LUCA TONIo Posted June 18, 2009 Share Posted June 18, 2009 BOLOGNA, 18 giugno 2009 - Dopo averla salvata dal fallimento nel 2003, Claudio Sabatini sta per cedere la Virtus. Nel consiglio di amministrazione di ieri il patron vistussino ha accettato l'offerta di una cordata di imprenditori (pare siano in tre), che dovrà versare entro le 13 di domani 6 milioni di euro al Credito sportivo, prima tranche fondamentale per poter concludere l'acquisto del club (poi ne serviranno altri tre). CIAO SABBA — Dopo sei anni dunque Claudio Sabatini ha deciso di mollare. Scelta maturata nelle ultime settimane e che ha come causa principale il crollo degli abbonamenti nei playoff. Il botteghino è storicamente una delle voci principali del bilancio della gloriosa società bolognese: Sabatini lo aveva ripetuto anche recentemente: "Senza abbonamenti, il ridimensionamento sarà pesante". I segnali dell'addio intanto erano nell'aria: Boniciolli, Giovannoni, Langford e Ford lasciati liberi; poi il mancato annuncio del nuovo allenatore, Lino Lardo, ora nell'orbita di Roma. Se scadenze e pagamenti dell'affare verranno rispettati, il basket italiano si appresta a salutare uno dei suoi personaggi più abili, anticonformisti e controversi. Gazzetta.it Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ale Div. Posted June 18, 2009 Share Posted June 18, 2009 Ciao Sabba, ci mancherai .................................................................. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mangusta Posted June 19, 2009 Share Posted June 19, 2009 Fumata nera, al momento, per la cessione Virtus. L'atteso bonifico di sei milioni di euro non è ancora arrivato, e l'intera operazione è rinviata a lunedì. Gli acquirenti, ancora anonimi, hanno chiesto di poter effettuare una fidejussione. Claudio Sabatini si mostra comunque fiducioso sulla buona riuscita dell'operazione, ai microfoni di èTV. Non abbiamo avuto il versamento dei sei milioni; la parte proponente ci ha proposto una fidejussione per lunedì, aspetterò il versamento della cifra. A questo punto qualche giorno in più non fa differenza. I proponenti non hanno l'aria di Tacopina, ma per evitare qualsiasi fraintendimento preferisco muovermi dopo aver toccato i soldi con mano. Tra fidejussione e pagamento in contanti non ci sono differenze, i contanti dimostrano solo un interesse più forte per un patrimonio della città, non un garage qualsiasi. L'intermediario è una persona che frequenta il nostro ambiente, di lui mi fido. Link to comment Share on other sites More sharing options...
simon89 Posted June 20, 2009 Share Posted June 20, 2009 LA TRATTATIVA FRENA VINCENZO DI SCHIAVI BOLOGNA - Nel passaggio dalle parole ai fatti, o ai soldi, l'ipotetica cessione della Virtus già si complica. L'accordo sul prezzo di 9 milioni prevedeva l'impegno di versarne sei al Credito sportivo entro le 13 di ieri per poi discutere e perfezionare l'operazione. Ieri i soldi non si sono visti. Fideiussione no - Il patron Claudio Sabatini svela un retroscena: «La controparte mi ha annunciato il versamento di una fideiussione di sei milioni entro lunedì ma ho rifiutato. Quando comprai la Virtus versai subito 3 milioni per avviare la trattativa. Ne misi 5 quando tentai la scalata al Bologna calcio. Applico lo stesso criterio sia quando compro che quando vendo. Non ho motivo di dubitare della serietà degli acquirenti ma per trattare prima voglio vedere i soldi in cassa. Attendo a breve il versamento l'importo pattuito, non voglio "tacopinate" (il riferimento è al sedicente avvocato newyorchese che in passato tentò una spericolata acquisizione del Bologna calcio, ndr)». Calano dunque i primi dubbi? Sembra di no, sebbene l'identità di gran parte della cordata rimanga ancora ostinatamente anonima. In serata gli acquirenti hanno diramato una nota in cui si impegnano a versare in breve tempo i 6 milioni pattuiti. Per ora trapelano solo le generalità dell'abbonato che la sta trattando per conto terzi: è Stefano Tonelli, manager della Riminiyacht, leader europeo nella vendita di yacht di lusso, già nell'universo Virtus come cosponsor. Il manager agirebbe a titolo personale e per conto della suddetta cordata nella quale figurerebbero imprenditori bolognesi (si parla di Lamberto Tacoli). Rileverebbero club e immobili ad eccezione della Futur-station. Ma prima urgono i bonifici. Altre - Pesare ha ufficializzato l'accordo con coach Luca Dalmonte per due anni. Treviso ha preso contatti anche con Aleksandar Trifunovic, coach serbo nell'ultima stagione al Panionios. La Fortitudo ha saldato il debito con il tecnico Sharon Drucker. Fusione avvenuta tra Soresina e Cremona. Sassari aspetta una fideiussione da 400mila euro altrimenti lunedì cederà il diritto sportivo di LegaDue a Capo d'Orlando Link to comment Share on other sites More sharing options...
joe Posted July 8, 2009 Share Posted July 8, 2009 (edited) la BOV non è più in procinto di cambiare proprietà a quanto pare...mentre la Fortitudo domani DOVREBBE mettere i conti a posto. Staremo a vedere, le sorprese al solito non mancheranno. io intanto gufo Edited July 8, 2009 by joe Link to comment Share on other sites More sharing options...
joe Posted July 9, 2009 Share Posted July 9, 2009 sembra che la EFFE abbia sistemato i conti.. Link to comment Share on other sites More sharing options...
joe Posted July 13, 2009 Share Posted July 13, 2009 Sabatini: «Basta, oggi vendo la Virtus». Nuovo colpo di scena nella telenovela bianconera. Tra i motivi della cessione, la lettera dei 57 tifosi decisi a non abbonarsi più Ingrandisci Claudio Sabatini Claudio Sabatini Tanti, subito, nemmeno lo vedono. Manca poco alle due, la sonnolenta domenica estiva pone i più, davanti alla tv, a sbadigliare in attesa della partenza del Gran Premio, cosicchè quando Sabatini irrompe al telefono, da fuori Bologna, dentro il tg di E´tv, a dire al conduttore Marco Rossi che ci ha ripensato e venderà la Virtus, l´audience è proprio ai minimi. Eppure, la bomba deflagra possente, il tam tam rimbomba in città e si dilata a tutti i foresi, vicini e lontani. Oggi la Virtus passerà dunque a Stefano Tonelli e Luca Bergamini, isole dell´arcipelago Riviera Solare, progettone illustrato venerdì fra nubi di fitta perplessità . Il boss non ne può più, avanti un altro. Poi, questa è la verità di ieri, propalata da chi, fino all´altroieri, negava ogni dì di voler cedere. E alternava, sulla ‘parte proponente´, scudisciate sarcastiche a botte micidiali. «Non vorrei trovarmi in casa la Dia», a dire d´un equivoco odore dei soldi, mentre ora pare proprio che «la Virtus potrebbe giocare ad Aquafan», seguendo l´altra gag sabatiniana, sul progetto disteso sulla via Emilia, fra Riccione e Bologna. Perché, garantisce il nostro, l´affare si farà . La volontà di proseguire vacillava e adesso le ha dato una mazzata decisiva quella che, nelle patrie storie bianconere, resterà come ‘la lettera dei 57´: ossia di quegli abbonati che, restando lui in soglio, promettevano di non fare mai più la tessera. Ora, l´amarezza colma tanti vasi, ma Sabatini non è proprio la mammola che si fa sbatacchiare alla prima ventata, e una missiva dal reparto milordini, bersaglio preferito di tanti suoi fendenti, di solito gli attizzerebbe scelte opposte. Ma l´attimo è delicato, sul tavolo balena l´offerta tentatrice, e davanti s´allunga l´ombra d´un anno di lacrime, sudore, sangue, sfavore di critica, muggiti di platea e pochi baiocchi in cassa. Da pretesto, la lettera è perfetta. Poi, è vero, è pure argomentata e non becera. Dura ma civile. Secca senz´essere insolente. E Sabatini si sente isolato nella città ostile, che pure ha spiato, venerdì, i volti del seguito possibile, ha istintivamente diffidato di un´impalpabile vaghezza progettuale, ma non per questo ha rivalutato il poco ma certo che il convento Sabatini può sempre passare. Insomma, di getto, il Sabba trae il dado, senza informarne nessuno: né i dirigenti, né il fratello che sta a Parigi, né l´attonito resto del basket. Sabato sera stava ancora trattando Moss con Siena, da padrone in sella, ieri sospendeva, da sito, la campagna abbonamenti appena avviata. La domenica degli addii fila come un treno. Di mattina il patron legge i giornali, sbrocca, decide, chiama E´tv e spiega subito il resto ai cronisti che lo cercano. Contatta poi la Cà ndida del Credito Sportivo, perché al lunedì mattina disponga ogni procedura, infine chiama amici e collaboratori di questi sei anni d´avventura, dicendo di non volerne più, di sentirsene fuori, voglioso solo che finisca in fretta. Già , l´idillio è ormai frantumato, la luna di miele fra la città virtussina e l´uomo che salvò il vessillo ampiamente esaurita. Sabatini lo coglie ovunque, e un altro scossone deve riceverlo pure nei saloni della città alta, se chi l´incrocia l´altra sera alla cena dell´Alma Graduate School, a Villa Guastavillani, parterre di re e vicerè delboniani, racconta d´averlo visto strappare più risate che consensi. E, meglio, nessun dubbio che lascerà : perché, quando racconta i buffi dettagli d´una trattativa intessuta di fax dalle sale giochi, pare quasi il soldato di mille campagne che di nuovo salverà la patria dai barbari. E invece, ecco la domenica dell´abdicazione, quella in cui Tonelli, pescato al cellulare in barca in mezzo al mare, così risponde a caldo. «Apprendo questo direttamente da voi, non ho guardato la tv, né sentito nessuno, tantomeno Sabatini. Prendiamo atto, ora aspettiamo di chiudere, nell´ultimo giorno utile. Stavolta però comunicheremo solo a cose fatte». Visti venerdì dire quello che dovevano dire, per uscire con onore da un affare che pareva già sgonfio, Tonelli e Bergamini dovranno ora fare quel che devono fare: una scalata dell´Everest anziché un aperitivo sul lungomare. La palla è nel loro campo, adesso. Paghino, firmino, comprino, e la Virtus sarà loro, e non più di Sabatini. Dopodichè, il fantabasket predisporrà il seguito, ossia l´assalto del nostro al carro sdozzo d´una Fortitudo che potrebbe, sabato, non superare i suoi esami e trovarsi fuori da tutto, perché qualche carta difetta ed è scaduto il tempo per portarla. Così, strizza l´occhio ribalda pure la tempistica, con questo Sabba che ridiventa venditore quando riaffiora l´idea che ci sia una Effe da comprare. Chi vuole corra, Basket City è sempre stata un velodromo, per queste storie, ma la dritta migliore la regala ancora lui. «Ora pensiamo a vendere». Già , oggi è un altro giorno. E domani è più lontano del sole. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Paul The Rock Posted July 13, 2009 Share Posted July 13, 2009 Francamente ne ho viste così tante da Sabatini che fintanto che non c'è nero su bianco non credo più a nulla di quello che dice... Link to comment Share on other sites More sharing options...
marko Posted July 13, 2009 Share Posted July 13, 2009 grande sabatini! spero diventi segretario del pd insieme a grillo e al papi-ultrà! Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giobbo Posted July 13, 2009 Share Posted July 13, 2009 Pare che Claudio Sabatini abbia in queste ore messo la firma sui documenti che autorizzano la parte proponente ad effettuare il versamento che prelude alla cessione della Virtus. Pare. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ale Div. Posted July 15, 2009 Share Posted July 15, 2009 Virtus, la cessione è un rebus. Colpo di scena All’improvviso entra in ballo una società diversa da quella che doveva chiudere l’affare Ingrandisci Luca Bergamini NUOVI GROVIGLI bloccano, forse definitivamente, la trattativa per la cessione della Virtus e l’unico modo per capire è fare un riassunto delle puntate precedenti. Un quartetto di professionisti decide di acquisire il club, Claudio Sabatini come rappresentante della Virtus convoca il consiglio di amministrazione per il 18 giugno e in una nota comunica che un gruppo si dichiara pronto a versare 6 milioni nelle casse del Credito Sportivo per aprire la due diligence. A oggi quella cifra non è ancora stata versata a causa di due impedimenti. Prima la società svizzera International Business Assett (Iba) ha dovuto aggiustare i quadri societari altrimenti Luca Bergamini non avrebbe potuto dar vita al conto corrente nel quale versare la cifra richiesta. Poi, dopo tanti rinvii, le remore di Sabatini a cedere la società a quattro professionisti che forse lavorano per conto di un terzo che vuole rimanere in incognito bloccano l’operazione. Nuovo colpo di scena: una lettera scritta da 57 tifosi forza i dubbi e lunedì scorso Bergamini, per conto di Iba, e Sabatini firmano il contratto per l’apertura del fondo bancario. Ieri, però, Stefano Tonelli, uno dei quattro soci della cordata, pretendeva di accendere il conto corrente e di effettuare il versamento girato da Iba, con una sua società personale diversa da quella che aveva sottoscritto il contratto. La nuova azienda che entra in scena vende materiale nautico e il suo statuto non prevede l’acquisizione di quote di altre società. Fatto presente che l’operazione non può essere effettuata per questo motivo, Tonelli chiede a Sabatini di firmare un nuovo accordo. «Ho siglato un contratto con Bergamini — spiega Sabatini — questo contratto prevede che entro oggi la Iba versi i 6 milioni. Se non succederà la trattativa questa volta si chiude definitivamente. Più chiedo chiarezza e più succedono cose strane». CHE SENSO ha attendere per venti giorni che Bergamini diventi il nuovo amministratore della società svizzera, quando è un’altra che deve effettuare il bonifico necessario per aprire la due diligence? Le stranezze non finiscono qui. Ieri sera un comunicato annunciava che Lorenzo Gaidella si ritirava dalla trattativa. «Un suo omonimo a me risulta protestato, non sarà sicuramente lui anche perché in serata mi è stato detto che il professionista del gruppo lavora nella repubblica di San Marino», prosegue Sabatini. Ora rimangono solo in tre e il terzo, il funzionario di banca reggiano Massimo Rovani, raggiunto telefonicamente, ha dichiarato di muoversi esclusivamente per amore della pallacanestro, un amore costoso dato che dovrà versare circa 3 milioni di euro se l’operazione andrà in porto. A questo punto una domanda sorge spontanea: quei tifosi che hanno convinto Sabatini a cedere la Virtus, sono ancora sicuri che questa sia la cosa migliore per la V nera? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Paul The Rock Posted July 15, 2009 Share Posted July 15, 2009 Mah... sempre più assurda la storia della cessione.... Link to comment Share on other sites More sharing options...
alberto Posted July 15, 2009 Share Posted July 15, 2009 una faccenda in cui entrano svizzera, soldi e san marino tutti insieme è sicuramente destinata a finire male... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Paul The Rock Posted July 15, 2009 Share Posted July 15, 2009 una faccenda in cui entrano svizzera, soldi e san marino tutti insieme è sicuramente destinata a finire male... O quantomeno c'è dietro sicuramente qualcosa di poco "chiaro".... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dragonheart Posted July 15, 2009 Share Posted July 15, 2009 una faccenda in cui entrano svizzera, soldi e san marino tutti insieme è sicuramente destinata a finire male... Uno che ha soldi a San Marino e si cerca tutta la visibilità che deriva dal comprare la Virtus, dev'essere addirittura più pirla di Sabatini. Il che è tutto dire... Link to comment Share on other sites More sharing options...
alberto Posted July 16, 2009 Share Posted July 16, 2009 infatti... Bologna rimane nelle mani di Sabatini Virtus Pallacanestro Bologna informa che la Società International Business Assets - IBA s.a., che ha stipulato in data 13 Luglio 2009 un contratto di deposito vincolato per l'acquisizione del pacchetto della Società, non ha rispettato le condizioni previste (apertura del conto e versamento dell'importo pattuito entro il 15 Luglio), chiedendo in data odierna l'ennesima proroga dei termini per il deposito cauzionale di 6.000.000 di euro (dei 9.000.000 totali della trattativa). Preso atto del mancato rispetto delle clausole pattuite, Virtus Pallacanestro Bologna ritiene definitivamente conclusa la trattativa in corso e risolto il contratto siglato in data 13 luglio 2009. Link to comment Share on other sites More sharing options...
MarkBuford Posted July 16, 2009 Share Posted July 16, 2009 infatti...Bologna rimane nelle mani di Sabatini Virtus Pallacanestro Bologna informa che la Società International Business Assets - IBA s.a., che ha stipulato in data 13 Luglio 2009 un contratto di deposito vincolato per l'acquisizione del pacchetto della Società, non ha rispettato le condizioni previste (apertura del conto e versamento dell'importo pattuito entro il 15 Luglio), chiedendo in data odierna l'ennesima proroga dei termini per il deposito cauzionale di 6.000.000 di euro (dei 9.000.000 totali della trattativa). Preso atto del mancato rispetto delle clausole pattuite, Virtus Pallacanestro Bologna ritiene definitivamente conclusa la trattativa in corso e risolto il contratto siglato in data 13 luglio 2009. Si prospettano tempi duri a "basket city"... Peccato che la nostra basket city non stia tanto meglio. Link to comment Share on other sites More sharing options...
joe Posted July 16, 2009 Share Posted July 16, 2009 Si prospettano tempi duri a "basket city"...Peccato che la nostra basket city non stia tanto meglio. però almeno noi siamo sopravvissuti!!! Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mangusta Posted July 16, 2009 Share Posted July 16, 2009 Tempi duri ? Mi sembra di capire che se non cacciano la grana Sabatini si tieni il suo giocattolo quindi...la virtus continua tranquilla Link to comment Share on other sites More sharing options...
simon89 Posted July 16, 2009 Share Posted July 16, 2009 Sabatini non cede la Virtus Fortitudo nel dramma Confusione tra il proprietario e gli acquirenti: intanto i soldi non ci sono. E i cugini non saranno iscritti alla Lega2 VINCENZO DI SCHIAVI BOLOGNA-Basketcity, ammesso che la si possa ancora chiamare così, vive ore di confusione in casa Virtus e ore drammatiche sulla sponda opposta, dove la Fortitudo è ormai a un passo dalla mancata ammissione allaLega2.Sabatini rimane La telenovela della presunta cessione dellaVirtus da parte di Claudio Sabatini al pool di acquirenti che ha come referente Stefano Tonelli, dovrebbe essere arrivata ai titoli di coda. Con un finale abbastanza scontato: il club rimane nelle mani dell'attuale proprietario che stavolta sembra aver definitivamente chiuso ogni margine di trattativa. Claudio Sabatini precisa: «Avevamo stabilito come termine perentorio Der il versamento dei 6 milioniil 15 luglio. I soldi non sono arrivati e non è prevista alcuna possibilità di posticipare la data. Gli accordi sono stati disattesi e quindi la trattativa è chiusa». Stefano Tonelli ribatte: «Non abbiamo chiesto alcun posticipo. Siamo molto contrariati. Parleremo a tempo debito». Ma di fatto il film della cessione finisce qui. Il mancato bonifico attraverso la società svizzera International Business Assets (quella prevista dal contratto di cessione del club) invaliderebbe gli accordi presi finora. Bisognerebbe quindi ripartire da zero e rimettersi al tavolo per stilare un nuovo protocollo di accordi basati su nuove tempistiche, ma da questo orecchio Sabatini proprio non ci sente.Mercato Virtus Avanti dunque con l'ancien regime e l'istrionico Sabba che continuerà a governare sulla V nera. Il programma per la prossima stagione peraltro è già stato pianificato e quasi interamente realizzato. Senza le coppe europee (la Virtus ha rinunciato all'Euro-cup) Lino Lardo avrà a disposizione otto giocatori «veri» più Maraschini e Malagoli da lanciare. I confermati sono tre: Vukcevic, Koponen e Blizzard. Quattro i nuovi arrivi: Collins, che sarà il perno del nuovo progetto tecnico, Hurd e Maggioli (ormai vicinissimi, anche se manca ancora qualche dettaglio) e infine il prestito di Moss da Siena. Un'operazione questa che Minucci e Sabatini stanno perfezionando ma che non pare essere immediata. Dopodiché la Virtus cercherà un lungo comunitario che possa giocare da pivot ma anche, all'occorrenza, da ala forte. Sotto contratto c'è anche Ford che comunque verrà ceduto perché costa troppo. Probabilmente finirà in Spagna (Siviglia o Bilbao). Dramma Fortitudo- In casa Fortitudo invece la situazione è agonizzate. Ieri il blitz degli ispettori della Comtec nella sede del club. Secondo indiscrezioni i conti non tornano: alcune pendenze non sarebbero state pagate e la somma dovuta pare cospicua. Nella relazione al consiglio Federale la Comtec dovrebbe esprimere parere negativo circa l'iscrizione alla Legadue. Sarà poi il C.f. che si terrà domani a valutare l'eventualità di offrire al club, previo pagamento di quanto dovuto sebbene il presidente Sacrati abbia sforato ogni tempistica immaginabile, un salvacondotto. Le speranze di vedere la Fortitudo iscritta a un campionato professionistico sembrano però quasi inesistenti. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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