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XVIII Legislatura


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36 minuti fa, ROOSTERS99 dice:

Io vorrei sapere da Zucca cosa pensa della TAV , di Maduro e di Pilon, così, per capire...

Ed io?Non vuoi la mia opinione?

Che sono,il figlio della colpa?

???

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Andate su facebook e scoprirete che, secondo il popolo gialloverde, siamo di fronte ad un complotto. evidentemente ordito da Francia e Germania per dar contro ai professionisti del sussidio, ma anche a  quelli del forfettario (voi non avete idea di quanti autonomi abbiano improvvisamente scoperto già a gennaio che, tutto sommato, 65.000,00 euro sono giusti come soglia massima del proprio fatturato 2019).

E, sì, Grecia 2.2, Spagna 2.1, Portogallo 1.7.

Dei PIGS è rimasta solo la "I".

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1 hour ago, Dragonheart said:

 (voi non avete idea di quanti autonomi abbiano improvvisamente scoperto già a gennaio che, tutto sommato, 65.000,00 euro sono giusti come soglia massima del proprio fatturato 2019).

 

Ma va che è stranissimo.

Chissà invece quante persone in part time decideranno che è meglio prendere 600€ lavorando in un bar rispetto a prendere 780€ per stare a casa o meglio FAR FIGURARE di essere a casa e prendere 600 o qualcosa meno ma in nero.

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18 minuti fa, Ponchiaz dice:

Ma va che è stranissimo.

Chissà invece quante persone in part time decideranno che è meglio prendere 600€ lavorando in un bar rispetto a prendere 780€ per stare a casa o meglio FAR FIGURARE di essere a casa e prendere 600 o qualcosa meno ma in nero.

Io una la conosco: si è fatta licenziare ed è a già casa, ma ha pronto un lavoro con la partita IVA del convivente. A Varese.

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Esattamente, quanto tempo dovrà ancora passare prima che sia colpa di quelli che ci sono adesso?

E vi evito i dati INPS, con il bilancio dell'Istituto che ormai è per metà a carico della fiscalità generale eppure si prepara a prendersi sul groppone 300.000 pensionati da quota 100.

Dopo quelli sulle previsioni economiche per il 2019 della Commissione europea, arrivano per l’economia italiana nuovi dati negativi. L’Istat ha pubblicato le cifre relative alla produzione industriale in Italia, che a dicembre segna rispetto a novembre un calo dello 0,8%. Il calo è però ben più pesante rispetto allo stesso mese del 2017: -5,5%. Si tratta della diminuzione tendenziale più accentuata dal dicembre del 2012, ovvero da sei anni. Nel 2018, in totale, la produzione industriale italiana nella media annua è cresciuta dello 0,8% : il dato più basso dal 2014, in calo rispetto al +3,6% del 2017. Pesantissima la frenata nel settore delle auto, che a dicembre segna una nuova caduta: la produzione scende, su base annua, del 16,6% (dato corretto per gli effetti di calendario). Risulta invece positivo il confronto mensile rispetto a novembre (+2,1%). Per il settore la media annua per il 2018 si chiude così con un -5,9%.

A peggiorare la situazione c’è anche l’indicatore anticipatore dell’economia italiana, «spia» di quel che accadrà nel corso dell’anno. La prima nota mensile del 2019 dell’Istat, ha «registrato una marcata flessione, prospettando serie difficoltà di tenuta dei livelli di attività economica». La flessione dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese è risultata diffusa tra i settori economici con un miglioramento solo per le imprese delle costruzioni. Nel settore manifatturiero, l’andamento dell’indice è stato condizionato dal peggioramento dei giudizi sul livello degli ordini e della domanda unitamente a un aumento del saldo relativo alle scorte di magazzino.

 

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Oggi ho aggiunto un altro professionista alla categoria under 65.000,00: un altro, cioè, che non pagherà più l'IVA e avrà tassazione flat.

Sempre a Varese, ovviamente.

Immagino che da Roma in giù, con il tessuto economico che ben conosciamo, siano praticamente tutti forfettari.

Default, vieni a noi...

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5 hours ago, Dragonheart said:

Esattamente, quanto tempo dovrà ancora passare prima che sia colpa di quelli che ci sono adesso?

E vi evito i dati INPS, con il bilancio dell'Istituto che ormai è per metà a carico della fiscalità generale eppure si prepara a prendersi sul groppone 300.000 pensionati da quota 100.

Dopo quelli sulle previsioni economiche per il 2019 della Commissione europea, arrivano per l’economia italiana nuovi dati negativi. L’Istat ha pubblicato le cifre relative alla produzione industriale in Italia, che a dicembre segna rispetto a novembre un calo dello 0,8%. Il calo è però ben più pesante rispetto allo stesso mese del 2017: -5,5%. Si tratta della diminuzione tendenziale più accentuata dal dicembre del 2012, ovvero da sei anni. Nel 2018, in totale, la produzione industriale italiana nella media annua è cresciuta dello 0,8% : il dato più basso dal 2014, in calo rispetto al +3,6% del 2017. Pesantissima la frenata nel settore delle auto, che a dicembre segna una nuova caduta: la produzione scende, su base annua, del 16,6% (dato corretto per gli effetti di calendario). Risulta invece positivo il confronto mensile rispetto a novembre (+2,1%). Per il settore la media annua per il 2018 si chiude così con un -5,9%.

A peggiorare la situazione c’è anche l’indicatore anticipatore dell’economia italiana, «spia» di quel che accadrà nel corso dell’anno. La prima nota mensile del 2019 dell’Istat, ha «registrato una marcata flessione, prospettando serie difficoltà di tenuta dei livelli di attività economica». La flessione dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese è risultata diffusa tra i settori economici con un miglioramento solo per le imprese delle costruzioni. Nel settore manifatturiero, l’andamento dell’indice è stato condizionato dal peggioramento dei giudizi sul livello degli ordini e della domanda unitamente a un aumento del saldo relativo alle scorte di magazzino.

 

Non ho ancora letto dichiarazioni tipo"colpa dei governi precedenti"
Mi devo preoccupare?

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