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Cordata e Charlie Recalcati


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Risalire per risprofondare sarebbe peggio che impiegare due stagioni per risalire su solide e durature basi. Con un po' di oCULatezza le due ipotesi potrebbero anche coesistere: tre giocatori davvero di primo piano a far da chioccia a cinque-sei giovani davvero di belle speranze che abbiano la possibilità di fare bene. Diciamo un play e un centro stranieri che facciano la differenza, con Passera, Boscagin, Genovese, Marusic, Rosignoli, Ghiacci, Nicolò Melli, Martinoni, Pietras, Brkic (solo un elenco casuale: sono benvenute proposte più serie); poi due elementi esperti (uno potrebbe essere Galanda).

Non sarebbe molto diversa dalla Varese di A2 con Komazec (certo, occorre prendere l'equivalente dell'immenso Arjian e sperare che tra i ragazzini ci sia un simil-Menego). E permetterebbe una stagione di vertice (la certezza di vincere il campionato nessuno può averla) e al tempo stesso una scrematura di giocatori per verificarne la capacità di giocare al piano superiore.

Pillastrini come allenatore potrebbe andare bene.

E, anche se in questo momento Varese non ha nessun appeal (vera ragione per cui i Castiglioni meritano le peggiori critiche!), credo che non sarebbe così disprezzato da giocatori futuribili avere uno spazio importante sotto le Prealpi (meglio che a Jesi, o Ferrara, con tutto il rispetto...).

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non mi dispiacerebbe affatto...... passerino play skelin o galanda centro bosca ala e poi 2 extracomunitari che spaccano veramente. il tutto condito da qualche riserva con esperienza ( soprattutto in play ) e una buona dose di giovani buoni e futuribili non sarebbe male.

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Comincia a sorgermi il dubbio che quella storiella sulla retrocessione pilotata per, risparmiare e magari disfarsi del carrozzone, non fosse poi così peregrina.

Del resto, se ti tiri in società una cordata che vuol far crescere i giovani dal vivaio fino alla prima squadra, non puoi mica pensare di mandarli a battagliare contro gli extravolponi della legaA.

Meglio diventare un bel farm team che oscilla tra legadue e B1.

:bye::o

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non mi dispiacerebbe affatto...... passerino play skelin o galanda centro bosca ala e poi 2 extracomunitari che spaccano veramente. il tutto condito da qualche riserva con esperienza ( soprattutto in play ) e una buona dose di giovani buoni e futuribili non sarebbe male.

Skelin è extracomunitario, quindi o Galanda o lui e solo un altro extra.

E con Passera e Boscagin in campo ci deve essere uno che segna per tre, senza troppo confidare negli assist del play, ovviamente.

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Risalire per risprofondare sarebbe peggio che impiegare due stagioni per risalire su solide e durature basi. Con un po' di oCULatezza le due ipotesi potrebbero anche coesistere: tre giocatori davvero di primo piano a far da chioccia a cinque-sei giovani davvero di belle speranze che abbiano la possibilità di fare bene. Diciamo un play e un centro stranieri che facciano la differenza, con Passera, Boscagin, Genovese, Marusic, Rosignoli, Ghiacci, Nicolò Melli, Martinoni, Pietras, Brkic (solo un elenco casuale: sono benvenute proposte più serie); poi due elementi esperti (uno potrebbe essere Galanda).

Non sarebbe molto diversa dalla Varese di A2 con Komazec (certo, occorre prendere l'equivalente dell'immenso Arjian e sperare che tra i ragazzini ci sia un simil-Menego). E permetterebbe una stagione di vertice (la certezza di vincere il campionato nessuno può averla) e al tempo stesso una scrematura di giocatori per verificarne la capacità di giocare al piano superiore.

Pillastrini come allenatore potrebbe andare bene.

E, anche se in questo momento Varese non ha nessun appeal (vera ragione per cui i Castiglioni meritano le peggiori critiche!), credo che non sarebbe così disprezzato da giocatori futuribili avere uno spazio importante sotto le Prealpi (meglio che a Jesi, o Ferrara, con tutto il rispetto...).

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Il livello di talento dei giocatori italiani è crollato. Se si pescasse un fenomeno alla Komazec (ma chi potrebbe trovarlo tra i cento dirigenti in organico?) scapperebbe in NBA o in russia, così come un italiano sopra la media.

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Però attenzione la prima Sutor di Pillastrini, presa in B1 e fuori dai playoff, seppur con Vitali Amoroso Canavesi Chiaramello era ben lontana come personalità da questa...merito di Pillastrini tutto quel che vedi oggi ( ricordo bene il primo Vitali), merito di Finelli aver proseguito il lavoro di Pillastrini, merito della società aver fatto crescere i giovani con tranquillità non dando loro eccessive responsabilità.

Vitali, miglior play italiano oggi, è cresciuto dietro Childress e Garris; mai pensato di affidare a lui la titolarità del ruolo.

Non voglio dire che Pillastrini sia incapace, ovviamente. Però la nostra situazione è più vicina a quella della Sutor o a quella della Virtus?

E il titolo (discutibile) di miglior play Italiano Vitali l'ha conquistato solo grazie al ritiro del Poz :bye:

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Decisamente quella della Sutor...impronta italiana, con giovani reclutati, ed un insegnante di basket che avrà sempre bisogno di gocatori disposti ad imparare.

La Virtus era ben altra cosa, più bisognosa di un gestore che di un allenatore.

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Risalire per risprofondare sarebbe peggio che impiegare due stagioni per risalire su solide e durature basi. Con un po' di oCULatezza le due ipotesi potrebbero anche coesistere: tre giocatori davvero di primo piano a far da chioccia a cinque-sei giovani davvero di belle speranze che abbiano la possibilità di fare bene. Diciamo un play e un centro stranieri che facciano la differenza, con Passera, Boscagin, Genovese, Marusic, Rosignoli, Ghiacci, Nicolò Melli, Martinoni, Pietras, Brkic (solo un elenco casuale: sono benvenute proposte più serie); poi due elementi esperti (uno potrebbe essere Galanda).

Non sarebbe molto diversa dalla Varese di A2 con Komazec (certo, occorre prendere l'equivalente dell'immenso Arjian e sperare che tra i ragazzini ci sia un simil-Menego). E permetterebbe una stagione di vertice (la certezza di vincere il campionato nessuno può averla) e al tempo stesso una scrematura di giocatori per verificarne la capacità di giocare al piano superiore.

Pillastrini come allenatore potrebbe andare bene.

E, anche se in questo momento Varese non ha nessun appeal (vera ragione per cui i Castiglioni meritano le peggiori critiche!), credo che non sarebbe così disprezzato da giocatori futuribili avere uno spazio importante sotto le Prealpi (meglio che a Jesi, o Ferrara, con tutto il rispetto...).

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il problema sta proprio qui: di komazec e meneghin non ce ne sono (nemmeno che gli assomiglino lontanamente) e se ci fossero non verrebbero in LegaDue

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Decisamente quella della Sutor...impronta italiana, con giovani reclutati, ed un insegnante di basket che avrà sempre bisogno di gocatori disposti ad imparare.

La Virtus era ben altra cosa, più bisognosa di un gestore che di un allenatore.

A proposito di giovani, Cerella è ancora in prova o è già migrato verso altri lidi?

E, senza allenatore, chi deciderà se tenerlo o meno?

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A proposito di giovani, Cerella è ancora in prova o è già migrato verso altri lidi?

E, senza allenatore, chi deciderà se tenerlo o meno?

Non credo sia mai arrivato...

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Decisamente quella della Sutor...impronta italiana, con giovani reclutati, ed un insegnante di basket che avrà sempre bisogno di gocatori disposti ad imparare.

La Virtus era ben altra cosa, più bisognosa di un gestore che di un allenatore.

Non mi riferivo alla situazione della squadra, ma a quella della società.

Assomigliamo più all'organizzata e "protettiva" Montegranaro o alla Virtus di Sabatini?

Tra l'altro il buon Pillastrini sembra già essere stato "stroncato" dalla famigerata "cordata"... a favore di Recalcati (alla faccia del "progetto giovani"!).

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Nuove esplosioni nel risiko delle poltrone

23/05/2008 09:29

Decisive la conferma di Messina e la scelta di Treviso. In ballo anche Zanca, Baiesi e Vacirca

- Corriere di Bologna -

Conosciuta la «legge dell'incastro», partita da un mese la volata a poltrone, scranni dirigenziali, panchine e posizioni subalterne, il domino che ne sta uscendo è come sempre sorprendente. In lizza, da subito, c'erano diversi club: le bolognesi in cerca di rilanci, Milano alle prese con il passaggio di proprietà nelle mani d'Armani, Treviso con la centrifuga interna, Biella, Pesaro e Montegranaro agganciate giocoforza al treno dovendo aspettare le altrui mosse per assestare le proprie strategie. A Madrid crollano mesi di chiacchiere e strategie, con Messina che spiazza l'Europa rifirmando al Cska e bloccando, di fatto, l'uscita di Crippa dalla dirigenza moscovita. Lì il treno piglia il primo importante bivio, il trono di Barcellona resta libero — tarpando i sogni milanesi d'avere Scariolo, diretto appunto in Catalogna — e la Fortitudo non mette le mani sul gm prescelto (e quello che avrebbe avallato l'operazione Drucker). Un 4 maggio detonante, insomma, destinato a restare nella piccola storia del giro di valzer di piazze, manager e allenatori.

Rimescolate le carte, l'Aquila si rigetta su Savic, col quale i contatti erano sempre rimasti aperti, ma s'apre inevitabilmente il caso Drucker-Sakota, di cui abbiamo abbondantemente discertato. Dietro le quinte, la Virtus apre la pista per Atripaldi, prima interrotta poi riallacciata, Milano prepara l'atterraggio di Djordjevic e Zanca, ma c'è l'ennesimo colpo di scena. Stavolta il fulcro è Treviso e la sorprendente (in parte) scelta della soluzione interna, col rafforzamento della posizione di Iacopini, il ritorno in pista di Lefebre e i saluti al dimissionario Atripaldi. Nessuno credeva veramente alla svolta autocratica alla Marca, eppure anche lì l'uscita dal mercato della Benetton ha ridisegnato le globali strategie. E il gioco delle sedie, in cui ad un certo punto pareva ci fossero più scranni che ballerini, s'è trasformato in una corsa all'incarico.

Biella il gm l'ha, ed è Baiesi, ma la situazione in forte divenire rischia di rivoluzionare le posizioni: oggi all'incontro informale dei soci si discuterà anche di quello, dell'ipotesi d'avere Atripaldi con Baiesi, Atripaldi senza Baiesi, né Atripaldi né Baiesi. A Pesaro sbirciano la vetrina per inserire una persona operativa sul mercato. La Virtus aspetta, mediterà in caso di no che fare di Luchi (tenuto nell'ombra ma autore d'un prezioso lavoro di collante durante la balorda stagione). A Milano, carezzato il sogno di grandeur, c'è in pole la soluzione interna con Caja coach, Coldebella gm e Zanca che rimane a Montegranaro. Udine ha dirigente e allenatore sotto contratto ma è pronta a cambiare. Pure a Roma non è certo che resti Bodiroga. E Capo d'Orlando attende domani la risposta di Vacirca, uno dei giovani migliori su piazza, avvicinato nei giorni scorsi a club del nord. E nel turbine, la Fortitudo che s'è già piazzata, ha il vantaggio di poter partire con la ricostruzione, mentre tutti gli altri ancora inseguono l'uomo dei sogni. La volata dei tre più concupiti, Atripaldi, Baiesi e Vacirca, è appena iniziata, ma quel 4 maggio, in questo surreale Risiko, vale come un triplo 6 ai dadi.

D. L.

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Per Cerella problemi "contrattuali" con Potenza.

Ora sta "provando" in maglia azzurra.

Problemi risolvibili (gli scade il contratto a fine stagione?) oppure nulla di fatto anche per lui?

Speriamo che in azzurro non impari troppo da Boscagin...

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Problemi risolvibili (gli scade il contratto a fine stagione?) oppure nulla di fatto anche per lui?

Speriamo che in azzurro non impari troppo da Boscagin...

Contratto in scadenza 30/6. Se Potenza regola, i problemi si risolvono...

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Ve la ricordate questa storia????

Una scelta di cuore

Carlton Myers fa esplodere Reggio. L’ex capitano azzurro vestirà la maglia della nuova Viola Reggio Calabria.

di Leonardo Godano - 21/08/2001

Torniamo un po’ indietro nel tempo. In casa Fortitudo inizia a girare la voce che la dirigenza voglia puntare su Andrea Meneghin (contestatissimo dalla Fossa) e quindi liberarsi del capitano.

Myers sa che si è chiuso un ciclo e quindi inizia a guardarsi in giro. Mezza Europa si fa avanti. Il Tau Vitoria sembra in pole position quando dall’ombra del sud si alza la voce di Domenico Barbaro, l’imprenditore che ha salvato la Viola Reggio Calabria dal fallimento e aveva annunciato grandi investimenti.

Infatti dopo il colpo con l’ingaggio di Carlo Recalcati come coach subito la nuova società aveva acquistato il play Byron Dinkins l’ala Brian Evans e il centro Anthony Miller già prospettando un gran quintetto.

Ma il piatto forte ancora non era stato servito. Forti sono state le voci di un interessamento della Viola per Arvydas Sabonis che è ancora sotto contratto con i Portland (23 miliardi a stagione) ma che farebbe carte false per avvicinarsi a casa. Poi spunta il nome di Pozzecco sempre in sintonia con Recalcati che in una piazza come Reggio sarebbe un idolo assoluto.

E dopo questo contatti, al tramonto di una bollente giornata di agosto, ecco spuntare la sagoma di Carlton Myers.

“Non sono venuto per giocare a pallacanestro, sono qui per vincere lo scudetto. Altre posizioni in classifica non mi interessano. Resterò in Calabria a vita”. Sono queste le prime parole di Myers nella conferenza stampa di presentazione. Più di mille persone ascoltavano sbalordite il campione romagnolo predicare amore per la società, per la squadra e per la città calabrese.

A convincere Myers a rinunciare alle offerte del Tau e ad accettare quelle della Viola ha sicuramente inciso la presenza di Carlo Recalcati e il fatto che il neopresidente Barbaro stia costruendo una squadra da scudetto.

“Dopo aver conosciuto i programmi ambiziosi del presidente, non ho avuto dubbi sulla scelta. Mi sento un uomo del sud e sono sicuro che mi troverò bene.”

Mentre viene presentato l’ex Fortitudo, una gigantesca coda di tifosi sottoscriveva l’abbonamento.

Non si sa niente riguardo al contratto e alla durata. Si parla di una cifra di 3 miliardi netti a stagione per 3 anni. L’unica cosa certa è che Myers ha chiesto di giocare con la maglia numero 10 perché sa che quel numero per lui è magico e di magie a Reggio se ne vedranno tante.Una scelta di cuore

Carlton Myers fa esplodere Reggio. L’ex capitano azzurro vestirà la maglia della nuova Viola Reggio Calabria.

La nostra storia mi sa tanto di bufala e presa per il culo come questa vicenda, solo che per loro è durato il tempo di un caffè....mentre per noi.. è dall'inizio di questa sciagurata stagione che ci pigliano per i fondelli

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fai il bravo emaz.

qualcosa succede.

che cosa, lo vedremo a tempo debito.

pensaci: c'è troppo silenzio. :lol:

Io ci sto pensando da un pezzo e l'unica cosa che mi salta all'occhio è che comunque la "cordata",condivisibili o no,abbia le idee molto più chiare della nostra cara amata proprietà,in quanto,quest'ultimi,hanno esplicitato molto bene quello ,o quelli che non volevano ,ma non con altrettanto vigore e sicurezza,quello che per loro dovrebbe essere imprescindibile.

Cioè,il loro Gm e l'allenatore da "lui"scelto!

Questo è stato il dilemma maggiore che qualsiasi allenatore di buon senso,ha preso in considerazione.

Anche i muri sanno che Vescovi sta facendo il mercato,ma anche i sassi sanno quanto può non risultare credibile.

Qual è il problema?

Qual era il problema?

Quale continuerà ad essere il problema?

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fai il bravo emaz.

qualcosa succede.

che cosa, lo vedremo a tempo debito.

pensaci: c'è troppo silenzio. :lol:

Io sono bravo (cit.)

è che mi son rotto delle prese per il culo, della situazione attuale e non oso immaginare quella futura

Qual è il problema?

Qual era il problema?

Quale continuerà ad essere il problema?

Chi è il problema?

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Io sono bravo (cit.)

è che mi son rotto delle prese per il culo, della situazione attuale e non oso immaginare quella futura

Chi è il problema?

Il problema,secondo me,prima di essere una persona è un concetto.

Ma mi fa specie che sia proprio tu a chiedermelo!

Questi continuano a preoccuparsi e a deridere il budget che l'eventuale cordata metterebbe a disposizione.

Ma cosa gliene frega?

Come per dire..che se mettono 100 al posto di 82,saltano idee,Gm,teen manager,mogli e figli compresi?

Ma dove sta l'etica,od il progetto,se non vogliamo andare troppo nel filosofico....

Bravi solo a far partire il sito con gogne mediatiche alla volta di questo o quello,tramite spifferate

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Il problema,secondo me,prima di essere una persona è un concetto.

Ma mi fa specie che sia proprio tu a chiedermelo!

Questi continuano a preoccuparsi e a deridere il budget che l'eventuale cordata metterebbe a disposizione.

Ma cosa gliene frega?

Come per dire..che se mettono 100 al posto di 82,saltano idee,Gm,teen manager,mogli e figli compresi?

Ma dove sta l'etica,od il progetto,se non vogliamo andare troppo nel filosofico....

Bravi solo a far partire il sito con gogne mediatiche alla volta di questo o quello,tramite spifferate

Simo la mia era una domanda ironica :lol:

Il problema sta nel manico, nel qualunquismo e pressapochismo che la dirigenza mette nella pallacanestro varese...

Nessuna programmazione a lungo periodo, nessun interesse nel coltivare un programma serio e futuribile, tutto è basato dall'estemporaneità delle dichiarazioni e dall'umore delle persone

Questi voglion continuare a remare sia con cordata sia senza cordata sparando sui giornali e cercando di uscire sempre come salvatori della patria

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Simo la mia era una domanda ironica :lol:

Il problema sta nel manico, nel qualunquismo e pressapochismo che la dirigenza mette nella pallacanestro varese...

Nessuna programmazione a lungo periodo, nessun interesse nel coltivare un programma serio e futuribile, tutto è basato dall'estemporaneità delle dichiarazioni e dall'umore delle persone

Questi voglion continuare a remare sia con cordata sia senza cordata sparando sui giornali e cercando di uscire sempre come salvatori della patria

E allora lancio una provocazione...

Se la cordata non fosse mai esistita,vendevano i diritti o avrebbero comunque abbozzato una squadra ed un progetto?

"Abbiamo 5,ci sono allenatori in giro che verrebbero per quella cifra?

No,solo il cuggino del Cecco o lo zio del Max.

Allora,facciamo una cosa,visto che qui dentro siamo tutti allenatori,tiriamone uno a sorte che ci rappresenti e dividiamoci il gruzzoletto da soli.

Come?

Ah,si,manca il capro espiatorio....

Vabbè,poco importa,noi cominciamo,poi il primo che inciampa,o ci giriamo dall'altra parte o regaliamo un po' di letterine."

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Il problema,secondo me,prima di essere una persona è un concetto.

Ma mi fa specie che sia proprio tu a chiedermelo!

Questi continuano a preoccuparsi e a deridere il budget che l'eventuale cordata metterebbe a disposizione.

Ma cosa gliene frega?

Come per dire..che se mettono 100 al posto di 82,saltano idee,Gm,teen manager,mogli e figli compresi?

Ma dove sta l'etica,od il progetto,se non vogliamo andare troppo nel filosofico....

Bravi solo a far partire il sito con gogne mediatiche alla volta di questo o quello,tramite spifferate

La derisione e sfiducia nei confronti della cordata è data dai fatti...presentatisi come 7/8 imprenditori di buon livello, si scopre che trattasi in realtà di un paio di sponsor e nulla più.

Dettar condizioni del tipo, Recalcati prima e unica scelta significa non aver ben capito cosa significa la A2...

Vescovi è l'unico soggetto credibile che noi si abbia... l'unico che ha ben compreso come fosse necessario tornare a parlare di basket.

Edited by sertar
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