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Sempre che si risalga...Qui mi sembra che chi non vuole il ripescaggio dia per scontata la promozione...

veramente ad ora darei per scontata una nuova retrocessione

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le squadre si iscrivano al campionato secondo i regolamenti.

se facciamo la serie a da 12 squadre, secondo me è meglio.

se ci sono 34 club professionistici, si faccia un campionato a 34: le prime dodici l'anno dopo fanno la serie a, le altre la legadue/serie b.

secondo me sarebbe divertente...

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le squadre si iscrivano al campionato secondo i regolamenti.

Dipende da come si verifica chi rispetta il regolamento.

Perchè è più facile ingaggiare i giocatori se sai già che non li pagherai o che, comunque, a parita di "netto" (che è quello che interessa al giocatore), li pagherai meno dei tuoi concorrenti.

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Dipende da come si verifica chi rispetta il regolamento.

Perchè è più facile ingaggiare i giocatori se sai già che non li pagherai o che, comunque, a parita di "netto" (che è quello che interessa al giocatore), li pagherai meno dei tuoi concorrenti.

Tutti questi discorsi sono relativi.

Andrebbero bene se tutte le società avessero a disposizione lo stesso budget.

Altrimenti i valori sarebbero comunque falsati: come si può pensare ad un campionato equilibrato se ci sono società che, a prescindere dal pagamento o meno delle tasse, hanno a disposizione 20 milioni di euro ed altre che non arrivano a un milione.

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Tutti questi discorsi sono relativi.

Andrebbero bene se tutte le società avessero a disposizione lo stesso budget.

Altrimenti i valori sarebbero comunque falsati: come si può pensare ad un campionato equilibrato se ci sono società che, a prescindere dal pagamento o meno delle tasse, hanno a disposizione 20 milioni di euro ed altre che non arrivano a un milione.

Non sono d'accordo: un capionato non deve per forza essere equilibrato obbligando le squadre ad avere il medesimo budget di spesa. Le differenze fanno parte del gioco, chi ha di piu' è giusto che spenda di piu' altrimenti sarebbe come obbligare Bolt a correre su una gamba sola perchè è piu' veolce delgi altri.

Il problema semmai è verificare che le società siano solide, che non vengano gestite tramite denari che non anno e che quando si trova che esce dalle regole venga pesantemente punito

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Tutti questi discorsi sono relativi.

Andrebbero bene se tutte le società avessero a disposizione lo stesso budget.

Altrimenti i valori sarebbero comunque falsati: come si può pensare ad un campionato equilibrato se ci sono società che, a prescindere dal pagamento o meno delle tasse, hanno a disposizione 20 milioni di euro ed altre che non arrivano a un milione.

La lega basket non gestisce e divide equamente i proventi dello "spettacolo" basket, è la filosofia dello sport in europa, con retrocessioni etc. Non credo che una logica alla NBA (si è concorrenti in campo ma, alla fine, alleati nel businness) da noi funzionerebbe.

Però anche con la logica del quattrino si deve essere corretti e sportivi.

Se raccogli 20 milioni hai una piazza o un magnate che te li può dare, sei bravo o sei fortunato.

Vincerai probabilmente molto più di chi ne ha di milioni da spendere ne ha solo uno, ovviamente se i tuoi venti li saprai spendere bene.

Altrimenti farai una figura da pirla venti volte peggiore.

Se ne hai uno (o nemmeno quello) e spendi come quello che ha venti (tanto la società fallira DOPO che tu hai raggiunto il tuo scopo) o tarocchi i conti (o i contratti depositati in lega) e prendi giocatori che chi ha un milione come te (e magari anche chi ne ha due o tre) non può nemmeno sognarsi, contando sul fatto di pagare una parte degli ingaggi in nero e, magari, di non pagarne un'altra parte (tutte cose successe a Napoli, mi pare), non sei bravo, sei sleale.

E nello sport, di solito, la slealtà si punisce.

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Non è detto che una piazza come Siena sia sempre societariamente forte come oggi. Tra 2 anni via MPS e Siena torna ad essere una società che farà la spola tra A1 e A2. Pesaro è già stata radiata, la Virtus Bologna pure. Milano ha rischiato la stessa fine.

Si possono fare campionati a 12 o 10 squadre, ma il problema rimane.

O si va verso un campionato stile NBA senza retrocessioni e con la possibilità di cessione del diritto ad altre società nel momento di crisi, oppure è meglio continuare così come adesso.

34 società professionistiche possono essere tante e probabilmente qualcuna di queste è già alla canna del gas dal punto di vista economico, però è altrettanto vero che in Italia mancano all'appello piazze importanti come Torino, Genova, Firenze, Bari, Palermo, Trieste e via dicendo. In serie B ci sono società già economicamente in grado di partecipare alla lega2.

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Non è detto che una piazza come Siena sia sempre societariamente forte come oggi. Tra 2 anni via MPS e Siena torna ad essere una società che farà la spola tra A1 e A2. Pesaro è già stata radiata, la Virtus Bologna pure. Milano ha rischiato la stessa fine.

Si possono fare campionati a 12 o 10 squadre, ma il problema rimane.

O si va verso un campionato stile NBA senza retrocessioni e con la possibilità di cessione del diritto ad altre società nel momento di crisi, oppure è meglio continuare così come adesso.

34 società professionistiche possono essere tante e probabilmente qualcuna di queste è già alla canna del gas dal punto di vista economico, però è altrettanto vero che in Italia mancano all'appello piazze importanti come Torino, Genova, Firenze, Bari, Palermo, Trieste e via dicendo. In serie B ci sono società già economicamente in grado di partecipare alla lega2.

questa cosa delle piazze che mancano non l'ho mai capita.

a torino, per dirne una, con lo stipendio del solo pierpiero ti fai una signora squadra, volendo.

com'è che nessuno lo vuole?

sarà mica che non gliene fotte?(detto in modo formale...)

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questa cosa delle piazze che mancano non l'ho mai capita.

a torino, per dirne una, con lo stipendio del solo pierpiero ti fai una signora squadra, volendo.

com'è che nessuno lo vuole?

sarà mica che non gliene fotte?(detto in modo formale...)

Corny citava piazze storiche dove una volta la passione per il basket c'era.

Per Torino si era parlato di un possibile ritorno acquisendo i diritti di Cantù nel momento in cui i cantuccini sembravano messi decisamente male.

Credo anche io, comunque, che al basket non siano indispensabili realtà metropolitane (tanto a 15.000 spettatori non ci si arriverà mai per 16 o 18 squadre), quanto squadre solide e gestite bene sia dal punto di vista tecnico (facendo crescere qualche giovane e prendendo stranieri buoni), sia da quello economico.

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Corny citava piazze storiche dove una volta la passione per il basket c'era.

Per Torino si era parlato di un possibile ritorno acquisendo i diritti di Cantù nel momento in cui i cantuccini sembravano messi decisamente male.

ma se invece di aspettare la carcassa da azzannare si mettessero ad allestire una squadra di serie b,c,d... e la facessero arrivare in serie a, non dimostrerebbero un vero interesse per il gioco? non si troverebbero in serie a con il settore giovanile bello e fatto? sono io che stravedo?

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questa cosa delle piazze che mancano non l'ho mai capita.

a torino, per dirne una, con lo stipendio del solo pierpiero ti fai una signora squadra, volendo.

com'è che nessuno lo vuole?

sarà mica che non gliene fotte?(detto in modo formale...)

Se vuoi andare verso un campionato senza retrocessioni devi basarti sul bacino d'utenza.

Pur con tutto il rispetto per Montegranaro, Teramo e Rieti, tanto per prenderne 3 a caso, sono in A1 solo per caso.

Ci sono poi piazze come Varese, Cantù, Siena e Pesaro che vivono solo per il basket, ma in un'ottica sempre più professionistica non so fino a che punto

Varese, Cantù e Pesaro possano ancora sopravvivere

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Se vuoi andare verso un campionato senza retrocessioni devi basarti sul bacino d'utenza.

Pur con tutto il rispetto per Montegranaro, Teramo e Rieti, tanto per prenderne 3 a caso, sono in A1 solo per caso.

Ci sono poi piazze come Varese, Cantù, Siena e Pesaro che vivono solo per il basket, ma in un'ottica sempre più professionistica non so fino a che punto

Varese, Cantù e Pesaro possano ancora sopravvivere

tie.jpg

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ma se invece di aspettare la carcassa da azzannare si mettessero ad allestire una squadra di serie b,c,d... e la facessero arrivare in serie a, non dimostrerebbero un vero interesse per il gioco? non si troverebbero in serie a con il settore giovanile bello e fatto? sono io che stravedo?

Anche questo è vero, ma salire dal basso presenta un sacco di incognite (noi lo scopriremo...),e non da nessun ritorno di immagine, cosa che invece una squadra di A1 nel nostro pur scassatissimo basket ancora può garantire (anche se anni luce dietro al calcio).

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Se vuoi andare verso un campionato senza retrocessioni devi basarti sul bacino d'utenza.

Pur con tutto il rispetto per Montegranaro, Teramo e Rieti, tanto per prenderne 3 a caso, sono in A1 solo per caso.

Ci sono poi piazze come Varese, Cantù, Siena e Pesaro che vivono solo per il basket, ma in un'ottica sempre più professionistica non so fino a che punto

Varese, Cantù e Pesaro possano ancora sopravvivere

Qual'è il bacino di utenza del Basket in Italia?

Quante città possono reggere un palazzetto da 10.000 posti sempre pieno e da quello ricavare almeno un paio di milioni di euro da sommare a TV (e non 2,2 milioni in tre anni), sponsor ed elargizioni munifiche per poter contare su 8-10 milioni da spendere ogni anno (minimo per giocarsi l'eurolega)?

Roma gioca nel deserto, Napoli sta scomparendo.

Varese nella stagione più merdosa della sua storia contava su 4000 spettatori.

Le tre squadre che citi (e ci attaccherei Avellino) hanno comunque un seguito e, nel caso di Rieti, pure un po' di storia alle spalle.

Siena ha una squadra di Basket al top in Eurolega e una di calcio dignitosamente in serie A, ma è un caso molto a parte.

Ridurre il numero di squadre consente di dedicare le risorse che ci sono a progetti seri, che possano sostenersi nel tempo, non su "sparate" fatte accumulando debiti per poi sparire (bentornata Roseto!).

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Qual'è il bacino di utenza del Basket in Italia?

Quante città possono reggere un palazzetto da 10.000 posti sempre pieno e da quello ricavare almeno un paio di milioni di euro da sommare a TV (e non 2,2 milioni in tre anni), sponsor ed elargizioni munifiche per poter contare su 8-10 milioni da spendere ogni anno (minimo per giocarsi l'eurolega)?

Roma gioca nel deserto, Napoli sta scomparendo.

Varese nella stagione più merdosa della sua storia contava su 4000 spettatori.

Le tre squadre che citi (e ci attaccherei Avellino) hanno comunque un seguito e, nel caso di Rieti, pure un po' di storia alle spalle.

Siena ha una squadra di Basket al top in Eurolega e una di calcio dignitosamente in serie A, ma è un caso molto a parte.

Ridurre il numero di squadre consente di dedicare le risorse che ci sono a progetti seri, che possano sostenersi nel tempo, non su "sparate" fatte accumulando debiti per poi sparire (bentornata Roseto!).

4000 spettatori a €500,00 di media sono già 2,000,000.

chiaro che, se diventano €250,00, il milione diventa uno.

gli spettatori contano se sono PAGANTI.

per motivi di lavoro, ieri, ho avuto 30 secondi per le mani :ph34r: un abbonamento tribuna di castelmaggiore che, campionato + coppa, recitava €1850,00!!

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speriamo... anche se effettivamente è vero che ci coglierebbe impreparati un possibile ritorno in A1...e sicuramente nn è facile fare mercato le ultime giornate..

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4000 spettatori a €500,00 di media sono già 2,000,000.

chiaro che, se diventano €250,00, il milione diventa uno.

gli spettatori contano se sono PAGANTI.

per motivi di lavoro, ieri, ho avuto 30 secondi per le mani :ph34r: un abbonamento tribuna di castelmaggiore che, campionato + coppa, recitava €1850,00!!

Conta che i conti tu li hai fatti sul lordo, quelli che la società può spendere sono i ricavi netti, qundi le cifre scendono.

A Bologna si possono permettere certi prezzi perchè c'è richiesta (le curve e i settori più economici, da quanto ne so, spariscono subito) e perchè la società garantisce certi investimenti e quindi un certo livello di spettacolo (che negli ultimi anni è invero abbastanza latitato...).

Se Varese riuscisse ad avere davvero 4000 paganti a 500 euro (l'anno scorso mi pare si arrivò poco sopra gli 800 mila) ci sarebbe sicuramente più margine di manovra per la dirigenza, anche se tutto dipenderebbe comunque dalla famiglia castiglioni (perchè anche due teorici milioni non coprono tutto il budget) ma ne sarebbe meno condizionato.

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Qual'è il bacino di utenza del Basket in Italia?

Quante città possono reggere un palazzetto da 10.000 posti sempre pieno e da quello ricavare almeno un paio di milioni di euro da sommare a TV (e non 2,2 milioni in tre anni), sponsor ed elargizioni munifiche per poter contare su 8-10 milioni da spendere ogni anno (minimo per giocarsi l'eurolega)?

Roma gioca nel deserto, Napoli sta scomparendo.

Varese nella stagione più merdosa della sua storia contava su 4000 spettatori.

Le tre squadre che citi (e ci attaccherei Avellino) hanno comunque un seguito e, nel caso di Rieti, pure un po' di storia alle spalle.

Siena ha una squadra di Basket al top in Eurolega e una di calcio dignitosamente in serie A, ma è un caso molto a parte.

Ridurre il numero di squadre consente di dedicare le risorse che ci sono a progetti seri, che possano sostenersi nel tempo, non su "sparate" fatte accumulando debiti per poi sparire (bentornata Roseto!).

Giuro non capisco dove vuoi arrivare.

Lasciamo le cose come stanno ....... è meglio per tutti.

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Giuro non capisco dove vuoi arrivare.

Lasciamo le cose come stanno ....... è meglio per tutti.

Dico che così com'è il modello non regge.

Solo avendo società solide che non dipendano dalla generosità (o dall'interesse) del riccastro di turno e tirano la fine della stagione vivendo di espedienti si può pensare di andare avanti e di attirare pubblico e sostegni economici.

E le società serie, tra l'altro, di solito curano pure l'attività giovanile.

Si tratta di mettere in moto un circolo virtuoso che porti ad avere società solide dal punto di vista economico e tecnico e quindi gioco migliore e più spettacolo, più spettatori e più interesse dei media etc.

Ridurre le squadre riduce il numero di giocatori necessari e quindi gli ingaggi (l'esatto contrario delle regole sugli italiani "di formazione"), rende il campionato un po' più interessante (l'anno scorso lo scudetto e la lotta salvezza erano decisi a gennaio!) e perdere partite come Varese-Scafati non credo faccia perdere molto allo spettacolo.

Le risorse che saranno "disperse" dalle squadre professionistiche che andranno a sparire, se c'è la passione, andranno a finire nelle squadre delle serie minori e quindi a migliorare il vivaio e tutto il movimento.

E solo rendendo chiaro il principio del "chi sbaglia paga" si può sperare di ripulire l'ambiente.

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Dico che così com'è il modello non regge.

Solo avendo società solide che non dipendano dalla generosità (o dall'interesse) del riccastro di turno e tirano la fine della stagione vivendo di espedienti si può pensare di andare avanti e di attirare pubblico e sostegni economici.

E le società serie, tra l'altro, di solito curano pure l'attività giovanile.

Si tratta di mettere in moto un circolo virtuoso che porti ad avere società solide dal punto di vista economico e tecnico e quindi gioco migliore e più spettacolo, più spettatori e più interesse dei media etc.

Ridurre le squadre riduce il numero di giocatori necessari e quindi gli ingaggi (l'esatto contrario delle regole sugli italiani "di formazione"), rende il campionato un po' più interessante (l'anno scorso lo scudetto e la lotta salvezza erano decisi a gennaio!) e perdere partite come Varese-Scafati non credo faccia perdere molto allo spettacolo.

Le risorse che saranno "disperse" dalle squadre professionistiche che andranno a sparire, se c'è la passione, andranno a finire nelle squadre delle serie minori e quindi a migliorare il vivaio e tutto il movimento.

E solo rendendo chiaro il principio del "chi sbaglia paga" si può sperare di ripulire l'ambiente.

ti quoto soprattuto per l'ultima frase scritta, ma vale anche per il discorso del meno si è meglio è, non è "razzismo" ma semplicemente si migliora la qualità di chi partecipa e si evita di vedere bidoni paurori fare su e giù per il campo.

ciao

alegg

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