Jump to content

VareseFansBasketNews

  • pxg14
    [color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Consulente. A casa sua. [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Bruno Arrigoni[/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3], che ufficialmente è ancora direttore sportivo della Virtus Bologna, da circa un paio un mesi non viaggia più sulla rotta Milano Lambrate-Casalecchio e, a modo suo, rappresenta il primo caso di... telelavoro nel basket italiano. «Agli inizi di febbraio - spiega Arrigoni - la società mi ha esentato dal presenziare agli allenamenti e alle partite: una situazione concordata sulla quale però, e vi prego di capire il mio disagio, non vorrei aggiungere altro. Mi limito a riferire che, rispettando il contratto che scadrà il 30 giugno, continuo il mio lavoro da casa e sono tuttora a disposizione della Virtus. Certo, tirar sera senza il conforto del campo, senza il rimbalzo del pallone ed il profumo della palestra non è semplice, ma per fortuna la mia attività di [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3][i]scouting [/i][/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]funziona 24 ore su 24 in tutto il mondo. Perché in ogni angolo del globo si gioca a pallacanestro e, quindi, ci sono giocatori da osservare e campionati interessanti cui guardare». [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Poi che succederà? «Il lavoro che ho svolto negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti, pertanto spero che qualche dirigente alzi il telefono e si faccia sentire con delle proposte. Del resto, alla verde età di 70 anni [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3][i](Arrrigoni è classe ’45 - ndr) [/i][/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]non ho nessuna voglia di smettere col basket. Continuo a lavorare e informarmi e penso di avere ancora molto da dare a questo sport». [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Il suo nome a Varese circola con insistenza e si sa che presto, in veste di candidato al ruolo di direttore sportivo, incontrerà il presidente [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Stefano Coppa[/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]... «Mi fa piacere, così come mi [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]gratificano i numerosi attesta[/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]ti di stima ricevuti in questo pe[/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]riodo un po’ particolare della [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]mia vicenda professionale. [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Tuttavia, non cado nella trap[/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]pola: fino al 30 giugno conti[/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]nuerò a lavorare per Bologna. [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Poi, dall’1 luglio, sarò libero. Il [/size][/font][/color]numero di telefono l’avete…». [color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Intanto il campionato italiano, [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]segnala una Virtus che, pur al [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]netto di un budget striminzito, [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]è in odore di playoff. Un altro [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]miracolo “arrigoniano”... «Nessun miracolo ma - continua Bruno, che in passato a Varese ha ricoperto il ruolo di vice dei coach [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Gamba [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]e [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Rusconi [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]- solo tanto lavoro svolto in un clima di grande collaborazione con lo staff tecnico. L’estate scorsa il sottoscritto, il coach [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Giorgio Valli [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]e gli assistenti [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Cavicchi [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]e [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Fedrigo [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]si sono fatti, scusate l’espressione un po’ cruda, un “mazzo tanto” davanti al video. Insieme abbiamo passato in rassegna centinaia di giocatori segnalando per ognuno caratteristiche, qualità, peculiarità. Dopo un lavoro di scrematura siamo arrivati a stringere la rosa ad una ventina di papabili e, infine, alla definizione degli obiettivi su cui andare con decisione. Pertanto, se di miracolo si tratta (e per certi versi lo è visti i danari disposizione), è giusto condividerlo con lo staff. Inoltre, Giorgio assieme ai suoi assistenti ha lavorato benissimo in palestra per far crescere i giocatori, creare le giuste sinergie e migliorare le qualità tecniche e mentali di un gruppo giovanissimo nel quale [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Allan Ray [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]costituisce il faro avendo esperienza, carisma, talento e la leadership tipica di chi è in prima fila nel dare l’esempio». [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Domani riceverete l’Openjobmetis: pronostico? «Per il match contro Brindisi ero a Masnago ed ho apprezzato un’ottima Varese. Non ci vuole grande fantasia per immaginarla protagonista anche a Casalecchio. Tuttavia, sono convinto che la Virtus scenderà in campo con motivazioni superiori perché il settimo posto varrebbe come uno scudetto».[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]





    [color=rgb(28,29,28)]Massimo Turconi [/color]
     [/size][/font][/color]
     

  • pxg14
    [color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Il giorno dopo l’ incontro di Palazzo Estense, [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Alberto Castelli [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]e l’ esponente del gruppo di imprenditori varesini interessato ad entrare nella compagine societaria della Pall.Varese preparano le prossime mosse. [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Prima di partire per gli Stati Uniti per una breve vacanza già programmata, il presidente di “Varese nel Cuore” - che due settimane fa aveva ricevuto dall’assemblea il mandato esplorativo per incontrare un esponente del gruppo di potenziali acquirenti - ha inviato a tutti i soci del consorzio una nota nella quale ha relazionato i proprietari sulla evoluzione della situazione. Castelli ha specificato ai soci di aver chiesto esplicitamente i nomi delle persone che fanno parte del gruppo di investitori, ed una proposta scritta relativa a precise e solide garanzie sul piano di mantenimento e sviluppo della Pallacanestro Varese da parte degli eventuali acquirenti. Anche perché al momento ora l’unico volto noto è quello dell’ imprenditore varesino che in rappresentanza del gruppo di investitori da lui capitanato, ha esposto il progetto in occasione dell’incontro a Palazzo Estense. La sede dell’appuntamento conoscitivo è stata scel[/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]ta proprio dai nuovi acquirenti, affidando un ruolo di garante istituzionale al sindaco [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Attilio Fontana[/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]. Ed è stato il primo cittadino ad invitare a titolo personale [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Toto Bulgheroni[/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3], per cercare possibili punti [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]di contatto tra le parti at- traverso la sua esperienza di ex proprietario e la sua attuale posizione da “tifoso eccellente”. [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Sulla serietà del “frontman” del gruppo c’è la garanzia di un curriculum [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]professionale di altissimo livello; ma fino a quando non sarà esplicitato in “soldoni” l’entità dell’apporto annuale necessario per supportare il piano triennale di rilancio del club basato sulla costru[/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]zione di uno “zoccolo duro” di italiani e su investimenti massicci sul vivaio, non si potrà entrare concretamente nel merito di una trattativa. Però gli investitori sono decisi a proseguire sul cammino intrapreso con il primo contatto di mercoledì ed in tempi rapidi sarà formulata una proposta dettagliata in termini di programmi e di cifre per assecondare la richiesta di Castelli. [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]La chiave per un possibile accordo è la percentuale di quote che i nuovi investitori vorrebbero rilevare: per rendere più “morbido”l’ ingresso ci sarebbe l’idea di un affiancamento paritario al 50 per cento. O comunque una verifica dei rapporti di concambio tra l’attuale apporto di “Varese nel Cuore” e i capitali freschi che gli acquirenti sarebbero in grado di garantire. [/size][/font][/color][color=rgb(28,29,28)][font=Verdana][size=3]Ma il consorzio sarebbe interessato ad una proposta che sposterebbe le leve del comando nella nomina delle figure chiave nelle mani dei nuovi investitori? Molto è legato alla portata dell’offerta, ma anche alla disponibilità delle due parti a trovare il “modus operandi” per una convivenza sotto lo stesso tetto. Dalla quale dipenderà di fatto l’ esito finale dell’operazione.[/size][/font][/color]




    [color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3][color=rgb(28,29,28)]Giuseppe Sciascia[/color][/size][/font][/color]
     

  • Nicolò Cavalli
    [b]ANDY RAUTINS [/b](17 punti; 2/4 2p; 3/8 3p; 4/4 tl) [b]VOTO: 5,5. [/b]Criticato per la monodimensionalità del gioco, questa volta prova anche a mettere il naso dentro l'area. Discreto in attacco e per aiuto a rimbalzo, da il via all'harakiri del finale tentando il record mondiale di palle perse. Paperino.
     
    [b]ANTERO LEHTO [/b](0 punti; 0/0 2p; 0/0 3p; 0/0 tl)[b] VOTO: s.v. [/b]L'unico possibile canestro viene vanificato dal fischio degli arbitri. In totale i minuti in campo sono soltanto in due: con una gestione diversa e più ampia delle rotazioni da parte di Caja, forse il fiatone avrebbe condizionato meno i nostri.
     
    [b]ERIC MAYNOR [/b](8 punti; 3/5 2p; 0/5 3p; 0/0 tl)[b] VOTO: 6,5. [/b]Un play capace di distribuire tredici assist a queste latitudini è più unico che raro: alcuni finiranno nelle migliori giocate della settimana. Nell'ultimo quarto perde la bussola e Varese affonda con lui. In crescita, ma serve anche il tiro dalla lunga.
     
    [b]JOHNDRE JEFFERSON [/b](8 punti; 3/5 2p; 0/0 3p; 2/2 tl), [b]VOTO: 5. [/b]Finito sotto i riflettori dopo le prime quattro uscite di validissimo livello, inciampa in una serata che lo riporta sul pianeta Terra. Mays mangia e beve sulla testa di JJ: si intravede qualche flebile resistenza, nulla più.
     
    [b]YAKHOUBA DIAWARA [/b](5 punti; 0/1 2p; 1/4 3p; 2/7 tl) [b]VOTO: 5,5. [/b]Lo sfavillante inizio di torneo sembra lontano un secolo. Kuba è stanco, si trascina a fatica, carica male i tiri. Ma è un'altra la pecca più evidente: tutti i falli subiti grazie all'esperienza si tramutano in incubi dalla lunetta.
     
    [b]CRAIG CALLAHAN[/b] (0 punti; 0/0 2p; 0/2 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 5. [/b]Decisivo quattro mesi fa nella battaglia in terra pugliese, questa volta non lascia un segno neanche in superficie. Pochi tiri, scelti non bene, non aiutano a sbloccarlo. Di rimbalzi nemmeno l'ombra: Brindisi, nel pitturato, attua un monopolio da far scattare l'[i]antidumping[/i].
     
    [b]KRISTJAN KANGUR [/b] (14 punti; 2/3 2p; 3/4 3p; 1/1 tl) [b]VOTO: 6,5. [/b]Elegante, pulito e al contempo risoluto per lunghi tratti, si sognerà per tutta notte il pallone regalato agli avversari quando Varese veleggiava sul più quattro nel quarto periodo. La schiena sembra non dolere, sarà decisivo da qui a maggio.
     
    [b]CHRISTIAN EYENGA [/b](27 punti; 8/13 2p; 0/0 3p; 11/12 tl)[b] VOTO: 7. [/b]Continua nel momento di grazia e di ottima intesa con Maynor. Saltella come una lepre, richiamando su di sé le maniere forti della retroguardia dell'Enel. Il nervosismo gli taglia le gambe in un paio di frangenti, eppure i numeri sono indiscutibilmente dalla sua.

  • Nicolò Cavalli
    Un filmato di tre minuti, intenso, leggendario, da pelle d'oca, accompagna la platea del Lino Oldrini dopo la presentazione delle squadre: sono le immagini collazionate per celebrare, in un mosaico di ricordi indelebili, le 2000 gare in campionato della Pallacanestro Varese.
    Chi si aspettava una serata di celebrazioni, invero non molti (diversi vuoti sulle tribune complici il sabato sera e le pochissime velleità di playoff), si è trovato di fronte un avversario coriaceo, preciso, atleticamente superiore, capace di dominare l'area colorata oltre i dati statistici globali. La banda di Caja ci ha provato per lunghi tratti e con una lodevole propensione al contropiede, terminando però nelle secche della fatica nei momenti cruciali: l'11-26 degli ultimi otto minuti risuona equivocabile.
     
    [i][b]Antipasto di livello. [/b][/i]L'Enel illumina la contesa con un vibrante 0-6, Varese si desta mandando a segno cinque uomini e agganciando la parità a quota 11. Le compagini attaccano il ferro con assiduità, non a caso il conto dei falli appare salato come in un ristornate suggerito dalla Guida Michelin. I biancorossi si lanciano appena possono in contropiede (splendido l'assist di Maynor per il 2+1 di Eyenga in concomitanza del 21-19), Brindisi allunga i tentacoli per smorzare il primo tentativo di fuga degli avversari: una striscia di sette punti, ispirata da Denmon, vale il 24-26 alla prima pausa.
     
    [i][b]Amnesie subito punite. [/b][/i]La rottura offensiva prolungata dei ragazzi di Caja, coincisa con quattro palloni gestiti in modo pessimo da Diawara e Rautins (con evidente chiamata in correità dei compagni), viene punita solo dalla tripla di James. Al canestro con fallo di un Maynor in versione solista, rispondono Mays e Harper: 27-33 prima che due conclusioni sartoriali di Kangur riscrivano il pareggio a metà periodo. Eyenga, fin qui il migliore dell'OJM, commette fallo in attacco (dubbio) e si vede comminare un tecnico (netto: proteste futili in un contesto già elettrico): i grigi rincarano la dose e la terza penalità di KK ha il sapore della beffa. L'Enel ingrana le marce della grande squadra con Denmon – 36-43 – e corre nello spogliatoio in vantaggio: il tabellone recita 43-47, con i guizzi vitali di Rautins e Jefferson a rendere meno gravoso il passivo dei prealpini.
     
    [i][b]Con le unghie e con i denti. [/b][/i]Un paio di forzature della guardie di Varese rendono bollenti le spire emanate dalle bocche da fuoco brindisine: Turner e Mays timbrano il massimo vantaggio sul più nove. Un solido break di sette a zero, propiziato dalla zona e dalla paziente circolazione di palla in attacco, viene mortificato dal dardo di Pullen: 50-55. Il folletto dell'Enel patisce la legge del taglione (nota anche come compensazione mal celata) e subisce un fallo tecnico dal quale la squadra di Bucchi reagisce con orgoglio e abnegazione difensiva. Il fenomenale Denmon – alla fine saranno 29 punti – respinge gli assalti dell'OpenJobMetis, ricaduta nel proverbiale vizio di raccogliere novantanove centesimi senza fare cifra tonda: da taglia-fuori persi per strada e palloni smarriti al momento del dunque si ritorna sul 57-65. Il finale di periodo vede però accendersi la miccia degli uomini di casa: la saggezza di Kangur, gli assist di Maynor e la [i]verve[/i] realizzativa di Eyenga sono gli ingredienti per servire in tavola il 66-67.
     
    [i][b]Onore a Brindisi. [/b][/i]Un insolito e candido canestro dalla media di Christian, bissato dal missile terra-aria di Diawara, costringe Bucchi a richiamare all'ordine la sua truppa in occasione 71-67. La stanchezza di una contesa spasmodica fin dal primo minuto rende confuse le idee degli attori sul parquet, in particolare da alcune battute a vuoto di Varese (pesante il saldo dei palloni persi: 19) Pullen e Zerini recitano in rima le giocate del 73-78. Jefferson patisce oltremodo la presenza di Mays (decisivo con 23 p + 14 rimbalzi: valutazione di 36!), Maynor si fa pizzicare in una penalità per proteste – arbitri disastrosi bipartisan: non è una novità nella LegaBasket – e Caja attende anni luce prima di rifugiarsi in un time-out: sul 76-85 nemmeno i 4000 di Masnago ci credono più. I pugliesi, quinti in classifica con pieno merito, gestiscono al meglio i minuti finali. Comincia la festa per i tantissimi tifosi ospiti, per la gloriosa pallacanestro Varese non c'è modo di spegnere le 2000 candeline.
     
    Gli applausi per l'impegno profuso non mancano, ma la data da segnare in agenda è il 12 aprile: contro Caserta, attuale fanalino di coda, Kangur e compagni saranno chiamati a certificare la presenza nella massima serie. Un'inezia in confronto ai fasti delle vecchie glorie, ma certe volte – dopo i banchetti più lauti – tocca contentarsi di un brodino.

  • pxg14
    [color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3][i]T[/i][/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3][i]anta roba utile. Come la convinzione d’una squadra che, dentro un chiaro progetto di gioco, sta facendo risaltare nuovi valori, non temendo alcun rovescio. Ci sembra questa la fotografia aggiornata di una Pallacanestro Varese non più tutta grinze, dovendo riconoscere l’effetto di un allenatore che non è un “bimbo” vantando oltre trent’anni di onorata militanza, pure impreziosita da una argento con la Nazionale ai Giochi del Mediterraneo (una bazzecola per chi tende a sminuire i meriti degli altri) ma, soprattutto, dal titolo di “miglior allenatore dell’anno” con Roma nella notte dei tempi. Che vorrà dir pur qualche cosa nella storia di un tecnico.[/i][/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    [i]Sicuramente Caja, chiamato ad esercitare un compito difficile se non ingrato nel risollevare le sorti di una squadra a pezzi, peraltro succedendo a Pozzecco di cui il tifoso poteva anche sentirsi come “vedovo” inconsolabile, è riuscito a rovesciare come un calzino il rendimento del collettivo, in particolare nei momenti in cui solitamente ci si infilava in un vicolo cieco, cioè senza vie d’uscita percorribili. I primi consensi, il valente Attilio, li ha incassati ma la missione è ancora lunga e ardua per le aspettative che accompagnano il nuovo corso dovendoci chiedere se Kangur e soci riusciranno sempre ad essere sicuri e determinati nel loro modo d’essere in campo dopo mesi di tentennamenti. L’interrogativo ci sta e sollecita potenti risposte, a cominciare da questa sera di fronte a una formazione che verosimilmente cerca forsennate rivalse, soprattutto dopo l’epilogo del match d’andata, molto discusso se non addirittura “scandaloso”, a dire dei pugliesi, sentitisi offesi nella loro dignità di sconfitti per la grave perdita di Simmonson, uscito dai radar dopo un disastroso “schianto” pochi minti dopo il “decollo”. Un infortunio spiacevole per l’uomo e per l’atleta e non di meno per Brindisi che aveva puntato parecchio, anche in denari, su un giocatore di così grande spessore internazionale ma perso per uno balordo infortunio.[/i][/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    [i]A scatenare un così forte risentimento fu un’allegra e innocente cagnara inscenata, in sala conferenze, da Pozzecco e dal suo staff in onore di Ducarello, nell’occasione capo allenatore per la squalifica di Gianmarco nonché vittorioso condottiero di una Pallacanestro Varese che, per così dire, aveva “ammazzato” un pronostico pressoché chiuso. Un po’ di legittima e capibile euforia fu intesa dai locali come una “festa sulle disgrazie altrui”, cioè le proprie, il che la dice lunga su quella male interpretazione da parte di chi, battuto e sconfortato, cercava uno sfogo d’un così duro patimento. Se siamo alla resa dei conti, tocca agli uomini di Caja respingere l’assalto di una formazione fortemente attrezzata per le sue individualità (di talento), sicuramente funzionali al collettivo, giust’appunto rifornito di risorse come dimostrano la quotata classifica di Brindisi che mai ha nasco- sto le proprie ambizioni. [/i][i]I suoi americani sono idealmente i benvenuti a Masnago per “saggiare” le potenzialità di Varese. [/i][/size][/font][/color]

  • pxg14
    [color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]L’Openjobmetis prova a calare il tris al PalaWhirlpool. Stasera a Masnago (palla a due alle 20.30; diretta su Gazzetta Tv, canale 59 del digitale terrestre) la formazione di [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Attilio Caja [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]ospiterà la quotata Enel Brindisi e cercherà di allungare a quota 3 la prima striscia vincente casalinga della stagione. Test impegnativo per i biancorossi contro un’avversaria competitiva come la squadra di [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Piero Bucchi[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3], quinta forza della serie A con i playoff virtualmente in tasca e una semifinale di Coppa Italia giocata a viso aperto contro Milano un mese fa.[/size][/font][/color]



    [color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    • VERIFICA IMPORTANTE - È il tecnico pavese a dare la misura del valore del test odierno per capire l’avanzamento dello stato dei lavori nel cantiere biancorosso: «C’è la curiosità di verificarci contro una squadra di alta classifica per capire a che punto siamo rispetto al lavoro svolto nelle ultime quattro settimane: ci aspetta un compito difficile, ma ho visto buone cose in allenamento e sono convinto che ci faremo trovare pronti ad affrontare l’impegno nel migliore dei modi». L’idea è di compiere un ulteriore passo avanti rispetto alle vittorie casalinghe contro Roma e Cremona, indispensabile per limitare il talento offensivo del trio di esterni Pullen-Denmon-Turner e non subire il tasso atletico dei pugliesi: «Dovremo essere bravi a mettere in campo una difesa non soltanto attenta sul piano tecnico ma anche molto fisica con braccia e corpo per fermare il loro attacco basato su atletismo e perimetralità». Così indica la strada il coach Caja.[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    •CORALITÀ DECISIVA - Contro una squadra dalle grandi individualità come l’Enel, sarà fondamentale come e più di altre volte mettere in campo la disponibilità a sacrificarsi per la squadra determinante per invertire il [i]trend [/i]negativo e risalire la china in classifica. Contando anche nel recupero di Diawara - comunque non al meglio dopo 10 giorni di stop assoluto: quasi certo che l’ex di turno partirà dalla panchina - per aumentare il potenziale tecnico a disposizione: «Sono certo che il ritorno di Kuba non metterà in ombra l’ottimo Eyenga delle ultime settimane - spiega Caja -. Alla ripresa degli allenamenti di mercoledì sono stato chiarissimo: tollero gli errori di chi ce la mette tutta, ma chi pen- sa a se stesso ed ai suoi minuti mi fa perdere la pazienza. Non è comunque il nostro caso perché in allenamento c’è sempre una bella atmosfera, ed anzi gli sti- moli e le motivazioni per i duelli individuali possono darci la marcia in più».[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    •LA RICORRENZA - Il match contro Brindisi costituirà comunque una pietra miliare per la società di piazza Monte Grappa: stasera Varese disputerà la partita numero 2.000 nella sua lunghissima avventura in serie A (esordio assoluto il 14 novembre 1948 contro Gradisca). «Sarà un onore scrivere una pagina così importante nella storia di un club così glorioso ed un motivo in più per fare festa con i tifosi» afferma il coach pavese.[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    •PLAYOFF? ANCORA NO - Il test odierno contro una [i]big [/i]rappresenta una sorta di esame di maturità per l’Openjobmetis: battere Brindisi permetterebbe a Varese di presentarsi col vento nelle vele sul campo dell’attuale settima forza Bologna nell’anticipo pre-pasquale di sabato prossimo. Ed espugnare Casalecchio potrebbe aprire scenari davvero interessanti per la classifica biancorossa, ma Caja ferma l’orizzonte al match di stasera: «Ai playoff ancora non penso. In questo mese abbiamo disputato buone partite, ma la classifica ci induce ancora alla prudenza. Se dovessimo vincere stasera potremmo almeno chiudere il capitolo salvezza: per questo obiettivo minimo c’è bisogno ancora di un successo, concentriamoci su questo concetto. Poi, col passare del tempo, vedremo se i nostri risultati e quelli di chi ci precede ci consentiran- no di spostare il traguardo».[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]
     
     

  • pxg14
    [color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Il primo mese varesino di Attilio Caja (foto Blitz) coincide col primo giorno di riposo concesso alla squadra dopo la bella e confortante vittoria contro Cremona. Esattamente 4 settimane fa il tecnico ex Roma e Milano raccoglieva il testimone dalle mani del dimissionario Gianmarco Pozzecco: scelta azzeccatissima alla luce dei risultati del campo, frutto della cultura del lavoro instaurata dal coach pavese.[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]

    «Il riposo di ieri è un premio che la squadra ha meritato dopo aver speso tantissimo a livello mentale prima ancora che fisico. Ho trovato grande disponibilità al lavoro e siamo cresciuti sotto l'aspetto mentale e tecnico. In particolare abbiamo aumentato l'aggressività in difesa e migliorando la distribuzione della palla. Margini di crescita? Oggi siamo più avanti in retroguardia rispetto all'attacco, e c'è da omogeneizzare la condizione di tutti i giocatori a partire dal recupero di Diawara». 
    - Sembra però evidente l'identità ben delineata raggiunta dalla squadra nelle ultime 4 settimane...
    «Il campo aperto esalta le doti atletiche di Eyenga e Jefferson anche per le capacità di Maynor di far viaggiare la palla in modo ottimale, a difesa schierata invece i vari Rautins, Callahan e Kangur esaltano le loro qualità. Adesso aggiungeremo un ottimo terminale come Kuba, che può darci spinta in entrambi i comparti. Tra gli obiettivi che mi ero prefissato c'era quello di ottimizzare le risorse: ora ogni giocatore sfrutta le proprie doti nell'ambito di un sistema collettivo».
    - E oltre a sistemare la classifica arrivano riscontri interessanti sul conto dei singoli da valutare anche in chiave futura...
    «Ai giocatori lo ripeto sempre: nelle 7 partite mancanti c'è la possibilità concreta di cancellare molto di quel che non si è riusciti a fare in precedenza e lasciare una percezione positiva della stagione, che a Varese o da un'altra parte saranno importanti per le carriere di tutti. In generale le risposte che stiamo dando saranno oggetto di valutazioni anche per la società».
    - Jefferson ed Eyenga sono i simboli di una Openjobmetis capace anche di divertire, alla faccia di quelli che le attaccano l'etichetta di amante del basket ipercontrollato...
    «Johndre e Cristian hanno tratto grande giovamento dal nostro basket basato su intensità e corsa, e lo stesso Maynor è adatto a questo tipo di identità. Io amante del basket ipercontrollato? Nei primi anni a Roma facevo pressing a tutto campo e solo contropiede ed ero criticato per questo, incredibile che adesso si dica il contrario... In realtà credo che la nostra identità sia propositiva coinvolgente anche per accendere Masnago, la cui spinta ci dà grande serenità. Adesso proveremo a confermarci contro una squadra di alta classifica come Brindisi: avremo bisogno di una partita ancora migliore rispetto a quella con Cremona, l'asticella si alza sempre: anche noi dovremo saperlo fare».
    Giuseppe Sciascia[/size][/font][/color]
     

  • pxg14
    [color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]L'uomo che sussurrava ai purosangue. Immaginatevi Attilio Caja con cappellone da cowboy che domenica scorsa, alla fine di un primo tempo inconcludente (0/4 al tiro), prende da parte Andy Rautins (foto Blitz). Prima gli allunga un paio di amorevoli carezze, poi gli sussurra un paio di parole all'orecchio ed il canadese, rincuorato, al rientro sul parquet sfodera un terzo quarto da fuochi d'artificio: 12 punti con le 4 triple siderali che fanno saltare il banco e la difesa, fin lì ferrea, di Cremona.[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    Caja nella parte di Tom Booker e Rautins in quella di Pilgrim, perfetti interpreti di un best seller che ha definitivamente riconciliato l'Openjobmetis con la generosissima platea di Masnago: «Vincere davanti alla gente di Varese è sempre una bella sensazione ma - dice Rautins - vincere in rimonta, giocando bene e spendendo tutto quel che hai dentro, è ancora più appagante». [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    Periodo nero spazzato via dai bagliori del terzo quarto: «Quelli contro il team cremonese sono stati probabilmente i nostri migliori dieci minuti dell'anno ed il pubblico, contro una squadra che sta lottando per i playoff, ha potuto vedere un gruppo compatto e capace di esprimere una pallacanestro di forte impatto sui due lati del campo».[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    - L'interruttore l'ha alzato lei...[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    «All'intervallo Caja mi ha caricato di responsabilità e fatto sentire tutta la fiducia possibile. Poi, una volta sul campo, il resto l'hanno fatto, bene, i miei compagni, bravi nel capire il mio momento di ispirazione e nel passarmi la palla in modo puntuale. A conti fatti ne è uscita una buona prestazione individuale ben sostenuta da tutta la squadra che, a mio giudizio, ha giocato in maniera eccellente perchè, se è vero che ho realizzato i canestri importanti del break, è altrettanto vero che ad essere decisivi sono stati il gran lavoro a rimbalzo del trio Jefferson - Kangur - Callahan e le importanti iniziative di Eyenga».[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    - Partita gratificante unita all'impressione che lei stia tornando in buona forma.[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    «Non sono ancora al 100%, e del resto non potrei esserlo con solo quindi giorni di allenamento, ma finalmente sto abbastanza bene e, soprattutto, sento di poter essere utile alla squadra: un feeling positivo che, perlomeno in parte, mi ripaga del bruttissimo momento personale che ho vissuto qualche settimana fa».[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    - Quando riflette sul passato, quando guarda la classifica, che cosa prova?[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    «Penso che siamo stati molto, troppo sfortunati e che siamo stati puniti ben oltre i nostri errori, che abbiamo pur commesso, o demeriti. Non ci sarà mai la controprova, ma sono convinto che al completo questo gruppo avrebbe avuto un destino diverso ed il nostro pubblico oggi potrebbe gioire per una situazione differente. Però davanti a noi c'è ancora tanta vita: sette partite da giocare al massimo per provare ad imprimere una sterzata ancora più decisa alla nostra stagione. Sette ostacoli, il primo è Brindisi, da superare tutti insieme. Poi - conclude in tono fiducioso Andy - hai visto mai...?».[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    Massimo Turconi[/size][/font][/color]

  • Nicolò Cavalli
    [b]ANDY RAUTINS [/b](15 punti; 0/1 2p; 5/12 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 6,5. [/b]Sigla cinque triple pesantissime, a cavallo tra il terzo e il quarto periodo, dopo un primo tempo da tregenda. Non sempre sul pezzo in difesa e nella gestione dei palloni, mostra la presenza arpionando ben sette rimbalzi.
     
    [b]ANTERO LEHTO [/b](2 punti; 1/3 2p; 0/1 3p; 0/0 tl)[b] VOTO: 5,5. [/b]Pochi minuti di utilizzo per il regista nordico, troppo incerto nel [i]ball handling[/i] e nella dinamica di tiro. Le sue penetrazioni nell'area avversaria si concludono con tentativi di arcobaleno, ma in questo inizio di primavera regna la pioggia. Titubante.
     
    [b]ERIC MAYNOR [/b](7 punti; 1/6 2p; 0/0 3p; 2/3 tl)[b] VOTO: 6. [/b]Sufficienza risicatissima – non gliela avremmo assegnata se il referto fosse stato di altro colore – e suggerita dal sostanziale apporto in termini di assist. Egregia l'intesa con Jefferson, ma da un regista del suo calibro (o presunto tale) pretendiamo maggior cinismo e carisma.
     
    [b]JOHNDRE JEFFERSON [/b](17 punti; 6/7 2p; 0/0 3p; 5/8 tl), [b]VOTO: 7,5. [/b]Continua il trend positivo di un centro disperso, fino a poche settimane fa, tra i meandri delle leghe minori. Salvo un paio di episodi, stravince lo scontro diretto con l'omologo Daniel. Bravissimo a regalare secondi possessi (9 rimbalzi offensivi, 13 globali) e nell'allungare i tentacoli.
     
    [b]STANLEY OKOYE [/b](6[b] [/b]punti; 3/3 2p; 0/0 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 6. [/b]Prestazione pulita, con tre canestri e un assist assommati tutti nel secondo quarto, il momento peggiore dell'OpenJobMetis. Nel finale Caja preferisce affidarsi i titolari, ma il numero otto si era già ampiamente guadagnato la pizza del dopo gara.
     
    [b]CRAIG CALLAHAN[/b] (8 punti; 1/2 2p; 2/4 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 6. [/b]Si rende utile giostrandosi sia nel ruolo di pivot classico, invero un po' troppo falloso, sia lungo il perimetro, laddove la mano risulta sempre delicata. Nel finale toglie le castagne dal fuoco chiudendo un'azione mal condotta dai compagni.
     
    [b]KRISTJAN KANGUR [/b] (8 punti; 1/3 2p; 2/3 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 5,5. [/b]Dall'atleta più intelligente e vincente dalla squadra ci aspettiamo sempre prestazioni a tutto tondo. Questa volta rimangono negli occhi un paio di falli banali, un sottomano clamoroso sbagliato e un paio di perse. Sull'impegno poco da dire: il solito furetto instancabile.
     
    [b]CHRISTIAN EYENGA [/b](23 punti; 10/19 2p; 0/0 3p; 3/4 tl)[b] VOTO: 7,5. [/b]Nella serata in cui non mancano degli sprazzi sopra le righe – si vedano le forzature al tiro e l'accenno di rissa con Mei – esalta la platea con un'abnegazione a 360 gradi. Le giocate del successo sono tutte sue: canestro in faccia a Campani e stoppata. È qui la festa.

×
×
  • Create New...