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Varese 2017/2018


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2 hours ago, Paul The Rock said:

E' quello che temo... qualcuno che l'ha convinto che merita decisamente di più a livello di soldi e palcoscenico e che Varese l'ha incastrato... questo solo per la solita mai del tutto subito, cosa che se invece lui facesse un bel campionato spunterebbe sicuramente il prossimo anno... Io resto infatti convinto che la risposta alla convocazione con il Libano sia stata solo per cercare di spuntare un contratto da un'altra parte visto che il training camp era andato a vuoto...

Oltre al discorso soldi, c'è da dire che ha preso il passaporto libanese prima delle summer league, segno che il torneo in Asia era già nei suoi programmi (anche in Libano penso ci voglia un po' per dare la cittadinanza a uno straniero e se l'hanno fatto forse era sottinteso che avrebbe giocato in nazionale).
Ci puó stare che dopo summer league e un torneo internazionale si sia un po' immalinconito nel vedere i suoi compagni giocare contro il SAM Massagno, come ci puó stare che avesse i coglioni girati quando i nostri l'hanno approcciato (è vero che gli paghiamo lo stipendio, ma magari uno non sempre è in modalità gentile e disponibile).
Quella dell'appartamento svuotato, poi, mi pare un po' tirata per i capelli. Quando è finita la stagione ha provato a giocarsi le sue chances e questo voleva dire non tornare, era sicuramente piú semplice impacchettare le sue cose che tornare a prendersele giocando chissà dove.
E non dimentichiamoci che a fine campionato si parlava di Anosike come obiettivo primario da rinnovare e questo rendeva il buon Pelle un di piú, forse non è stato solo il suo agente a mettergli in testa certe idee...

Non vorrei che per mezza risposta dopo un'amichevole ora il buon Norvel diventi il primo obiettivo se si finisse in difficoltà, indipendentemente da quanto si vedrà in campo.

Gli agenti dovrebbero insegnare ai giocatori a battersi il petto, sempre e comunque ^_^

Edited by MarkBuford
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2 ore fa, MarkBuford dice:

Oltre al discorso soldi, c'è da dire che ha preso il passaporto libanese prima delle summer league, segno che il torneo in Asia era già nei suoi programmi (anche in Libano penso ci voglia un po' per dare la cittadinanza a uno straniero e se l'hanno fatto forse era sottinteso che avrebbe giocato in nazionale).
Ci puó stare che dopo summer league e un torneo internazionale si sia un po' immalinconito nel vedere i suoi compagni giocare contro il SAM Massagno, come ci puó stare che avesse i coglioni girati quando i nostri l'hanno approcciato (è vero che gli paghiamo lo stipendio, ma magari uno non sempre è in modalità gentile e disponibile).
Quella dell'appartamento svuotato, poi, mi pare un po' tirata per i capelli. Quando è finita la stagione ha provato a giocarsi le sue chances e questo voleva dire non tornare, era sicuramente piú semplice impacchettare le sue cose che tornare a prendersele giocando chissà dove.
E non dimentichiamoci che a fine campionato si parlava di Anosike come obiettivo primario da rinnovare e questo rendeva il buon Pelle un di piú, forse non è stato solo il suo agente a mettergli in testa certe idee...

Non vorrei che per mezza risposta dopo un'amichevole ora il buon Norvel diventi il primo obiettivo se si finisse in difficoltà, indipendentemente da quanto si vedrà in campo.

Gli agenti dovrebbero insegnare ai giocatori a battersi il petto, sempre e comunque ^_^

Probabilmente hai ragione.... diciamo che a prescindere da tutto non è caratterizzato da sprizzi di gioia....ieri sono passato ad allenamento e mi è sembrato il solito.... è un nostro giocatore? Allora tifo x lui a prescindere poi lo giudicherà il campo....forza pelleeeeeeee

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Anche a Reggio stanno finendo i dane' ecco l'articolo trovato sul web.....

 

 

E’ stato bello, molto bello, adesso però i migliori se ne sono andati. Perchè costano troppo. Aradori a Bologna, soprattutto De Nicolao a Venezia, con i campioni, e il grande Polonara a Sassari, va beh Kaukenas era al capolinea, già dalla scorsa stagione. Resta Amedeo, per fortuna, con Riccardo. Magari Riccardo non va agli Europei, Amedeo neanche, Cinciarini sì ma complessivamente è stato inferiore a Cincia, in stagione.

Sono arrivati tanti, bravi, forse, che io non conosco, a parte l’ottimo Leonardo Candi che ho conosciuto, assieme al papà imbianchino.

La realtà è che Stefano Landi è in crisi, con l’azienda del metano e gpl, di famiglai, e allora con Maria Licia kiss me Ferrarini deve risparmiare parecchio, rispetto ai due trofei e alle due finali scudetto. Reggio è decisamente dietro, in griglia, rispetto alle stagioni auree. Da matricola, in A, sfiorò la semifinale, contro Roma, con James White. E poi portò Siena a gara-5. E poi le due finali scudetto, l’ultimo quarto.

Ha ragione Dalla Salda: “Intanto la salvezza, ricordiamo la Virtus Bologna e Cremona”.

Il PalaBigi non sarà più imbattibile, Reggio torna nei ranghi, potrebbe persino arrivare penultima e uscire subito in Europa. Arriverà mai e più, lo scudetto? Amen, grazie davvero. Ah, Menetti si è tagliato lo stipendio, per restare, non so che anche Frosini e Dalla Salda. Grazie a tutti di esesrci. Ah, il palazzetto. Forse non serve più, l’allargamento. Per gara3 con Avellino c’erano larghi vuoti, nonostante i 4500 spettatori.

Amen, aspettiamo le final 8 di coppa Italia, difficili quanto le 4 di Eurocup e quanto la semifinale scudetto. Reggio ci è arrivata una sola volta, 20 anni, prima delle due finali. Firmeremmo.

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Varese, Pelle lavora Avramovic si ferma. De Nicolao saluta, mercato di fatto chiuso

(G.S.) Primo allenamento della stagione al PalA2A per una Pallacanestro Varese che al ritorno in città ha ritrovato Norvel Pelle a pieno regime. Positiva la riattivazione dell centro caraibico rimasto a riposo precauzionale a Chiavenna, stop invece per Alexsa Avramovic che ha appoggiato male il piede destro e ha dovuto interrompere la seduta. Oggi di nuovo in campo a Masnago con visita di tutto il personale degli uffici per fare conoscenza con i nuovi arrivati e festeggiare il compleanno di capitan Ferrerò. Aggregato al gruppo è rimasto il solo Sylvere Bryan: Francesco De Nicolao ha chiuso il suo periodo da ospite della squadra biancorossa vista la possibilità di accordarsi con la Virtus Roma in A2 concretizzatasi

proprio ieri attraverso un accordo di un mese con il club capitolino. A oggi però gli ultimi due contratti italiani del roster saranno con ogni probabilità assegnati ai prodotti del vivaio varesino: inutile investire risorse - sia pure limitate -per giocatori con un ruolo marginale dietro i 10 elementi senior scelti in estate da Claudio Coldebella, Attilio CajaeTotoBulgheroni. Dunque Marco Bergamaschi, Nikola Ivanaj e Matteo Parravicini resteranno stabilmente aggregati agli allenamenti della prima squadra, e due di loro saranno tesserati come professionisti per rispettare gli obblighi regolamentari della formula 3+4+5 che prevede appunto il deposito di 5 contratti di atleti di formazione italiana.

Pertanto il mercato biancorosso è ufficialmente chiuso, tenendo interamente da parte il "tesoretto" risparmiato in sede di campagna acquisti rispetto al budget previsionale: l'auspicio è quello che non servano interventi, in caso di necessità però si potrà contare su una riserva di risorse evitando gli affanni del passato per gli extrabudget "correttivi". Intanto il vernissage casalingo della nuova stagione è stato fissato per mercoledì 20 settembre: nell'unica amichevole stagionale in programma al PalA2A saranno gli svizzeri dei Lugano Tigers gli avversari di turno di Varese.

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Io sono passato ieri.

A parte Wells fermo per una stupidata (che fisico, però!), direi il resto bene/come previsto.

Intensità ottima, Caja urlatore e sul pezzo, Avramovic cazziato ogni tre azioni, Hollis bello attivo, Pelle sorridente e disponibile.

Su quest' ultimo mi hanno detto che ha cambiato umore una volta tornato a Varese, sia quel che sia comunque ora bene.

Sperem!

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22 minuti fa, Quindici dice:

Io sono passato ieri.

A parte Wells fermo per una stupidata (che fisico, però!), direi il resto bene/come previsto.

Intensità ottima, Caja urlatore e sul pezzo, Avramovic cazziato ogni tre azioni, Hollis bello attivo, Pelle sorridente e disponibile.

Su quest' ultimo mi hanno detto che ha cambiato umore una volta tornato a Varese, sia quel che sia comunque ora bene.

Sperem!

Confermo....

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Un addio dalla porta principale Fiorini lascia la stanza dei bottoni

II dado è tratto, la decisione è presa ed ora è anche ufficiosa. Nessun comunicato da parte della società per ora, ma per una precisa ragione. Riavvolgiamo il nastro: era il 10 agosto quando, su queste pagine, venivano annunciate come imminenti le dimissioni di Fabrizio Fiorini dal ruolo di amministratore delegato della società di piazza Monte Grappa. Dimissioni che non sarebbero state esecutive almeno fino alla data del primo settembre, giorno in cui era convocato il primo CdA. Ebbene, ieri il consiglio di amministrazione si è ritrovato seppur non al completo - Gianfranco Ponti e Monica Salvestrin erano collegati tramite telefono - per ratificare internamente e prendere atto della decisione di Fiorini. Non ci saranno comunicati ufficiali imminenti semplicemente perché, per almeno altri dieci giorni o forse due settimane, Fiorini continuerà a muoversi come amministratore delegato per firmare alcuni contratti e risolvere qualche pendenza da lui sempre gestita finora. La notizia, visto che quella delle dimissioni di Fiorini lo è fino ad un certo punto ormai, è la scelta sulla sua sostituzione: al momento il CdA sembra intenzionato a non nominare un nuovo amministratore delegato al posto di Fiorini, per una ragione. Il 50enne imprenditore di Bresso, entrato nel CdA nell'ultimo anno della gestione Stefano Coppa, era stato chiamato con il preciso compito di "ripulire" i conti in una situazione economica e finanziaria tutt'altro che positiva e tran- quilla. La scelta di non nominare un suo sostituto può essere dettata da un semplice assolvimento del compito, ossia Fiorini ha concluso il compito per cui era stato chiamato e non c'è ora una necessità impellente di rimpiazzarlo. Tutti i membri si distribuiranno le mansioni che spettavano al dimissionario, e avranno potere di firma. Il CdA ieri ha preso atto di una decisione che già conosceva, e proprio "l'assolvimento del compito" è una delle motivazioni che hanno spinto in queste settimane Fiorini a farsi da parte. Specifichiamo affinché sia chiaro: l'amministratore delegato, in attesa di diventare ex, non lascia sbattendo la porta, ma lo fa in primis per motivazioni di lavoro che esulano dal contesto di Pallacanestro Varese, e in secondo luogo per le ragioni elencate precedentemente. In quanto membro del consiglio direttivo di Varese nel Cuore, oltre ad essere anche coinvolto all'interno del trust "Il Basket Siamo Noi". Fiorini resterà negli ambienti di Pallacanestro Varese-Cuore, ridimensionando impegni e mansioni. 

Alberto Coriele

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Il dirigente con le palle di dire sempre la verità L'uomo che ha salvato la Pallacanestro Varese 

Il commento di Fabio Gandini

«Se oggi la Pallacanestro Varese esiste ancora, lo si deve a quest'uomo». La quinta della scena - temporalmente collocabile in qualche mese or sono - è l'androne del PalA2A, sotto il cui cemento ci sono i protagonisti di questa breve storia: il primo, di gran lunga il meno importante, è un cronista di basket che si auto-definisce ancora giovane; il secondo, che dà il vento alla frase sopra riportata, è il presidente di Varese nel Cuore Alberto Castelli, il quale ci perdonerà se riportiamo un attimo privato; il terzo - che incassa la riconoscenza con una delle sue solite battute taglienti e a scoppio ritardato - è "l'uomo".

La storia di una società di basket si scrive normalmente in canestri e personaggi di campo, meno in dirigenti, ancor più raramente se della specie da scrivania. Semmai citati, questi ultimi vengono associati solo ai momenti epici, ai trionfi, alle saghe che strizzano l'occhio alla leggenda, di certo non a stagioni sportivamente anonime.

Fabrizio Fiorini è stato l'amministratore delegato dell'ultra settantennale sodalizio cestistico cittadino in un anno qualunque del corrente, lungo medioevo biancorosso. Ed è persona schiva, che non ha mai amato la pubblica ribalta, il microfono in mano o le interviste sui giornali, pur rendendosi sempre - a differenza di tanti altri - educatamente disponibile verso l'interlocutore, chiunque egli fosse. Le due cose insieme non depongono a favore della fama di nessuno e, forse, tanto meglio così. A volte bastano i fatti.

Fabrizio Fiorini, da ieri non più amministratore delegato della Pallacanestro Varese, come avete potuto leggere nell'intervista qui sopra, ha salvato la società dal baratro. Le ha risparmiato la fine di Caserta, l'ha rianimata a un passo dalla morte. Non da solo, ma tra pochi. Pochissimi. Non da solo, ma nella posizione più scomoda, ancorché quasi sempre lontana dalle cronache perché estranea alle vicende del parquet. Non da solo, ma iniziando per primo. Evidenziando una situazione finanziaria e debitoria pericolosa in principio (era la metà del 2015), ponendosi a servizio della società da consorziato appassionato e volenteroso poi, diventandone la massima espressione decisionale non sportiva dell'organigramma infine (e siamo arrivati all'inizio dell'estate 2016).

Lo ha fatto gratis (e chissà perché nel mondo di oggi si sente il bisogno di sottolineare tale particolare...), anzi mettendo spesso e volentieri mano al suo portafoglio di piccolo proprietario, facendo avanti-indietro da Milano e rubando tempo alla sua azienda e alla famiglia. Con ostinazione e con coraggio. Dettando i ritmi di una resistenza che ai tifosi pare una poco affascinante austerità e invece si chiama necessità. Garantendo - con l'ordine, la trasparenza e il buon vecchio e sano passo più corto della gamba - una meravigliosa, in quanto tale, esistenza.

Fiorini è stato l'unico che non si è vergognato di ammettere - anche pubblicamente - che la Pallacanestro Varese stava andando incontro a gravissimi problemi. Poi ha riversato tutto se stesso nel tentativo di risolverli. Riuscendoci o quasi, sicuramente stabilizzando un contesto che a breve sarebbe diventato irreversibile, frutto di anni vissuti da cicale, di errori, di incalcolabili cambiamenti e di occasioni perse.

A chi ora rimane dove lui si è fatto valere, un augurio per un compito per nulla facile: essere alla sua altezza. A tutti gli altri un consiglio: andate a salutarlo qualche domenica al palazzetto, questo milanese che dalla vita ha avuto il dono - nonostante lo sventurato luogo di nascita-di tifare la Varese della palla a spicchi. Lo troverete in tribuna (mai in parterre), con la sua Alessandra al fianco, anonimamente mescolato tra il popolo: 90/100 starà incazzandosi con un arbitro. Allora sorridetegli e ripensate alle parole del presidente Castelli.

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sto vedendo una partita che ribalta i pronostici individuali dell'estate:

Antabia Waller sembra una gran presa, anche senza Wells a servirlo ne mette tanti con precisione notevole e anche buona visione nello scaricare...se continua così è il nostro steal of the year

al contrario Cain difende, porta blocchi, aiuta ma rispetto ai filmati di forli sembra si sia trasformato in uno specialista del lavoro sporco, senza movimenti per concludere. Forse indietro fisicamente ma francamente un po' preoccupante l'atteggiamento tipo "non sono io che devo segnare" ..rischiamo un fatturato punti inferiore a quello di Kangur .

Tra i vecchi: meno male che è rimasto Pelle, in difesa sempre un fattore. Invece Avra...come l'anno scorso, tale e quale.

 

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14 minuti fa, toloz dice:

sto vedendo una partita che ribalta i pronostici individuali dell'estate:

Antabia Waller sembra una gran presa, anche senza Wells a servirlo ne mette tanti con precisione notevole e anche buona visione nello scaricare...se continua così è il nostro steal of the year

al contrario Cain difende, porta blocchi, aiuta ma rispetto ai filmati di forli sembra si sia trasformato in uno specialista del lavoro sporco, senza movimenti per concludere. Forse indietro fisicamente ma francamente un po' preoccupante l'atteggiamento tipo "non sono io che devo segnare" ..rischiamo un fatturato punti inferiore a quello di Kangur .

Tra i vecchi: meno male che è rimasto Pelle, in difesa sempre un fattore. Invece Avra...come l'anno scorso, tale e quale.

 

:thumbsup:

Punteggio?

Edited by Indimenticabili
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Seconda vittoria in altrettante uscite di precampionato per la Openjobmetis Varese (ancora priva del playmaker Wells) che dopo il successo contro Sam Massagno supera anche Cremona al PalaRadi con il risultato di 77 a 76 al termine di un match equilibrato e vissuto fino al 40′.

I biancorossi cominciano subito bene costruendo le proprie fortune grazie alle mani calde di Waller ed Hollis; i padroni di casa non si fermano a guardare e rispondono per le rime con soluzioni da sotto (pregevoli i piazzati di Sims) e, soprattutto, da lontano grazie alle bombe di Johnson. Caja chiama timeout e Varese si sblocca con Pelle ed Avramovic che al 10′ trovano il pareggio a quota 19.
In avvio di secondo quarto a partire meglio sono i padroni di casa ai quali risponde un esplosivo Okoye che riporta la Openjobmetis in avanti. Le percentuali in attacco si abbassano notevolmente da una parte e dall’altra e la Vanoli trova il pareggio che rimane intatto fino ai due guizzi finali di Hollis che firma il 39-35 di metà tempo.

Alla ripresa dei giochi Varese continua a macinare punti con Okoye, Hollis e Waller che portano i loro sul momentaneo 52-44. Cremona però recupera alla grande e, sfruttando un blackout offensivo di Ferrero e compagni, chiude al 30′ sul momentaneo +3 (57-54).
L’inizio dell’ultimo atto di gioco premia ancora una volta i biancorossi che grazie a Natali ed Okoye rimettono la testa avanti (63-65 al 35′) costringendo coach Sacchetti al timeout. La pausa non sblocca i padroni di casa che subiscono un’altra bomba di Natali seguita da quella di Waller. È a questo punto che la Vanoli torna a farsi sotto con buone trame offensive che la riporta sul -2 (72-74), parziale che Ruzzier annulla siglando il pareggio a quota 75. A risolvere tutto però è capitan Ferrero che dalla lunetta fissa il definitivo 76-77.

La Openjobmetis tornerà in campo mercoledì 6 settembre per il match contro Derthona Basket (palla a due alle ore 19:30 presso il PalaEolo di Castelletto Ticino).

VANOLI CREMONA-OPENJOBMETIS VARESE: 76-77 (19-19; 35-39; 57-54)
Vanoli Cremona: Martin 15, Sacchetti ne, Gazzotti 3, Diener T. 16, Ricci 3, Ruzzier 6, Portannese 1, Sims 11, Johnson 9, Diener D. ne, Milbourne 12. Coach: Romeo Sacchetti.
Openjobmetis Varese: Parravicini ne, Avramovic 3, Pelle 7, Natali 9, Okoye 19, Tambone 3, Cain 2, Bryan ne, Ferrero 2, Bergamaschi ne, Waller 21, Hollis 11. Coach: Attilio Caja.

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26 minuti fa, Tim basset dice:

Mi piace che anche se sono amichevoli si giochi per vincere il fatto che i ragazzini Bergamaschi e Parravicini non hanno giocato ne e' la dimostrazione.

forza varese!

Ciao Vinny !

Quest' anno speramo de poter dire che la musica è cambiata ( e sarebbe proprio ora, perbacco ! ). Vedremo un po' :rolleyes:

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