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VareseFansBasketNews

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    [color=rgb(0,0,0)][font=verdana][size=3]Si complica improvvisamente l'affare Okaro White (foto archivio). L'obiettivo primario di Varese nello spot di ala forte ha in mano una proposta allettante dalla Francia: sulle tracce del 23 enne giocatore nel 2014-2015 alla Virtus Bologna ci sarebbe il Le Mans Sarthe, terza forza della Pro A transalpina che disputerà l'Eurocup nel girone di Brindisi e Reggio Emilia. L'offerta economica per l'atleta della Florida sarebbe decisamente elevata, e sicuramente superiore a quella che l'Openjobmetis è in grado di formulare. Il club biancorosso proverà a fare la sua mossa, sottoponendo all'agente di White la sua proposta comprensiva di un impegno che vada oltre il singolo anno. Quante possibilità ci sono di riuscire a convincere il giocatore? Dipenderà dalla sua voglia di restare in Italia, anche se è evidente che le maggiori disponibilità economiche e la miglior ribalta internazionale che Le Mans può gettare sul piatto rende assai complicata la trattativa. Varese prepara comunque delle alternative valutando il materiale visionato a Las Vegas; d'altra parte nelle prossime 48 ore le franchigie NBA dovrebbero recapitare gli inviti ai Veteran Camp per i giocatori che hanno attirato l'attenzione dei professionisti alle Summer Leagues. Dunque sarà più chiaro il quadro di chi non è disponibile per l'Europa e chi invece dovrà "ripegare" sul vecchio continente; il discorso vale anche per il ruolo di playmaker, nel quale le prime scelte dell'Openjobmetis sono tutte in ottica NBA (in particolare Tim Frazier, che dovrebbe strappare un invito al camp di Portland). E le seconde - come Larry Drew II, che ha brillato alla distanza con New Orleans, finendo nel secondo quintetto di Las Vegas - hanno destato l'attenzione delle big di Turchia e Russia. D'altra parte i riscontri del campo modificano in maniera sostanziale le stock options dei giocatori: in contemporanea a Mychel Thompson, Varese aveva provato a trattare anche Seth Curry (fratello del neocampione NBA Stephen come il neoacquisto biancorosso lo è di Klay) per ricomporre sotto le Prealpi la coppia in tono minore degli "Splash Brothers" dominatori della NBA con Golden State. Ma l'altro fratello d'arte ha letteralmente furoreggiato con Phoenix (capocannoniere a Las Vegas con 25.4 punti di media) e quasi certamente farà parte del roster dei Suns. In attesa delle scelte chiave tra playmaker ed ala forte, Varese ha ufficializzato la firma di Daniele Cavaliero: l'esterno ex Avellino vestirà per i prossimi due anni la maglia biancorossa, e ad oggi è l'unico "Over 30" del roster. Per il ruolo di guardia si valuta con attenzione Ramon Galloway, 24enne "combo" due anni fa compagno di Andy Rautins a Francoforte e nel 2014-2015 in A2 Silver a Tortona (14.9 punti e 3.0 assist), che si è messo in luce a Las Vegas con i Chicago Bulls (10.7 punti e 4.8 assist di media). [/size][/font][/color]
    [size=3][font=verdana][color=rgb(0,0,0)]Giuseppe Sciascia[/color][/font][/size]

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    [color=rgb(0,0,0)][font=verdana][size=3]VARESE - Un playmaker ed un'ala forte di grande impatto come asse portante per la Varese che verrà. Questi i due colpi che l'Openjobmetis prepara dopo il rientro di Bruno Arrigoni e Paolo Moretti daUa missione americana: sul quaderno di appunti di d.s. e coach biancorossi ci sono diversi nomi segnati col "circoletto rosso", e la sensazione è che se ci saranno gli incastri giusti a livello economico i 4 acquisti mancanti per completare lo starting five potranno essere tutti elementi visti tra Orlando e Las Vegas. Ma andiamo con ordine: chiaro l'interesse del club biancorosso nei confronti di Okaro White, che potrebbe seguire Arrigoni nella tratta da Bologna a Varese. L'ala forte della Florida ha fatto benissimo ad Orlando ma non ha brillato a Las Vegas nella sua esperienza con i Dallas Mavericks, ed è alquanto improbabile che strappi un invito al camp della franchigia texana. A questo punto sarà semaforo verde per Varese? Concorrenza italiana sul 23 enne giocatore americano non ne esiste, bisognerà eventualmente misurarsi con alternative estere, ma la società bian-corossa è pronta a formalizzare la sua offerta e se sarà di gradimento dell' atleta si potrebbe chiudere in tempi rapidi. E il playmaker? Il profilo ricercato sarebbe quello di un giocatore in grado di dare organizzazione e leadership alla squadra. Un regista «alla Mike Green», che potrebbe corrispondere alle fattezze di Aaron Craft: il 23enne giocatore di 188 centimetri per 88 chili ,laureato lo scorso anno ad Ohio State è la quintessenza dell'uomo squadra, non certo un grande atleta né un grande realizzatore (9,8 punti all'ultimo anno di colle- ge; 9,6 più 6.2 assist nel 2014-2015 in D-League). Ma è certamente un playmaker nel senso più classico della parola, che da buon figlio di un allenatore sul campo sprizza leadership ed intensità: è stato votato miglior difensore dell' anno 2014 di tutta l'NCAA, titolo riconquistato nella stagione passata anche in D-League. A Las Vegas ha giocato con i Golden State Warriors (4.8 punti e 4.5 assist di media) dove aveva cercato spazio nel 2014, finendo però "dirottato" in D-League a Santa Cruz: dunque aveva già fatto coppia con il neoacquisto biancorosso Mychel Thompson nella cavalcata verso il titolo nazionale conquistato nella stagione passata dai Warriors. Certo può sembrar un regista bianco con tuo "ballerino" e speed non elevatissimo (27% da 3 quest'anno in D-League, 33% in 4 anni di college); ma è il classico giocatore amato dagli allenatori per la sua capacità di alzare il livello di intensità dei compagni e di coinvolgere tutti nella manovra offensiva. Se Varese centrerà entrambi gli obiettivi, poi chiuderà il cerchio con una guardia-play che possa dare punti ma anche regia, in una rotazione perimetrale che comprenderà tre giocatori per due posti dando spazio e responsabilità a Daniele Cavaliero. L'ultimo tassello del roster sarà il pivot titolare, giocatore che dovrà garantire verticalità ed intimidazione difensiva senza troppe pretese offensive, potendo comunque sfruttare le qualità di attivatore di un playmaker vero. Lo si cercherà con calma tra comunitari e Cotonou dopo aver fatto quadrare il cerchio a livello tecnico ed economico con gli altri tasselli mancanti. [/size][/font][/color]
    [size=3][font=verdana][color=rgb(0,0,0)]Giuseppe Sciascia[/color][/font][/size]

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    [color=rgb(0,0,0)][font=verdana][size=3]Bruno Arrigoni ha un taccuino pieno di appunti di viaggio dopo 15 giorni di scouting continuo tra Orlando e Las Vegas. Ma ora è il momento di capire che cosa resterà nelle reti del d.s. dell'Openjobmetis dopo la... pesca a strascico durante le Summer Leagues: «Vagheremo il materiale raccolto negli Stati Uniti a confronto con i giocatori già conosciuti; chiaro che quelli appena visti rubano maggiormente l'occhio, però quelli che hanno fatto molto bene hanno addosso le big europee o potrebbero strappare un invito a un camp NBA. Come tutte le italiane della nostra fascia dovremo pescare tra le terze e le quarte scelte, oppure ripiegare su elementi più rodati. Dovremo essere bravi ad ottimizzare disponibilità economiche e incastri dei passaporti. Ma soprattutto ad armonizzare le identità tecniche e personali dei giocatori: il valore aggiunto non devono darlo le qualità dei singoh, ma la chimica del gruppo e la capacità di essere funzionali all'interno del collettivo». Roster completo a metà, quanto tempo servirà per arrivare alla conclusione della campagna acquisti? «All'appello mancano ancora cinque giocatori: siamo palliti in ritardo rispetto a tanti altri ed essendo tutti nuovi dobbiamo imparare a conoscerci. Ma il lavoro sta procedendo molto bene, anche grazie ah'opera dei due assistenti che si sono attivati sullo scouting in maniera encomiabile. Bisogna avere sempre grande elasticità mentale ed affrontare in maniera creativa anche le situazioni più difficili: l'auspicio è che nel giro di 15-20 giorni la squadra sarà al completo». La panchina è praticamente completa, ora mancano i titolari... «Dobbiamo scegliere i due lunghi titolari e due giocatori che completeranno il pacchetto esterni assieme a Cavaliero in una rotazione di tre giocatori per due posti. La pista Okaro White? Agevola la conoscenza diretta di un giocatore già rodato in Italia: si tratta di un'eccellente persona e, pur non essendo un grande realizzatore, ha capacità difensive fuori dal comune che piacciono molto agli allenatori. Su di lui però ci sarà concorrenza, non tanto italiana ma estera». White e Shepherd nel mirino: poi toccherà ad un pivot Cotonou e ai due esterni americani? «L'operazione Shepherd può proseguire anche per conto proprio, tenendo conto che soprattutto Thompson è in grado di garantirci minuti da ala forte. Chiaro che puntare su White significherebbe dover cercare un pivot tra i giocatori con lo status da Cotonou: elementi con grandi qualità verticali, grande atletismo e doti prettamente fisiche. Play e guardia saranno americani, a meno di occasioni difficilmente reperibili tra gli esterni Cotonou. Cerchiamo un regista in grado di far giocare la squadra, che però possa anche garantirci punti quando serve: nel nostro campionato un esterno battezzatile è un lusso». L'iscrizione alla FIBA Europe Cup può essere un'opzione in più sul mercato degli stranieri? «La ritengo una occasione intrigante per il lustro che è in grado di garantire, soprattutto nei confronti degli americani che ci tengono molto ad avere una vetrina internazionale e dunque ci renderà possibile competere con qualche euro in meno su qualche elemento. Ricordo ancora quando a Cantù perdemmo Jerry Mc-Cullough dopo la semifinale del 2003: scelse proprio Varese per 20mila dollari di differenza perché poteva giocare in Eurocup. Inoltre, c'è 1'aspetto di poter utilizzare tutto il roster a disposizione dando spazio per far crescere i giocatori italiani». [/size][/font][/color]
    [size=3][font=verdana][color=rgb(0,0,0)]Giuseppe Sciascia [/color][/font][/size]

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    [color=rgb(0,0,0)][font=verdana][size=3]Ufficiale il ritorno in Europa della Pallacanestro Varese. La società di piazza Monte Grappa ha formalizzato ieri l'iscrizione alla nuova manifestazione internazionale organizzata dalla FIBA in concorrenza con l'Eurocup dell' Uleb. Nell'ultimo giorno utile per l'adesione attraverso le federazioni nazionali, il club biancorosso ha rotto gli indugi: l'Openjobmetis sarà dunque una delle due squadre italiane -1'altra è Cantù - ad aderire a questo nuovo torneo. Una iscrizione legata alla volontà di celebrare il settantesimo anniversario di fondazione del club (il compleanno cadrà il mese prossimo) provando a rinverdire le vecchie glorie internazionali; ma ci sono anche aspetti interessanti sul piano tecnico, aumentando il valore del- l'offerta nei confronti dei giocatori di scuola americana che danno grande importanza alla possibilità di poter competere in un torneo internazionale. E provando a valorizzare gli italiani sui quali Varese ha voluto puntare su scala pluriennale (tre anni per Molinaro, due per Campani, Ferrero e Cavaliero che dovrebbe firmare oggi). Per questo motivo anche il coach Paolo Moretti ha aderito con entusiasmo all'iniziativa della società: soprattutto la prima fase sarà utile per dare spazio agli italiani, e l'eventuale fase playoff "allenerà" l'Openjobmetis al clima delle sfide senza appello che il club bianco-rosso vorrebbe fortemente riassaporare in Italia dopo due anni di digiuno. C'è anche un aspetto promozionale per quanto riguarda sponsor ed abbonati: interessante capire se la ribalta internazionale potrà attrarre nuovi partner, mentre l'intenzione della società di premiare i fedelissimi che sottoscriveranno la tessera stagionale (ieri altri 110, il totale è salito a 601) con una politica di prezzi particolarmente vantaggiosa dovrebbe scongiurare il rischio di un PalaWhirlpool poco caloroso come accadde due anni fa nell'avventura in Eurocup. La nuova competizione prevede turni casalinghi il mercoledì sera; oltre al nome del torneo però c'è da scoprirne anche l'effettivo valore tecnico, dato che al momento sono pochissimi i nomi dei club sicuramente iscritti (in procinto di avere risposte definitive c'è anche Legnano che spera in una wild card). Entro venerdì prossimo la FIBA dovrebbe comunque annunciare l'elenco delle partecipanti: ammesse fino ad un massimo di 100 squadre in rappresentanza di 40 nazioni, la prima fase eliminatoria ne comprenderà 64, ma in ragione di blasone e provenienza Varese non corre il rischio di disputare turni preliminari per l'accesso alla regular season che inizierà il 4 novembre. Il sorteggio dei gironi eliminatori è stato fissato per il 4 agosto a Monaco di Baviera; non e' è comunque il rischio di affrontare subito trasferte scomode, dato che così come avvenne due anni fa in Eurocup nel primo turno saranno introdotti criteri di vicinorietà geografica. [/size][/font][/color]
    [size=3][font=verdana][color=rgb(0,0,0)]Giuseppe Sciascia[/color][/font][/size]

  • simon89
    [size=3][font=verdana][color=rgb(0,0,0)](G.S.) - Mychel Thompson c'è, oggi è il turno Daniele Cavaliero e Luca Campani Iniziano ad arrivare le ufficialità dei nuovi acquisti dell'Openjobmetis, in attesa che il ritorno alla base di Bruno Arrigoni e Paolo Moretti dia il via libera al mercato degli americani. Attualmente il roster conta 5 giocatori, all'appello ne mancano altri sei, tre extracomunitari e tre atleti con status europeo (o equiparati come la 27enne ala nativa di Los Angeles ma in possesso del passaporto delle Bahamas che lo rende eleggibile come Cotonou). [/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)]Dopo la conclusione della spedizione americana, d.s. e coach faranno il punto della situazione valutando il materiale raccolto tra Orlando e Las Vegas. L'ultima evoluzione delle strategie negli incastri dei passaporti è quella di tornare all'idea originaria di inserire gli extracomunitari nei ruoli di playmaker, guardia e ala forte; scartata dunque l'ipotesi del regista europeo, e congelata di conseguenza la pista Jevohn Shepherd in attesa di ragionare sulle possibilità alternative per completare la panchina. L'idea di fondo è quella di cercare un regista di personalità e spinta, ed affiancarlo con una guardia-play capace di giocare il pick&roll; profilo che esclude l'idea del ritorno di Adrian Banks, guardia pura con poco gioco per i compagni a metà campo.[/color]
    [color=rgb(0,0,0)]Il profilo valutato sarebbe quello di DJ Seeley, 25enne esterno con esperienza europea al Bayreuth ed al Manresa (13.4 punti e 3.4 assist di media nelle ultime 7 gare del 2014/2015) che sta giocando la Summer League di Las Vegas con Cleveland. Ma il giocatore californiano è nel mirino di big come Sassari (che però ha come priorità la conferma di David Logan) e Bamberg. [/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)]Per l'ala forte la pista Okaro White sembra addirittura in discesa: dopo la positiva stagione darootoe a Bologna (12.1 punti e 6.8 rimbalzi) l'esplosivo giocatore della Florida potrebbe fare il salto di qualità a Varese, che vorrebbe proporgli un accordo più lungo di una sola stagione. Scovare un lungo Cotonou di valore sarà la missione più complessa: James Mays piace ma ha costi importanti, e spendere molto per play e guardia significherebbe ridurre il budget per il centro. A questo proposito l'ipotesi Shepherd va valutata: l'ala di passaporto giamaicano sarebbe un cambio sostanzioso, ma il suo arrivo in un ruolo già occupato da Thompson e Ferrerò "dragherebbe" risorse dovendo poi investire ancora su un ultimo tassello come il 21 enne play croato Junakovic.[/color][/font][/size]

  • simon89
    [size=3][font=verdana][color=rgb(0,0,0)]Il puzzle biancorosso è pronto ad arricchirsi di altri due tasselli. [/color]
    [color=rgb(0,0,0)]Mychel Thompson ha detto sì a Varese, e sarà il primo straniero del roster di Paolo Moretti: la firma del1'ala di passaporto bahamense dovrebbe arrivare in giornata. Poi toccherà a Daniele Cavaliero, che nel ballottaggio con Pistoia sembra orientato verso il club di piazza Monte Grappa, anche se per chiudere ufficialmente l'accordo ci vorrà qualche giorno in più. Si tratta un italiano esperto, affidabile e rodato, chiamato a dare stabilità dalla panchina a un gruppo forzatamente rinnovato per dieci decimi. [/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)]L'ala piccola titolare e il primo cambio degli esterni danno più sostanza al cantiere biancorosso in aggiunta a Ferrero e Molinaro; restano però ancora numerosi gli snodi da sbrogliare nell'ambito di un mercato fatto a incastri per le necessità dei passaporti di italiani e stranieri. L'arrivo di Cavaliero completa definitivamente il parco di giocatori tricolori? Ancora non è detto, perché i profili dei lunghi di riserva comunitari non offrono granché; allo stesso tempo si cercano comunque giocatori europei in grado di garantire esperienza e stabilità allo spogliatoio, e tra le idee valutate per la regia c'è anche quella di Jonathan Tabu, il 30enne playmaker belga già avuto da Bruno Arrigoni a Cantù, che ha chiuso il 2014/15 a Milano dopo il primo scorcio all'Alba Berlino (out per 4 mesi a causa di un infortunio muscolare). [/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)]Di fatto, sono tutti incastri da vagliare al cambio del materiale raccolto tra Orlando e Las Vegas: Thompson è un tassello importante per qualità tecniche e status regolamentare da europeo, che permette al club biancorosso di concentrare attualmente la sua attenzione sul pivot Cotonou. Al ritorno in città la coppia Arrigoni-Moretti tirerà le somme di quanto "scoutizzato" negli Stati Uniti, e deciderà se vale la pena scommettere su un comunitario giovane (come Talib Zanna o Cady Lalanne, in lizza c'è anche il senegalese Youssou Ndoye) nel ruolo di centro, costruendo l'ossatura americana negli spot di playmaker, guardia e ala forte. Oppure se puntare su un centro americano e su un playmaker europeo (o americano "passaportato"), supportato da un altro cambio di area Bosman.[/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)]Di fatto l'asse portante dell'Openjobmetis che verrà, sarà costruita nell'ultima decade di luglio, tirando a riva le reti gettate nelle due settimane di lavoro negli Stati Uniti. Nella settimana entrante si lavorerà principalmente per completare la panchina, valutando prima di tutto italiani ed europei. E l'idea Banks? Per ora nessuno ne parla, né a Varese ma neppure in Italia; per ora le operazioni di mercato hanno impegnato una fetta relativamente limitata del budget disponibile, e così accadrà anche per le eventuali mosse dei prossimi giorni. D'altra parte, avendo risorse garantite a differenza di quanto accaduto nelle estati 2013 e 2014, la filosofia di composizione del roster sta procedendo al contrario: prima si allestisce la panchina agendo sui mercati più poveri di alternative, come quello di italiani ed europei. Poi si completerà il quintetto avendo più facoltà di scelta per gli stranieri (im)portanti. [/color]
    [color=rgb(0,0,0)]Giuseppe Sciascia [/color][/font][/size]

  • pxg14
    [color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3](g.s.) - La missione varesina negli Stati Uniti hacambiato location: Bruno Arrigoni e Paolo Moretti (foto Blitz) hanno lasciato Orlando per spostarsi a Las Vegas, passando dalle 10 squadre della Summer League della Florida alle 25 - con 8 partite al giorno suddivise in due impianti - del maxi-contenitore scattato venerdì nel Ne-vada. Il d.s. biancorosso fa il punto della situazione rimandando comunque le scelte definitive sul mercato americano all'ultima decade di luglio, ossia dopo il rientro in Italia: «Ad Orlando l'evento era riservato ai soli addetti ai lavori, ieri invece per l'esordio delle prime due scelte assolute del draft 2015 c'erano 20mila persone in palestra. Si lavora su diverse ipotesi visionando giocatori che avevo già seguito durante l'anno, anche se poi qualche sorpre- sa c'è sempre. Ma gli americani non li prenderemo certamente qui: i migliori sognano ancora di trovare spazio nella NBA e decideranno alla fine della Summer League se rendersi disponibili per l'Europa oppure rischiare di finire in D-League senza un contratto garantito dai professionisti». Dunque le operazioni di mercato più calde sono quelle nel settore dei giocatori non extracomunitari; ieri occhi puntati su Cady Lalanne, 23enne pivot nativo di Haiti - e dunque Cotonou - scelto al numero 55 dell'ultimo draft NBA dai San Antonio Spurs, il cui scout europeo è quel Claudio Grippa legato da uno strettissimo legame di amicizia con coach Moretti: il 23enne pivot laureato all'università del Massachusetts ha fatto bene alla Summer League di Utah; se si ripeterà a Las Vegas potrebbe anche strappare un contratto con la franchigia texana, in alternativa una esperienza da protagonista in Europa gli sarebbe utile per crescere sgrezzarsi. «Ci stiamo muovendo principalmente sugli italiani e sui giocatori con lo status da europei, formando in questo modo la spina dorsale della squadra - aggiunge Arrigoni -, Nella formula 3+4 le disponibilità del mercato spingono prima di tutto a scegliere i giocatori di passaporto tricolore e poi i Bosman o Cotonou, e poi spaziare sul mercato più ampio degli americani, che vanno però scelti con cognizione di causa: l'idea sarebbe quella di puntare su extracomunitari già esperti del basket europeo e in grado di mettere le loro caratteristiche al servizio della squadra»[/size][/font][/color]

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    [color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Daniele Cavaliero l'ultimo italiano e Mychel Thompson il primo straniero. Due trattative in dirittura d'arrivo per Varese, ed altri due tasselli potenzialmente importanti per dare l'indirizzo a tutta l'impalcatura tecnica della squadra che Bruno Arrigoni e Paolo Moretti stanno disegnando tra lo scouting negli Stati Uniti e le trattative "transoceaniche" con l'Italia. La 27enne ala piccola nata a Los Angeles ma con doppia cittadinanza bahamense (il padre Mychal, due volte campione NBA con i Lakers, è nativo di Nassau, capitale dell'isola caraibica) sta valutando la proposta ufficiale formulata dalla società di piazza Monte Grappa. Un contratto annuale "secco" (e non certo per volontà del club biancorosso...) sul quale potrebbe esserci la firma dell' atleta figlio e fratello d'arte nel giro di 24-48 ore, nonostante sull'atleta del 1988 ci siano sirene francesi. Thompson sarebbe il primo punto fermo, per qualità balistiche e status da europeo, di un quintetto base da completare con giocatori dal buon tasso atletico, soprattutto sotto i tabelloni. Al cambio dell'esordio assoluto in Europa per un giocatore che dal 2011 al 2015 ha giocato quasi soltanto in una lega senza grande coefficiente agonistico come la D-League, si tratta comunque di un giocatore con indiscusse qualità offensive. TI punto di forza del prodotto della Pepperdine University è il tiro perimetrale, ma il giocatore californiano possiede un elevato quoziente d'intelligenza cestistico: per caratteristiche tecniche e doti di raccordo - pur con meno fisicità - si può paragonare ad Ehi Ere, l'ex capitano della Varese degli Indimenticabili. Sul fronte italiano invece l'ipotesi Cavaliero (foto lega-basket.it) si fa sempre più concreta: il play-guardia del 1984 sarebbe una garanzia sul piano tecnico e dell'esperienza (14 stagioni e 7 maglie in serie A, al suo attivo ci sono anche 43 presenze e 217 punti in maglia azzurra) nel ruolo di primo cambio degli esterni dietro due stranieri. Varese non sembra l'unico club in corsa per l'esterno triestino (possibili alternative sarebbero Pistoia ed Avellino, che pure aveva esercitato la clausola d'uscita dal suo contratto lo scorso 30 giugno); ma il gradimento espresso da coach e d.s. fa comunque capire che l'interesse della società biancorossa è elevato. «Daniele fa parte del gruppo di giocatori adatti a noi sia sul piano tecnico che economico, e nel manipolo degli italiani rimasti senza casa è certamente uno dei profili più interessanti - conferma Bruno Arrigoni - Al di là delle qualità tecniche, si tratta di ragazzo eccellente e molto appassionato; gli abbiamo esposto le nostre idee, ora dalle dinamiche del mercato e dalle sue scelte». L'eventuale fumata bianca per Cavaliero consentirebbe al d.s. biancorosso di definire con più precisione lo scacchiere degli incastri dei passaporti necessario per far quadrare i conti della formula 3+4+5. Ad oggi Varese ha solo due cambi italiani (Ferrerò per guardia ed ala e Molinaro per l'ala forte); contando sull'esperienza del play-guardia triestino si potrebbe scommettere sul giovane play croato Junakovic (classe 1994) come altro cambio degli esterni. Mentre i tre lunghi della rotazione sarebbero certamente stranieri: la pista seguita è quella del pivot Cotonou (il nigeriano Zanna o altri profili, a Las Vegas ci sono due rookies interessanti anche se acerbi come l'haitiano Lalanne o il senegalese Ndoye), utilizzando i tre slot extracomunitari per play, guardia ed ala forte titolari. Il quarto europeo (o assimilato) sarà il primo cambio dei lunghi: nella giornata di ieri è uscito dal radar dei possibili obiettivi Kenny Kadji, l'ala forte camerunense campione d'Italia con Sassari, che ha accettato la proposta con ruolo da titolare a Brindisi dove si è accasato anche il play Scottie Reynolds (già all'Enel nel 2012/2013). [/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
    Giuseppe Sciascia [/size][/font][/color]

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    [color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]La campagna abbonamenti prosegue di buona lena, ma ancora non è scattata la corsa alla tessera. Ieri sono stati 82 i fedelissimi che hanno sottoscritto il tagliando stagionale presso la sala "Giancarlo Gualco" del PalaWhirlpool: Il dato totale è salito a quota 185 (di cui 5 sostenitori più), e rispetto alle 255 dello stesso periodo dello scorso anno è evidente che nel popolo biancorosso ci sia meno frenesia per i rinnovi, soprattutto considerando che i vecchi abbonati potranno godere della tariffa ridotta anche nella seconda fase dal 10 al 20 settembre. D'altra parte si viene da due annate consecutive nelle quali la corsa alla tessera aveva stimoli forti tra il traino della stagione post-Indimenticabili (764 tessere al giorno 2) e l'effetto Pozzecco dell'estate 2014 (più 70 rispetto al 2015-2016). Oggi orario continuato dalle 10 alle 19, sulla carta il giorno più comodo per chi lavora: i primi confronti significativi rispetto ai dati delle stagioni passate si potranno effettuare dopo la conclusione della prima settimana, in società non c'è comunque preoccupazione confidando che i fedelissimi risponderanno all'appello "Together Since 1945" del claim della campagna 2015-2016. Poi l'appeal della squadra potrà aumentare in corsa con i primi acquisti di peso; d'atro canto è anche logico che le ultime due stagioni deludenti dopo i sogni estivi inducano molti tifosi a "vedere cammello"(leggi valutare il roster) prima di "dare moneta" (ossia abbonarsi). [/size][/font][/color]
     

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