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Chiapparo vergognati


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A me non sembra che Varese sia "trattata a pesci in faccia" dagli arbitri, semplicemente STASERA hanno fatto un non-fischio che fa gridare vendetta. E stop.

E visto che siamo SOLI e ULTIMI in classifica solo per NOSTRI demeriti, anche se sarebbe lecito appare un po' patetico e poco credibile fare le vittime parlando di soprusi arbitrali...

Lungi da me sostenere che non ci meritiamo l'ultima posizione per il basket indecente sin qui offerto, sono il primo ad essere critico, però, come dire, a ciascuno il suo.

Sia che siamo ultimi in classifica, sia che siamo ai playoff con Milano come l'anno scorso, non si tratta di fare le vittime: si tratta di pretendere un sacrosanto arbitraggio giusto ed equo.

Cosa che, evidentemente, chi di dovere non pensa di dover offrire spontaneamente come servizio.

Qualche errore, da ambo le parti (stasera ho visto anche due dei nostri spingere uno fuori campo e poi vedersi assegnata la rimessa), ci può stare.

Ma visto che l'arbitro era LI', ed il fatto che sia stata usata la mannaia è palese, io alla buona fede stavolta non ci credo.

Stasera, tutto sommato, la partita non è stata persa per particolari demeriti dei nostri ma per degli EPISODI, uno dei quali, forse decisivo, è questo. E mi sembra giusto arrabbiarsi, come ci si arrabbia con Hafnar quando è indisponente, con Mrsic quando non capisce niente di quello che succede, con Passera che fa il fenomeno cercando l'anticipo lasciando l'avversario libero di tirare da 3, con Chiapparo per i giocatori che ha scelto.

I nostri avversari si chiamano ScavoSpar Pesaro, non arbitri. Ed è di Pesaro che dobbiamo essere più forti.

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Scusa ma...non è vero!

Skelin al rientro nel 4° periodo ha fatto 0 (ZERO) in tutte le voci statistiche.

Nel supplementare ha messo 3 punti, con 1/2 al tiro e 1/2 ai liberi.

Scusami, Cinghio, eh, ma mi parrebbe giusto anche sottolineare che Mate, nel 4° periodo, è rientrato solo a meno di 3' dalla fine, ricevendo tra l'altro uno splendido "assist" di Capin 1 metro lontano da lui all'altezza di 25cm. dal suolo, nonchè un altra palla-assist-fantasioso :nono[1]: di Hafnar 2m. lontano da lui, naturalmente molto all'esterno dell'area.

Poi magari ricordo male io, però, insomma... :pirate:

Dimenticavo: ma ho visto solo io dei tagli/blocchi mirabili di Skelin ad escludere metà difesa pesarese che aspettavano solo un ribaltamento del lato x aggredire ed accoltellare definitivamente la loro difesa collassata sul lato forte...? Naturalmente, ribaltamento mai avvenuto, x difetto dei nostri passatori...oppure ricordo male io?

Edited by Silver Surfer
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Scusami, Cinghio, eh, ma mi parrebbe giusto anche sottolineare che Mate, nel 4° periodo, è rientrato solo a meno di 3' dalla fine, ricevendo tra l'altro uno splendido "assist" di Capin 1 metro lontano da lui all'altezza di 25cm. dal suolo, nonchè un altra palla-assist-fantasioso :nono[1]: di Hafnar 2m. lontano da lui, naturalmente molto all'esterno dell'area.

Poi magari ricordo male io, però, insomma... :pirate:

No, ricordi benissimo...infatti neanche tu hai visto i 2 canestri che diceva pxg14.

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Varese da anni non sta contando un cazzo, è inutile che ce la prendiamo con Cicoria, siamo dei beep.. abbiamo perso per colpa di decisioni beep fatte da un beep!

Chi non si può contestare..

Guinness, queste parole ti fanno onore.

Ti quoto fino alla morte.

Su Chiapparo sto scrivendo due righe anche a Varesenews, poi posterò.

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Quotone per Guinness !

Cinghio, davvero non comprendo la tua difesa ad un tecnico rivelatosi del tutto inadeguato e CAUSA PRIMA della sconfiitta assurda di ieri sera.......

:nono[1]::pirate::blink: ...mi fermo qui perchè no mi è ancora passata..... :angry::hmm:

Edited by ROOSTERS99
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Ma imporre noi le scelte a Sacripanti e non viceversa, pareva brutto?

Ci voleva coraggio.

Si doveva usare la fisicità di Skelin, per obbligare Sacripanti a dterminate scelte nei quintetti, e invece siamo stati noi vittima di questa situazione utilizzando un 5 leggero per Slay.

Col risultato di perdere profondità nel gioco e quel minimo di fluidità offensiva che avevamo.

Hicks i canestri li avrebbe fatti comunque, ma qualche canestro in più l'avremmo fatto pure noi ( ti ricordo 15 a 3 il parziale. TRE...)

A me non sembra che Varese sia "trattata a pesci in faccia" dagli arbitri, semplicemente STASERA hanno fatto un non-fischio che fa gridare vendetta. E stop.

E visto che siamo SOLI e ULTIMI in classifica solo per NOSTRI demeriti, anche se sarebbe lecito appare un po' patetico e poco credibile fare le vittime parlando di soprusi arbitrali...

quoto entrambi....il sig.Duranti ha sbagliato clamorosamente...era a mezzo metro..ma il fallo non fatto dai nostri alla fine dei regolamentari?!QUalunque squadra anche all'oratorio da sola avrebbe capito che bisognava fare fallo dopo che Pesaro avrebbe passato la metà campo...Mrsic pare averlo detto...(non così chiaramente visto che dopo in campo è avvenuto l'esatto contrario) ma da dei giocatori di serie A un minimo di esperienza e di capacità di capire le situazioni della partita me le aspetto...ma con la squadra che abbiamo...Capin purtroppo porta dei limiti in difesa pazzeschi...non tiene mai il suo uomo....e ieri poi in attacco la gestione dei possessi è stata a dir poco scandalosa a mio parere...(bene solo al tiro)urge un playmaker che sappia anche difendere...a sto punto ci tenevamo Keys.....

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E' inutile possiamo inventarci mille scuse e piangere sull'arbitraggio (sicuramente inadeguato... :nono[1]: ) ma questa squadra è scarsa...

Scarsa nella guida di un allenatore ASSOLUTAMENTE INCOMPETENTE, scarsa nel ruolo di play dove il buon Capin NON è in grado di gestire la squadra (non è play d'ordine) è un OTTIMO cambio, PASSERA è un play da A2 (o da ultima di A1 come dir si voglia) benchè abbia fatto incredibili progressi è palesemente debole come fisico non ha tiro e nei momenti topici sparisce anche negli assist (di Pozzeco ne esiste uno solo e purtroppo per noi era seduto in tribuna stampa caro Marchino...); giochiamo senza valore aggiunto degli stranieri (Hodge - Melvin ecc.) inutile ripetersi. Non basta avere inserito Skelin per recuperare cari miei Signori...

E adesso ? Adesso la vedo veramente dura, andiamo a Cantù dove le probabilità di vittoria sono ridotte al lumicino (non per la forza di Cantù ma per la nostra pochezza " mentale"), poi abbiamo Montegranaro dove ci asfalteranno e tra 3 settimane siamo ancora a 4 punti...E' inutile negarlo purtroppo la A2 è una triste realtà...

Ormai è dura ma ribadisco, sicuramente MRSIC A CASA più presto che subito insieme a Mister OIOLI mente suprema del mercato Varesino da anni...

Per CHIAPPARO non riesco a volergli male ma è inutile che si tolga la giacca e faccia finta di voler picchiare gli arbitri...dovrebbe schiaffeggiare se stesso!!!

CHE DELUSIONE RAGAZZI!!!!

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Scusami, Cinghio, eh, ma mi parrebbe giusto anche sottolineare che Mate, nel 4° periodo, è rientrato solo a meno di 3' dalla fine, ricevendo tra l'altro uno splendido "assist" di Capin 1 metro lontano da lui all'altezza di 25cm. dal suolo, nonchè un altra palla-assist-fantasioso :nono[1]: di Hafnar 2m. lontano da lui, naturalmente molto all'esterno dell'area.

Poi magari ricordo male io, però, insomma... :pirate:

Dimenticavo: ma ho visto solo io dei tagli/blocchi mirabili di Skelin ad escludere metà difesa pesarese che aspettavano solo un ribaltamento del lato x aggredire ed accoltellare definitivamente la loro difesa collassata sul lato forte...? Naturalmente, ribaltamento mai avvenuto, x difetto dei nostri passatori...oppure ricordo male io?

Quotone Silver!

E quoto anche Federico.

Skelin presenza assoluta sia in attacco che in difesa e ben al di là dei pochi punti messi a segno.

E del nostro non fallo a 5-6 secondi dal termine dei regolamentari vogliamo parlare??!? :blink:

Capin insopportyabile a mio avviso!

Ci serve un play come l'aria che respiriamo!!!

Chiapparo, anziché fare il pagliaccio a bordo campo pensa al bene della squadra e compra un play forte va!!!

Edited by spiff
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E' inutile possiamo inventarci mille scuse e piangere sull'arbitraggio (sicuramente inadeguato... :angry: ) ma questa squadra è scarsa...

Scarsa nella guida di un allenatore ASSOLUTAMENTE INCOMPETENTE, scarsa nel ruolo di play dove il buon Capin NON è in grado di gestire la squadra (non è play d'ordine) è un OTTIMO cambio, PASSERA è un play da A2 (o da ultima di A1 come dir si voglia) benchè abbia fatto incredibili progressi è palesemente debole come fisico non ha tiro e nei momenti topici sparisce anche negli assist (di Pozzeco ne esiste uno solo e purtroppo per noi era seduto in tribuna stampa caro Marchino...); giochiamo senza valore aggiunto degli stranieri (Hodge - Melvin ecc.) inutile ripetersi. Non basta avere inserito Skelin per recuperare cari miei Signori...

E adesso ? Adesso la vedo veramente dura, andiamo a Cantù dove le probabilità di vittoria sono ridotte al lumicino (non per la forza di Cantù ma per la nostra pochezza " mentale"), poi abbiamo Montegranaro dove ci asfalteranno e tra 3 settimane siamo ancora a 4 punti...E' inutile negarlo purtroppo la A2 è una triste realtà...

Ormai è dura ma ribadisco, sicuramente MRSIC A CASA più presto che subito insieme a Mister OIOLI mente suprema del mercato Varesino da anni...

Per CHIAPPARO non riesco a volergli male ma è inutile che si tolga la giacca e faccia finta di voler picchiare gli arbitri...dovrebbe schiaffeggiare se stesso!!!

CHE DELUSIONE RAGAZZI!!!!

Sono TOTALMENTE d'accordo con te

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Appena sfornata, in tema col thread.

Gentile redazione,

scrivo per una faccenda di importanza secondaria rispetto ai temi trattati tipicamente nella corrispondenza.

Ieri sera al palasport di Varese si è consumato l'ennesimo psicodramma di gruppo con la sconfitta della squadra di casa, nel caso specifico dopo un tempo supplementare. Tuttavia, non è degli aspetti tecnici dei quali vorrei disquisire ma di uno squallido episodio che è andato in scena a pochi secondi dal termine. Il protagonista è stato l'amministratore delegato della Pallacanestro Varese, che a tre secondi dal termine ha pensato bene di entrare in campo e di attaccare platealmente gli arbitri cimentandosi in un elaborato ballo di San Vito con tanto di indumenti gettati a terra. Il tutto sotto lo sguardo tra il compatimento e la preoccupazione dell'arbitro e di un pubblico che credeva (illuso) di aver veramente visto tutto.

Ciò che mi preme stigmatizzare è questa patetica, imbarazzante trasfigurazione di un dirigente che, non curante del suo ruolo e degli stendardi che pendevano a pochi metri dalla sua testa, ha imbastito (e non è la prima volta) questa gazzarra penosa calpestando nel suo delirio l'unica cosa che noi pubblico varesino pensavamo non ci potesse essere sottratta: la dignità. Non pago di aver allestito una delle formazioni più imbarazzanti degli ultimi dieci anni questa persona continua a tradire le regole base di uno sport che a Varese è considerato cosa seria per persone serie, prova ne sia il palasport gremito anche in un'annata in cui persino la lettura delle Pagine Gialle costituirebbe un'alternativa plausibile.

Vorrei anche soffermarmi sulla pericolosità sociale che tali esempi costituiscono in un momento storico in cui a tutti i protagonisti dello sport si chiede un comportamento assolutamente irreprensibile per non fomentare animi già oltremodo surriscaldati. In tempi di diffide ed arresti, viene anche da chiedersi come si possa permettere ad un signore, sebbene in giacca e cravatta, di entrare sul terreno di gioco e di inveire contro gli arbitri senza che nessuno osi dire nulla: difficile da spiegare a tutto il resto del pubblico, a cui un gesto del genere costerebbe probabilmente qualche mese di domeniche passate in questura.

Sono, siamo, abituati a tutto: abbiamo vinto tanto ed abbiamo perso parecchio. Ma se qualcuno ha deciso di volersi creare degli alibi trascinando per questo la Pallacanestro Varese nella polvere del ridicolo e del patetico, voglio augurarmi che la società sappia intervenire per tempo, essendoci in gioco qualcosa di più importante dei due punti.

Cordiali saluti

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Appena sfornata, in tema col thread.

Gentile redazione,

scrivo per una faccenda di importanza secondaria rispetto ai temi trattati tipicamente nella corrispondenza.

Ieri sera al palasport di Varese si è consumato l'ennesimo psicodramma di gruppo con la sconfitta della squadra di casa, nel caso specifico dopo un tempo supplementare. Tuttavia, non è degli aspetti tecnici dei quali vorrei disquisire ma di uno squallido episodio che è andato in scena a pochi secondi dal termine. Il protagonista è stato l'amministratore delegato della Pallacanestro Varese, che a tre secondi dal termine ha pensato bene di entrare in campo e di attaccare platealmente gli arbitri cimentandosi in un elaborato ballo di San Vito con tanto di indumenti gettati a terra. Il tutto sotto lo sguardo tra il compatimento e la preoccupazione dell'arbitro e di un pubblico che credeva (illuso) di aver veramente visto tutto.

Ciò che mi preme stigmatizzare è questa patetica, imbarazzante trasfigurazione di un dirigente che, non curante del suo ruolo e degli stendardi che pendevano a pochi metri dalla sua testa, ha imbastito (e non è la prima volta) questa gazzarra penosa calpestando nel suo delirio l'unica cosa che noi pubblico varesino pensavamo non ci potesse essere sottratta: la dignità. Non pago di aver allestito una delle formazioni più imbarazzanti degli ultimi dieci anni questa persona continua a tradire le regole base di uno sport che a Varese è considerato cosa seria per persone serie, prova ne sia il palasport gremito anche in un'annata in cui persino la lettura delle Pagine Gialle costituirebbe un'alternativa plausibile.

Vorrei anche soffermarmi sulla pericolosità sociale che tali esempi costituiscono in un momento storico in cui a tutti i protagonisti dello sport si chiede un comportamento assolutamente irreprensibile per non fomentare animi già oltremodo surriscaldati. In tempi di diffide ed arresti, viene anche da chiedersi come si possa permettere ad un signore, sebbene in giacca e cravatta, di entrare sul terreno di gioco e di inveire contro gli arbitri senza che nessuno osi dire nulla: difficile da spiegare a tutto il resto del pubblico, a cui un gesto del genere costerebbe probabilmente qualche mese di domeniche passate in questura.

Sono, siamo, abituati a tutto: abbiamo vinto tanto ed abbiamo perso parecchio. Ma se qualcuno ha deciso di volersi creare degli alibi trascinando per questo la Pallacanestro Varese nella polvere del ridicolo e del patetico, voglio augurarmi che la società sappia intervenire per tempo, essendoci in gioco qualcosa di più importante dei due punti.

Cordiali saluti

bravo Ponchiaz, condivido parola per parola

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Appena sfornata, in tema col thread.

Gentile redazione,

scrivo per una faccenda di importanza secondaria rispetto ai temi trattati tipicamente nella corrispondenza.

Ieri sera al palasport di Varese si è consumato l'ennesimo psicodramma di gruppo con la sconfitta della squadra di casa, nel caso specifico dopo un tempo supplementare. Tuttavia, non è degli aspetti tecnici dei quali vorrei disquisire ma di uno squallido episodio che è andato in scena a pochi secondi dal termine. Il protagonista è stato l'amministratore delegato della Pallacanestro Varese, che a tre secondi dal termine ha pensato bene di entrare in campo e di attaccare platealmente gli arbitri cimentandosi in un elaborato ballo di San Vito con tanto di indumenti gettati a terra. Il tutto sotto lo sguardo tra il compatimento e la preoccupazione dell'arbitro e di un pubblico che credeva (illuso) di aver veramente visto tutto.

Ciò che mi preme stigmatizzare è questa patetica, imbarazzante trasfigurazione di un dirigente che, non curante del suo ruolo e degli stendardi che pendevano a pochi metri dalla sua testa, ha imbastito (e non è la prima volta) questa gazzarra penosa calpestando nel suo delirio l'unica cosa che noi pubblico varesino pensavamo non ci potesse essere sottratta: la dignità. Non pago di aver allestito una delle formazioni più imbarazzanti degli ultimi dieci anni questa persona continua a tradire le regole base di uno sport che a Varese è considerato cosa seria per persone serie, prova ne sia il palasport gremito anche in un'annata in cui persino la lettura delle Pagine Gialle costituirebbe un'alternativa plausibile.

Vorrei anche soffermarmi sulla pericolosità sociale che tali esempi costituiscono in un momento storico in cui a tutti i protagonisti dello sport si chiede un comportamento assolutamente irreprensibile per non fomentare animi già oltremodo surriscaldati. In tempi di diffide ed arresti, viene anche da chiedersi come si possa permettere ad un signore, sebbene in giacca e cravatta, di entrare sul terreno di gioco e di inveire contro gli arbitri senza che nessuno osi dire nulla: difficile da spiegare a tutto il resto del pubblico, a cui un gesto del genere costerebbe probabilmente qualche mese di domeniche passate in questura.

Sono, siamo, abituati a tutto: abbiamo vinto tanto ed abbiamo perso parecchio. Ma se qualcuno ha deciso di volersi creare degli alibi trascinando per questo la Pallacanestro Varese nella polvere del ridicolo e del patetico, voglio augurarmi che la società sappia intervenire per tempo, essendoci in gioco qualcosa di più importante dei due punti.

Cordiali saluti

:angry:

Il mio pensiero lo conosci già .

Qui mi censuro .

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Non prendiamocela con gli arbitri.

Ricordo che al 34 minuto si era sul 71-59......

Come con Milano, sarà forse la paura di vincere, la non tranquillità, il non essere lucidi nei momenti caldi (playmaking), il non avere un leader offensivo a cui aggrapparsi, la scarsa esperienza della panchina, la mancanza di una mentalità vincente.....insomma guardiamoci in faccia e non scarichiamo responsabilità sugli altri.

Affrontare Cantù sotto di 2 punti poteva darci una carica non indifferente , adesso questa diventa una partità per noi fondamentale, perdere domenica significa A2 sicura. E' chiaro che, a meno di eventuali crolli di squadre adesso a 10 punti, la salvezza è un discorso a 3, noi, Cantù e Scafati.

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Appena sfornata, in tema col thread.

Gentile redazione,

scrivo per una faccenda di importanza secondaria rispetto ai temi trattati tipicamente nella corrispondenza.

Ieri sera al palasport di Varese si è consumato l'ennesimo psicodramma di gruppo con la sconfitta della squadra di casa, nel caso specifico dopo un tempo supplementare. Tuttavia, non è degli aspetti tecnici dei quali vorrei disquisire ma di uno squallido episodio che è andato in scena a pochi secondi dal termine. Il protagonista è stato l'amministratore delegato della Pallacanestro Varese, che a tre secondi dal termine ha pensato bene di entrare in campo e di attaccare platealmente gli arbitri cimentandosi in un elaborato ballo di San Vito con tanto di indumenti gettati a terra. Il tutto sotto lo sguardo tra il compatimento e la preoccupazione dell'arbitro e di un pubblico che credeva (illuso) di aver veramente visto tutto.

Ciò che mi preme stigmatizzare è questa patetica, imbarazzante trasfigurazione di un dirigente che, non curante del suo ruolo e degli stendardi che pendevano a pochi metri dalla sua testa, ha imbastito (e non è la prima volta) questa gazzarra penosa calpestando nel suo delirio l'unica cosa che noi pubblico varesino pensavamo non ci potesse essere sottratta: la dignità. Non pago di aver allestito una delle formazioni più imbarazzanti degli ultimi dieci anni questa persona continua a tradire le regole base di uno sport che a Varese è considerato cosa seria per persone serie, prova ne sia il palasport gremito anche in un'annata in cui persino la lettura delle Pagine Gialle costituirebbe un'alternativa plausibile.

Vorrei anche soffermarmi sulla pericolosità sociale che tali esempi costituiscono in un momento storico in cui a tutti i protagonisti dello sport si chiede un comportamento assolutamente irreprensibile per non fomentare animi già oltremodo surriscaldati. In tempi di diffide ed arresti, viene anche da chiedersi come si possa permettere ad un signore, sebbene in giacca e cravatta, di entrare sul terreno di gioco e di inveire contro gli arbitri senza che nessuno osi dire nulla: difficile da spiegare a tutto il resto del pubblico, a cui un gesto del genere costerebbe probabilmente qualche mese di domeniche passate in questura.

Sono, siamo, abituati a tutto: abbiamo vinto tanto ed abbiamo perso parecchio. Ma se qualcuno ha deciso di volersi creare degli alibi trascinando per questo la Pallacanestro Varese nella polvere del ridicolo e del patetico, voglio augurarmi che la società sappia intervenire per tempo, essendoci in gioco qualcosa di più importante dei due punti.

Cordiali saluti

Perfetto, non cerchiamo alibi, gli arbitri hanno fatto schifo sui due lati del campo e non è certo colpa loro se abbiamo perso.

Chiapparo penoso.

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Gentile redazione,

scrivo per una faccenda di importanza secondaria rispetto ai temi trattati tipicamente nella corrispondenza.

Ieri sera al palasport di Varese si è consumato l'ennesimo psicodramma di gruppo con la sconfitta della squadra di casa, nel caso specifico dopo un tempo supplementare. Tuttavia, non è degli aspetti tecnici dei quali vorrei disquisire ma di uno squallido episodio che è andato in scena a pochi secondi dal termine. Il protagonista è stato l'amministratore delegato della Pallacanestro Varese, che a tre secondi dal termine ha pensato bene di entrare in campo e di attaccare platealmente gli arbitri cimentandosi in un elaborato ballo di San Vito con tanto di indumenti gettati a terra. Il tutto sotto lo sguardo tra il compatimento e la preoccupazione dell'arbitro e di un pubblico che credeva (illuso) di aver veramente visto tutto.

Ciò che mi preme stigmatizzare è questa patetica, imbarazzante trasfigurazione di un dirigente che, non curante del suo ruolo e degli stendardi che pendevano a pochi metri dalla sua testa, ha imbastito (e non è la prima volta) questa gazzarra penosa calpestando nel suo delirio l'unica cosa che noi pubblico varesino pensavamo non ci potesse essere sottratta: la dignità. Non pago di aver allestito una delle formazioni più imbarazzanti degli ultimi dieci anni questa persona continua a tradire le regole base di uno sport che a Varese è considerato cosa seria per persone serie, prova ne sia il palasport gremito anche in un'annata in cui persino la lettura delle Pagine Gialle costituirebbe un'alternativa plausibile.

Vorrei anche soffermarmi sulla pericolosità sociale che tali esempi costituiscono in un momento storico in cui a tutti i protagonisti dello sport si chiede un comportamento assolutamente irreprensibile per non fomentare animi già oltremodo surriscaldati. In tempi di diffide ed arresti, viene anche da chiedersi come si possa permettere ad un signore, sebbene in giacca e cravatta, di entrare sul terreno di gioco e di inveire contro gli arbitri senza che nessuno osi dire nulla: difficile da spiegare a tutto il resto del pubblico, a cui un gesto del genere costerebbe probabilmente qualche mese di domeniche passate in questura.

Sono, siamo, abituati a tutto: abbiamo vinto tanto ed abbiamo perso parecchio. Ma se qualcuno ha deciso di volersi creare degli alibi trascinando per questo la Pallacanestro Varese nella polvere del ridicolo e del patetico, voglio augurarmi che la società sappia intervenire per tempo, essendoci in gioco qualcosa di più importante dei due punti.

Cordiali saluti

Amen

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Appena sfornata, in tema col thread.

Gentile redazione,

scrivo per una faccenda di importanza secondaria rispetto ai temi trattati tipicamente nella corrispondenza.

Ieri sera al palasport di Varese si è consumato l'ennesimo psicodramma di gruppo con la sconfitta della squadra di casa, nel caso specifico dopo un tempo supplementare. Tuttavia, non è degli aspetti tecnici dei quali vorrei disquisire ma di uno squallido episodio che è andato in scena a pochi secondi dal termine. Il protagonista è stato l'amministratore delegato della Pallacanestro Varese, che a tre secondi dal termine ha pensato bene di entrare in campo e di attaccare platealmente gli arbitri cimentandosi in un elaborato ballo di San Vito con tanto di indumenti gettati a terra. Il tutto sotto lo sguardo tra il compatimento e la preoccupazione dell'arbitro e di un pubblico che credeva (illuso) di aver veramente visto tutto.

Ciò che mi preme stigmatizzare è questa patetica, imbarazzante trasfigurazione di un dirigente che, non curante del suo ruolo e degli stendardi che pendevano a pochi metri dalla sua testa, ha imbastito (e non è la prima volta) questa gazzarra penosa calpestando nel suo delirio l'unica cosa che noi pubblico varesino pensavamo non ci potesse essere sottratta: la dignità. Non pago di aver allestito una delle formazioni più imbarazzanti degli ultimi dieci anni questa persona continua a tradire le regole base di uno sport che a Varese è considerato cosa seria per persone serie, prova ne sia il palasport gremito anche in un'annata in cui persino la lettura delle Pagine Gialle costituirebbe un'alternativa plausibile.

Vorrei anche soffermarmi sulla pericolosità sociale che tali esempi costituiscono in un momento storico in cui a tutti i protagonisti dello sport si chiede un comportamento assolutamente irreprensibile per non fomentare animi già oltremodo surriscaldati. In tempi di diffide ed arresti, viene anche da chiedersi come si possa permettere ad un signore, sebbene in giacca e cravatta, di entrare sul terreno di gioco e di inveire contro gli arbitri senza che nessuno osi dire nulla: difficile da spiegare a tutto il resto del pubblico, a cui un gesto del genere costerebbe probabilmente qualche mese di domeniche passate in questura.

Sono, siamo, abituati a tutto: abbiamo vinto tanto ed abbiamo perso parecchio. Ma se qualcuno ha deciso di volersi creare degli alibi trascinando per questo la Pallacanestro Varese nella polvere del ridicolo e del patetico, voglio augurarmi che la società sappia intervenire per tempo, essendoci in gioco qualcosa di più importante dei due punti.

Cordiali saluti

QUOTO,CHIAPPARO PENOSO!Ieri sera, dopo l'ennesima prestazione sconcertante, abbiamo dovuto assistere anche alla pagaliacciata del giullare Chiapparo. Incolpare gli arbitri, che pure ci hanno messo del loro, per l'ennessima sconfitta imbarazzante è da vigliacchi.

Sono seriamente preoccupato per le condizioni psichiche e nervose dei nostri dirigenti, dopo "lo spogliarello" di Chipparo, OIOLI nel parterre a fine partita minacciava querele chiedendo nome e cognome a chiunque gli dicesse INCOMPETENTE. E a quelli che gli hanno detto che di questo passo si finiva in A2, che era ora di svegliarsi, lui ha risposto "Andiamo in a2, E ALLORA?" :angry:

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Gentile redazione,

scrivo per una faccenda di importanza secondaria rispetto ai temi trattati tipicamente nella corrispondenza.

Ieri sera al palasport di Varese si è consumato l'ennesimo psicodramma di gruppo con la sconfitta della squadra di casa, nel caso specifico dopo un tempo supplementare. Tuttavia, non è degli aspetti tecnici dei quali vorrei disquisire ma di uno squallido episodio che è andato in scena a pochi secondi dal termine. Il protagonista è stato l'amministratore delegato della Pallacanestro Varese, che a tre secondi dal termine ha pensato bene di entrare in campo e di attaccare platealmente gli arbitri cimentandosi in un elaborato ballo di San Vito con tanto di indumenti gettati a terra. Il tutto sotto lo sguardo tra il compatimento e la preoccupazione dell'arbitro e di un pubblico che credeva (illuso) di aver veramente visto tutto.

Ciò che mi preme stigmatizzare è questa patetica, imbarazzante trasfigurazione di un dirigente che, non curante del suo ruolo e degli stendardi che pendevano a pochi metri dalla sua testa, ha imbastito (e non è la prima volta) questa gazzarra penosa calpestando nel suo delirio l'unica cosa che noi pubblico varesino pensavamo non ci potesse essere sottratta: la dignità. Non pago di aver allestito una delle formazioni più imbarazzanti degli ultimi dieci anni questa persona continua a tradire le regole base di uno sport che a Varese è considerato cosa seria per persone serie, prova ne sia il palasport gremito anche in un'annata in cui persino la lettura delle Pagine Gialle costituirebbe un'alternativa plausibile.

Vorrei anche soffermarmi sulla pericolosità sociale che tali esempi costituiscono in un momento storico in cui a tutti i protagonisti dello sport si chiede un comportamento assolutamente irreprensibile per non fomentare animi già oltremodo surriscaldati. In tempi di diffide ed arresti, viene anche da chiedersi come si possa permettere ad un signore, sebbene in giacca e cravatta, di entrare sul terreno di gioco e di inveire contro gli arbitri senza che nessuno osi dire nulla: difficile da spiegare a tutto il resto del pubblico, a cui un gesto del genere costerebbe probabilmente qualche mese di domeniche passate in questura.

Sono, siamo, abituati a tutto: abbiamo vinto tanto ed abbiamo perso parecchio. Ma se qualcuno ha deciso di volersi creare degli alibi trascinando per questo la Pallacanestro Varese nella polvere del ridicolo e del patetico, voglio augurarmi che la società sappia intervenire per tempo, essendoci in gioco qualcosa di più importante dei due punti.

Cordiali saluti

Perfetto, preciso, quoto tutto.

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Gentile redazione,

scrivo per una faccenda di importanza secondaria rispetto ai temi trattati tipicamente nella corrispondenza.

Ieri sera al palasport di Varese si è consumato l'ennesimo psicodramma di gruppo con la sconfitta della squadra di casa, nel caso specifico dopo un tempo supplementare. Tuttavia, non è degli aspetti tecnici dei quali vorrei disquisire ma di uno squallido episodio che è andato in scena a pochi secondi dal termine. Il protagonista è stato l'amministratore delegato della Pallacanestro Varese, che a tre secondi dal termine ha pensato bene di entrare in campo e di attaccare platealmente gli arbitri cimentandosi in un elaborato ballo di San Vito con tanto di indumenti gettati a terra. Il tutto sotto lo sguardo tra il compatimento e la preoccupazione dell'arbitro e di un pubblico che credeva (illuso) di aver veramente visto tutto.

Ciò che mi preme stigmatizzare è questa patetica, imbarazzante trasfigurazione di un dirigente che, non curante del suo ruolo e degli stendardi che pendevano a pochi metri dalla sua testa, ha imbastito (e non è la prima volta) questa gazzarra penosa calpestando nel suo delirio l'unica cosa che noi pubblico varesino pensavamo non ci potesse essere sottratta: la dignità. Non pago di aver allestito una delle formazioni più imbarazzanti degli ultimi dieci anni questa persona continua a tradire le regole base di uno sport che a Varese è considerato cosa seria per persone serie, prova ne sia il palasport gremito anche in un'annata in cui persino la lettura delle Pagine Gialle costituirebbe un'alternativa plausibile.

Vorrei anche soffermarmi sulla pericolosità sociale che tali esempi costituiscono in un momento storico in cui a tutti i protagonisti dello sport si chiede un comportamento assolutamente irreprensibile per non fomentare animi già oltremodo surriscaldati. In tempi di diffide ed arresti, viene anche da chiedersi come si possa permettere ad un signore, sebbene in giacca e cravatta, di entrare sul terreno di gioco e di inveire contro gli arbitri senza che nessuno osi dire nulla: difficile da spiegare a tutto il resto del pubblico, a cui un gesto del genere costerebbe probabilmente qualche mese di domeniche passate in questura.

Sono, siamo, abituati a tutto: abbiamo vinto tanto ed abbiamo perso parecchio. Ma se qualcuno ha deciso di volersi creare degli alibi trascinando per questo la Pallacanestro Varese nella polvere del ridicolo e del patetico, voglio augurarmi che la società sappia intervenire per tempo, essendoci in gioco qualcosa di più importante dei due punti.

Cordiali saluti

impossibile non essere d'accordo con te: chiapparo ieri sera ha fatto una figura penosa (che comunque credo avrà degli strascichi di carattere sanzionatorio -multa, squalifica, etc..- di cui avremmo volentieri fatto a meno), si è reso ridicolo e ha reso ridicola la pall. varese.

sull'episodio sarebbero urgenti e necessarie scuse pubbliche da parte dell'interessato, se non delle "dignitose" dimissioni..

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