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VareseFansBasketNews

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    Scocca l'ora dell'addio tra Varese e Rok Stipcevic. Sembra ormai certa la partenza del play croato che con ogni probabilità sposerà l'ambizioso progetto di Milano accettando il ruolo di cambio del playmaker della squadra regina del mercato e favorita per lo scudetto 2013.

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Per la società biancorossa non si tratterebbe di un fulmine a ciel sereno: la conferma del regista del 1986 era divenuta meno sicura già dai giorni scorsi, quando cioè erano cambiate le condizioni concordate per il prolungamento fino al 2014 in cambio di una riduzione dell'ingaggio del 15% rispetto ai 250mila euro del contratto in essere fino al giugno 2013. In un primo momento c'era stato un assenso verbale alla proposta di Varese, salvo poi comunicare via fax il 20 giugno - giorno della scadenza della clausola rescissoria a favore dell'atleta - la volontà di mantenere le condizioni del contratto attuale.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Tutto legittimo ma certamente non apprezzato dalla società che ha così lasciato facoltà all'agente dell'atleta (l'ex varesino Boris Gorenc) di cercarsi un'alternativa. Ora l'interessamento di Milano chiude il cerchio, anche se in piazza Monte Grappa non è arrivata alcuna richiesta ufficiale da parte del club meneghino: a meno di colpi di scena, però, l'accordo tra Varese e i rappresentanti del giocatore di Zara sarebbe quello di liberarlo in caso di nuova destinazione senza la necessità di un buy-out.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Al momento il presidente Cecco Vescovi evita commenti sulla vicenda in attesa di notizie ufficiali. E allo stesso modo si esprime Michele Lo Nero: «È una situazione che sta seguendo Vescovi, forse già oggi ci saranno sviluppi. Chi sposa la causa di Varese deve farlo con convinzione, vogliamo elementi desiderosi di far parte del nostro progetto, non teniamo nessuno controvoglia».[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Ma a quanto sembra la documentazione per la rescissione del contratto sarebbe già partita dalla sede biancorossa e si attenderebbe solo la firma del giocatore (oggi?) per chiudere il rapporto con la Cimberio, lasciando libero Stipcevic di accordarsi con l'EA7.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Nell'ambiente biancorosso la partenza del play del 1986 non sarebbe vissuta come un dramma: certo, si perderà uno dei pochi punti di contatto col biennio della gestione Recalcati dovendo ripartire praticamente daccapo nella costruzione del roster (l'unico confermato sarebbe Janar Talts, in attesa delle scelte su Ganeto e Reati, col primo favorito sul secondo). Ma nel suo secondo anno a Varese, in cui il regista croato era stato investito di grandi responsabilità offensive dopo i 3 mesi estremamente positivi nel finale del 2010/2011, erano state più le ombre che le luci nel ruolo centrale sia a livello tecnico che economico. Tanto che nello scacchiere disegnato da Vescovi e Vitucci il ruolo di Stipcevic sarebbe stato quello di sesto uomo, pur con uno spazio garantito da almeno 25 minuti.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Ma lo stipendio del croato non sarebbe stato quello di un cambio, anche se di lusso. [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Dunque la società biancorossa ha preso al volo l'occasione di liberare spazio salariale da investire sul mercato degli stranieri. L'intento è chiaro: rinunciare ad un buon giocatore con stipendio superiore al suo valore per costruire una squadra più equilibrata e, auspicabilmente, più forte.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]G.S. - La Prealpina[/font][/size][/size][/font][/color]

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    C'è l'EA7 Milano nel futuro di Rok Stipcevic? Sulle frequenze di radio-mercato prende quota la voce che vorrebbe l'Olimpia interessata al play croato per il ruolo di cambio di Omar Cook. Al momento si tratta solo di un “rumor” ma che Stipcevic possa piacere a Milano per lo “spot” di play di riserva è ipotesi più che plausibile: il compito di “uomo di rottura”, che esce dalla panchina e cambia il ritmo del match, sembrerebbe perfetto per le caratteristiche fisiche e tecniche dell'ex del Cibona Zagabria.

    Ad oggi, comunque, Varese non ha alcun riscontro del presunto interesse da parte di Milano che, visto il contratto in essere tra la Cimberio e il giocatore, dovrà comunque discutere con i biancorossi l'eventuale trasferimento. È altrettanto vero che sul conto di Stipcevic non arrivano aggiornamenti da oltre 15 giorni, ossia da quando il regista del 1986 ha accettato verbalmente la proposta della dirigenza biancorossa di allungare fino al 2014 il contratto in essere in cambio di una “spalmatura” dell'ingaggio.

    L'accordo vero e proprio non è stato ancora firmato, ma l'atleta nativo di Zara resta legato fino al giugno 2013 dal contratto originale, da cui non potrebbe più uscire unilateralmente dopo la scadenza allo scorso 20 giugno della clausola rescissoria in suo favore. Ma se Milano dovesse bussare alle porte di Varese, troverebbe comunque disponibilità a discutere dell'eventuale cessione del giocatore nel momento in cui la volontà di Stipcevic fosse quella di inseguire il sogno tricolore e la vetrina di Eurolega con la maglia dell'EA7.

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Il play croato è stato confermato tra il gradimento generale dell'ambiente e del coach Vitucci, ma è pur vero che il suo salario è decisamente elevato (nell'ultima stagione era il più pagato del roster superando quota 300mila dollari), soprattutto considerando come nell'economia della Cimberio che sta nascendo il giocatore del 1986 sarebbe stato con ogni probabilità un sesto uomo ''di lusso'', con la necessità di scegliere un play adatto a giocare al suo fianco o al suo posto e una guardia “fisicata”.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Avere la possibilità di distribuire diversamente il gruzzoletto eventualmente liberato da una sua cessione all'Olimpia offrirebbe opportunità di mercato interessanti nella costruzione di un roster più equilibrato. Tra l'altro, la possibile partenza di Stipcevic potrebbe riaprire le porte alla conferma di Phil Goss, giocatore tecnicamente non compatibile col play croato ma gradito alla piazza, anche se sul play-guardia ex Villeurbanne avrebbe già messo gli occhi la Virtus Bologna. [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]C'è solo da capire se quello di Stipcevic a Milano è solo un “rumor” o un embrione di trattativa. In un caso o nell'altro l'importante è capire in fretta se Rok resterà o meno a Varese, anche per dare indicazioni alla coppia Vitucci-Giofrè in partenza per gli Usa in cerca dei tre americani.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]La Prealpina - Giuseppe Sciascia[/font][/size][/size][/font][/color]

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    [color=#000000]Sembra già vinto da Cantù il derby a distanza con Varese per assicurarsi le prestazioni di Pietro Aradori. Degli “incastri” necessari perché la Cimberio potesse diventare una effettiva candidata per ingaggiare la guardia bresciana è venuto a mancare proprio il primo, legato al ballottaggio tra l'esterno in uscita da Siena e Datome per l'acquisto italiano necessario alla società brianzola nelle sue strategie su ruoli e passaporti. [/color]

    [color=#000000]A quanto pare, infatti, il club di Anna Cremascoli avrebbe puntato le sue fiches su Aradori, raggiungendo già una sorta di accordo di massima con la MPS che libererà l'esterno del 1988 dal residuo anno di contratto; certamente l'esterno azzurro sarebbe piaciuto molto anche a Varese, che però aveva bisogno di tempo per far collimare diverse situazioni, dalla necessità di piazzare Ganeto senza costi di transazione alla certezza economica della copertura dell'operazione legata all'importo esatto dei rinnovi degli sponsor Cimberio e Sisal, non potendo pareggiare oggi le maggiori disponibilità economiche e la vetrina internazionale proposta da Cantù.[/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Dunque, a meno di clamorosi colpi di scena, Aradori resterà un sogno impossibile per la società di piazza Monte Grappa, che dopo aver accarezzato per qualche giorno la possibilità di portare sotto le Prealpi un giocatore della Nazionale di ampie prospettive future torna a concentrarsi interamente sul mercato degli stranieri; si attende che i prezzi scendano o che i giocatori accettino le proposte economiche non negoziabili del club biancorosso per completare il puzzle.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Le pedine mancanti restano quattro: nell'ordine di idee fissato dalla società servirà prima di tutto individuare un'ala forte con punti nelle mani e fisicità, poi un playmaker da affiancare a Stipcevic e una guardia con doti perimetrali. Infine un centro europeo che possa fare reparto con Talts. Nel frattempo si tiene aperta la pista Ganeto con la prospettiva di allungare il contratto e spalmare l'ingaggio, affidando all'ala torinese il compito di cambio degli esterni con minutaggio garantito da ottavo uomo.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Ma a meno di clamorosi colpi di scena da qui a domenica l'accoppiata Vitucci-Giofrè partirà per il viaggio negli Stati Uniti con quattro “X” straniere ancora da riempire a fianco delle certezze Stipcevic, Ere e Talts. Dunque con ogni probabilità il mercato della Cimberio prenderà forma tra Orlando e Las Vegas, le due Summer Leagues cui il coach e il capo scout biancorosso assisteranno dall'8 al 20 luglio.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Ma lo stallo di Varese è comunque generalizzato in un mercato dove praticamente si muovono solo le “big”. Ieri l'Ea7 ha ufficializzato il rinnovo biennale di Malik Hairston e sembra vicinissima a Basile per il ruolo di cambio degli esterni; fa scalpore invece il possibile incarico di Franco Casalini (uno scudetto e una Coppa Campioni alla guida di Milano a fine anni '80 ma inattivo dal 2000) come nuovo responsabile delle giovanili dell'Olimpia.[/font][/size][/size][/font]
    [font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Giuseppe Sciascia[/font][/size][/size][/font][/color]

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    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Lavora anche sul mercato degli italiani la Cimberio che inizia a delineare le strategie per completare il roster. Nel trio Garri-Reati-Ganeto sotto contratto per la stagione 2012/2013 la situazione più fluida è quella dell'ala torinese: a fronte di precise garanzie sul suo utilizzo, Ganeto (foto Blitz) sembra aver manifestato interesse per l'ipotesi di allungare il contratto “spalmando” l'ingaggio attuale su almeno due anni, così come hanno fatto Rok Stipcevic e Janar Talts. [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]La soluzione potrebbe non dispiacere alla dirigenza biancorossa, anche se il discorso economico si dovrà incastrare con le necessità tecniche espresse da Vitucci a seconda delle caratteristiche dei titolari nei ruoli di guardia e ala. «Stiamo parlando col giocatore e il suo agente: le alternative sono di allungare e spalmare il contratto o non proseguire nel rapporto, ma al momento non ci sono evoluzioni concrete», spiega il presidente Vescovi. [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Nel frattempo “radio-mercato” fa registrare un possibile interessamento di Barcellona Pozzo di Gotto (ambizioso club di LegAdue) per l'ala della Cimberio: al momento nessuna richiesta è pervenuta a Varese, ma se ci fossero degli acquirenti la società di piazza Monte Grappa non porrebbe alcun veto. Anche perché l'eventuale partenza di Ganeto verso una destinazione gradita libererebbe un bel gruzzoletto di risorse senza la necessità di una eventuale transazione per chiudere il contratto, come accadrà invece per Luca Garri con il quale si lavora per trovare un accordo di rescissione. [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Risorse fresche da reinvestire sul mercato, magari riconsiderando la situazione di Pietro Aradori. Ma perché il sogno diventi realtà molte circostanze dovranno verificarsi in sequenza e, pur passando da “impossibile” ad “improbabile”, si tratta ancora di un giocatore fuori portata per Varese, pur graditissimo dalla dirigenza cui piacerebbe ingaggiare un nazionale di 24 anni con prospettive importanti anche in chiave futura e lanciare un ulteriore segnale di credibilità per il suo progetto.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Se nel giro di 15-20 giorni a Varese mancherà ancora la guardia titolare e le risposte degli sponsor di maglia i cui importi sono ancora da confermare dovessero essere positive, allora se ne potrà riparlare concretamente.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Giuseppe Sciascia[/font][/size][/size][/font][/color]

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    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Mercato ancora senza ''snodo'' principale per una Cimberio che prosegue nei suoi sondaggi ad ampio raggio in attesa di trovare la giusta occasione nel rapporto costo-potenziale per aggiungere altre caselle al trio di certezze Stipcevic- Ere-Talts . L’ufficialità della conferma di Jonathan Tabu da parte di Cantù ha fatto svanire una delle possibilità allo studio della dirigenza biancorossa, che dovendo ragionare anche nella logica dei passaporti (con 3 extracomunitari e 4 europei concessi dal regolamento c’è un solo ''slot'' comunitario ancora da riempire) seguiva con attenzione le evoluzioni della situazione contrattuale del play belga. [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Sfumata l’ipotesi di investire su un regista europeo ora si torna allo scenario iniziale, che prevede in linea di massima una lista di priorità per ruoli e valore dei 4 giocatori stranieri ancora da inserire. Nella logica del mercato varesino il cardine della squadra dovrà essere il ''numero 4'', sul quale si dovrebbe compiere l’investimento più imporante: si cerca principalmente un giocatore in grado di aprire il campo e garantire allo stesso tempo una buona fisicità. [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Nomi? Tutti e nessuno, nel senso che dai molti "ami" gettati dalla coppia Vescovi-Giofrè per il momento non sembrano essere scaturite trattative concrete: le ''prime scelte'' aspettano (Russia, Turchia o vetrina Nba alle Summer Leagues), le seconde scelte sarebbero alla portata ma si preferisce attendere che si sviluppino elementi più convincenti. Preso il ''numero 4'' che potrebbe essere anche un ''4 piu'' - ossia un elemento in grado di garantire anche gioco interno - si lavorerà per completare la batteria degli esterni: prima di tutto dovrebbe arrivare il playmaker da accoppiare con Stipcevic, con priorità su doti da "distributore" e una discreta fisicità per evitare problemi di taglia così come con Goss . [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]In seguito la guardia, o comunque un altro ''2-3'' che possa dividersi i minuti sul perimetro con Ere. A completare il roster arriverà infine un pivot, probabilmente il ruolo ''sacrificato'' in termini di costi e passaporto (dunque un lungo europeo in grado di girare con Talts e l’americano importante in fase di individuazione). Questo ad oggi il puzzle biancorosso, pur con la possibilità di evoluzioni in corso d’opera qualora si presentassero occasioni diverse che potrebbero modificare gli incastri o la tempistica ''progressiva'' dei ruoli da inserire. [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]E il mercato italiani? Al momento il sogno Aradori - pur allettante per tutti - resta fuori portata in qualsiasi congiuntura economica (leggi riduzione del compenso del giocatore ed eventuale ''contributo'' di Siena come buonuscita), perchè per arrivare al tiratore bresciano bisognerebbe sacrificare troppo sugli altri ruoli per garantire un certo equilibrio tra i 7 giocatori che saranno gli elementi- chiave della squadra. [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Poi se dal lavoro di "setaccio" tra sponsor e consorziati arrivassero risorse supplementari rispetto alla situazione attuale le cose potrebbero cambiare, però su Aradori potrebbe muoversi in fretta Cantù chiudendo l’attuale ''finestra di opportunità''. Al momento comunque gli italiani non sembrano interessare al front office biancorosso cui vengono però proposti nomi di qualità (si parla anche del giovane Polonara ); tutto in stallo anche per quanto riguarda i contratti in essere, pur con un ''rumor'' di radiomercato che fa registrare un interessamento di Barcellona Pozzo di Gotto per Gabriele Ganeto . Se l’ala torinese partisse senza necessità di "buonuscita", le risorse per l’operazione Aradori potrebbero aumentare?[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Giuseppe Sciascia - La Prealpina[/font][/size][/size][/font][/color]

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    [color=#000000]Il mercato è ancora in stallo per la Cimberio che aspetta prezzi più accessibili per completare il suo puzzle: il lavoro “sottotraccia” del presidente Cecco Vescovi consiste nel gettare ami ad ampio raggio mentre si scatenano le grandi potenze economiche di Russia e Turchia, i due campionati che la fanno da padroni nell'area Fiba. Il risultato pratico è che di trattative in dirittura d'arrivo non se ne vedono e che con ogni probabilità molto si farà durante o dopo le Summer League americane di Orlando e Las Vegas in programma dall'8 al 20 luglio. «Al momento attuale gli agenti di tutti i giocatori che ci interessano prendono tempo aspettando che si muovano le squadre dei tornei più ricchi. Ma noi possiamo operare solo alle nostre condizioni economiche, pertanto stiamo tranquilli e aspettiamo che le situazioni cambino: se capiterà che un giocatore riterrà valida la nostra offerta, come è accaduto per Ebi Ere, potremo aggiungere altre pedine alle cifre che riteniamo opportune. Altrimenti non corriamo dietro a sogni che non ci possiamo permettere: due giorni fa un giocatore che mi piaceva molto ha rifiutato la nostra offerta prendendo tempo altri 20 giorni, però il 15 luglio potremmo essere noi a fare altre scelte o a modificare la proposta…». [/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]E nella categoria dei giocatori che Varese al momento attuale non può permettersi c'è anche Pietro Aradori: sulle frequenze di radio-mercato la 24enne guardia-ala sotto contratto con Siena è stato accostato alla Cimberio qualora il club toscano dovesse “piazzarlo”. Da una parte il fatto che un italiano del “peso specifico” del tiratore bresciano – sicuro pilastro della Nazionale nella prossima estate – sia accostato alla società di piazza Monte Grappa è una conferma della credibilità acquisita nelle ultime due stagioni dal progetto biancorosso, dall'altra però a meno che le condizioni non siano particolarmente favorevoli pare però soltanto un sogno: «Condivido la considerazione sulla patente di credibilità relativa al fatto che si possa pensare a Varese come soluzione per Aradori. Però bisogna fare chiarezza su un concetto: nella situazione tragica del basket italiano noi operiamo in una condizione di relativa tranquillità, ma non siamo in grado di fare voli pindarici che poi si pagherebbero a carissimo prezzo. Dunque al momento si tratta di una situazione che non esiste: nessun dubbio sul fatto che mi piacerebbe moltissimo portare a Varese un giocatore italiano dello spessore di Aradori, elemento che apprezzo da tanti anni. Però non siamo ancora nelle condizioni di poter fare un'operazione del genere e in questo momento non ci sono le circostanze perché si possa avvicinare un giocatore con un contratto che vale quattro dei nostri». [/size][/font][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Chiaro il concetto espresso da Vescovi nel momento in cui almeno due delle 18 aventi diritto alla serie A 2012/2013 paiono a forte rischio (Teramo e Treviso) e un altro paio (Cremona e Roma) scioglieranno solo la prossima settimana la riserva sull'iscrizione al campionato (termine fissato al 5 luglio per la fidejussione da 150mila euro): Varese farà operazioni solo nel contesto delle sue possibilità economiche, proseguendo nel lavoro “sottotraccia” sul mercato degli stranieri dove la scelta importante nello scacchiere tattico sarà quella dell'ala forte: «Abbiamo sul piatto varie opzioni legate agli incastri, sia per quanto riguarda gli assetti tecnici che i passaporti. In generale, a seconda della tipologia dell'ala forte, valuteremo le caratteristiche del pivot e dell'altro esterno da affiancare ad Ere, ma al momento attuale ci sono diverse possibilità aperte. Sugli italiani decideremo più avanti quando avremo completato il pacchetto degli stranieri; sfrutteremo poi la collaborazione avviata con la Robur et Fides per coinvolgere alcuni dei loro giovani nella fase iniziale del raduno, auspicando di poter pescare qualche elemento interessante per completare il roster». [/size][/font][/size][/font]
    [font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Giuseppe Sciascia [/size][/font][/size][/font][/color]

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    [font=verdana, geneva, sans-serif][color=#000000][size=1][size=3]Incassi da playoff, presenze da zona-salvezza: due facce diversamente pregiate della stessa medaglia per una Pallacanestro Varese che riflette sui numeri ufficiali emessi ieri dalla Lega Basket in merito ai dati sul pubblico della stagione 2011/2012. [/size][/size][/color][/font]

    [font=verdana, geneva, sans-serif][color=#000000][size=1][size=3]Da un lato l'introito lordo da abbonamenti e botteghini si conferma una voce importantissima per il bilancio della società di piazza Monte Grappa, pesando per un 10 per cento complessivo del budget; dall'altro però i dati sull'affluenza (nella foto Blitz a destra i tifosi biancorossi) non soddisfano appieno la dirigenza biancorossa, pur con un lieve incremento dei paganti nonostante i dati poco brillanti dei playoff 2011/2012 (poco più di 2600 spettatori per le due gare contro Siena, solo nell'anticipo tv del sabato “fuori abbonamento” contro Venezia si è fatto peggio):[/size][/size][/color][/font]

    [font=verdana, geneva, sans-serif][color=#000000][size=1][size=3]«In assoluto i dati confermano l'importanza del pubblico per il nostro progetto – analizza i numeri il tesoriere biancorosso Stefano Coppa (foto Blitz al centro) -. Gli incassi totali pesano quasi quanto uno sponsor di maglia e rispetto allo scorso anno c'è stato un piccolo progresso per quanto riguarda la stagione regolare, anche se nei playoff abbiamo incassato circa 67mila euro in due partite rispetto ai 50mila della singola gara contro Cantù del 2010/2011. Però scinderei la situazione in due aspetti distinti: nella media degli incassi siamo al sesto posto dietro alle formazioni che ci hanno preceduto in classifica, mentre nelle presenze siamo solo undicesimi davanti alle società la cui iscrizione al momento è a rischio. Un dato su cui riflettere per il prossimo anno…».[/size][/size][/color][/font]

    [font=verdana, geneva, sans-serif][color=#000000][size=1][size=3]Una riflessione già compiuta nei mesi scorsi da parte dei vertici societari, che proprio nell'ottica di presentare uno spettacolo più “attrattivo” ai tifosi del PalaWhirlpool ha optato per il nuovo corso in panchina con una filosofia cestistica più “spregiudicata”: «Una delle ragioni che ci ha portato alla scelta di un nuovo allenatore con una filosofia di gioco differente basata su elementi più dotati di estro e talento è nata proprio dalla necessità di proporre ai nostri tifosi una squadra più stimolante e che dia entusiasmo e stimoli forti al pubblico. Abbiamo deciso di lavorare su questo aspetto per cercare di aumentare le presenze a Masnago in vista della prossima stagione: l'obiettivo è quello di arrivare a quota 4000 spettatori di media, un incremento del 15 per cento che può sembrare ambizioso ma è in linea con l'obiettivo di migliorarci anche nelle gerarchie del campionato. Se riuscissimo ad aumentare le presenze su quei livelli significherebbe incrementare anche il dato degli incassi di circa 100mila euro, il contributo di un buon sponsor di maglia…». [/size][/size][/color][/font]

    [font=verdana, geneva, sans-serif][color=#000000][size=1][size=3]Il membro del CdA di “Varese nel Cuore” illustra infine le sue idee in merito alla politica dei prezzi su abbonamenti e partite singole: «Diciotto euro per una partita in Galleria sono troppi? Certo non è a buon mercato rispetto ai costi minimi di Varese 1910 o Yamamay, ma la nostra politica è quella di privilegiare gli abbonati: il costo per gli Under 18 era solo di 60 euro e il risparmio per chi acquista la tessera stagionale è notevole visto anche lo sconto del 30 per cento per i playoff». [/size][/size][/color][/font]

    [font=verdana, geneva, sans-serif][color=#000000][size=1][size=3]Dunque per la prossima stagione le linee guida che privilegiano gli abbonati rispetto ai tifosi “occasionali” rimarranno inalterate: «Non ritengo che il nostro biglietto medio sia troppo caro: riducendo gli omaggi rispetto agli scorsi anni - il ragionamento di Coppa - siamo riusciti a diminuire il costo unitario da 14 a 12,5 euro. Ma non sono convinto che abbassare i prezzi a una media di 6 euro come fanno Siena, Montegranaro o Treviso sarebbe a lungo andare vantaggioso: per noi l'abbonamento è una piccola forma di azionariato popolare e preferiamo premiare i nostri fedelissimi. E comunque le molte iniziative in favore di scuole, giovani ed enti vari - conclude il tesoriere biancorosso - permettono ingressi a Masnago a prezzi di favore indirizzando subito verso la convenienza della tessera stagionale i nuovi tifosi».[/size][/size][/color][/font]

    [font=verdana, geneva, sans-serif][color=#000000][size=1][size=3]Giuseppe Sciascia - La Prealpina[/size][/size][/color][/font]

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    Inizia a prendere forma la Cimberio di Frank Vitucci con le prime tre caselle straniere riempite dalle conferme di Stipcevic e Talts e dall'ingaggio di Ebi Ere.

    Il coach veneziano fa il punto della situazione partendo dalle prime certezze acquisite: «In questa fase del mercato le idee possono cambiare da un giorno all'altro a seconda di risposte e disponibilità, valutando comunque con calma gli elementi più adatti per quel che abbiamo in testa. Al momento comunque un minimo di ossatura l'abbiamo allestita: Stipcevic e Talts daranno continuità al lavoro dello scorso anno, garantendo un senso di appartenenza alla squadra, poi l'ingaggio di Ere che rappresenta un giocatore di sicura affidabilità e sostanza nei due ruoli esterni. Ebi è un elemento che sta in tanti assetti e ci sembrava adatto alle nostre necessità di inserire giocatori duttili».

    E proprio l'intercambiabilità, con la possibilità di coprire più spazi di gioco, sarà una delle “specifiche” più importanti nell'allestimento della Varese del prossimo anno, cercando così di ottimizzare le risorse tecniche con una squadra di elementi “multiruolo”: «Giusto chiarire che il concetto di squadra corta non sarà tale in assoluto, perché per tenere alto il ritmo degli allenamenti e prevenire infortuni e falli non si può rischiare di essere in pochi. Piuttosto “squadra corta” significa che se avremo elementi in grado di riempire più caselle e tappare un buco qualora ce ne fosse bisogno potremo avere più facce, ruotando assetti e quintetti intercambiabili: Ere può stare in due ruoli così come Stipcevic e Talts, con tre elementi copriremo già sei posizioni e nel limite del possibile cercheremo giocatori con queste caratteristiche».

    Ora il mercato di Varese prosegue valutando più elementi in più ruoli, senza comunque limitarsi ad una sola situazione ma valutando ad ampio raggio con gli unici vincoli dei 4 “spot” stranieri ancora da coprire con un play, due lunghi e un “jolly” tra gli esterni: «Non c'è una tabella di marcia predeterminata né su ruoli né sui passaporti, dipende principalmente dalle situazioni che si presenteranno. Al momento stiamo ragionando principalmente sul pacchetto dei lunghi: se troviamo un giocatore che ci piace a prescindere da tutto andremo decisi su di lui, ma vogliamo capire quali titolari scegliere negli spot di ala forte e pivot verificandone la compatibilità con Talts per un pacchetto di tre giocatori per due ruoli più un giovane che inizialmente non abbia pretese di minutaggio».

    Solo dopo aver esaurito la scelta dei 7 stranieri si ragionerà sugli italiani, che a meno di clamorosi colpi di scena serviranno come “complementi” dalla panchina per completare il roster: «Gli italiani verranno scelti per ultimi: la scelta della formula “3+4” ci induce prima di tutto a occupare le sette caselle per gli stranieri e poi verificare le necessità di completamento del roster».
    [b]La Prealpina[/b]: Giuseppe Sciascia

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    Spazia a tutto campo tra squadra e consorzio [b]Michele Lo Nero[/b]: il presidente di [b]‘’Varese nel Cuore’’ [/b]fa il punto della situazione tra presente e futuro della società biancorossa partendo dalla prossima assemblea dei 65 soci del consorzio a metà tra il consuntivo del primo biennio e gli orientamenti da mettere a fuoco in chiave futura. «La tappa importante che ci aspetta è quella del 12 luglio: in quella occasione incontreremo tutti i consorziati facendo il punto su quello che è stato fatto nei primi due anni di vita di ‘’Varese nel Cuore’’ e provando a capire quali saranno gli obiettivi futuri. Nel finale l’assemblea sarà aperta ai potenziali nuovi soci che potranno toccare con mano la realtà del consorzio: sarà l’occasione per un consuntivo di quello che è stato fatto, e a mio avviso dobbiamo essere contenti delle cose realizzate pur avendo ben chiaro che siamo ancora all’inizio di un percorso».

    Il massimo dirigente del consorzio è comunque soddisfatto di un biennio che ha portato in dote due playoff consecutivi ma anche tante altre ‘’positività’’ per la società: «In questi due anni sono state messe basi importanti al di là dei risultati sportivi che hanno dato valore al nostro progetto: penso alla ristrutturazione del PalaWhirlpool e alla nuova sede di piazza Monte Grappa più il potenziamento delle giovanili e il rilancio del basket in carrozzina. Adesso dobbiamo prepararci a crescere, mantenendo però la filosofia dei piccoli passi che è apprezzata dai consorziati. Grazie a questo progetto la società ha avuto la possibilità di dare continuità al basket professionistico a Varese; per puntare in alto c’è bisogno di una progettualità a lungo periodo che va impostata senza fretta e facendo tesoro di eventuali errori».

    E pur mantenendo la politica dei piccoli passi che contraddistingue nel modo più tradizionale la ‘’varesinità’’ del consorzio, le novità [b]Vitucci [/b]e [b]Vacirca [/b]- uno in panchina, l’altro ‘’sul campo’’ alle voci marketing e risorse – rappresentano comunque un punto di svolta con il passato per una società che a parità di risorse disponibili vuole cercare di battere strade nuove o comunque diverse per scalare le gerarchie della classifica: «Ritengo che Vitucci sia il naturale successore di Recalcati: le basi saranno le stesse dell’ultimo biennio cercando però di dare un volto diverso e più vivace alla squadra. Certo sappiamo che cercare di allestire una squadra che allo stesso tempo coniughi vittorie e divertimento ha pro e contro: dovremo essere bravi ad esaltare i momenti positivi e far valere la nostra logica di gruppo in quelli negativi, come è sempre accaduto negli ultimi due anni dove la pazienza e la serenità di chi crede nel progetto sono state armi importanti. Quel che vogliamo fare è chiaro, dobbiamo crederci fino in fondo. Per quanto riguarda Varcirca si tratta di un tassello importante per complementare la società rendendola più autonoma e più forte».

    E mentre la ‘’triade’’ Vescovi-Giofrè-Vitucci lavora sul mercato la dirigenza biancorossa continua ad operare per definire il budget per la stagione 2012/2013: «Proseguiamo costantemente nella ricerca di nuovi soci e speriamo ragionevolmente di arrivare a quota 75-80 per l’inizio della prossima stagione. Per quanto riguarda gli sponsor ci sono tanti incontri in atto tra rinnovi ed eventuali novità; confidiamo che entro metà luglio il budget sarà definito nei dettagli, l’idea è quella di lavorare su cifre simili alla passata stagione con una eventuale riduzione del 5 per cento nel peggiore dei casi».

    Infine Lo Nero guarda avanti verso le prime scadenze degli accordi triennali stipulati dai soci fondatori di ‘’Varese nel Cuore’’ che entro giugno 2013 dovranno comunicare se proseguiranno nel rapporto: «La considero come un’opportunità importante per capire come abbiamo lavorato: sicuramente sarà un momento importante di verifica, ma non credo che la situazione cambierà radicalmente a seconda dei risultati del campo. Ovviamente restano un riscontro molto importante ma ci sono altre cose in cui abbiamo fatto bene: un imprenditore non guarda solo al risultato sportivo ma anche alla possibilità di aiutare il territorio investendo su sociale e giovani, alla visibilità che ne deriva e alle possibilità ‘’businness to businness’’ aperte dal consorzio. Però per capire davvero se la nostra iniziativa avrà avuto successo serviranno altri tre anni per consolidare risultati sportivi e numero di proprietari; e proprio qui serve un passo in avanti per rendere ancor più solido il progetto».

    La Prealpina: Giuseppe Sciascia

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