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VareseFansBasketNews

  • Nicolò Cavalli
    [b]DUSAN SAKOTA [/b](2 punti; 1/1 2p; 0/2 3p; 1/3 tl), [b]VOTO: 5,5. [/b]I giudizi, a costo di essere ripetitivi, sono i consueti. Giocatore leggerino e prevedibile, non sempre il tiro da tre può entrare e cambiare l'andamento della serata.

    [b]ADRIAN BANKS [/b](15 punti; 5/10 2p; 1/3 3p; 2/2 tl) [b]VOTO: 6,5. [/b]Il prestigiatore appare nella scena, scompare e infine riappare. Qualche forzatura potrebbe risparmiarsela, ma è nel DNA dei talenti vivere sulle montagne russe. La Nasa ha chiesto il dvd di un paio di suoi canestri: perché la palla è indubbiamente finita nel cesto dopo essere sfuggita dagli occhi degli umani.

    [b]ERIK RUSH [/b](8 punti; 1/1 2p; 1/1 3p; 3/4 tl) [b]VOTO: 7. [/b]Rimane in campo per molti minuti e nei frangenti decisivi. Erik si sta mostrando solido e aggressivo in difesa, con palloni rubati e rimbalzi d'oro. Dalla Scandinavia con furore.

    [b]JANAR TALTS [/b](0/0 2p; 0/0 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 5,5. [/b]Sembra più che altro una mascotte e i compagni, troppo impegnati a tenere lontana l'ostica Reggio Emilia, non lo coinvolgono nel gioco dei duri. Lui, da gran signore, consegna due assist educati e poi torna in panca. Dal Baltico con torpore.

    [b]ANDREA DE NICOLAO [/b](10 punti; 3/4 2p; 1/1 3p; 1/1 tl) [b]VOTO: 7,5. [/b]Divora il parquet con la faccia tosta di chi vuole sfondare. Se in attacco è supportato un poco dalla buona sorte, i rimbalzi e le difese sono attestati di un grande lavoro svolto nel quotidiano.

    [b]MIKE GREEN [/b](11 punti; 3/8 2p; 1/2 3p; 2/2 tl) [b]VOTO: 6,5. [/b]In un campionato livellato verso il basso come quello italiano, potrebbe fare ampiamente la differenza. A patto di essere sempre lucido e di coinvolgere costantemente i compagni. Calma Mike, ci porterai lontano al momento opportuno.

    [b]EBI ERE [/b](24 punti; 7/12 2p; 2/5 3p; 4/6 tl) [b]VOTO: 8. [/b]Prestazione formidabile del capitano. Re delle segnature e dei rimbalzi, dei canestri nei momenti topici, della leadership mostrata come stella Polare per i colleghi più giovani.

    [b]ACHILLE POLONARA [/b](7 punti; 2/6 2p; 0/1 3p; 3/6 tl) [b]VOTO: 5,5. [/b]Da un momento all'altro parrebbe abbattere a testate le mura avversarie. Una testuggine che stasera, però, di tanto in tanto inciampa e non sfonda.

    [b]BRYANT DUNSTON [/b](14 punti; 5/9 2p; 0/0 3p; 4/7 tl) [b]VOTO: 6,5. [/b]L'esperienza di Greg Brunner lo manda a tratti in tilt. Non da lui gli errori da sotto e i falli spesi con poca oculatezza. Strappa con merito il sette perché nel terzo quarto trascina, con ardore e fisicità, i compagni verso il parzialone che spacca la partita

  • Nicolò Cavalli
    La fatidica prova del nove è superata a piena voti. Varese ha ragione di un avversario coriaceo e organizzato, non a caso prima di oggi migliore difesa del campionato. La Cimberio aggiunge altri due punti a una classifica stellare, patendo solo in parte i ritmi lenti del primo tempo e scatenandosi, al suo solito, nella ripresa. Quando la profondità della panchina, la classe dei talenti e un tifo incontenibile scavano il solco decisivo. Le note del successo sono una sinfonia per il pubblico, sempre più accattivato dal direttore d'orchestra Vitucci e dai singoli strumenti suonati da una formidabile dozzina di artisti.

    [i][b]Bande sontuose a confronto. [/b][/i]Sul parqeut si specchiano le due squadre reduci dalle strisce positive migliori del campionato: Varese è ancora immacolata, Reggio arriva da cinque affermazioni consecutive. In avvio è una Cimberio frizzante ma poco attenta a badare al sodo: non piacciono i fronzoli e i buchi difensivi che favoriscono il play ospite Cinciarini, autore presto di sei segnature per il 6-6. La partita prosegue sui binari del punteggio alto, con ottimi spunti di Ere, Jeremic e Brunner:13-13 e time-out di Frank Vitucci (le cui orecchie fischiano ancora dopo lo 0-17 patito da Sassari domenica scorsa). Dunston si sblocca dalla media – da sotto la strada appare sbarrata dal lodevole bavaglio messogli dal veterano Brunner – e sembra dar morale alla truppa: poco dopo infatti Ere (serata da mattatore con 24 punti e 9 rimbalzi) agguanta la doppia cifra nel tabellino. Un'organizzatissima Trenkwalder mette di nuovo il naso davanti con la tripla di James (19-20), quindi una fiammata collettiva dei padroni di casa permette di ottenere la leadership temporanea e di caricare di penalità il quintetto di coach Menetti. Alla prima pausa i prealpini guidano 24-20.

    [i][b]Alti e bassi. [/b][/i]I “panchinari” della Cimberio impattano male la contesa e patiscono il ritorno di Reggio Emilia. Una tripla fortunata (eufemismo) di De Nicolao, una schiacciata da cinema di Banks e un bel tiro dalla media ancora a firma del regista classe 1992 ridanno colore al tabellone di Masnago sul 31-26. Gli ospiti non demordono grazie ai soliti Jeremic e Brunner (noto agli spettatori per aver vestito i panni di zio Fester ne “La famiglia Addams”), Varese tiene botta con le forzature andate a buon fine di Rush e Polonara: 37-33. Reggio è bravissima a mantenere ritmi contenuti, allestendo un piano partita poco gradito dai ragazzi di Vitucci, costretti a ragionare troppo senza poter sfogare la consueta [i]vis pugnandi[/i]. Per fortuna De Nicolao ed Ere – nettamente i migliori del concerto Cimberio – creano le giocate del 46-41. Un primo tempo equilibrato nella sostanza e nei numeri (rimbalzi e percentuali), con la stranezza di un solo assist targato Varese.

    [i][b]Il boato di Masnago è l'X-factor. [/b][/i]Taylor rilancia le quotazioni della Reggiana (46-45), dall'altra parte i meccanismi cigolanti della creatura biancorossa non partoriscono punti per varie azioni. Il ruggito del PalaWhirlpool (quasi pieno anche stasera e magnifico trascinatore) può tornare a esplodere in tutta la sua potenza quando Banks inventa due ciuffi da fantascienza e Green entra di prepotenza nella retroguardia avversaria: 54-47. Anche Dunston si mette in moto e, come una furia, spopola su ambo i lati del campo. La tripla dall'angolo di Banks consegna il primo vantaggio in doppia cifra (63-52), la Trenkwalder si affida al one-man-show di Taylor (29 punti, pur con qualche forzatura fuori dagli schemi) per restare a galla. L'ex canturino Cinciarini convince in regia e nello smistamento dei palloni (eccellente l'imbeccata a James per il meno sei reggiano, in uno dei cinque assist della sfida), sul fronte opposto Green continua a eccedere in solismi ben poco fruttiferi. Un ottimo movimento in post basso di Dunston è l'ultimo acuto, prima delle briciole dalla lunetta raccolte da Polonara e James, del terzo parziale: 67-60 all'ultimo mini intervallo.

    [i][b]Concentrati fino all'ultima nota. [/b][/i]La Cimberio non perde il brutto vezzo della vanità, come Narciso adora specchiarsi nella fonte senza mostrare il cinismo per affossare l'avversario. Ma è solo una stonatura passeggera.
    Ci piace molto di più, allora, la Varese che in un'azione assesta tre stoppate (due di Dunston e una di Polonara) e lancia in fuga Rush: 73-64 e [i]chapeau[/i]. Il quarto fallo del super pivot di Varese costringe a gettare nella mischia Talts: niente paura, perché Ere buca la retina con la tripla chirurgica del nuovo più dieci. La dea bendata, come già intuito nell'ultimo mese, è innamorata alla follia della nuova Varese. Ecco allora la “bomba” di Rush, a fil di sirena dei 24 secondi, a certificare un margine rassicurante (79-69). Ere e Taylor continuano in una magnifica tenzone a suon di canestri, il vantaggio interno non lievita per le troppe imprecisioni dalla linea della carità. La vittoria è comunque già nel paniere, il tempo rimanente è musica per le orecchie e gioia per gli occhi. Varese lascia ogni goccia di sudore sul [i]parquet [/i]e timbra con pieno merito la nona W dell'anno.

    Dai rumorosi supporter di Reggio Emilia, a titolo di scherno, arriva il coro “vincerete il tricolore”. Obiettivo che da queste parti non interessa. Perché prima c'è da esclamare a pieni polmoni che la capolista se ne va, e poi da ascoltare tutti assieme la nona sinfonia di Beethevon, trasmessa con sorpresa nelle casse del palazzetto. Tocco di classe di chi non vuole salutare il primato; e di chi sa comunicarlo con le insegne della grande signorilità.

  • pxg14
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Vola anche nelle presenze a Masnago la Cimberio leader incontrastata della serie A: tra il primato in classifica e il richiamo delle sfide di cartello, l'incremento di pubblico sulle tribune del PalaWhirlpool è stato davvero massiccio. Nelle prime 4 gare della stagione 2012/2013 la media dei paganti - contando anche la quota dei 2533 abbonati - si attesta a 4236 presenze, con un incremento di quasi 800 spettatori a partita rispetto ai 3439 della stagione 2011/2013 e, di conseguenza, un incremento del ricavo lordo di oltre 15mila euro a partita. [/size][/font][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Numeri decisamente soddisfacenti per il “cassiere” biancorosso Stefano Coppa (foto Blitz), che sottolinea comunque la politica azzeccata della società nel costruire una squadra in grado di regalare emozioni al pubblico di Masnago: «L'incremento delle presenze al palasport è stato sostanzioso, certo aiutato anche dai risultati e dallo spessore delle sfide disputate nelle prime giornate, ma anche dal tipo di gioco praticato dalla squadra. Quello che proponiamo ora è uno spettacolo accattivante per la qualità della pallacanestro che la squadra sa proporre al pubblico e inoltre la capacità dei singoli di regalare giocate adrenaliniche in grado di dare la carica ai tifosi: in questo modo si crea un circolo virtuoso che scalda la platea e domenica il calore del PalaWhirlpool ha dato una grossa mano anche alla squadra». [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Ora il match contro Reggio Emilia - il primo in assoluto all'orario “canonico” delle 18,15 di domenica - sarà un test importante per valutare quanto pesa il mix di risultati brillanti e gioco spettacolare senza il richiamo del big-match: «Ci aspettiamo comunque un seguito importante anche in virtù della promozione in favore degli abbonati, tenendo conto dell'orario vantaggioso e del mix di gioco piacevole e vittorie che la squadra ha dimostrato di saper offrire. Abbiamo costruito l'organico anche in funzione di aumentare le presenze al PalaWhirlpool e se ci attesteremo attorno ai 4 mila spettatori di media riusciremo a centrare un obiettivo importante sotto molti aspetti, non ultimo quello economico, visto che l'incasso netto di una partita come quella contro Sassari pesa come un consorziato e mezzo nel nostro bilancio…». [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]E sul fronte finanziario Coppa confida che la grande visibilità nazionale conquistata dalla Cimberio con l'attuale primato in classifica possa essere concretizzata in termini di nuove “partnership” di sponsorizzazione che coprano quel 5 per cento del budget ancora da reperire e permettano una programmazione più serena in chiave futura: «Di certo l'attenzione attorno a noi non è mai stata così elevata, tra risalto di tutti i media e passaggi televisivi in serie (già sicura la presenza di RaiSport per il derby del 23 dicembre a Milano: sarà la quinta gara in Tv su 12 partite, n.d.r.). E questa situazione ci agevola nei contatti per nuove sponsorizzazioni: ora tutti sanno chi siamo e quantomeno ci stanno a sentire, confidiamo che dei molti contatti avviati si riesca a raccogliere qualcosa di concreto entro Natale. Di situazioni interessanti da 40mila euro in su ce ne sono diverse, con cinque contratti firmati saremmo soddisfattissimi». [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]E intanto Coppa prepara insieme agli altri membri del CdA di “Varese nel Cuore” la relazione programmatica da illustrare in occasione dell'assemblea del 6 dicembre in cui saranno rinnovate le cariche del consorzio: «Oltre all'approvazione del bilancio della stagione 2011/2012 sarà una riunione importante per verificare la possibilità di un ulteriore salto di qualità. Nel primo triennio la nostra gestione ha rimesso a posto i conti, potenziato la struttura e rilanciato la squadra ai vertici della classifica. Ora il consorzio ci garantisce basi solide e i 72 soci sono un dato soddisfacente, ma per andare oltre serve patrimonializzare le quote e garantire ricavi certi alla società; stiamo lavorando a varie idee che sottoporremo in quella sede ai proprietari». [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Giuseppe Sciascia [/font][/size][/size][/font][/color]

  • pxg14
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Cimberio senza freni anche nell’esame più impegnativo della sua fuga solitaria ai vertici della classifica. La vittoria più elettrizzante contro l’avversario più difficile conferma la leadership assoluta della truppa di Vitucci, che macina l’ottavo successo in fila al termine di una partita che regala spettacolo a piene mani tenendo fede alle aspettative di alto profilo della vigilia. Per lunghi tratti Varese deve trovare strade offensive alternative ai soliti giochi a due sull’asse Green-Dunston, dato che il primo “comandamento” tattico di Meo Sacchetti è quello di limitare il fatturato della mente e del braccio armato della manovra varesina. Una delle chiavi di volta del successo della Cimberio è il fatturato “sostanzioso” della panchina, che batte nettamente il secondo quintetto di Sassari (32-8 il totale dei punti segnati dai cambi) e specialmente nel secondo e terzo quarto dà grande spinta ai padroni di casa in alternativa agli abituali canali offensivi. Dunque una vittoria con una matrice abituale ma con modalità diverse da quelle che hanno permesso a Varese di imporre la legge del PalaWhirlpool nei confronti di Cantù e Siena, anche se poi i protagonisti del finale di gara sono i “soliti noti” Green e Dunston. Anche perché di fronte la squadra di Vitucci si trova un’avversaria che usa armi tecnicamente diverse ma atleticamente simili a quelle predilette dalla Cimberio; e allora si deve ricorrere al vigore puro e semplice, che nel momento dell’allungo del terzo quarto regala al pubblico di Masnago una serie di giocate ad alto coefficiente acrobatico di altissimo livello. Però il basket è anche tecnica e spaziature, e allora Sassari trova “la quadra” rinunciando al pivot (poi Varese cerca poco il post basso di Dunston, ma è una soluzione poco contemplata nella natura del giocatore prima ancora che nelle “chiamate” biancorosse). Poi però in difesa la “copertura” sui pick&roll tra il play e il pivot varesino non è più solida come nei primi tre quarti e allora Varese - grazie anche ad una fiammata da bomber puro di Adrian Banks - mostra nuovamente la sua capacità di fare la cosa giusta nei momenti clou come aveva già evidenziato nella volata[/size][/font][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]vincente contro la Chebolletta. Ora, con metà girone d’andata alle spalle, la Cimberio guarda le inseguitrici con un vantaggio pingue, specialmente alla luce di un calendario che propone sfide sulla carta alla portata fino al derby del 23 dicembre a Milano (anche se la Trenkwalder di scena domenica a Masnago è in serie positiva da 5 turni e l’Acea Roma di Phil Goss sarà un brutto cliente nella trasferta del 2 dicembre). Ma il “mantra” di Vitucci e Vescovi è improntato a “guardare una partita alla volta”, ed allora è giusto proseguire su questa strada e godersi questa Cimberio bellissima ma allo stesso tempo sostanziosa, in grado di restituire a Varese emozioni forti che non si provavano da tantissimo tempo.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]E i “cattivi pensieri” sul fastidio alle grandi legati alla visita a sorpresa di venerdì degli ispettori Coni (controlli incrociati sangue e urine a sorpresa per Banks, Green, Dunston ed Ere) lasciano il tempo che trovano: la benzina di questa squadra è l’adrenalina e la voglia di stupire giocando un basket divertente e concreto, sperando che il bellissimo spot promozionale pro-pallacanestro di ieri sera smuova qualcosa di concreto per quei due spazi liberi sulla maglia biancorossa[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]la cui copertura farebbe finalmente dormire sonni tranquilli in società…[/font][/size][/size][/font][/color]

  • pxg14
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Primato solitario ancor più sostanzioso per la Cimberio, che abbatte con la stoccata finale del suo leader Mike Green la strenua resistenza dell’indomito Banco Sardegna e porta a 4 le lunghezze di vantaggio sul trio delle inseguitrici già cadute a Masnago. Dopo Siena e Cantù, anche Sassari segna il passo al PalaWhirlpool: Varese ha il ribollente sostegno del “tutto esaurito” in tribuna e i tifosi si spellano le mani al termine di una partita condita di adrenalina purissima per 40 minuti. Bravi i sardi a rimettere tutto in discussione dopo il meno 16 del 32’ con una mossa tattica azzeccata da parte di coach Sacchetti , ma nel finale in volata l’asse portante varesino Green-Dunston (tenuto ai minimi termini offensivi dai padroni di casa nei primi 20’) piazza l’affondo vincente che regala a Varese l’ottava vittoria in fila e un margine sostanzioso rispetto al plotone delle seconde. L’avvio è tutto di Ere (8 punti dei primi 12 per la truppa di Vitucci ): il nigeriano incide dentro l’area facendo spendere un precoce secondo fallo a Thornton. Cambio obbligato per Sacchetti che schiera il figlio Brian su Ere; grandi attenzioni difensive sui Diener punite dai “jumper” velenosi di Ignerski ed Easley (15-16 al 7’), ma se il tiro da fuori è variabile impazzita (2/8 da 3 al 10’) la Dinamo fatica a contenere il cambio di marcia impresso al match da Achille Polonara . Il mancino di Ancona si presenta con due triple e un assalto al ferro convertito in lunetta (27-20 all’11’ frutto di 8 punti in fila); e anche quando Travis Diener rompe il ghiaccio con la tripla del 27-24 la Cimberio risponde all’appello con l’impatto balistico delle seconde linee a far saltare la “spruzzata” di zona 2-3 proposta da Sacchetti (35-26 del 16’). Sassari comunque non perde la targa con un altro guizzo dell’ex Indiana, che sale di tono anche nel volume dei giochi a due con Easley (39-35 al 18’). Ma sul fronte opposto Talts fa il Dunston (6 punti e 5 rimbalzi in 4’) e nonostante le grandi attenzioni della difesa sarda sull’ex Fordham e sui pick&roll con Green (0/3 e un solo assist per Mike; 3 tiri dal campo per Bryant) l’attacco Cimberio “macina un primo tempo da 45 punti col 52% dal campo spremendone ben 19 (contro zero…) dalla panchina. L’avvio di ripresa è tutto di marca biancorossa con due gesti atletici adrenalinici (schiacciata in alleyhoop di Polonara e stoppata di Dunston con successiva tripla dell’ex Teramo) che valgono il 50-37 del 22’; Sassari però si scuote in fretta e con Ignerski azzera il primo affondo varesino (50-44 al 24’), ma la pattuglia acrobatica ormai ha preso il volo e il tutto esaurito del PalaWhirlpool non vede l’ora di balzare in piedi ad applaudire i suoi numeri. Capitan Ere “sente” il momento e schiaccia a due mani il 55-44 in campo aperto, poi ancora uno-due Green-Polonara e assist immaginifico ad una mano del play di Phila per la prima affondata di “Dunkston”,[/size][/font][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]inframmezzata da una serpentina acrobatica dopo “scippo” di Banks. Il Banco non molla (57-48 al 27’) ma le prodezze atletiche in serie lasciano il segno e le polveri dall’arco sono sempre più bagnate. E un tecnico a Meo Sacchetti con palla in mano ai sardi è monetizzato dalla Cimberio col massimo vantaggio stampato da una tripla dall’angolo di Rush (65-50 al 28’). Ma quando Sassari trova l’alchimia giusta la partita si riapre in un amen nonostante il 71-55 del 32’: il quintetto con Ignerski e Vanuzzo apre meglio il campo viste le doti balistiche dei “finti lunghi” ospiti, Varese si pianta attaccando troppo da ferma e con l’inerzia che gira dopo un tecnico per “flopping” a Sakota il Banco Sardegna mette addirittura la freccia con un dardo dall’angolo del polacco che vale il 71-72 del 35’ (complessivo 0-17 per il team di Sacchetti). Ma dopo il time- out di Vitucci la Cimberio torna in campo con gli occhi della tigre: Mike Green sceglie il momento[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]giusto per il primo canestro dal campo, poi è Adrian Banks a salire in cattedra con 6 punti di puro atletismo che rilanciano Varese sul 79-72 del 37’. Finita? Manco a parlarne: tripla e 2+1 del velenoso Thornton , tripla di Ignerski e 81 pari a 75 secondi dal termine. Dopo il doppio errore di Green e del polacco l’asse portante Mike-Bryant funziona al meglio con la schiacciata dell’83-81 a meno 26”; ma mentre tutta la difesa varesina segue Travis Diener, la tripla con chilometri di spazio di Vanuzzo vale il primo sorpasso sull’ 83-84 a meno 15”. La responsabilità della replica se la prende Green, che pesca un fallo nel traffico e rimette la freccia in lunetta a meno 11”. Ultima chance Dinamo, ma stavolta Mike regge sull’1 contro 1 e costringe l’avversario allo scarico: con le dita di Polonara negli occhi arriva un tiraccio corto, il PalaWhirlpool esplode e «La capolista se ne vaaaaa...».[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]G. S.[/font][/size][/size][/font][/color]

  • Nicolò Cavalli
    [b]DUSAN SAKOTA [/b](5 punti; 0/1 2p; 1/2 3p; 2/2 tl), [b]VOTO: 5. [/b]L'impatto nel primo quarto appare discreto. Nella ripresa entra in campo con fare etereo, condendo la brutta serata con una simulazione di sfondamento pagata cara in termini di punti e inerzia.

    [b]ADRIAN BANKS [/b](16 punti; 6/11 2p; 0/3 3p; 4/5 tl) [b]VOTO: 7,5. [/b]Nel momento del bisogno, prende sulle spalle la squadra e la trascina nell'olimpo dell'alta classifica. I canestri siglati negli ultimi minuti sono un attestato di maturità e concretezza. Meglio di una garanzia bancaria.

    [b]ERIK RUSH [/b](9 punti; 0/3 2p; 3/3 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 7. [/b]La Cimberio ha trovato il giocatore di cui aveva bisogno: impatto fisico, sacrificio in difesa, precisione dall'arco. Il virus letale che viene dal nord potrebbe mettere in ginocchio le difese avversarie.

    [b]JANAR TALTS [/b](6 punti; 3/3 2p; 0/0 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 6,5. [/b]Assomma sei punti, cinque rimbalzi e un assist in quattro minuti di impiego. In difesa è sempre passivo, ma finalmente è entrato nella mentalità giusta.

    [b]ANDREA DE NICOLAO [/b](5 punti; 1/3 2p; 1/2 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 6. [/b]Certe leggerezze in marcatura fanno il paio con alcune scelte così così nella gestione della manovra. In generale non è la migliore serata per i play nostrani, ma l'impegno e la caparbietà non mancano mai.

    [b]MIKE GREEN [/b](5 punti; 1/5 2p; 0/2 3p; 3/6 tl) [b]VOTO: 7. [/b]Al tiro patisce una vera e propria Via Crucis: sbaglia da sotto, dalla linea della carità, dalla lunga. Eppure regala otto assist al bacio e decide la sfida con una giocata di pura personalità.

    [b]EBI ERE [/b](15 punti; 4/7 2p; 1/4 3p; 4/4 tl) [b]VOTO: 7.[/b] Devastante nella prima frazione, impreziosita da recuperi e canestri a raffica, scompare dalla lista dei marcatori nella ripresa. Ma il marchio di fabbrica di difesa e rimbalzi è una sicurezza.

    [b]ACHILLE POLONARA [/b](12 punti; 2/4 2p; 2/2 3p; 2/2 tl) [b]VOTO: 7. [/b]Il giovane azzurro prende il volo in attacco appendendosi al ferro e svettando sotto le plance. Pecca un po' nella fase difensiva, non riuscendo a mettere la museruola a Ignerski.

    [b]BRYANT DUNSTON [/b](12 punti; 6/8 2p; 0/0 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 7,5. [/b]Questa sera si trova di fronte un colosso, Easley, e lo patisce per lunghi tratti. Poi cambia marcia, mette la tenda nell'area colorata e non si schioda più. Sigla i canestri decisivi dell'ultimo periodo e può sfoderare il suo classico sorriso a 84 denti. Uno smile che è l'immagine di un primato fantastico.

  • Nicolò Cavalli
    “Non la fermi neppure tu, la valanga gialloblù”. Era l'adagio più in voga qualche decennio fa, nell'epoca di una Ignis che dettava legge in Europa e infilava strisce formidabili di affermazioni consecutive. Oggi la banda di Vitucci non appare una corazzata invincibile. Leggera, matta, discontinua. Eppure caparbia, a tratti paradisiaca, capace di buttarsi alle spalle i momenti di panico. Assomiglia a un fiume di entusiasmo che sa dominare, subire rimonte assurde e poi portare comunque a casa i due punti, annegando le forze avversarie. Tassello dopo tassello, la classifica assume proporzioni impensabili e indica la Cimberio a quota sedici. Alzi la mano chi lo avrebbe pronosticato a ferragosto.

    [i][b]Sfida tra capoliste. [/b][/i]Sassari aggredisce il parquet con le sfuriate di Thornton, i padroni di casa rispondono con la leggiadria di Banks e il carisma di Ere: 6-4. Varese stranamente si appoggia poco al gioco in area, così sono le entrate delle ali a imperversare nella retroguardia isolana. Dall'altra parte è Ingnerski, in teoria l'uomo meno accreditato del quintetto di Meo Sacchetti, a nuocere dalla media distanza. La Cimberio si sblocca dall'arco con Sakota (15-11), quindi il Banco reagisce con Drake Diener ed Easley. Due splendide difese consecutive e la tripla di Polonara fanno lievitare il vantaggio fino al più sei, limato dal ciuffo a fil di sirena firmato ancora da D. Diener. 22-18 al termine di un primo quarto senza soste e di alto livello emotivo.

    [i][b]La panchina di Varese non tradisce. [/b][/i]Polonara, in fede al suo soprannome PolonAir, e l'esplosivo Easley si scambiano colpi di classe ad altissima quota: 27-21. Come spesso accade la giovane Varese non sa approfittare dei passaggi a vuoto degli avversari, così dopo vari buoni tiri sbagliati è l'altro Diener, Travis, a muovere il tabellone. La “panchina” Cimberio risponde con convinzione presente grazie alla personalità di De Nicolao e Rush (sua la tripla del 33-26), intanto la Dinamo paga un comprensibile momento di annebbiamento dopo quindici minuti condotti sempre con il pedale pigiato. Talts manda in campo il gemello forte, bravo a capitalizzare quattro punti, un rimbalzo e un assist in tempo zero: 39-31. La Cimberio allenta leggermente le maglie difensive e concede il fianco a Sassari, abile a tornare in scia con i soliti noti Diener ed Easley. Di Dunston e Sakota gli ultimi guizzi del primo tempo, mandato in archivio sul 45-37.

    [i][b]L'NBA atterra al PalaWhirlpool. [/b][/i]Palla recuperata di Green, assist dello stesso Mike per la schiacciata volante di Polonara, stoppata di Dunston, tripla di Achille: l'avvio di ripresa della banda di Vitucci avvicina i canoni del sublime. Il Banco è un collettivo di spessore e sa contraccambiare con Thornton e Ignerski per il 50-44. Ma la folata successiva, tinta di biancorosso, è l'emblema del vento d'entusiasmo che aleggia nel catino infuocato di Masnago: Banks e capitan Ere scrivono il 55-44. Green regala assist in sequenza (otto a fine gara) ai compagni, ognuno appare sempre alla ricerca di canestri spettacolari, giocate d'autore, pennellate di classe, senza dimenticare il sacro dogma dello spirito di squadra. Sul 61-50 il buon Meo Sacchetti, inalberato per una partita incanalata sui binari sbagliati, riceve un fallo tecnico e instrada l'allungo della Cimberio: Rush dall'angolo timbra inesorabile il 65-50. Dunston e Vanuzzo firmano gli ultimi punti della terza frazione, chiusa sul 68-55.

    [i][b]Un capovolgimento improvviso, ma resta il lieto fine. [/b][/i]L'attitudine e l'acume di Frank Vitucci non si scorgono sul più quattordici, quando, pur intuendo un rilassamento esagerato dei suoi ragazzi, dimentica di appellarsi ai time-out. È questo il momento in cui i pretoriani Drake Diener e Thornton provano a ricucire lo strappo, mentre Varese si carica di penalità (già quattro dopo tre minuti) e viene abbandonata dalla buona serata nella produzione offensiva. Sul 71-65 il fattaccio: Sakota simula grottescamente uno sfondamento e si vede comminare un fallo tecnico. Ignerski completa il break di 0-14 e poi lo arrotonda a 17 con una fucilata dal perimetro: incredibile contro sorpasso sul 71-72.
    Strigliati durante la sospensione tecnica, Green e Banks cacciano la paura con i canestri del 75-72. Varese, rinvigorita dal sostegno di un palazzo in veste di sesto uomo come non si percepiva da un buon lustro, sfodera una cattiveria difensiva inaudita, trinceandosi sul Piave e fermando ogni avanzata del contingente sardo. Banks allarga la forbice a sette punti di vantaggio, Thorton (miglior realizzatore con 23 segnature) la restringe a quattro: 79-75. L'ex Siena colpisce ancora con un 2+1, Dunston segna da sotto, Ignerski impatta a quota 81 con meno di cento secondi sul cronometro. Il finale è un thriller: Green inventa un tiro pessimo, Sassari non ne approfitta e concede il fianco alla bimane di Dunston; dall'altra parte Vanuzzo, solo soletto, segna dai 6,75 metri l'83-84. Il play di Varese è glaciale dalla lunetta e ribalta il punteggio, poi il povero Vanuzzo - non certo il più talentuoso della Dinamo - si trova in mano una palla medica e la spreca sulla sirena.

    Domenica prossima, nell'appuntamento casalingo contro Reggio Emilia, la strana capolista proverà a incrementare il vantaggio sulle seconde in classifica. Perché qualche bimbo, ora come ora, potrebbe chiedere nella letterina a Babbo Natale di conservare il primato fino alle Feste. E sarebbe proprio sconveniente non assecondare i desideri dei più giovani...

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    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Avanti il prossimo. Lo pensa il tifosone che, per sua immacolata concezione della squadra del cuore, non teme sconfitte che non s'aspetta e che, soprattutto, reputa l'imbattuta Cimberio... ancor più imbattibile nella sua fortezza di Masnago. Stasera tocca a Sassari, l'altra squadra che ha sconvolto le consuete gerarchie di campionato, misurare l'irresistibilità da risultato di una Pall. Varese che, d'ora in poi, probabilmente, stupirebbe solo se si sgonfiasse come il pneumatico di una bici rimasta, per troppo tempo, in cantina. Già, i sardi, guidati dal varesino Meo Sacchetti, ne sono i degni antagonisti e se non fosse per una vena chiusa nella gara con Brindisi, sarebbero lì ad adombrare Dunston (foto Blitz) e compagnia in cima alla classifica, pertanto ci provano ora a contender loro il primato, proprio su quel terreno d'assalto, a suon di canestri che entrambi prediligono. Non c'è bisogno di speciali evocazioni, questa - per aspettative di spettacolo e per un risultato che vale una sentenza - è la prima reale partitissima della stagione. Per capirne lo spessore tecnico basta spulciare le medie offensive delle due squadre, divise da un solo punto a favore di Sassari (86-85), come pure quelle relative alle individualità in campo, spiccate o laboriose che siano, suppergiù identiche nelle proprie sfere per leadership e apporto. Se è vero che nella storia contano i fatti più che le date, nel basket i numeri - che non vanno però assunti con dipendenza - possono diventare istruttivi per una buona lettura della realtà. E le statistiche, se non le abbiamo lette male, dicono che i cugini Diener viaggiano con 15 punti a testa, come Thornton che vanta qualche decimale in più, Ignerski con 12 e rotti, Easley con 11 e spiccioli e che Vanuzzo e panchina ne fanno una quindicina. Le medie in casa biancorossa sono notoriamente squisite come le portate servite da Dunston (16.3), Ere (17,3), Banks (15), Green (11,4) e Polonara (10) con il contorno di Sakota, De Nicolao e il resto della compagnia che ne producono una quindicina. Appare, dunque, impressionante la somiglianza delle due squadre nelle segnature, tant'è che - vien da pensare banalmente - vincerà chi farà un canestro in più. La gara non sarà ovviamente una somma di soluzioni meccaniche, essa dipenderà emotivamente dalla pressione che sarà feroce, dalla forza di reazione a episodi più o meno fatali nonché tecnicamente dalle strategie di gioco e dalla qualità d'opposizione. In questo senso si può anche ribaltare ogni concetto offensivo ritenendo possibile vincitore chi difenderà di più e meglio impedendo esplosioni d'attacco agli antagonisti. Sotto questo profilo Varese si fa preferire per quella sua mentalità, cresciuta di gara in gara, nessuna persa, persino in estate, quando s'è leggeri di testa, peraltro arricchitasi nelle sfide con Cantù e Siena. Un po' temibile diventa la pressione, comunemente comprensibile in chi detiene primato e potere, dovendo in ogni caso chiedersi se esso logora chi l'ha o chi lo vorrebbe.[/size][/font][/size][/font][/color]

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    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Occhi puntati da tutta Italia sul parquet di Masnago per la sfida al vertice tra Cimberio Varese e Banco Sardegna Sassari. Stasera alle 20 (diretta su RaiSport) l'imbattuta capolista di Frank Vitucci ospiterà la sua più diretta inseguitrice in uno scontro diretto tra le due attuali "reginette" della classifica della serie A. Un big-match inatteso ma quanto-mai stimolante vista la capacità delle due protagoniste assolute della stagione 2012/2013 di abbinare i successi sul campo ad un basket allo stesso tempo concreto e divertente. Dunque una gara non solo importante ma anche spettacolare, che opporrà i due migliori attacchi della serie A (Sassari top in assoluto a 86,0 di media; Varese appena sotto ad 84,9) in un match in grado di catalizzare l'attenzione generale attorno ai fenomeni più interessanti del massimo campionato. E per la Cimberio l'occasione è ghiotta per consolidare ulteriormente la sua leadership solitaria, portando a 4 le lunghezze di vantaggio sulle inseguitrici. [/size][/font][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Superate a pieni voti le prove di maturità sui campi delle pericolanti Caserta e Biella, Green e compagni sono pronti a giocare la partita che tutta Varese aspetta dall'indomani del successo nel derby contro Cantù. Altissima infatti la “febbre da primato” che si respira in città con il colpo d'occhio del PalaWhirlpool ad offrire un “tutto esaurito” d'altri tempi; la truppa di Vitucci è annunciata al gran completo in una gara che offrirà certamente stimoli forti sotto il piano tecnico e caratteriale. [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]In casa Dinamo resta il dubbio relativo alle condizioni di Michael Ignerski: l'ala della nazionale polacca aggiunta nel corso dell'estate per dare esperienza internazionale si è fermato dopo 4' solo oggi si capira se e come l'atleta del 1980 - giocatore importante nella rotazione dei sardi a 12,7 punti in 28 minuti medi potrà effettivamente essere della partita. [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]I pericoli pubblici designati per Varese saranno però ovviamente i cugini Travis e Drake Diener: il play del 1982 (15,6 punti e 7,3 assist) è la mente del gioco di una squadra votata all'attacco per indole e qualità balistiche, mentre la guardia del 1981 - portata in Italia ormai 6 anni fa dall'attuale consulente varesino Gianmaria Vacirca a Castelletto Ticino - è lo stoccatore designato (15,4 punti) di una squadra che con l'innesto del pluriscudettato Bootsy Thornton (lo scorso anno campione d'Italia a Siena) ha aggiunto un altro terminale perimetrale di assoluto rilievo (15,1 punti col 40% da 3). [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Sotto canestro l'agile Easley (11,7 punti e 6,6 rimbalzi) fa legna negli spazi aperti dai compagni, mentre dalla panchina lo zoccolo duro degli italiani (il play Pinton, la guardia Devecchi, il veterano Vanuzzo e l'ala Brian Sacchetti, figlio del grande Meo, con un passato anche dalle giovanili di Varese, oltre all'oriundo Diliegro) dà sostanza e qualità. [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Un assetto rodato che dopo la storica semifinale dello scorso anno valsa l'accesso all'Eurocup sta confermando tutto il suo spessore in questo inizio di stagione in cui solo la Cimberio ha saputo fare di meglio. E per battere una squadra che gioca a memoria una pallacanestro divertente ma anche concreta la truppa di Vitucci dovrà imporre la solidità del suo impianto difensivo per esaltare il suo tasso atletico e mandare fuori giri un'avversaria in grado di batterla solo su ritmi offensivi a quota 90 punti. [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Giuseppe Sciascia [/font][/size][/size][/font][/color]

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