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VareseFansBasketNews

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    Arriva l'ufficialità della firma di Craig Callahan con la Pallacanestro Varese. La 33enne ala-pivot di scuola americana ma di passaporto italiano inaugura dunque la campagna acquisti biancorossa, col GM Cecco Vescovi che racconta così il primo giocatore dell'era Pozzecco: «È un'ala forte di grande esperienza che può dare una mano anche nel ruolo di pivot. Un elemento di supporto ma comunque di sostanza, che ha nel tiro da fuori la sua caratteristica principale. Può garantire  esperienza e fisicità; e  gioca in quota italiani, dunque garantisce una rotazione affidabile per almeno 8 giocatori. Craig voleva fortemente giocare in serie A e noi siamo stati i primi ad offrirgli questa possibilità». [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]

    Dunque, dopo tre anni da protagonista nella vecchia LegAdue (promozione nel 2011/2012 con Brindisi, poi tappe a Barcellona e Verona dove quest'anno ha chiuso a 13,8 punti e 6,9 rimbalzi di media), Callahan si giocherà la sua carta nel nostro massimo campionato, ennesima tappa della sua carriera da giramondo che lo ha visto militare in Repubblica Ceca, Spagna, Belgio e Germania: «Lo abbiamo scelto anche per la sua lunga militanza europea, potendo rappresentare un importante punto di riferimento in spogliatoio per ragazzi alla prima esperienza fuori dagli Stati Uniti o dei rookie. Certamente in LegAdue e DNA Gold guadagnava di più, ma era arrivato ad un punto della sua carriera nel quale ci teneva a disputare il nostro massimo campionato. E dunque rispondeva alla caratteristica principale del giocatore che cerchiamo, ossia che abbia il piacere di giocare per noi». 
    Ora il mercato biancorosso dovrebbe decollare col ritorno da Las Vegas della coppia Pozzecco-Giofrè: «Callahan è il primo acquisto ma speriamo che in tempi rapidi il puzzle della nuova squadra possa prendere forma. Di idee ne abbiamo tantissime, ma allo stesso tempo stiamo lavorando sul budget con tanti incontri importanti tra questa e la prossima settimana. Certo un'ala con le sue caratteristiche presuppone un lungo d'area e un play in grado di innescarlo sugli scarichi». 
    Il GM biancorosso commenta anche il divorzio da Polonara: «Con Achille ci siamo lasciati bene, e sotto certi aspetti capisco la sua scelta che non è da condannare né da criticare. Per un giocatore della sua età è logico cercare un aspetto economico e delle sicurezze di obiettivi che non siamo in grado di dargli. Ma ripartire da zero sotto certi punti di vista è una buona cosa per eliminare certi rapporti morbosi che qualcuno aveva fuori dal campo. E in questo senso il fatto che il prossimo anno sarò a diretto contatto con la squadra nel ruolo di GM, senza più gli impegni da presidente, sarà utile per evitare che si ripetano».
    Giuseppe Sciascia 
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    Sarà con ogni probabilità Craig Callahan (nella foto a destra) il primo giocatore dell'era Pozzecco. Il 33enne giocatore statunitense di nascita e scuola tecnica ma italiano di passaporto, è ad un passo da Varese. Nella giornata in cui l'accordo per il divorzio da Achille Polonara (foto sotto) è diventato operativo (sulle carte per la rescissione c'è la firma della societa, nella notte italiana dovrebbe arrivare quella dei suoi rappresentanti), la casella delle entrate del mercato biancorosso è prossima ad essere inaugurata.[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]

    Il primo acquisto della stagione 2014/2015 è un'ala forte di 203 centimetri per 104 chili, dotato di grande esperienza internazionale con più di 10 anni di carriera europea dopo la laurea a North Carolina-Wilmington University. Callahan ha giocato in Repubblica Ceca (dal 2003 al 2006 tra Milanena Kunin e Prostejov), Spagna (dal 2007 al 2008 al Manresa), Belgio (nel 2009/2010 al Mons) e Germania (2008/2009 e 2010/2011 a Bremerhaven) prima di approdare nel nostro campionato nella stagione 2011/2012, quando ha acquisito la cittadinanza italiana grazie alle ascendenze della moglie Lauren. 
    Nelle ultime tre stagioni è stato un protagonista in LegAdue (poi DNA Gold): all'esordio promosso in serie A con Brindisi (12,8 punti e 5,5 rimbalzi), poi protagonista a Barcellona (13,9 punti e 7,4 rimbalzi col 55% da 2 e il 41% da 3) e ancora a Verona (13,8 punti e 6,8 rimbalzi col 50% da 2 e il 39% da 3) chiudendo il cammino in semifinale contro l'Upea Capo d'Orlando guidata da Gianmarco Pozzecco. Quest'anno la volontà di salire di categoria lo ha spinto ad accettare un ingaggio decisamente inferiore a quello delle stagioni passate al piano di sotto, dunque perfettamente calzante al prototipo del giocatore affamato e fortemente motivato che società e coach stanno cercando sul mercato. 
    L'ala-pivot del 1981 occuperà la casella del passaportato, ossia dell'atleta con cittadinanza in Italia ma senza formazione giovanile nei vivai tricolori che negli anni scorsi Varese aveva sfruttato con Fajardo e Cerella. Più che il sostituto di Polonara, nell'economia della Varese che verrà Callahan arriverà al posto di Dusan Sakota: la caratteristica migliore della 33enne ala forte è un tiro frontale molto fluido e preciso, rispetto al serbo-greco ha meno centimetri ma più propensione al gioco interno, sia a rimbalzo che nei movimenti spalle a canestro. Si tratta principalmente di un numero 4 frontale che lo scorso anno in DNA Gold marcava anche i pivot; il ruolo di Callahan sarà quello di terzo lungo uscendo dalla panchina, mentre per sostituire Polonara nello starting five arriverà un'ala forte europea o americana (non Vladimir Dasic che ha firmato al Buducnost). 
    Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]
     

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    [color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]C'è Reggio Emilia nel futuro di Achille Polonara? L'anticipazione di ieri su queste colonne trova conferma sulle frequenze di radio-mercato: sarebbe l'emergente Grissin Bon la squadra che ha messo gli occhi sull'ala del 1991 ancora sotto contratto con la Pallacanestro Varese. [/size][/font][/color]

    [color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]E che dovrebbe indurlo a lasciar cadere la proposta di estensione triennale recapitatagli dalla società di piazza Monte Grappa per evitare di tenere in biancorosso un giocatore col contratto in scadenza nel 2015 ad un costo per la prossima stagione non sostenibile per le casse del club. 
    Sul piano economico la proposta degli emiliani - almeno per il prossimo anno - non sarebbe di molto superiore a quella di Varese. 
    Ma il progetto della Grissin Bon è decisamente ambizioso, con la possibilità di ottenere una vetrina europea (la squadra di Menetti, vincitrice dell'ultima Eurochallenge Fiba, è iscritta all'Eurocup 2014/2015) e di correre per i primi 4 posti in un campionato di serie A dove Reggio Emilia è una delle poche società in ascesa tra tante che invece ridurranno il budget. 
    Oggi Cecco Vescovi tornerà in sede dopo il viaggio-lampo ad Orlando e dovrebbe ricevere la risposta definitiva dei rappresentanti del giocatore in merito alla proposta messa sul piatto da Varese; scontata a questo punto la fumata nera, le due parti dovranno trovare un accordo per chiudere il rapporto in maniera indolore. 
    Sia la società di piazza Monte Grappa che il giocatore hanno la facoltà di esercitare la clausola rescissoria del contratto attuale dietro versamento di una penale; l'idea però è quella di evitare un braccio di ferro aggrappandosi alle righe piccole. 
    Anche perché le scadenze diverse (15 luglio per Varese, 30 luglio per l'atleta) non permettono alla dirigenza biancorossa di usare le maniere forti, per evitare il rischio di tenersi in casa un giocatore scontento e a costi non sostenibili. 
    La soluzione più praticabile sarebbe quella di annullare i rispettivi buyout, lasciando libero il giocatore del 1991 di accasarsi altrove senza che ci siano costi supplementari né da una parte né dall'altra. 
    Poi una volta chiuso il capitolo Polonara ci si potrà muovere sul mercato spaziando a 360 gradi col 100 per cento del monte stipendi da riallocare nella scelta di 10 giocatori nuovi su altrettante posizioni disponibili. E sull'agenda del trio Vescovi-Giofrè-Pozzecco sarebbero numerosi gli elementi interessanti visti ad Orlando, con tante idee da approfondire al ritorno in città del DS e del coach in coincidenza con le certezze definitive sull'entità del budget disponibile. 
    TESTA AZZURRINO - Intanto in casa biancorossa arrivano buone notizie dal settore giovanile: Filippo Testa ha le valigie pronte per rispondere alla convocazione della Nazionale Under 17 che preparerà da domenica l'avventura per i Mondiali di categoria in programma dall'8 al 16 agosto a Dubai. 
    La guardia del 1997 stabilmente aggregata agli allenamenti della serie A negli ultimi 6 mesi della stagione è tra i 16 elementi che si giocheranno le 12 maglie azzurre per l'appuntamento iridato dopo aver contribuito ad ottenere la qualificazione con il quarto posto dello scorso anno agli Europei Under 16. 
    LA SUTOR RINUNCIA, UPEA O VERONA? - Ieri intanto è giunta l'ufficialità della rinuncia al ripescaggio in serie A da parte di Montegranaro: il club marchigiano ha chiesto di essere ricollocato nel primo campionato regionale disponibile (probabilmente la C2). 
    Per sostituire la Mens Sana, dichiarata ufficialmente fallita dal tribunale di Siena, in pole position resta Capo d'Orlando che dovrà effettuare tutti gli adempimenti necessari entro il 31 luglio; in subordine c'è Verona, anche se l'Upea sembra decisa ad esercitare il suo status da prima riserva.
    Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]
     

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    Nuove regole in vista per l'eleggibilità dei giocatori italiani e stranieri per la serie A? Tema importante non tanto per il mercato in corso, quanto per la programmazione del futuro: ne hanno parlato Gianni Petrucci e Ferdinando Marino nel primo incontro tra il presidente della Fip e il nuovo massimo dirigente della Lega Basket. [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]

    E sullo sfondo c'è la possibile procedura di infrazione che l'Unione Europea potrebbe aprire nei confronti della federazione per la supposta violazione della libera circolazione dei lavoratori comunitari legata alle attuali quote della formula che prevede 3 extracomunitari, 4 atleti tesserati per le 52 federazioni iscritte a Fiba Europe (compresi i 28 membri della UE) o appartenenti ai 79 paesi che hanno sottoscritto gli accordi di Cotonou e 5 atleti di formazione italiana (con almeno 4 anni disputati nei nostri campionati giovanili). La discussione intavolata per una nuova convenzione Lega-Fip è quella di puntare su 6 stranieri liberi senza più vincoli di passaporto e 6 italiani di formazione (ma gli anni necessari per l'acquisizione dello status dovrebbero scendere a 3). La proposta dovrebbe essere discussa nell'assemblea di Lega in programma lunedì prossimo; in ogni caso entrerebbe in vigore dalla stagione 2015/2016, non potendo certo cambiare in corsa le regole di ingaggio del mercato attuale. 
    Una svolta regolamentare che Varese appoggia in pieno: togliere l'attuale distinzione tra extracomunitari ed europei abbasserebbe ulteriormente i costi degli stranieri, oltre a togliere di scena lo sgradevole mercato dei passaporti europei per gli americani. 
    Certo servirebbe qualche investimento in più sul mercato degli italiani, ed anche in questo senso si riflette con attenzione sull'operazione legata a Diego Flaccadori, il play-guardia del 1996 cresciuto da Andrea Schiavi alla Blu Orobica Bergamo provato il mese scorso a Masnago. 
    L'atleta attualmente in ritiro con la Nazionale Under 18 ha ottimamente impressionato la dirigenza varesina; se alla fine della campagna-acquisti per gli stranieri ci fossero ancora risorse disponibili l'idea di investire a lungo termine su un giovane emergente in grado di fungere da sesto esterno oggi e da far crescere in termini di ruolo e minutaggi nel giro di due o tre anni è certamente allettante.
    E l'affaire Polonara? Ancora nessuno sviluppo concreto, anche se la società aspetta una risposta definitiva in tempi rapidi: Cecco Vescovi tornerà in nottata dagli Stati Uniti, lasciando il pallino della missione Summer Leagues nelle mani di Simone Giofrè e Gianmarco Pozzecco che si sposteranno domani da Orlando a Las Vegas. 
    Ma per l'ala di Ancona parrebbero aprirsi prospettive interessanti a Reggio Emilia, che nella sua caccia ad un italiano importante potrebbe indirizarsi sull'atleta del 1991 viste le sirene turche per la sua prima scelta Pietro Aradori. Notizie definitive - quasi certamente negative per la prosecuzione del rapporto - sono comunque attese entro il fine settimana. 
    Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]
     

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    Giorni decisivi per il primo snodo del mercato della Pallacanestro Varese legato alla decisione di Achille Polonara sulla proposta di estensione triennale recapitatagli dal club biancorosso nelle scorse settimane. La dirigenza di piazza Monte Grappa attende in tempi rapidi la risposta dell'ala azzurra, da domani a sabato atteso all'esordio con la Nazionale A nella Trentino Cup che inaugurerà il programma delle amichevoli di preparazione per le qualificazioni agli Europei 2015. [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]

    Ma la sensazione è che difficilmente il rilancio al ribasso del club biancorosso - comunque in linea con le possibilità attuali garantite dalle casse di una società ancora in cerca del nuovo main sponsor - potrà stuzzicare il palato del giocatore di Ancona. E se la fumata dovesse essere nera, come peraltro sembra abbastanza probabile, sebbene al momento attuale non sembrano esserci alternative concrete sul mercato per l'ala del 1991? Allora Varese, non potendo sostenere il peso dell'annualità residua del contratto stipulato nell'estate 2012, dovrà cercare di raggiungere un accordo con Polonara per chiudere in maniera indolore il rapporto senza ricorrere alle clausole rescissorie (entro il 15 luglio a favore della società, entro il 30 per il giocatore con una penale leggermente superiore a quella prevista nel caso in cui fosse il club biancorosso a uscire dall'accordo). Certamente la dirigenza biancorossa è decisa a far tesoro della lezione del caso Ere dello scorso anno, trattenendo un giocatore dal salario nettamente più elevato rispetto alle possibilità economiche della società: la conferma dell'ormai ex capitano costrinse infatti Vescovi e Giofrè ad agire sul mercato con risorse ridotte in tutti gli altri ruoli, perdendo di conseguenza gli obiettivi primari (da Erick Green a Trevor Mbakwe) a fronte delle proposte di Siena e Roma. E proprio la prima dead-line fissata per martedì impone tempi rapidi per la decisione; da una parte la conferma a lungo termine di Polonara darebbe una certezza nel ruolo di ala forte, dall'altra il divorzio dall'ala azzurra permetterebbbe di allocare senza vincoli le risorse disponibili per la costruzione della squadra. Certo nel caso sempre più probabile di divorzio dall'atleta del 1991 la discontinuità rispetto al 2013/2014 sarebbe totale ed assoluta: una Varese tutta nuova senza neppure una conferma (due anni fa l'era Vitucci ripartì da 9 volti nuovi con l'unica eccezione di Janar Talts) sarebbe un record assoluto nei 68 anni di storia della società. Ed anche nel caso di partenza di Polonara, il mercato degli italiani non è una priorità assoluta per la dirigenza biancorossa, concentrata sulla missione americana: a meno di occasioni irrinunciabili i giocatori di passaporto tricolore saranno i complementi della rotazione da individuare dopo la scelta degli stranieri. 
    Per questo i tempi di Varese non sembrano coincidere con quelli di Marco Portannese: l'ex allievo del Poz a Capo d'Orlando sceglierà tra Torino, Verona ed un'altra serie A (Pistoia?). 
    Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]
     

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    Fatti e non parole. Gianmarco Pozzecco non si limita soltanto al ruolo di testimonial di una campagna-abbonamenti che in attesa dei primi acquisti utilizza la sua immagine per convincere i fedelissimi. Ma nel giorno dell'apertura della vendita delle tessere stagionali irrompe tra i tifosi in coda per sottoscrivere a sua volta l'abbonamento alla Pallacanestro Varese: un modo concreto per corroborare l'invito ai tifosi a sostenere la squadra. Visto l'abituale rito del lancio della giacca durante la partita che era diventato il suo marchio di fabbrica a Capo d'Orlando, è una scelta per avere un bersaglio sicuro senza mettere a rischio gli spettatori dietro la panchina? «Non è per me, ma per Tania, almeno sono sicuro che ci sarà una persona che non mi fischierà per tutto l'anno. Certo è la prima volta che pago per vedermi giocare» spiega invece il Poz mentre sceglie il posto in Parterre Est (zona famiglia Galleani e Toto Bulgheroni) per la fidanzata spagnola che lo accompagnerà nell'avventura a Varese. E prima di lasciare la sala Giancarlo Gualco (oggi si riapre dalle 16 alle 20) per tornare a visionare Dvd di potenziali obiettivi di mercato, e preparare le valigie per la missione americana (partenza prevista per sabato insieme a Cecco Vescovi e Simone Giofrè), il coach biancorosso compie un altro gesto simbolico alquanto significativo. [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]

    La lunga attesa di Luca Caraffa, il 30enne tifoso di Ferrera giunto al PalaWhirlpool con 5 ore e mezza di anticipo sull'orario di apertura per avere la certezza di essere il primo abbonato della stagione 2014/2015, è infatti premiata dalla generosità del Poz. «Quanto pago per la Curva Nord?». «Niente: la tessera te l'ha regalata Gianmarco» la risposta degli addetti della società, con tanto di abbraccio tra il tecnico di Varese e il fedelissimo numero uno del nuovo anno sportivo («Ma mi raccomando, adesso non fischiarmi!» scherza il coach biancorosso). Nelle prime 4 ore della campagna abbonamenti 2014/15 sono stati 158 i tifosi ad acquistare la tessera stagionale: lo scorso anno, tra l'entusiasmo post-Indimenticabili e una tempistica più concentrata (via al 30 agosto e prezzi scontati solo per la prima fase, quest'anno chi rinnova avrà il prezzo bloccato anche dall'11 al 28 settembre), si era giunti a quota 311. Ma il dato è sostanzialmente in linea con la stagione 2012/2013 (152 abbonati al primo giorno) dove l'era Vitucci ripartì sostanzialmente da zero (unico confermato Janar Talts). 
    Dunque l'appello del Poz sembra aver fatto breccia nel cuore dei tifosi di Varese, col testimonial della campagna abbonamenti - al momento unica certezza col roster completamente da definire - che chiede alla gente di avere fiducia nell'opera della società: «So bene che per dinamiche imposte dal mercato chiediamo alla gente di abbonarsi sulla fiducia - afferma il nuovo coach biancorosso -. Però così come la squadra può spingere il tifo, anche il pubblico può spingere la squadra: e in questo momento mi piacerebbe enormemente avere una risposta positiva da parte della gente, anche perché nel contesto estremamente solido che ho trovato in questa società stiamo lavorando per fare il meglio possibile».
    Giuseppe Sciascia [/size][/font][/color]
     

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    (g.s.) - Arriva l'ufficialità per l'ingresso di Ugo Ducarello (foto red) nello staff tecnico della Pallacanestro Varese versione 2014/2015. Come anticipato un mese e mezzo fa, il 37enne coach originario di Erice sarà il primo assistente di Gianmarco Pozzecco sulla panchina biancorossa. Per l'importante ruolo di vice allenatore il Poz ha puntato su un elemento già esperto del compito: Ducarello è stato per anni l'assistente di Capo d'Orlando, prima di Giovanni Perdichizzi e poi di Romeo Sacchetti nell'anno in cui l'ex Mosca Atomica giocò all'Upea. Poi seguì coach Meo a Sassari, dove è rimasto dal 2009 al 2013, mentre lo scorso anno è stato assistente a Barcellona Pozzo di Gotto (anche due gare da capo ad interim nell'interregno tra Perdichizzi e Pasquali). [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]

    L'accordo con il tecnico siciliano, già al fianco del suo head coach venerdì sera in occasione della riunione dei soci di Varese nel Cuore, avrà durata biennale così come quello con il nuovo allenatore (coincidente con la scadenza del mandato dell'attuale CdA della Pall.Varese). 
    Di fatto Ducarello prenderà il posto di Stefano Bizzozi, che sarà annunciato a breve ad Avellino. [/size][/font][/color]
     

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    Stefano Coppa a ruota libera. Il nuovo presidente della Pallacanestro Varese - il mandato appena consegnatogli durerà fino al 30 giugno 2016 - presenta il suo programma biennale alla guida del club di piazza Monte Grappa.[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]

     La carica di presidente: onore o onere? 
    «È un onore che ho accettato con senso di responsabilità. Non mi sono mai candidato ma il CdA mi ha chiesto di farlo: abbiamo cercato figure onorarie a fianco delle quali avrei lavorato da AD, non ultimo Renzo Cimberio che solo due giorni fa ha dovuto declinare la richiesta. Pur confermando che sarà ancora con noi, anche se non con l'impegno degli anni scorsi. Nel momento in cui la quasi totalità del CdA e una figura importante come il Cavaliere mi hanno espresso il loro appoggio, è stato chiesto il parere anche al consorzio. Senza l'avallo del quale non avrei mai accettato».
    Quali saranno le linee guida e le novità della presidenza Coppa? 
    «Porterò avanti i valori di una gestione seria e rispettosa dei vincoli di bilancio alla base degli ultimi quattro anni. Poi ci sarà una serie di deleghe e poteri distribuite all'interno del CdA per creare una società organizzata ed efficiente, evitando gli errori dello scorso anno. 
    Il progetto sportivo dipenderà dalle scelte della triade Vescovi-Giofrè-Pozzecco, ma l'obiettivo è tornare ad entusiasmare e incarnare lo spirito battagliero che piace alla gente».
    Per quanto riguarda l'area tecnica della prossima stagione invece massima fiducia in Cecco Vescovi? 
    «Assolutamente sì: è stato lui più di tutti a volere Pozzecco, e più che con l'arrivo di Gianmarco in panchina la mia presidenza coincide col suo ritorno nel ruolo di GM, dove avrà la mente libera per stare più vicino alla squadra oltre ad avere un occhio di riguardo per il settore giovanile. Della società ci occuperemo noi del CdA: l'obiettivo è quello di trasformare la Pallacanestro Varese in un veicolo di raccolta risorse per il consorzio, migliorando il prodotto basket per aumentare i ricavi».
     Com'è la situazione dei conti per la stagione in chiusura e quella del budget per quella che verrà? 
    «Per il 2013/2014 la situazione non è particolarmente diversa da quella degli anni precedenti: pur senza playoff, in una stagione complessa sul piano sportivo e finanziario, dovremmo arrivare all'obiettivo primario del sostanziale pareggio di bilancio pur con diversi tasselli ancora da incastrare. Per il futuro c'è fiducia: al di là dei numeri, il fatto che Renzo Cimberio ci sarà è importante non solo sul piano economico. Sul fronte dei nuovi sponsor stiamo costruendo molto e ci sono tante cose che bollono in pentola. Al consorzio abbiamo chiesto in tempi rapidi di farci sapere quale sarà il suo apporto: l'errore dello scorso anno è stato quello di fare certe mosse, tipo la conferma di Ere, contando sulla conferma di sponsor che poi non hanno rinnovato. Stavolta conoscere con esattezza l'entità delle risorse disponibili consentirà a Vescovi di spalmarlo in maniera corretta sul mercato».
    Che messaggio si sente di lanciare ai tifosi all'inizio del suo mandato?
    «Il mio non è un nome che suscita entusiasmo: sono conosciuto da pochi, anche se mi ha gratificato l'apprezzamento delle persone con cui ho lavorato in questi quattro anni. Più che la mia figura sarà importante il consiglio che dovrà lavorare di squadra per portare la Pallacanestro Varese dove tutti auspicano possa puntare. In tre delle ultime quattro stagioni abbiamo ottenuto posizioni migliori rispetto all'entità del nostro budget rispetto alle avversarie; l'anno scorso questo non è accaduto, mi piacerebbe che il trend tornasse ad essere positivo. Partiamo con l'intento di fare il meglio possibile con ciò che abbiamo, e nel frattempo lavoriamo per aumentare le risorse da mettere a disposizione di Vescovi, Giofrè e Pozzecco». 
    Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]
     

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    [color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3](g.s.) - Potrebbe essere Martynas Mazeika il primo acquisto di Varese. Il 29enne play-guardia lituano di 190 centimetri per 86 chili è un obiettivo concreto per la formazione biancorossa. Si tratta di un elemento fortemente stimato da parte di Gianmarco Pozzecco, che lo ebbe come compagno di squadra nella sua ultima stagione da giocatore a Capo d'Orlando nel 2007/2008. Sette anni fa l'esterno mancino era un giovane di belle speranze venuto a farsi le ossa in Italia (2,1 punti in 8,7 minuti di media all'Upea): «Un gran fisico, un bel tiro, non un play puro ma soprattutto un ottimo ragazzo» così lo ricorda il suo coach d'allora Meo Sacchetti. Ma nelle ultime 5 stagioni giocate in patria nelle file del Neptunas Klapeida, Mazeika si è progressivamente spostato in cabina di regia crescendo in termini di carisma e leadership.[/size][/font][/color]

    [color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]E quest'anno, da capitano, ha portato la squadra della sua città natale alla finale del campionato lituano che le ha spalancato per la prima volta le porte dell'Eurolega. In 48 partite dell'annata 2013/2014 tra VTB League e lega baltica, Mazeika (foto red) ha totalizzato 12,5 punti col 36% da 3, l'82% ai liberi e 2,6 assist di media. Notizie di fonte lituana parlano di un contratto già nelle mani del giocatore cui mancherebbe solo la sua firma, anche se il Neptunas proverà comunque a trattenere il suo capitano. Se la trattativa avrà esito positivo, Mazeika dovrebbe portare duttilità ed esperienza al reparto guardie biancorosso: nell'economia della Varese che verrà potrebbe ricoprire il cambio di play e guardia, potendo coprire le spalle anche ad elementi più giovani da pescare sul mercato americano. 
    Intanto Marco Portannese è uscito dal contratto con Capo d'Orlando: il 25enne esterno già lo scorso anno nel mirino di Varese è un obiettivo concreto per il ruolo di cambio di guardia e ala, ma se ne parlerà dopo aver completato il parco-stranieri. [/size][/font][/color]
     

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