

Questa volta però va messa, davanti al gruppo, la partita di un singolo ovvero Jaylen Hands: la guardia californiana riempie il canestro avversario con – tenetevi forte – 42 punti e con la bellezza di 9 triple messe a segno, scrivendo un record per il campionato in corso e soprattutto muovendo il punteggio nei momenti decisivi della serata. Una prestazione strabiliante che ha fatto letteralmente la differenza (la percentuale nel tiro pesante è la principale spiegazione statistica del risultato finale), visto che Scafati ha di nuovo dominato a rimbalzo, ha dato più assist e retto in tutti gli altri dati del tabellino.
Ma quel 52% dall’arco propiziato dall’eccezionale 69% del numero 50 (9/13) ma anche di un Librizzi tornato tonico e infallibile (16, 4/4 da 3) ha letteralmente spezzato ogni equilibrio e ha permesso, forse per la prima volta in stagione, all’Openjobmetis di chiudere il discorso vittoria in largo anticipo. Certo, nella prima parte dell’ultimo periodo c’è stato quel black out che ha riaperto per un momento la contesa (da +17 a +10), ma il solito Hands ha riacceso i razzi suoi e della squadra per lo sprint finale. Da segnalare, però, anche una considerazione sulla difesa che ha lavorato molto bene anche quando ha accettato i cambi, talvolta sistematici. E va dato atto a piccoli e (soprattutto) lunghi di aver mostrato coraggio e grinta in queste situazioni. Sforzo ripagato e direzione indicata per il futuro.
Dopo otto notti insonni per le sconfitte, quindi, si torna a sorridere dalle parti di Masnago, e ci voleva anche per Kastritis, al primo successo dal suo arrivo in Italia. Ma è proprio il coach greco ad avvertire tutti: settimana prossima arriva Cremona che ha travolto Treviso ed è rimasta appaiata alla Openjobmetis. Bisogna vincere anche quella per mettersi più tranquilli, perché una sola non basta. Ma era obbligatoria.
PALLA A DUE
Kastritis non varia il quintetto delle ultime gare con le ali italiane Assui-Alviti in quest’ordine e con il nuovo arrivato Esposito dalla panchina. Scafati ha perso Rob Gray (quello di Varese si rivede nel riscaldamento) e piazza Anim in guardia tra Cinciarini e Maxhuni.
La Curva Nord scalda il pre-gara con il bandierone che copre tutto il settore, buon pubblico (4.100) nonostante le tante sconfitte consecutive. Applausi per gli ex Sorokas e Ulaneo.
LA PARTITA
Q1 – Timido vantaggio iniziale per la OJM che colpisce due volte dall’angolo destro con Alviti e Assui ma non riesce ad allungare, perché Mitrou Long ha polveri bagnate e non riesce a colpire. Scafati resta così in scia soprattutto con Amin e sul finale di tempo mette anche il naso avanti per un istante. Proprio Mitrou però sgancia la tripla frontale del vantaggio al 10′ (23-21) dopo la precedente di Librizzi.
Q2 – Un Librizzi ancora tosto e preciso dà una mano a Varese a riprendere il vantaggio che arriva presto a +6, con Ramondino che spende il primo timeout senza però riuscire a far rientrare i suoi: Scafati accorcia con Cinciarini ma non chiude il buco. E così la OJM prende coraggio e vantaggio sfruttando alcuni minuti positivi di Hands a segno dall’arco e dalla lunetta. Nel finale di quarto la guardia però va un po’ fuori giri e la Givova ne approfitta con un paio di giocate di Sorokas che valgono il 46-38 di metà gara.
Q3 – Si teme il famigerato terzo periodo e invece, stavolta, Varese lo prende di petto, segnando ben 29 punti e allungando nel punteggio in modo deciso. Ed è qui che Hands dà un’accelerazione notevole alla partita realizzando 15 punti con una “tripletta” dall’arco che serve a creare il break più importante. La OJM soffre sempre a rimbalzo ma Tyus lavora bene in retroguardia, Librizzi si aggiunge al compagno di reparto in attacco e solo la situazione falli preoccupa Kastritis, che gira la terza boa avanti 75-58.
IL FINALE – I biancorossi entrano nell’ultimo quarto dando l’impressione di voler controllare il punteggio e nei primi minuti ci riescono, perché le due squadre segnano con il contagocce e Hands aggiunge una tripla che sembra della sicurezza. Poi per 3′ la luce si spegne: tre palle perse in attacco, un paio di errori e Scafati che riprende coraggio e mira grazie alle triple di Miaschi e Zanelli, il cui tiro vale il -10 e costringe Kastritis al timeout. Un ulteriore assalto campano va male e a quel punto Hands riapre il fuoco con clamorosa ferocia scavalcando nettamente quota 30 e rimettendo il vantaggio di casa in doppia cifra. Scafati a quel punto cerca la replica disordinata, sbaglia quasi tutto e apre il fianco a un’Openjobmetis (Jaylen arriva a 42!) che la chiude con la gente tutta in piedi. 95-82, ribaltata anche la differenza canestri: per ora va bene così.
Damiano Franzetti
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