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VareseFansBasketNews

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Bruno Arrigoni guarda avanti dopo il meno 28 di Milano. Il general manager dell'Openjobmetis riparte dall'avvio promettente della squadra di Moretti e dal positivo effetto Ukic, poi smorzatosi col passare dei minuti alla luce delle condizioni di forma precarie del play croato. «Di buono teniamo i primi 15 minuti e l'impatto positivo di Ukic: sia pure per un periodo limitato, siamo contentissimi d'aver aggiunto un giocatore di livello alto che può mettere tutti nelle condizioni di far bene. L'ha dimostrato anche nelle condizioni approssimative in cui è sceso in campo. Poi, quando è calata l'energia fisica, contro i cambi sistematici della difesa di Milano siamo andati in affanno, ma giocare contro un'avversaria così "grossa" e numerosa fa spendere il triplo di fatica». [/font][/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Insomma il cantiere biancorosso, già frenato dagli acciacchi in precampionato, s'è presentato nelle peggiori condizioni possibili contro la squadra più lunga e più fisica della serie A. «Purtroppo il precampionato a singhiozzo con tanti infortuni non ci ha preparato al clima del campionato e i problemi fisici accusati da Wayns e Galloway all'esordio hanno reso necessario effettuare due cambiamenti. Però l'allenatore ha le idee molto chiare, non si piange addosso e lavora in palestra con grande impegno. Se vogliamo accontentarci, per quanto visto domenica, le prove di Varanauskas e Molinaro danno l'idea che possiamo insistere ancora su questi giocatori». [/font][/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Ora l'arrivo di Derwin Kitchen completerà il restyling perimetrale dell'Openjobmetis: «Kitchen è reduce da un problema fisico, altrimenti non sarebbe stato sul mercato in questo periodo. Speriamo che sia in buone condizioni, perché si tratta di un elemento valido, capace di giocare sia a ritmo alto che a metà campo. Con Roko comporrebbe una coppia interessante sotto il profilo della prestanza fisica e più avanti di supportare al 100 per cento un realizzatore come Wayns». Con l'aggiunta di due costruttori di gioco, Arrigoni confida di risolvere i problemi di produttività offensiva emersa nelle prime due gare della stagione, mentre sotto i tabelloni la squadra è da rivedere contro un'avversaria meno poderosa rispetto a Milano: «La coperta è lunga o corta a seconda di dove la si tiri, ma rispetto a Milano è tutta la serie A a risultare leggerina. Certo, ci hanno sbatacchiato un po' approfittando delle nostre condizioni non brillanti. Ma, al di là dei problemi a rimbalzo, c'è anche bisogno che tutti raddrizzino la mira. Domenica abbiamo preso tanti tiri aperti e ce li siamo mangiati, probabilmente c'è bisogno di ritrovare anche fiducia e autostima. L'esperienza e la personalità di due facilitatori come Ukic e Kitchen potrà essere d'aiuto anche a quei giocatori che hanno poca esperienza del nostro campionato». [/font][/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Il g.m. biancorosso esclude ulteriori interventi di mercato prima di aver valutato la squadra nella versione corretta con i due nuovi esterni. «Prima di bocciare qualcuno, o pensare a ulteriori interventi, serve vedere la squadra al completo con gli ultimi due innesti. Prima di affidarci ai bussolotti e cercare soluzioni miracolistiche, cerchiamo di avere le idee più chiare dopo aver visto il gruppo lavorare con profitto e con continuità. Già la settimana scorsa abbiamo iniziato a farlo, sono convinto che l'etica del lavoro e la mentalità di Moretti ci aiuterà a venir fuori da questa situazione difficile, sperando di essere supportati dai risultati».[/font][/color]
     
    [color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia[/font][/color][/size]

  • simon89
    [color=rgb(40,40,40)][font=helvetica][size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Sbrogliata l'ultima matassa legata alle clausole dei premi, Pallacanestro Varese e Derwin Kitchen hanno finalmente trovato l'accordo ufficiale. Più laboriosa del previsto la finalizzazione del contratto tra la società di piazza Monte Grappa e il 29enne play-guardia ex Hapoel Gerusalemme: tra una stesura e l'altra, la versione definitiva del documento è arrivata solo nel pomeriggio di ieri. Dunque le procedure burocratiche per il rilascio del visto hanno subito un piccolo rallentamento: pur considerando che il consolato di Miami (il più vicino alla residenza dell'atleta del 1986, nato in Florida) è tra i più lesti in assoluto nel disbrigo delle pratiche, nella migliore delle ipotesi Kitchen arriverà in Italia nella mattinata di giovedì.[/font][/color][/size][/font][/color]
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    [color=rgb(40,40,40)][font=helvetica][size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']L'aspetto fondamentale da verificare riguarda le condizioni di forma del giocatore, dopo il divorzio estivo dall'Hapoel Gerusalemme che l'ha di fatto scaricato sostenendo che l'atleta ex Rorida State non avesse recuperato appieno dalla frattura da stress del piede sinistro del dicembre 1986. Sul conto di Kitchen, però, ha garantito lo stesso Ukic, suo compagno di squadra al Panathinaikos nella prima metà della stagione 2012/2013: il parere del play croato è stato favorevole, ma c'è l'incognita del suo stato di forma che Varese dovrà valutare in tempi rapidi prima di provvedere al tesseramento (sarà il numero 14 dei 16 concessi dal regolamento, nonché il settimo degli otto visti disponibili). Tra le varie... righe piccole del contratto c'è infatti la facoltà di uscita gratuita a disposizione del club biancorosso, da esercitare entro sabato qualora il giocatore non dovesse convincere lo staff tecnico. Ma con ogni probabilità, dovendo depositare le carte entro le 11 di venerdì per poterlo schierare domenica contro Pesaro, l'unica seduta disponibile per toccare con mano le sue condizioni sarà quella di giovedì pomeriggio.[/font][/color][/size][/font][/color]
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    [color=rgb(40,40,40)][font=helvetica][size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Oggi, comunque, la squadra riprenderà a lavorare in vista del match casalingo contro la Consultinvest: nel pomeriggio Roko Ukic rientrerà dal viaggio-lampo a Zagabria per fare le valigie dopo essere arrivato di corsa da Parigi (era ad Eurodisney con la famiglia quando Varese gli ha offerto il contratto bimestrale). In partenza, invece, Ovidijus Varanauskas: il play lituano volerà oggi negli Emirati Arabi, dove sarà impegnato domani e giovedì ad Abu Dhabi nella finale del 3x3 World Tour 2015 della IBA. Il Team Vilnius dell'atleta dell'Openjobmetis, nono nel ranking mondiale, è stato inserito nel girone con i campioni in carica e padroni di casa del Novi Sad Al Wahda e i brasiliani di Rio de Janeiro. [/font][/color][/size][/font][/color]
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    [color=rgb(40,40,40)][font=helvetica][size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia[/font][/color][/size][/font][/color]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Accordo raggiunto tra Openjobmetis e il duo Roko Ukic-Derwin Kitchen. Il play croato e l'esterno statunitense sostituiranno gli infortunati Maalik Wayns e Ramon Galloway nello scacchiere tattico di Paolo Moretti. E se la guardia americana dovrà attendere i tempi tecnici del rilascio del visto per sbarcare a Varese, il regista (ex NBA con Toronto e Milwaukee) arriverà in città stamane alle 8.30, vista la necessità del club biancorosso di schierarlo già domenica nel derby di Milano. L'unico passaggio mancante è il nulla-osta della federazione croata, ieri chiusa per festa nazionale: Varese si è già mossa attraverso i buoni uffici di Veljko Mrsic e Gianmarco Pozzecco - rispettivamente coach e vice del Cedevita Zagabria, ultimo club di Ukic - e, a meno di imprevisti dell' ultima ora, l'atleta del 1984 sarà tesserato entro il termine fissato per le 11 di oggi.[/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Dopo le visite mediche di rito, il regista reduce dagli Europei 2015 disputati con la maglia della Croazia (6,7 punti e 3,2 assist di media) svolgerà il primo allenamento con i nuovi compagni nella seduta pomeridiana in programma al PalaWhirlpool. E domenica al Forum se la vedrà contro l'EA7 guidata da Jasmin Repesa, il coach che lo portò a Roma nel 2007/2008 e che l'ha allenato per anni in Nazionale, oltre ad averlo riportato nella scorsa stagione al Cedevita Zagabria. L'accordo tra Varese e il regista avrà durata bimestrale, coprendo un totale di 16 partite (dieci di campionato - fino all'undicesimo turno del 13 dicembre a Pistoia - più sei della prima fase della FIB A Europe Cup): in pratica la società biancorossa si è coperta le spalle alla luce dell'infortunio di Wayns (che oggi alla clinica La Quiete sarà operato al ginocchio sinistro), tutelandosi con il miglior playmaker disponibile sul mercato nella categoria degli europei senza visto. Certo, si tratta di un'operazione a termine, una sorta di leasing per un giocatore che fino a due anni fa viaggiava abbondantemente oltre il milione di euro di ingaggio. Ma Ukic è comunque rodato dopo aver disputato gli Europei con la Croazia ed ha certamente voglia di mettersi in luce in questi due mesi a Varese, sperando di guadagnarsi le attenzioni di un club di Eurolega per la seconda fase della stagione.[/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Per Kitchen bisognerà invece attendere l'inizio della prossima settimana a causa delle abituali formalità burocratiche del tesseramento per gli extracomunitari: probabile lo sbarco in Italia avverrà tra lunedì e martedì, mentre il debutto del 29enne esterno ex Hapoel Gerusalemme è previsto per il prossimo impegno casalingo del 18 ottobre contro Pesaro. L'accordo col prodotto della Florida State University varrà invece fino al termine della stagione, fatta salva una clausola relativa alle condizioni fisiche del giocatore (reduce da un infortunio ad un piede che l'ha frenato nella seconda parte del 2014/'15). Kitchen, già compagno di Ukic nella prima metà della stagione 2012/'13 al Panathi-naikos, prenderà definitivamente il posto di Ramon Galloway, garantendo solidità difensiva, leadership e personalità sia a fianco del playmaker croato che a supporto di Wayns, quando lo statunitense tornerà a disposizione di Moretti. Due innesti sicuramente costosi ma altrettanto competitivi per provare a sbloccare il motore ingolfato di Varese... [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia [/font][/color][/size]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']La tegola Wayns sposta l'attenzione dell'Openjobmetis verso Jerome Randle. Cambia in corsa il target del club di piazza Monte Grappa visto lo stop forzato del suo playmaker titolare: la soluzione di una combo-guard stazzata come Derwin Kitchen non è più in pole position, vista la necessità individuata dall'area tecnica Moretti-Arrigoni di puntare su un playmaker puro in grado di dare certezze in regia. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Ora il nome caldo è quello del 28enne atleta nativo di Chicago ma con cittadinanza sportiva dell'Ucraina, dunque tesserabile come "Bosman B" (servirà comunque il visto in quanto non cittadino dell'Unione Europea): l'atleta del 1987 è reduce da Eurobasket 2015 disputato con la maglia della nazionale ucraina (13.2 punti e 4.4 assist in 5 gare). Si tratta di un giocatore dalla taglia fisica decisamente meno importante rispetto a Kitchen (178 centimetri per 78 chili contro i 193 per 93 dell'ex Hapoel Gerusalemme), ma con molto più speed nella capacità di battere l'uomo e creare tiri aperti per gli esterni e i lunghi.[/font][/color][/size]
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']L'atleta laureato alla California University, MVP del Portsmouth Invitational 2010, ha al suo attivo una lunga esperienza europea: nel 2011-2012 ha giocato in Ucraina a Mariupol (allenato negli ultimi 3 mesi da Luca Bechi, attuale coach di Torino), poi ha militato in Belgio a Charleroi nel 2012-13 (16.2 punti e 3.8 assist) e nelle ultime due stagioni ha vestito tre maglie in Turchia (Aliaga, Trab-zonspor ed Eskisehir, dove ha chiuso con 15.5 punti e 5.8 assist, rispettivamente decimo e ottavo nelle due graduatorie statistiche della TBL). [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Durante l'estate 2015 l'atleta del 1987 ha disputato la Summer League di Las Vegas con i Milwaukee Bucks (8.2 punti e 3.8 assist), concentrandosi poi sull'avventura europea dell'Ucraina in attesa di trovare quella collocazione europea con tanto di vetrina internazionale che aveva messo come pregiudiziale per la stagione 2014-2015. La FIBA Europe Cup messa sul piatto dall'Openjobmetis sarebbe dunque lo stimolo giusto per convincere Randle ad accettare la proposta del club biancorosso, decisa a puntare dunque su un regista puro che ha le sue caratteristiche migliori nella velocità e nella capacità di mettere in ritmo i compagni. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']E con Wayns ai box per almeno un mese, Varese ha assoluta necessità di un "attivatore" offensivo che possa costruire soluzioni pulite per i vari Cavaliero, Thompson e Davies: il 2/21 da 3 del match con Caserta è figlio della difficoltà dei portatori di palla nel creare situazioni di vantaggio, e non certo delle scarse qualità balistiche dei tiratori. Quando poi l'esterno di Philadelphia tornerà disponibile, coach Moretti sposterà Wayns nei panni del finalizzatore di gioco "tout-court", pur con la necessità di dover trovare un equilibrio tra due giocatori che hanno bisogno della palla in mano per rendere al meglio. Poi, con un europeo in più, con l'arrivo di Randle Varese utizzerebbe una formula "2+5" e non "3+4" e ci sarebbe uno spazio libero per un extracomunitario. Ma l'auspicio è che possa bastare una sola correzione in corsa per cambiare il volto dell' Openjobmetis... [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia [/font][/color][/size]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Piove sul bagnato in casa Openjobmetis: non solo Ramon Galloway, ma anche Maalik Wayns dovrà rimanere ai box per un periodo di tempo non inferiore alle 4 settimane. I dolori dietro al ginocchio sinistro accusati dal play di Philadelphia nel secondo tempo del match contro Caserta, frutto di un colpo subito, hanno evidenziato una situazione di criticità di uno dei menischi. Soltanto questa mattina lo staff medico emetterà la diagnosi definitiva legata all'eventualità di un intervento di pulizia del ginocchio, ma in ogni caso lo stop di Wayns dovrebbe aggirarsi attorno a un mese. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Più lungo il decorso di Galloway: il terzo infortunio muscolare nel giro di 20 giorni si è rivelato uno strappo al-l'ileo-psoas destro (nella zona tra anca e femore) con necessità di rimanere ai box per almeno 6 settimane. Una doppia defezione a lungo termine che fa scattare un vero e proprio allarme rosso in regia: per questo la società biancorossa ha spostato la ricerca del rinforzo sul ruolo di playmaker puro. Di fatto a dettare le priorità del mercato saranno i referti medici, più che le necessità tecniche contingenti. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']A far posto al rinforzo in arrivo sarà comunque Galloway, mentre alla luce delle doti offensive dimostrate tra precampionato e match inaugurale contro Caserta, si attenderà il recupero completo di Wayns, auspicando che possa saltare 4 partite e tornare a disposizione di coach Moretti in occasione del match dell'8 novembre in casa con Torino. Impensabile per motivi economici spendere il quattordicesimo tesseramento per un play europeo a gettone che supplisca l'assenza di Wayns nel prossimo mese: domenica a Milano sarà emergenza assoluta in regia, l'unico giocatore di ruolo a disposizione di coach Moretti sarà Ovidjius Varanauskas, che nelle gerarchie iniziali doveva essere il terzo playmaker e nel giro di 40 minuti è diventato il primo. In più l'ex di turno Cavaliero si dovrà sacrificare in un ruolo che fatica ormai a interpretare. In ogni caso, i tempi tecnici per visto e tesseramento rendono impossibile avere in campo il nuovo play perii derby del Forum: visto che la sfortuna ha messo k.o. l'unico esterno che ha dimostrato di garantire un tasso elevato di pericolosità offensiva, difficile sperare in un' O[/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']penjobmetis più "performante" in occasione della trasferta di Assago... [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia[/font][/color][/size]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']C'è Derwin Kitchen in cima alla lista dei desideri dell'Openjobmetis per sostituire l'infortunato Ramon Galloway. Nell'elenco dei free agent disponibili, il 29enne play-guardia di 193 centimetri per 93 chili sembra quello più appetibile per Varese, alla luce della combinazione di caratteristiche tecniche e costi. [/font][/color][/size]
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']L'atleta prodotto della Florida State University possiede quel mix di personalità e fisicità che lo rende particolarmente adatto a far coppia con Maalik Wayns: Kitchen è un giocatore agile e allo stesso tempo potente, con spiccate doti difensive e una propensione al gioco di squadra che potrebbe farne il giusto alter ego del playmaker di Philadelphia. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']L'alternativa potrebbe essere Sundiata Gaines, giocatore portato in Italia nel 2008-2009 da Bruno Arrigoni a Cantù (13.1 punti e 2.5 assist), che nella stagione passata ha militato ad Avellino con un rendimento però tutt'altro che convincente nel ruolo non suo di playmaker (11.3 punti e 2.4 assist ma il 36% da 2 e il 31% da 3). Ma al di là dei costi superiori, c'è il forte dubbio che Gaines possa risultare un doppione di Wayns, trattandosi di un "solutore" con poca propensione a mettere in ritmo i compagni. Al contrario Kitchen, meno talentuoso ma più potente, è una combo-guard capace di marcare le guardie in difesa e di agire da regista in attacco, sgravando Wayns dei compiti di costruttore del gioco per esaltarne le doti realizzative. Per l'atleta di Philadelphia si pensa dunque a un ruolo "alla Phil Goss" quando all'attuale esterno di Venezia fu affiancato Rok Stipcevic. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Kitchen non è un playmaker naturale né un attaccante creativo, ma ha doti da leader e da uomo-squadra che ha mostrato sia al college che nelle molte squadre di alto livello internazionale della sua carriera. Vicino a Siena nell'estate 2012 dopo i 14.8 punti e 3.8 assist all'esordio da professionista al Maccabi Rishon, firmò invece per il Panathinaikos che lo girò a dicembre al Cedevita Zagabria dopo un lungo corteggiamento senza esito da parte di Cantù; nelle ultime due stagioni ha giocato in Israele con l'Hapoel Gerusalemme (10.3 punti, 5.7 rimbalzi e 3.7 assist in Eurocup 2014-15). [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']L'unico punto di domanda riguarda le sue condizioni fisiche: Kitchen è stato fermo da gennaio a marzo 2015 a causa della frattura di un piede, tornando però in campo con l'Hapoel da aprile a fine maggio (12.6 punti, 6.3 rimbalzi e 3.3 assist dopo il rientro). Poi però si è innescata una controversia relativa al suo effettivo recupero: di mezzo c'era un altro anno di contratto con opzione per il 2016-2017 che l'Hapoel voleva ricusare, sostenendo che Kitchen non era completamente guarito. Così l'atleta del 1986 ha festeggiato in tribuna il titolo israeliano vinto da Gerusalemme, e a fine agosto è arrivata la transazione che ha definitivamente liberato il giocatore della Florida, disponibile ora a cifre interessanti. Oggi si deciderà se chiudere con Kitchen, con l'ipotesi di una sorta di tryout di qualche giorno per valutarne la tenuta fisica e lo stato di forma, o esplorare l'affare Gaines; impossibile schierare il nuovo straniero già domenica a Milano, l'esterno in arrivo debutterà a Masnago il 18 ottobre contro la Consultinvest Pesaro. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia[/font][/color][/size]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Già tempo di processi dopo soli 40 minuti per l'Openjobmetis che peggio di così non poteva presentarsi davanti al pubblico di Masnago? [/font][/color][/size]
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Le attenuanti delle condizioni precarie di Wayns, Galloway e Davies non bastano a giustificare il volume di gioco veramente striminzito partorito dalla squadra dì Moretti contro una Caserta nulla più che giudiziosa. Nonostante una tenuta difensiva molto più efficace rispetto a quella vista in precampionato, Varese ha sprecato malamente il jolly dell'assenza di Siva giocando una partita di disarmante pochezza tecnica. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Lecito attendersi una squadra "modello cantiere " dopo una preparazione ricca dì incognite che non è riuscita a creare uno zoccolo duro in un gruppo anagraficamente giovane e con pochissima esperienza in serie A. Ma battere una Pasta Reggia orfana del suo giocatore di maggior talento era un must per poter lavorare con serenità sulla crescita del sistema; al contrario la partenza ad handicap sposta già l'attenzione verso il mercato. Stupisce soprattutto che rispetto ai riscontri comunque poco convincenti del precampionato sia stato l'attacco a steccare clamorosamente la prima. Alla prova del campo, la trazione posteriore Wayns-Cavaliero-Galloway ha dimostrato di non garantire sufficiente qualità. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Purtroppo le amichevoli giocate senza continuità di organico hanno impedito di acclarare quanto emerso in maniera evidente nel match di ieri contro Caserta: alla luce del riacutizzarsi del problema muscolare dì Galloway, Varese dovrà tornare subito sul mercato per affiancare una "stampella" in grado di garantire personalità e creatività dal palleggio a fianco di Maalik Wayns. Pur tenendo conto delle attenuanti relative alle precarie condizioni fisiche dei due americani, l'OJM è riuscita a rendersi pericolosa soltanto quando il play di Philadelphia s'è messo in proprio. E quindi evidente la necessità di aggiungere un altro giocatore di pick&roll che consenta a Cavaliero di dedicarsi al ruolo di guardia e sia in grado dì mettere in condizioni giocatori frontali ma senza speed come Davies e Thompson di esaltare le loro qualità e nascondere i loro limiti atletici. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Certo, tornare sul mercato dopo un solo turno non è il modo migliore per iniziare il nuovo ciclo Moretti-Arrigoni; però è l'unico per provare a mettere in moto una squadra che con un debutto così inespressivo ha già bruciato la sua credibilità nei confronti dei tifosi di Masnago. Sperando che un puntello perimetrale sia sufficiente e che non servano invece integrazioni sotto ì tabelloni, dove il solo Faye è parso all'altezza. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Magra consolazione pensare che pare oggettivamente impossibile fare peggio di ieri, con un fatturato offensivo da pallonesse e campì all'aperto. Anche se il derby di domenica a Milano non certo è il miglior viatico possibile per una squadra lontana anni luce da quella condizione fisica e tecnica indispensabile per nascondere un coefficiente atletico non elevato in tutti i reparti. Per cambiare faccia in soli 7 giorni c'è bisogno della bacchetta magica, e in ogni caso qualsiasi rinforzo verrà scelto al posto di Galloway (sarà il tesseramento numero 13 su 16 e il visto numero 7 su 8: i margini di manovra sono già abbastanza limitati...) non sarà disponibile prima della prossima sfida casalinga contro Pesaro. Le migliori medicine sarebbero tempo e lavoro in palestra, ma l'incedere del calendario - e dal 28 ottobre partirà la Fiba Europe Cup - sarà conciliabile con i risultati, unica cartina di tornasole per verificare il valore di una squada che ieri ha dimostrato di essere lontanissima da qualsiasi velleità playoff?[/font][/color][/size]

  • Nicolò Cavalli
    [b]BRANDON DAVIES [/b](0 punti; 0/6 2p; 0/1 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 4. [/b]Pur con l'attenuante di una preparazione condita da infortuni, raramente si è scorso nel pitturato un giocatore senza tiro, senza muscoli, senza elevazione, senza malizia. Hunt e Jones fanno festa, Varese decisamente meno.
     
    [b]MOUHAMMAD FAYE [/b](11 punti; 5/9 2p; 0/0 3p; 1/2 tl)[b] VOTO: 5,5. [/b]Arpiona una quantità smodata di rimbalzi (16, anche perché Caserta tira con il 31% da due...) e manda qualche segnale di cattiveria agonistica. Tecnica poca, capacità di svariare ancora meno. Se il meno quotato del quintetto assume i galloni del migliore in campo, qualche inciampo nelle scelte di mercato supponiamo ci sia stato. E la prossima volta non lo diremo con questa eleganza.
     
    [b]MAALIK WAYNS [/b](18 punti; 6/12 2p; 1/4 3p; 3/3 tl)[b] VOTO: 5. [/b]Da lui passa ogni singolo possesso offensivo. A monte di questo teorema, ben poco vincente, ci sono diverse componenti: la pochezza dei compagni, il movimento armonico nemmeno abbozzato, la preoccupante propensione al giocare da solo. Un minimo di talento si riscontra, a Moretti l'onere di incanalarlo nei flussi della squadra.
     
    [b]DANIELE CAVALIERO [/b](9 punti; 2/4 2p; 0/5 3p; 5/5 tl) [b]VOTO: 5,5. [/b]Largamente insufficiente nel ruolo di regista - che non sia uno dei tanti malintesi nella concezione a tavolino della rosa? - si mette al servizio della squadra con ginocchia sbucciate, difesa a tutto campo e tagli. Cilecca alcuni tiri aperti, ma il risultato non sarebbe cambiato.
     
    [b]JEVOHN SHEPHERD [/b](9[b] [/b]punti; 3/7 2p; 1/2 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 5. [/b]Patisce il salto di categoria oltre il preventivabile. Qualche capacità offensiva si intuisce, ma la fisicità va incardinata in un contesto di difese serrate e navigate. Sfiora la doppia cifra, limitando il contributo alla fase realizzativa: il resto è un insipido contorno.
     
    [b]LUCA CAMPANI[/b] (0 punti; 0/2 2p; 0/0 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 4,5. [/b]Reduce da una stagione da titolare alla Vanoli (per chi non lo sapesse, l'alternativa dopo l'infortunio di Cusin era Ed Daniel) appare timido come un ragazzino al primo appuntamento con una ragazza. Camicia stropicciata, movenze incespicate, sguardo perso. Serve una botta di autostima.
     
    [b]MYCHEL THOMPSON [/b](0 punti; 0/1 2p; 0/7 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 4. [/b]Nei primi anni '90, quando i prodigi della tecnica ancora sbalordivano, osservavo con invidia e rispetto dei dinosauri di mio fratello che si muovevano con la pila: compivano cerca tre passi al minuto, con strani rumori di sottofondo. Due decenni e mezzo più tardi, ecco un giocatore di basket più lento di quel brontosauro. Ma il sequel di[i] Jurassic Park[/i] non era stato un flop?
     
    [b]RAMON GALLOWAY [/b](4 punti; 1/4 2p; 0/2 3p; 1/6 tl)[b] VOTO: 4. [/b]Acquisto figlio di un abbaglio avuto durante la [i]summer league [/i]di Las Vegas. D'accordo il sole, il luccichio delle slot, la magnificenza d'oltre oceano. Però il Ramon visto in Europa, e stasera a Masnago, è davvero mediocre. La serie di acciacchi potrebbe restringere i tempi del taglio.

  • Nicolò Cavalli
    Il precampionato non porta in dote punti e scudetti, eppure può dimostrarsi una eloquente cartina di tornasole. Chi aveva evidenziato mugugni, arrendevolezza, apatia dopo gli scivoloni contro Cremona e Legnano - non proprio il Maccabi o i Bulls - era narratore di cruda realtà. Ambasciator non porta pena, i grattacapi sono tutti per Moretti: la verità è che nemmeno nelle gestioni Frates e Pozzecco le squadre si erano rifiutate di impugnare i guantoni ancor prima del [i]round[/i] di apertura. E mai – perché i numeri possono suffragare le impressioni – avevano partorito la miseria di 51 punti, con 2/21 dai 6 metri e 75, e 17/45 da due. Potremmo citare poi la leggerezza a rimbalzo, l'assenza di regia, lo spirito rinunciatario, il miserrimo apporto della panchina. Ci fermiamo qui per non essere sadici.
     
    [i][b]Noblesse oblige. [/b][/i]Il sipario della massima serie si leva sopra il capo delle squadre più rinnovate da maggio ad oggi: Varese e Caserta si presentano sulla scena di Masnago con l'intero [i]roster [/i]modificato dopo un'estate di rifondazione. Restano immutati soltanto i colori delle due squadre, capaci in epoche diverse di scrivere la storia della palla a spicchi italiana ma oggi in preda a dilemmi tecnici a tratti imbarazzanti. Lo 0-5 dei primi quattro minuti induce Moretti ai sudori freddi e al primo time-out stagionale, eppure il ghiaccio subisce il primo cesello della picozza solo grazie ai tiri liberi di Wayns: 2-9. Le due penalità gravanti su Faye e Davies testimoniano lo scarso peso specifico dell'OJM nel pitturato, ma il senegalese si redime in attacco con due validi guizzi di pura agilità. La mira rivedibile dei casertani dalla lunetta (2/8) e l'abulia offensiva dei prealpini, superata solo dall'entrata di Shepherd, mandano in archivio la prima frazione sull'8-12. Non esattamente uno spot al basket champagne.
     
    [i][b]Dalle nostre parti si chiama [/b][/i][b]ciapa no[/b][i][b]. [/b][/i]Altri due palloni persi banalmente, seguiti dalle triple di El-Amin e di Amoroso (nonché dai primi legittimi segni di disapprovazione del Lino Oldrini), delineano un nuovo tentativo di fuga della Pasta Reggia sul 10-18. La supremazia fisica di Hunt umilia la difesa di Varese, certamente più adatta ad incontri pugilistici contro i pesi piuma, allora i ragazzi di casa optano saggiamente per un gioco rapido con conclusioni nei primi secondi dell'azione: Wayns, Faye e Cavaliero impilano un po' di Lego biancorossi per costruire il 21-22. La “zonetta” dell'Openjobmetis, efficace per alcuni passaggi, viene trafitta infine dal dardo di Downs, quindi è El-Amin (23-27) a mandare tutti negli spogliatoi a meditare sull'impalpabile entusiasmo donato al [i]parquet[/i].
     
    [i][b]Tabellino al rallenty. [/b][/i]L'ex Clippers Wayns e Cinciarini (Daniele, il meno quotato dei fratelli) segnano dall'arco nel grigiore più totale lasciando immutato il gap, i decibel del pubblico amico si intensificano e spingono Varese fino ad impattare a quota 30 quando scossa il '24. Non appena coach Moretti concede riposo al play, la pericolosità del quintetto lombardo somiglia a quella di una partita affrontata con la [i]wii[/i]: puramente virtuale. La caparbietà di Faye, unico dato positivo seppure disperso tra le forzature di Shepherd, la lentezza di Thompson e la confusione cosmica di Galloway, permette all'OJM di rimanere in scia di una Caserta modesta ma coesa: 32-36. Ironia del destino, quando il nostro [i]Gallo [/i]si scrolla la polvere di dosso per affondare una roboante schiacciata, deve uscire per il riacutizzarsi di un infortunio all'inguine: 36-36 al tramonto del terzo parziale.
     
    [i][b]Nessuna forma di vita sul pianeta Varese. [/b][/i]I cinque di Dell'Agnello tornano a levare ululati da lupi a rimbalzo, così dalle seconde (talvolta terze, quarte, opportunità…) si issano sul 39-44. Amoroso, fischiato con acredine da tutto il palazzetto neanche fosse Hackett o Moss, inciampa in un fallo tecnico all'ennesimo insulto verso i suoi avi materni: la Pasta Reggia, anziché scomporsi, pesca con Jones due fiondate per il 42-50.
    I biancorossi perdono ogni tipo di impulso vitale, non che prima abbondassero, e possono solo abbozzare una rimonta di nervi dopo essere piombati a meno tredici. Shepherd e Cavaliero ricuciono fino al 51-56, tuttavia gli ultimi tentativi si spengono sul ferro. Menzione di onore a Daniele, unico varesino rimasto sul teatro di gioco a scusarsi mentre i compagni, modesti nel valore e nello spirito, si celavano nei meandri dello spogliatoio.
     
    Un avvio così deprimente, anche a latitudini reduci da annate opache, non si era mai raccontato. Una seconda possibilità deve essere concessa a tutti, ma la sensazione che domenica prossima a Milano possa arrivare un'imbarcata biblica non appare remota. Come lo è, del resto, l'impressione che presto cominci l'esodo in uscita (qualcuno ha nominato Davies e Galloway?). In un campionato dove non si scorgono astronavi, non si può nemmeno pretendere di solcare il cielo con gli aeroplanini di carta. Che la mestizia abbia inizio.

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