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VareseFansBasketNews

  • Nicolò Cavalli
    Ventidue assist per sentirsi una volta tanto parte integrante di una squadra, di un progetto, di una Piazza. La truppa di Moretti risponde presente a chi domandava coesione e continuità, permettendosi in lusso di annichilire Torino (il più ventidue di imbocco al rettilineo finale sarebbe stato forse il gap più giusto) con una ripresa di eccellente fattura. Segnali di ripresa, doverosamente da sottolineare, che tuttavia vanno contestualizzati al cospetto di un avversario apparso, con l'incidere dei minuti, spento e insicuro delle proprie capacità: come dire, vista la media delle contendenti la salvezza sarebbe un risultato davvero minimo.
     
    [i][b]Sette assist per provare a scappare. [/b][/i]L'OJM trova in avvio punti rapidi dentro l'area, i piemontesi si affidano agli ex di turno Ivanov e Robinson per tenere il passo: 10 pari con le difese alquanto accondiscendenti. La [i]verve[/i] balistica di Cavaliero e i segnali di ravvedimento di Thompson – in quintetto visto l'imminente taglio di Shepherd – creano un primo solco subito colmato dal tarantolato Dawkins (16-15). I ragazzi di Moretti procedono altruisti e convinti (emblematico Campani, capace di assestare una stoppata e di segnare in contropiede appena sceso sul [i]parquet[/i]), la Manital dal canto suo sciorina l'orgoglio ferito dopo un approccio al torneo zoppicante: allo scadere primo intervallo i prealpini conducono 25-19.
     
    [i][b]Seconda frazione confusionaria. [/b][/i]Mancinelli e Giacchetti puniscono l'approccio morbido di Varese e riportano il tabellone in equilibrio, allora è il neofita Kuksiks a spezzare il momento apatico con una tripla, pezzo forte del proprio repertorio (28-28). Un Ukic in ciabatte si incaponisce in alcune scelte solitarie, i biancorossi restano però a contatto a quota 35 solo grazie alla mano bollente di Daniele Cavaliero. I gialloblu di coach Bechi prendono il dominio del pitturato con il “cinghialotto” Ivanov (ampiamente in doppia doppia nel prima metà di gara, alla fine saranno 19 punti con 12 rimbalzi), dall'altra parte Faye si lascia preferire dalla media distanza piuttosto che da sotto: invero al senegalese non vengono certificati due falli cristallini, il clima si rende teso e piove inesorabile il tecnico. Una brutta Varese chiude in affanno il periodo, salvata in corner da un Thompson glaciale dall'angolo per il dardo del 41-42.
     
    [i][b]Tre, tre e ancora tre. [/b][/i]L'Openjobmetis alza i giri del motore con Ukic e Faye, il fallo tecnico compensativo comminato a Ivanov ([i]evergreen [/i]dell'arbitraggio italiano) permette ai padroni di casa di issarsi sul più cinque, 49-44. Una sciarada di ciuffi dalla grande distanza – Roko, due volte Dawkins e Cavaliero – funge da lievito per il punteggio (60-50 a metà terzo quarto) e per l'entusiasmo dei 3500 del PalaWhirlpool. Quando Faye e perfino il rientrante Galloway partecipano con successo alla caccia grossa dai 6,75 metri, tasselli del lusinghiero 41% complessivo oltre l'arco, Bechi si trova costretto a richiamare per la seconda volta i suoi a rapporto: 66-52. I sussulti d'esperienza di Fantoni e Mancinelli mandano in archivio il parziale sul 68-57.
     
    [i][b]K.O. tecnico. [/b][/i]Faye e Davies si trovano a perfezione sotto le plance, Robinson viene cancellato con una stoppata roboante, Galloway inchioda in solitaria il gancio del 79-61. La Manital, piena di lividi, cerca conforto nel suo angolo, eppure la reazione non si intravede. Il disavanzo di 21 punti al 35' (84-63) consente a Moretti, acclamato dalla curva e da buona frangia del palazzetto, di preservare energie in vista della doppia trasferta di coppa e campionato. Minuti utili a tributare la[i] standing ovation [/i]ai protagonisti della serata e a dare spazio agli elementi meno utilizzati finora. La forbice si riduce fino ai quattordici punti del gong, ma la sostanza non cambia: capitan Cavaliero e compagni si stanno proponendo come una solida formazione da media classifica, senza disdegnare minuti di pallacanestro ariosa e piacevole.
     
    Il contratto a termine di Ukic (non basteranno certo i cartoncini con il suo nome sventolati a più riprese...), le porte girevoli del mercato e il fluttuare dei valori del torneo non lasciano tranquilli. Eppure poco più di mese fa eravamo a narrare della prestazione peggiore dell'ultimo mezzo secolo, stasera abbiamo visto una Varese a tratti straripante. Il biglietto per l'ottovolante è in tasca, piacevole passatempo in attesa della tanto sospirata solidità.

  • simon89
    [color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Uno sforzo extra per confermare Roko Ukic, ma anche la necessità di liberare spazio salariare per far quadrare i conti. A meno di non trovare sponsor "privati" disposti a coprire i costi dell'operazione come accaduto nei casi Stipcevic ed Eyenga da parte di Renzo Cimberio. Se si vuole tenere il croato servirà sacrificare uno tra Galloway e Wayns: al netto delle verifiche fisiche e tecniche delle prossime settimane, è evidente che il giocatore in uscita non potrà che essere il secondo, ovvero quello più costoso e dal curriculum più prestigioso. [/font][/color][/size][/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
     [/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Ed anche nel caso in cui l'opzione - da mettere in atto solo con la certezza del si di Ukic - dovesse essere messa in pratica, non sarà un'operazione semplice né del tutto indolore; ma se restasse Ukic ci sarebbero indotti importanti. Intanto aumenterebbero i ricavi della biglietteria, decisamente magri nel primo mese; e poi si potrebbe raggiungere i bonus di risultato previsti nei contratti con gli sponsor per accessi a playoff e Coppa Italia. Infine c'è l'opzione FIBA Cup: sarà pure una "coppetta" con poco appeal, ma mette in palio gruzzoli intriganti (10mila euro per il passaggio alle Last 32, 15mila agli ottavi di finale; poi 50mila per i quarti e 250mila per chi si aggiudicherà il trofeo).[/font][/color][/size][/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
     [/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia[/font][/color][/size][/font][/color]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman'] Tutta Varese si mobilita per provare a convincere Roko Ukic a sposare la causa biancorossa oltre il termine del gettone bimestrale in scadenza al 23 dicembre. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Non c'è solo il tam-tam dei tifosi, che hanno promosso una iniziativa popolare in vista della partita di domenica contro Torino: tutti i supporters biancorossi sono invitati a stampare un foglio A4 con un enorme "ROKO" (al momento hanno aderito già in mille) per creare un effetto ottico stimolante al momento della presentazione delle squadre. Ma anche la società di piazza Monte Grappa sta facendo le sue valutazioni nell'intento di riuscire a formulare una proposta che induca Ukic a mettere da parte le sue velleità di ritorno in Eurolega. [/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Il play croato ha dimostrato in meno di un mese di essere uno di quei giocatori - ormai rarissimi nel basket italiano - in grado di spostare da solo l'ago della bilancia: in 6 gare tra camponato e FIBA Cup ha fatturato 16.3 punti e 6.5 assist col 65% da 2 e il 57% da 3. Ma soprattutto ha completamente rivitalizzato una squadra che pende dalle sue labbra in termini di leadership... e dalle sue mani in termini di qualità di gioco. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giusto dare merito a Bruno Arrigoni per aver proposto l'operazione dopo la disastrosa sconfitta in casa con Caserta, ed alla società che in 48 ore ha celermente firmato quello che per il livello dell'Openjobmetis è un fuoriclasse. Ora però serve fare un passo in più per dimostrare a Ukic che Varese può non essere solo una tappa di passaggio per mettersi in vetrina, ma una piazza in grado di offrire un progetto serio e duraturo da integrare insieme all'elevato feeling con coach Moretti e al calore dei tifosi - che vedono in lui un giocatore per il quale vale il prezzo del biglietto - per indurlo a sposare la causa biancorossa almeno fino al 30 giugno 2016. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']La questione è solo in parte economica, perché a 31 anni di età e dopo i milioni guadagnati tra NBA, Turchia e Grecia l'interesse del play croato è solo in parte legato al salario. Tant'è che l'accordo con Varese è lontanissimo -poco meno di un sesto - rispetto alle cifre che percepiva fino a due anni fa al Panathinaikos. Per il club biancorosso si tratta comunque di uno sforzo molto impegnativo; ma se la società di piazza Monte Grappa vuole dare un segnale forte alla città, trovare il modo per "regalare" ai tifosi un campione come Roko Ukic per l'intera stagione rappresenterebbe un certificato di credibilità in grado di cancellare tutti i mugugni e i dissensi espressi negli ultimi mesi nei confronti della dirigenza e della proprietà. Ovviamente senza far sballare i conti, perché vivere 6 mesi alla grande e poi pagarne le conseguenze per gli anni a venire sarebbe insensato; però se società, consorzio e tifosi riusciranno - ciascuno a modo proprio - a toccare le corde giuste, una operazione che qualche settimana fa sembrava impossibile inizia ad avere qualche chance di concretizzarsi. Presto per stabilire con esattezza quante siano, ma almeno la porta non sembra chiusa: la settimana prossima dovrebbe dare riscontri più chiari. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia[/font][/color][/size]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman'] L'Openjobmetis rompe il ghiaccio anche in FIBA Europe Cup. Netto succeso casalingo per Varese, che dopo 15' di studio impone la sua superiorità tecnica e fisica agli ungheresi del Falco. Pur contro un avversario modesto, la squadra di Moretti conferma i progressi già evidenziati col raid di Capo d'Orlando: i padroni di casa divertono e si divertono (61% da 2 e 12/24 da 3) con il solito Ukic da applausi (6/7 al tiro e 10 assist in 26') ben supportato da Cavaliero (11 assist). Nel primo tempo sono Molinaro e Ferrero a far scoccare la scintilla in difesa; poi Davies e Faye completano l'opera convertendo il volume di gioco prodotto dagli esterni. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Certo l'infortunio di Varanauskas (menisco destro da operare, previsto un mese di stop) è una nuova tegola: con Galloway e Wayns out fino al 15 novembre a Trento sarà emergenza playmaker anche contro Torino, quando debutterà Rihards Kuksiks. In avvio il Falco - sospinto da una quindicina di rumorosi e colorati tifosi al seguito - graffia dall' arco con Varadi e Rundles (13-15 al 7'). Varese spreme energia dalla panchina e trova spunti positivi da Campani per dare volume ad una difesa più efficace col secondo quintetto. Una fiammata di Ukic alimenta un rombante 12-0 per il 30-19 del 14'; la zona 2-3 proposta da Kalman ferma però l'inerzia biancorossa e Rundles ricuce in campo aperto (30-29 al 17'). [/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Nonostante i lunghi riposi di Ukic (12' nel primo tempo ma 4/4 al tiro e 2 assist), Varese riannoda i fili e riaccende il motore con Thompson e Faye: complessivo 19-2 a cavallo dei due tempi per il 49-31 del 23'. Poi con la difesa che graffia ri- petutamente, si cavalca in attacco Brandon Davies, che dà lezione di passo d'incrocio in post basso con 10 punti in fila e archivia la pratica sul 61-35 del 25'. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Nel finale ampie rotazioni per gestire uomini e risorse in vista del match contro Torino; e al di là dei cori ripetuti della Curva Nord per Roko Ukic, i 1.000 spettatori di Masnago - ancora pochi, ma il dato è in ascesa - inneggiano più volte anche a Moretti. Domenica contro la Manital si andrà in cerca del tris per dimostrare di aver definitivamente svoltato: con questo Ukic - le operazioni in chiave conferma sono in pieno corso, e le speranze non sembrano così ridotte -e lo spirito infuso dal coach toscano, sognare i playoff in Italia e in Europa non è impossibile... [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia [/font][/color][/size]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Rihards Kuksiks è arrivato a Varese, ma farà conoscenza solo oggi col parquet di Masnago. La 27enne ala lettone scelta dall'Openjobmetis per aumentare il potenziale balistico della squadra di Paolo Moretti è sbarcato nel pomeriggio di ieri in Italia, ma si è limitato a sostenere le visite mediche di rito: un piccolo contrattempo ha fatto saltare la serrata tabella di marcia che prevedeva una tappa al PalaWhirlpool prima dell'allenamento serale del Falco Szombathely. In ogni caso il neoacquisto biancorosso non sarebbe stato disponibile per regolamento nel match odierno contro gli ungheresi. Kuksiks potrà esordire domenica in campionato contro la Manital Torino, a sua volta in emergenza in vista della la trasferta di Masnago (out l'infortunato Rosselli, ultima partita per l'ex biancorosso Dejan Ivanov che la settimana prossima lascerà il posto a D.J.White). [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']L'ala lettone, specialista del tiro perimetrale, entrerà nello scacchiere tattico biancorosso in sostituzione di Jevohn Shepherd, che chiuderà verosimilmente stasera -vista l'emergenza infortuni con Varanausks e Galloway ancora out - la sua avventura a Varese. Da domenica l'ala giamaicana andrà in tribuna in attesa di trovare collocazione: avendo giocato 5 partite, potrà trasferirsi in Italia senza bisogno di un nuovo visto extracomunitario, status che lo rende appetibile soprattutto in A2 dove tre quarti dei 32 club hanno già esaurito i 2 slot concessi dal regolamento. E in uscita c'è anche Giancarlo Ferrero: l'atleta mancino è sotto contratto con Varese fino al 2017, ma l'affollamento nel settore ali ha indotto la società a cercargli collocazione in A2 con la formula del prestito (possibile pista aperta con Roma), anche se prima del via libera all'operazione servirà riattivare in campo almeno uno tra Galloway e Varanauskas. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Necessità tecnica ma anche economica, con l'obiettivo di "fare cassa" per far quadrare i conti tra entrate e uscite, e recuperare risorse in vista dell'assalto a Roko Ukic. L'unica certezza è che il play croato è "blindato" a Varese fino al 6 dicembre, prima finestra di uscita per l'Eurolega di un contratto che altrimenti si esaurirà il 23 dello stesso mese: fino ad allora qualsiasi sondaggio da parte di eventuali acquirenti - a partire da quello di Sassari, che riflette su Marquez Haynes - è puramente esplorativo, mentre Varese avrà tempo di formulare la sua proposta, legata a filo doppio al sacrificio di uno tra Galloway e Wayns. Che però ha bisogno di rivedere in campo prima di prendere una decisione basata su aspetti tecnici ed economici.[/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia[/font][/color][/size]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Un Ukic da spellarsi le mani per una Openjobmetis che tra mille affanni dimostra le prime stimmate della squadra con l'identità marcata fortemente voluta da Paolo Moretti. Il play croato fa letteralmente reparto da solo in una partita che ribadisce come Varese non possa prescindere dal suo unico giocatore di classe; ma a supporto del regista del 1984 c'è comunque un collettivo che suda, lotta, sbuffa e si batte in difesa. Brutti e sporchi, sicuramente non cattivi viste le leggerezze del finale, ma comunque vincenti: e dopo un mese di critiche anche feroci nei confronti di una squadra con mille limiti, ma comunque costretta a cambiare completamente volto dopo una partita, arrivano due punti che confermano come la "ricetta Moretti" basata sul lavoro in palestra abbia dato frutti concreti per eliminare gli squilibri più evidenti. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Una vittoria che restituisce il sorriso ad un ambiente che ha bisogno di serenità dopo tante settimane nell'occhio del ciclone; servirà a proseguire sulla rotta giusta per dare un'identità compiuta e "quadrata"ad una squadra riveduta e corretta dopo gli infortuni di Wayns e Galloway. Chiaro che il rischio sarà quello di dover "resettare " tutto se Roko Ukic farà le valigie a fine dicembre: il croato è l'unico faro di una squadra bisognosa della sua leadership e della sua classe come dell'aria per respirare. Ma è anche vero che la partita di Capo d'Orlando è stata affrontata nuovamente in emergenza da una Varese dalle risorse limitatissime sul perimetro (out anche Varanauskas): lo stesso Moretti sottolinea l'importanza delle aggiunte dall'infermeria (Galloway) e dal mercato (Kuksiks) per allungare di una quindicina di minuti le rotazioni di guardia ed ala piccola. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Ora l'obiettivo è aumentare l'autonomia del croato con dei cambi di ruolo, e mettere una bocca da fuoco come il tiratore lettone in grado di convertire con maggior puntualità gli scarichi prodotti dal regista del 1984 quando le difesa scelgono di raddoppiarlo o triplicarlo come avvenuto stabilmente nei finali delle gare contro Ostenda e Capo d'Orlando. Poi col ritorno della guardia ex Tortona e successivamente di Wayns bisognerà capire chi dei due sarà eventualmente compatibile con Ukic: per provare a trattenere il croato servono "economie di scala" nell'ambito di un bilancio da far quadrare. Accadrà per Kuksiks (via Shepherd e Ferrero?), ed a maggior ragione dovrà accadere anche nel tentativo - difficile ma non impossibile - di trattenere il play del 1984. Se Varese vuole sognare i play off, non può fare a meno di Ukic; stavolta però non si può sognare a scapito della proprietà, dunque bisognerà coniugare i desideri con le possibilità concesse dal portafogli.[/font][/color][/size]

  • pxg14
    È Rihards Kuksiks il risolutore perimetrale scelto dall'Openjobmetis per sbloccare l'impasse nel ruolo di ala piccola. Il 27enne giocatore lettone, 197 centimetri per 95 chili con spiccate doti balistiche, arriverà a Varese all'inizio della prossima settimana. Un investimento ragionevole per prelevare l'ala del 1988 dai romeni del Pitesti (18.6 punti e 5.2 rimbalzi col 39% da 3), dove si era accasato in estate con un contratto aperto in caso di chiamata da un club che partecipi a una competizione internazionale.
    Alla luce del rendimento inferiore alle attese di Mychal Thompson (5.0 punti col 25% da 2 e il 17% da 3) e Jevohn Shepherd (7.3 punti col 37% da 2 e il 22% da 3), la scelta dell'Openjobmetis è stata quella di puntare su un tiratore puro come l'ala del 1988, in grado di garantire quella pericolosità dall'arco che renda meno facile il compito delle difese avversarie sull'unico faro dell'attacco Roko Ukic.
     
    Dopo la laurea ad Arizona State University nel 2011, Kuksiks si mise in luce agli Europei di quattro anni fa (16.0 punti col 58% da 3; 19 con 7/13 al tiro contro l'Italia), strappando una chiamata dall'ambizioso Valencia dove però non riuscì a sfondare (5.5 punti in 17 minuti) per eccessiva concorrenza. Negli ultimi 3 anni l'esterno lettone ha girato parecchio (San Sebastian, Kiev, Riga, Saratov) approdando nella seconda metà del 2014-15 in Eurolega con il Nizhny Novgorod (8.8 punti col 44% da 3). Ora è pronto per Varese: l'operazione è in dirittura finale, il giocatore è in arrivo nei primi giorni della prossima settimana, non in tempo per debuttare mercoledì in FIBA Cup contro il Falco Szombathely (i tesseramenti internazionali vanno effettuati 3 giorni lavorativi prima delle partite) ma per giocare domenica prossima in casa contro Torino.
     
    Nel frattempo la società ha provveduto ieri a far partire il bonifico per saldare le pendenze dovute ad Attilio Caja, che aveva vinto il lodo arbitrale presentato per una diatriba sulle spettanze dell'ultima mensilità della stagione 2014-15: un atto dovuto per sbloccare i tesseramenti in entrata in vista dell'operazione Kuksiks. E ora ci si muoverà anche in uscita: a far posto all'estone sarà con ogni probabilità Jevohn Shepherd, che ha mercato in A2 (Latina?). In partenza potrebbe esserci anche Giancarlo Ferrero, a meno che non si trovi una soluzione in formato separazione consensuale con Thompson. E ai saluti cè anche Derwin Kitchen: ieri la società biancorossa ha esercitato la clausola d'uscita dal suo contratto. Tra la volontà di non impegnare ulteriori risorse su un giocatore ancora da tirare a lucido e il rientro ormai alle porte degli infortunati Galloway e Wayns, Varese ha scelto di passare la mano sullex Hapoel Gerusalemme e verificare l'impatto dei lungodegenti a fianco di Roko Ukic. La guardia ex Tortona dovrebbe riprendere ad allenarsi la prossima settimana ed essere a disposizione per il match casalingo contro Torino; confermato invece il rientro del play ex Los Angeles Clippers per la trasferta del 15 novembre a Trento.
     
    Giuseppe Sciascia

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Il Collegio Permanente di Conciliazione arbitrale ha messo un punto fermo alla querelle tra coach Attilio Caja e la Pallacanestro Varese, dando definitiva ragione al primo che lamentava la mancata corresponsione di una mensilità del contratto che lo ha legato alla società bianco-rossa. Il lodo, diventato esecutivo, fa scattare automaticamente la regola del blocco del mercato per la società inadempiente, sanabile solo con l'attestazione dell'effettiva ricezione del pagamento da parte del creditore. [/font][/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman'][b]Ricorso inutile[/b] Breve excursus storico-giuridico. Il 28 luglio scorso Caja aveva adito l'organo della Lega, atto a dirime le controversie tra società e tesserati, per far valere un credito di 4547 euro: dopo la mancata riconferma alla guida tecnica di una piazza che nel febbraio precedente lo aveva accolto come un salvatore, ripagata poi dai risultati sul campo che hanno sancito la permanenza in Serie A di Varese, l'allenatore pavese fece causa alla sua ex società per la ferma intenzione di quest'ultima di non versargli una quota dello stipendio pattuito. [/font][/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Il successore di Pozzecco produsse davanti al collegio due documenti a suffragare la sua pretesa: una scrittura privata attestante il dovere per la Pallacanestro Varese di corrispondergli cinque mensilità "entro il dieci di ogni mese, con decorrenza da marzo 2015 a luglio 2015"; un contratto, regolarmente depositato in Lega in data 26 febbraio 2015, che fissava un compenso per il coach al minimo salariale. La cifra, al netto, risultava di 19.815 euro, di cui solo 15.267 effettivamente percepiti da Caja al momento dell'azione giuridica introduttiva. Per gli arbitri non vi fu alcun dubbio, ai sensi delle norme dell'Accordo collettivo allenatori e in virtù delle prove di cui sopra : il 30 luglio venne emesso lodo per la cifra richiesta. La società di Piazza Monte Grappa, ingiunta di pagare entro 10 giorni, fece ricorso in opposizione il 9 settembre (ad agosto i termini giuridici vengono sospesi), convinta di non dover («moralmente e legalmente» disse all'epoca il presidente Stefano Coppa) a Caja la quinta mensilità: «Ha lavorato solo due giorni a febbraio». [/font][/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman'][b]Posizione sconfessata[/b] La posizione è stata sconfessata prima dall'interpretazione diffusa delle regole («L'accordo sindacale prevede che stipendi e Tfr vadano divisi per mesi esatti e il calcolo fatto dalla società, riportato sul contratto depositato, dimostra la consapevolezza e l'accettazione di questa norma collettiva» spiegò a "La Provincia" Gianni Zappi, presidente del sindacato allenatori) poi dall'esito del contradditorio d'appello pronunciato lunedì scorso, quello definitivo. Il lodo statuisce che le pretese economiche dell'ex allenatore della Openjobmetis «non sono state in alcun modo incrinate dalle argomentazioni proposte dalla società a sostegno dell'opposizione» e che le tesi a confutare l'obbligo di corresponsione della quinta mensilità «sono prive di giuridico fondamento», respingendo il ricorso. [/font][/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman'][b]Non finisce qui[/b] Per le casse societarie, però, la spesa sarà ben maggiore rispetto all'origine: Varese dovrà a Caja le 4547 euro di luglio (con annessi oneri fiscali e contributivi, interessi, la tassa per il ricorso di 500 euro e le spese -400 euro - del primo procedimento), ma anche ulteriori 1200 euro per il pagamento delle spese del secondo ricorso e 1500 euro per il funzionamento del collegio. La società biancorossa, preso atto della decisione, avrebbe già contattato l'avvocato di Caja per sanare il debito: c'è da evitare di protrarre l'attuale (dal 26 ottobre) blocco del mercato in virtù dell'articolo 4.3 della "Normativa sui parametri economici e finanziari della Lega ("... E' inibito il tesseramento di nuovi atleti e allenatori... alle società che.... abbiano subito la condanna al pagamento di somme inbase a lodo arbitrale ai sensi del vigente accordo collettivo "Giocatori Professionisti", salvo che producano dichiarazione liberatoria sottoscritta dal relativo creditore"). Ma non è tutto: "Artiglio" potrebbe agire giuridicamente anche per non aver ricevuto il premio salvezza[/font][/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Fabio Gandini[/font][/color][/size]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Un bilancio in rosso da far quadrare attraverso un intervento della proprietà, come in qualsiasi altro club professionistico italiano. Solo che a Varese la formula del consorzio prevede un impegno anticipato dei proprietari, spendendo quel che si raccoglie da sponsor e botteghino oltre allo "zoccolo duro" garantito da "Varese nel Cuore". Per la prima volta in cinque esercizi, i conti dell'annata 2014-15 si chiuderanno invece con una perdita significativa.[/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Che la stagione scorsa, col doppio terremoto Vescovi e Pozzecco e successive scosse di assestamento, potesse lasciare in dote qualche strascico era prevedibile, anche se non nei termini emersi negli ultimi giorni. La somma, circa 400mila euro, deriva da tante voci, tra crediti parzialmente inesigibili risalenti al 2013-14 dei quali solo qualche mese fa è stata accertata l'entità degli ammanchi, al costo pesante della transazione del biennale di Deane. I proprietari hanno già garantito che il passivo sarà coperto sotto forma di autotassazione; ma a differenza di altri club retti da proprietari-mecenati con ampie disponibilità economiche (la perdita 2014/15 di Reggio Emilia è stata di 2.844mila euro è stata coperta dal presidente Stefano Landi in persona), Varese non può permettersi di sforare nuovamente. Dunque si tratterà di un intervento una tantum, legato sin d'ora a un rapporto diretto tra investimenti - e relative ambizioni - ed effettive disponibilità.[/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia[/font][/color][/size]

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