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Varese vs squadra brianzola in biancoblu


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PALLACANESTRO VARESE – PALLACANESTRO CANTU’

Si gioca alle 18.15 e senza alcun tipo di diretta televisiva nazionale, come se fosse una qualunque partita. Ma così non è, e non lo sarà mai. Il derby tra Cantù e Varese è infatti l’appuntamento con la storia del basket italiano, che vede protagoniste due delle squadre più vincenti del basket nostrano a livello nazionale, continentale ed anche intercontinentale. Cantù sta attraversando una leggera fase di calo dopo l’inizio a dir poco superlativo: Aradori e compagni non vincono lontano da Cucciago dal 3 novembre, e in Eurocup arrivano da ben 2 sconfitte consecutive. Dall’altra parte però Varese non è messa meglio: nonostante un grande Adrian Banks, i varesini hanno perso 4 delle ultime 5 sfide. Un bottino non certo eccezionale che dà adito a tante polemiche. La sfida dunque potrebbe essere il crocevia delle stagioni di entrambe le squadre.

COPERTURA MEDIA: Telesettelaghi

PRONOSTICO BASKETINSIDE: Varese 55% – 45% Cantù

Che basketinside capisce pochetto è stato detto ?
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Da Gazzetta dello Sport:

Varese cerca la svolta Frates: «Fase difficile non drammatica»
«Il derby con Cantù è rischioso ma può rilanciarci: le difficoltà per De Nicolao e Polonara diventano opportunità da cogliere»
LUCA CHIABOTTI
«Il momento è difficile, con una involuzione del gioco dalla bella partita contro Avellino in poi per una serie di motivi. Le sconfitte in Eurocup con Ulm e Lubiana, partite già vinte, ci hanno ammazzato, a Pistoia siamo caduti nell’ultimo quarto per la stanchezza di troppe gare in cui hanno giocato troppo sempre i soliti. Detto questo, abbiamo 8 punti in classifica, la situazione non è drammatica e il derby con Cantù è una sfida attesa per un anno intero dalla gente e può essere la partita che dà la svolta anche se tecnicamente è molto difficile»: Fabrizio Frates, tra gli ovvi problemi nati da una Eurocup diventata incubo, ha però alle spalle un presidente, Cecco Vescovi, e una società che comprendono i motivi di un cammino lontano dai desideri di tutti, non solo dei tifosi. Che si ricollegano sempre alla perdita dei due uomini più importanti nella cavalcata dello scorso anno, Mike Green e Brian Dunston che stanno sdottorando pallacanestro al livello superiore al Khimki e all’ Olympiacos mentre, al loro posto, Clark e Hassell stanno soffrendo. Ma oggi la Cimberio ha la possibilità di rimettersi a correre: arriva Cantù, e in giornate così a Varese non si scherza, né coi giocatori né con un allenatore milanese con un grande passato canturino, già nel mirino della curva.
Frates, anche voi avete costruito una squadra senza un vero playmaker.
«Il problema è generale, non solo di Clark. I play di una volta si stanno estinguendo, oggi si vive di fisicità, si attacca subito, si crea un vantaggio e poi si legge la difesa. Anche Dyson, che sta andando così bene a Brindisi, non è un play. Il fatto che funzioni o meno dipende dal contorno, dall’egoismo, da tanti fattori».
Non sta funzionando.
«KeeKee non sta rendendo come speravamo, ha cifre in flessione ma il nostro problema è difensivo, perché abbinarlo alla relativa fisicità dimostrata da Hassell crea problemi sui pick and roll. E siamo molto leggeri nelle ali forti contro chi va spalle a canestro».
Siete intervenuti richiamando Banks, una guardia.
«Ha portato entusiasmo e maggiore versatilità in attacco, ha più soluzioni e legge meglio il gioco rispetto a Coleman che però era il miglior difensore».
Ha giocatori importanti per il futuro azzurro, Polonara e De Nicolao. Come vanno?
«Il progetto continua, è una grande opportunità e sta a loro coglierla al volo. Polonara, 2 metri per 90 chili, se vuole arrivare in alto a livello internazionale deve saper giocare anche da ala piccola, ci stiamo provando anche se fa ancora fatica. De Nicolao è l’altra faccia della medaglia di Clark. Quand’ero a Montegranaro, le difficoltà di Hite hanno creato spazio, sfruttato alla grande, da Cavaliero e Andrea Cinciarini che da lì è arrivato al quintetto della Nazionale. Se De Nicolao non vuole restare il cambio del play americano per sempre, ha una autostrada davanti».
Il derby made in Italy
«È la gara dell’anno, i tifosi ci aiuteranno Tranquilla Varese: ora non falliremo»
Polonara : «Gli impegni europei ci hanno penalizzato ma risaliremo e faremo piangere chi non crede in noi»
ANTONIO FRANZI-VARESE
Come davanti a un bivio: un successo potrebbe nascondere gli effetti di una stagione finora segnata da un ben misero 33% di vittorie (solo 5 su 15 impegni ufficiali tra Italia ed Europa); un nuovo stop avrebbe invece l’effetto di un vero e proprio terremoto, preludio forse a profondi cambiamenti in una squadra finora in palese difficoltà. È stata una vigilia carica di tensione quella di casa Cimberio in vista del derby numero 132 nella grande storia dei confronti tra Varese e Cantù. Ieri, nell’ultimo allenamento, coach Frates ha potuto contare sul recupero di tutti: in palestra hanno lavorato a pieno regime sia Rush che De Nicolao (fuori contro Valencia l’uno per influenza e l’altro per contrattura alla schiena), ma anche Scekic — unico ex della partita — e Clark, ai quali lo staff tecnico aveva concesso venerdì un giorno di riposo a titolo precauzionale. Chi invece si conferma in buone condizioni fisiche è Achille Polonara. Il lungo classe 1991, non esente da critiche nelle ultime sconfitte, sembra conscio dell’importanza della sfida: «Sappiamo che è forse la partita più importante dell’anno: non possiamo perdere contro Cantù! Masnago sarà pieno e il pubblico ci darà una grande carica. I tifosi aspettano il derby: è la prima data che vanno a cercare quando si pubblica il calendario. La classifica non è certo quella dell’anno scorso e non dobbiamo mancare alcuna occasione per migliorarla».
Ecco, il confronto con lo scorso anno: è molto negativo, perché?
«Sostituire due grandi come Dunston e Green non è certo facile. Tutti però ci stiamo impegnando e cerchiamo la chimica giusta. Prima o poi arriverà. E magari faremo qualche scherzetto a chi non crede in noi».
Alla fine, giocare in Europa vi ha creato delle difficoltà…
«Una partita in più ogni settimana, con trasferte non sempre comode, pesa. Affrontiamo l’ultima a Ulm e poi le cose miglioreranno».
Anche il rendimento di Polonara, che aveva iniziato il campionato con ottime percentuali da 3, ne ha risentito…
«Faccio parte della squadra, con i suoi alti e bassi. All’inizio c’era meno stanchezza, questo è sicuro. Sono contento però che Frates mi stia aiutando nel passaggio a un ruolo più esterno. Voglio ampliare la gamma dei movimenti e la fiducia dell’allenatore mi aiuta».
Contro Cantù, giocando da ala, dovrà vedersela con Aradori.
«Mi sa che contro Cantù giocherò soprattutto da “4”, quindi mi confronterò con i lunghi… Quanto a Pietro, per me è tra i primi tre giocatori italiani del campionato, di certo il migliore tra le ali».
Dove Varese potrà vincere contro Cantù?
«Loro giocano molto bene il doppio pick and roll alto e sono bravi anche a scaricare i palloni per il tiro degli esterni come Aradori e Jenkins. Dovremo lavorare bene in difesa su questi aspetti dell’attacco di Cantù».
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E comunque, chi - sul Forum o al palazzetto - per stasera si augura una sconfitta, sperando che agevoli la cacciata di Frates, per me è solo e soltanto un canturino.

Drago...te lo dico con tutto l affetto di questo mondo: VINCEREMO! non esiste che si perda anche oggi. NON ESISTE.

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Da Gazzetta dello Sport:

Varese cerca la svolta Frates: «Fase difficile non drammatica»
«Il derby con Cantù è rischioso ma può rilanciarci: le difficoltà per De Nicolao e Polonara diventano opportunità da cogliere»
LUCA CHIABOTTI
«Il momento è difficile, con una involuzione del gioco dalla bella partita contro Avellino in poi per una serie di motivi. Le sconfitte in Eurocup con Ulm e Lubiana, partite già vinte, ci hanno ammazzato, a Pistoia siamo caduti nell’ultimo quarto per la stanchezza di troppe gare in cui hanno giocato troppo sempre i soliti. Detto questo, abbiamo 8 punti in classifica, la situazione non è drammatica e il derby con Cantù è una sfida attesa per un anno intero dalla gente e può essere la partita che dà la svolta anche se tecnicamente è molto difficile»: Fabrizio Frates, tra gli ovvi problemi nati da una Eurocup diventata incubo, ha però alle spalle un presidente, Cecco Vescovi, e una società che comprendono i motivi di un cammino lontano dai desideri di tutti, non solo dei tifosi. Che si ricollegano sempre alla perdita dei due uomini più importanti nella cavalcata dello scorso anno, Mike Green e Brian Dunston che stanno sdottorando pallacanestro al livello superiore al Khimki e all’ Olympiacos mentre, al loro posto, Clark e Hassell stanno soffrendo. Ma oggi la Cimberio ha la possibilità di rimettersi a correre: arriva Cantù, e in giornate così a Varese non si scherza, né coi giocatori né con un allenatore milanese con un grande passato canturino, già nel mirino della curva.

Frates, anche voi avete costruito una squadra senza un vero playmaker.

«Il problema è generale, non solo di Clark. I play di una volta si stanno estinguendo, oggi si vive di fisicità, si attacca subito, si crea un vantaggio e poi si legge la difesa. Anche Dyson, che sta andando così bene a Brindisi, non è un play. Il fatto che funzioni o meno dipende dal contorno, dall’egoismo, da tanti fattori».

Non sta funzionando.

«KeeKee non sta rendendo come speravamo, ha cifre in flessione ma il nostro problema è difensivo, perché abbinarlo alla relativa fisicità dimostrata da Hassell crea problemi sui pick and roll. E siamo molto leggeri nelle ali forti contro chi va spalle a canestro».

Siete intervenuti richiamando Banks, una guardia.

«Ha portato entusiasmo e maggiore versatilità in attacco, ha più soluzioni e legge meglio il gioco rispetto a Coleman che però era il miglior difensore».

Ha giocatori importanti per il futuro azzurro, Polonara e De Nicolao. Come vanno?

«Il progetto continua, è una grande opportunità e sta a loro coglierla al volo. Polonara, 2 metri per 90 chili, se vuole arrivare in alto a livello internazionale deve saper giocare anche da ala piccola, ci stiamo provando anche se fa ancora fatica. De Nicolao è l’altra faccia della medaglia di Clark. Quand’ero a Montegranaro, le difficoltà di Hite hanno creato spazio, sfruttato alla grande, da Cavaliero e Andrea Cinciarini che da lì è arrivato al quintetto della Nazionale. Se De Nicolao non vuole restare il cambio del play americano per sempre, ha una autostrada davanti».

Il derby made in Italy
«È la gara dell’anno, i tifosi ci aiuteranno Tranquilla Varese: ora non falliremo»
Polonara : «Gli impegni europei ci hanno penalizzato ma risaliremo e faremo piangere chi non crede in noi»
ANTONIO FRANZI-VARESE
Come davanti a un bivio: un successo potrebbe nascondere gli effetti di una stagione finora segnata da un ben misero 33% di vittorie (solo 5 su 15 impegni ufficiali tra Italia ed Europa); un nuovo stop avrebbe invece l’effetto di un vero e proprio terremoto, preludio forse a profondi cambiamenti in una squadra finora in palese difficoltà. È stata una vigilia carica di tensione quella di casa Cimberio in vista del derby numero 132 nella grande storia dei confronti tra Varese e Cantù. Ieri, nell’ultimo allenamento, coach Frates ha potuto contare sul recupero di tutti: in palestra hanno lavorato a pieno regime sia Rush che De Nicolao (fuori contro Valencia l’uno per influenza e l’altro per contrattura alla schiena), ma anche Scekic — unico ex della partita — e Clark, ai quali lo staff tecnico aveva concesso venerdì un giorno di riposo a titolo precauzionale. Chi invece si conferma in buone condizioni fisiche è Achille Polonara. Il lungo classe 1991, non esente da critiche nelle ultime sconfitte, sembra conscio dell’importanza della sfida: «Sappiamo che è forse la partita più importante dell’anno: non possiamo perdere contro Cantù! Masnago sarà pieno e il pubblico ci darà una grande carica. I tifosi aspettano il derby: è la prima data che vanno a cercare quando si pubblica il calendario. La classifica non è certo quella dell’anno scorso e non dobbiamo mancare alcuna occasione per migliorarla».

Ecco, il confronto con lo scorso anno: è molto negativo, perché?

«Sostituire due grandi come Dunston e Green non è certo facile. Tutti però ci stiamo impegnando e cerchiamo la chimica giusta. Prima o poi arriverà. E magari faremo qualche scherzetto a chi non crede in noi».

Alla fine, giocare in Europa vi ha creato delle difficoltà…

«Una partita in più ogni settimana, con trasferte non sempre comode, pesa. Affrontiamo l’ultima a Ulm e poi le cose miglioreranno».

Anche il rendimento di Polonara, che aveva iniziato il campionato con ottime percentuali da 3, ne ha risentito…

«Faccio parte della squadra, con i suoi alti e bassi. All’inizio c’era meno stanchezza, questo è sicuro. Sono contento però che Frates mi stia aiutando nel passaggio a un ruolo più esterno. Voglio ampliare la gamma dei movimenti e la fiducia dell’allenatore mi aiuta».

Contro Cantù, giocando da ala, dovrà vedersela con Aradori.

«Mi sa che contro Cantù giocherò soprattutto da “4”, quindi mi confronterò con i lunghi… Quanto a Pietro, per me è tra i primi tre giocatori italiani del campionato, di certo il migliore tra le ali».

Dove Varese potrà vincere contro Cantù?

«Loro giocano molto bene il doppio pick and roll alto e sono bravi anche a scaricare i palloni per il tiro degli esterni come Aradori e Jenkins. Dovremo lavorare bene in difesa su questi aspetti dell’attacco di Cantù».

beh, "fase difficile ma non drammatica"........15 sconfitte...vabbè

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chi si augura una sconfitta stasera,lo vada a spiegare a chi stamattina si e'svegliato con altissima tensione....come me..

forza ragazzi!!!!

Io sono teso da venerdì!!!

Vado a farmi un giro nel mio orto che è meglio...

Edited by Cingoisback
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