoio, oltre il tempo consentito, loro malgrado...

Slay ha fatto tutto da solo, laddove avrebbe dovuto e potuto chiedere di esser accompagnato da un ispettore addetto al controllo.

Pareva che ci fosse anche una certa barriera linguistica...

E poi chi si farebbe accompagnare sotto la doccia? :yes:

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Sicuramente sì...i due calciatori erano stati trattenuti nello spogliatoio, oltre il tempo consentito, loro malgrado...

Slay ha fatto tutto da solo, laddove avrebbe dovuto e potuto chiedere di esser accompagnato da un ispettore addetto al controllo.

Stanzino gelido, medici che non parlavano inglese e ad un certo punto se ne sono proprio andati. A questo punto, via i medici, sono andati via anche i giocatori. Semplicemente una leggerezza, però per i duri e puri della Wada potrebbe non essere tale. In ogni caso il problema di fondo è il procuratore antidoping del Coni, che si è avuto a male del fatto che i giocatori hanno avuto solo un mese di squalifica contro i tre prescritti per i casi del genere, ed ha trasmesso di sua sponte la pratica alla Wada, laddove però il Coni non si presenterà come "parte civile".

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da quel che viene riportato non avrebbe riempito tutta la boccetta che è come non averlo fatto.

Questo particolare non me lo ricordavo.

Ma quindi non è stato fatto il controllo?

E, se così fosse, perchè la nostra federazione si è limitata a un provvedimento così blando?

Tra l'altro mi sembra assurdo che uno possa venire squalificato due volte per lo stesso episodio...

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Stanzino gelido, medici che non parlavano inglese e ad un certo punto se ne sono proprio andati. A questo punto, via i medici, sono andati via anche i giocatori. Semplicemente una leggerezza, però per i duri e puri della Wada potrebbe non essere tale. In ogni caso il problema di fondo è il procuratore antidoping del Coni, che si è avuto a male del fatto che i giocatori hanno avuto solo un mese di squalifica contro i tre prescritti per i casi del genere, ed ha trasmesso di sua sponte la pratica alla Wada, laddove però il Coni non si presenterà come "parte civile".

Addio, Slay.

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Stanzino gelido, medici che non parlavano inglese e ad un certo punto se ne sono proprio andati. A questo punto, via i medici, sono andati via anche i giocatori. Semplicemente una leggerezza, però per i duri e puri della Wada potrebbe non essere tale. In ogni caso il problema di fondo è il procuratore antidoping del Coni, che si è avuto a male del fatto che i giocatori hanno avuto solo un mese di squalifica contro i tre prescritti per i casi del genere, ed ha trasmesso di sua sponte la pratica alla Wada, laddove però il Coni non si presenterà come "parte civile".

La domanda allora è: per quanto hanno squalificato i medici? :yes:

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