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VareseFansBasketNews

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    [font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Nuovo esame "da grande" per la Cimberio (Mike Green nella foto Blitz), di scena stasera al Forum di Assago per il classico derby contro l'EA7 Milano (ore 20, diretta su RaiSport1). [/size][/font]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]L'edizione numero 164 della sfida con l'Olimpia riserverà ai biancorossi una lunga serie di motivi di interesse, al di là della tradizionale rivalità tra il capoluogo prealpino e la metropoli meneghina. [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Gli attuali ruoli in classifica sono sostanzialmente invertiti rispetto ai pronostici di inizio stagione, che accreditavano alla truppa di Sergio Scariolo il ruolo di favorita per lo scudetto. La compagine di Frank Vitucci arriva invece sola al comando all'attesissimo appuntamento del derby con 8 punti di vantaggio sulla balbettante EA7, che dovrà vincere per mettere al sicuro la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia (obiettivo già aritmeticamente acquisito dalla Cimberio). [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]A dispetto delle distanze in classifica però Milano resta unanimemente la squadra da battere in virtù di una forza economica senza pari nel panorama nazionale, con un budget complessivo 4 volte superiore a quello di Varese, dispiegato in questi giorni per compiere un massiccio restyling ancora in corso dopo la deludente chiusura anticipata dell'avventura in Eurolega. [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Dunque Ere e soci vogliono misurare nuovamente le proprie ambizioni da protagonisti contro un'avversaria superiore per taglia fisica e pedigree internazionale. [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]I biancorossi, sostenuti da un massiccio numero di tifosi al seguito, dovranno imporre il loro mix di freschezza atletica e aggressività a tutto campo per confermare la loro leadership solitaria e porre una seria ipoteca sul titolo di campioni d'inverno che garantirebbe lo status di testa di serie numero 1 nel tabellone di partenza della Coppa Italia. [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Per interrompere la serie negativa sul parquet di Assago Varese dovrà imporre l'energia della sua "cavalleria leggera", mettendo a nudo sin dall'avvio le difficoltà psicologiche di un'EA7 finora mai in grado di sfruttare appieno il suo potenziale tecnico e fisico. La pausa per l'All Star Game è servita alla Cimberio per ricaricare le batterie, mentre Milano ha avviato un processo di ricostruzione partito dagli addii a Cook, Hendrix e all'assistant coach Fabrizio Frates. Il restyling tuttora in corso finora si è limitato al ritorno del veterano J.R.Bremer, che affiancherà in regia l'ex di turno Rok Stipcevic, fino a qualche giorno fa a un passo dal trasferimento a Pesaro e ora promosso in quintetto-base con la chance di convincere Scariolo a non cercare alternative sul mercato americano dopo il no dei polacchi dello Stelmet per Walter Hodge. Milano ha attaccanti di razza come Langford (13,0 punti col 45% da 3) e il neocapitano Hairston (14,1 punti), un centrone da Eurolega come Bourousis (11,4 punti), veterani di grande spessore come Basile e Fotsis e giovani emergenti in chiave azzurra come Gentile e Melli. Ma in campionato non vince al Forum dal 22 ottobre e stasera giocherà con una grande pressione ambientale contro una Cimberio al massimo della fiducia. [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]E il fattore mentale avrà certamente un ruolo chiave in un derby nel quale Varese indosserà i panni della sfidante decisa a ribadire tutto il suo valore.[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Giuseppe Sciascia[/font][/size]

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    [font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Frank Vitucci si aspetta un Forum colmo di varesini in vista del derby di domani: il clima di attesa che si respira in città attorno alla trasferta di Milano dovrà servire da sprone in vista di un match che trova le due contendenti in una posizione di classifica diametralmente opposta rispetto alle aspettative iniziali.[/size][/font]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«C'è un'atmosfera molto eccitante legata al contorno intrigante che si è creato attorno ad una partita dal grande fascino tradizonale: sappiamo che ci seguiranno molte persone da Varese e questo ci dà grande energia. Dovremo essere bravi a mettere in campo la giusta carica in una partita che resta molto difficile a dispetto di una situazione di classifica strana, visto che noi non ci aspettavamo di essere così avanti né ci si attendeva Milano così in ritardo». [/font][/size]

    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Il tecnico veneziano racconta così il suo stato d'animo nell'attesa di vivere il suo primo derby con l'Olimpia nell'edizione numero 164 di una sfida dalla tradizione ultrasessantennale: «Sarà molto bello viverla come attore non protagonista, sapendo che ci saranno 8 o 9 mila persone in tribuna oltre alla ribalta della Tv: per me e quasi tutti i giocatori è la prima volta che alle nostre spalle c'è questo tipo di eccitazione e si vive certamente una bellissima atmosfera nel condividere la passione e l'attenzione particolare per una partita importante ma comunque di campionato che non comporta le tensioni di un playoff o di una finale». [/font][/size]

    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]E il coach della Cimberio ribadisce che a dispetto dell'attuale primato in classifica alla sua squadra tocca il ruolo dell'outsider contro quella che resta la squadra da battere: «La posizione di classifica non conta: noi siamo gli sfidanti e loro gli sfidati. Restiamo nei ruoli originali di inizio stagione perché dobbiamo sempre ricordarci quali erano i nostri obiettivi e quali erano e sono quelli di Milano, squadra partita per primeggiare in campionato che pur non avendo ancora espresso tutto il suo potenziale ha quantità enormi di talento. Certo a livello motivazionale sarà una partita in grado di darci stimoli forti, anzi il rischio è quello di arrivare troppo carichi». [/font][/size]

    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Nell'analisi tecnica della gara chiaro l'aspetto legato alla differenza di stazza tra una squadra da Eurolega come l'EA7 e la cavalleria leggera biancorossa: «Milano ha sicuramente grande taglia fisica e questo potrebbe essere un problema in molti ruoli; certamente ha molteplici soluzioni ruotando molti giocatori e potendo schierare quintetti di varia natura. Ci sono svariate opzioni per mettere in campo una squadra di altissimo livello, un eventuale quintetto Bremer-Basile-Gentile-Melli-Chiotti che sarebbe il loro secondo varrebbe una posizione di medio-alta classifica. Ci aspetta una partita molto faticosa sul piano fisico e di sicuro il modo di giocare “massiccio” di Milano potrebbe crearci qualche problema, ma anche noi potremo metterli in difficoltà con il nostro dinamismo». [/font][/size]

    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Il coach di Varese mette in guardia i suoi dal possibile “effetto-scossa” dopo la piccola rivoluzione dell'organico milanese avviata in settimana ma confida nell'effetto benefico della pausa: «Affrontiamo la partita in condizioni fisicamente ottimali dopo un piccolo break che ci ha fatto bene. Gli aspetti principali su cui lavorare sono quelli dell'1 contro 1 difensivo contro una squadra che ha così tanti esterni di qualità, connesso comunque alla difesa di squadra con la necessità di collaborare molto per frenare il loro potenziale offensivo. Più di ogni altra cosa non dovremo snaturarci e giocare come sappiamo facendo valere la nostra coralità. Le novità nel roster milanese? Sarà interessante capire come reagiranno a questi cambiamenti in grado di dare la scossa emotiva: potrebbe essere una spinta ma anche una cappa. Di sicuro dovremo affrontare la partita con molta attenzione e il giusto rispetto delle qualità di Milano, ma sono convinto che saremo pronti per farlo». [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Giuseppe Sciascia [/font][/size]

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    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Un Natale sereno e "leggero", come la testa della Cimberio capolista. [/size][/font][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Così la Pallacanestro Varese ha festeggiato le prossime festività radunando la grande famiglia biancorossa composta da giocatori, staff tecnico, dirigenza, personale degli uffici, sponsor, consorziati e rappresentanti delle istituzioni sportive e cittadine nella Sala Napoleonica delle Ville Ponti. [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]In totale erano circa 200 i presenti per il tradizionale scambio degli auguri e per la cena natalizia "griffata" dal consorziato Bottega Lombarda. [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Di pallacanestro si è parlato pochissimo ma in compenso si è respirato entusiasmo a pieni polmoni, legato non soltanto agli esaltanti risultati ottenuti sul campo dalla squadra, ma anche a un rapporto sempre più stretto tra i giocatori e l'ambiente. [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Quest'anno il presidente Cecco Vescovi ha scelto un profilo basso per il consueto messaggio di auguri: «Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato ad una serata che simboleggia perfettamente lo spirito del nostro ambiente. Ma quest'anno, anziché lanciare messaggi, preferisco limitarmi a un semplice augurio natalizio: vado via liscio come spero possa fare la nostra stagione, proseguendo come è iniziata con grandi risultati, senza troppi fronzoli». [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Poi il rituale del taglio della torta affidato a coach Frank Vitucci, con capitan Ere negli insoliti panni del fotografo, come atto conclusivo di una serata nella quale i presenti si sono mischiati senza cura dei ruoli "istituzionali": ogni giocatore era infatti l'ospite d'onore di un tavolo "dedicato", dove ha potuto socializzare con consorziati, sponsor e ospiti d'onore. [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Un clima conviviale che ha coinvolto anche e soprattutto gli stranieri, che hanno rappresemntato mnun po' la grande attrazione della serata tra autografi e domande personali che hanno consentito ai tifosi d'eccezione di fare conoscenza con gli elementi che catalizzano la loro attenzione la domenica. [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Di sicuro la tavolata di maggior spicco era quella che vedeva seduti fianco a fianco il coach Frank Vitucci, il capitano Ebi Ere e il main sponsor Renzo Cimberio.[/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Presenti anche gli atleti dell'Handicap Sport Varese targata Eurojackpot che a gennaio inizierà il campionato di basket in carrozzina. [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]«Una festa vissuta con il giusto spirito e nel clima di grande partecipazione che contraddistingue questa società - conferma il tecnico veneziano - Una serata piacevole che ha coinvolto nel modo migliore anche la squadra: il nostro ruolo da testimonial è vissuto in maniera leggera, i ragazzi si divertono e vivono questi appuntamenti con grande disponibilità, senza dare mai segni di insofferenza, anche perché la gente si avvicina loro con interesse ed entusiasmo ma anche col giusto rispetto». [/font][/size][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Dunque mentre la futura avversaria Milano continua nel suo “turnover” di giocatori in entrata e in uscita, il clima che si respira in casa Cimberio è di tutt'altro genere: «Nel derby andremo in campo con la consueta mentalità, sereni ma consci della nostra forza - aggiunge Stefano Coppa, uno dei quattro membri del CdA di "Varese nel Cuore" freschi di rinnovo biennale - La festa natalizia ha ulteriormente migliorato i riscontri positivi degli ultimi due anni: tutti sono stati entusiasti di una serata che ha confermato l'unità di intenti e di valori tra società e squadra. E' davvero incredibile pensare che fino a quattro mesi fa questi dieci atleti non si conoscevano neppure e che in così poco tempo hanno creato qualcosa che simboleggia al meglio lo spirito collegiale di "Varese nel Cuore"». [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Giuseppe Sciascia [/font][/size][/size][/font][/color]

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    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Scattato ieri sera il “rompete le righe” in casa Cimberio: dopo quasi quattro mesi di lavoro a pieno regime dal raduno del 16 agosto, la truppa di Frank Vitucci staccherà la spina per qualche giorno. Domenica, infatti, il campionato di serie A si fermerà per lasciar spazio all'All Star Game che opporrà l'Italia - sia pure in versione sperimentale, con Luca Dalmonte tecnico per l'occasione - alla selezione dei 12 migliori stranieri.[/size][/font][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]• GLI ALL STAR - La capolista Cimberio sarà ben rappresentata in occasione della kérmesse in programma domenica al Lauretana Forum di Biella (La7D e Sportitalia 2, ore 17.15). Con la maglia azzurra giocheranno Achille Polonara e Andrea De Nicolao, che dopo l'apparizione del 2012 a Pesaro (in quella occasione c'era anche l'allora biancorosso Davide Reati) torneranno a disputare la “partita delle stelle” con un ruolo da protagonista nelle gerarchie della Nazionale sperimentale. I due atleti del 1991, tra i protagonisti della cavalcata al vertice della formazione di Vitucci, raggiungeranno entro le 12 di oggi il raduno di Biella. Ci sarà un giorno di riposo invece per Bryant Dunston, pivot titolare degli All Star grazie ai voti dei tifosi che hanno premiato il suo mix di sostanza e spettacolarità (miglior schiacciatore e stoppatore della serie A), visto che il ritrovo delle 12 stelle straniere è previsto per le 12 di domani.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]• QUATTRO GIORNI DI RIPOSO - Gli altri elementi della formazione varesina potranno invece staccare la spina per qualche giorno, approfittando della pausa del campionato (di fatto l'unica per la Cimberio che sarà tra le protagoniste delle Final Eight di Coppa Italia dal 7 al 10 febbraio, l'altra data libera nella progressione delle 30 giornate di stagione regolare) per tirare il fiato. Qualcuno degli stranieri lascerà Varese per una breve vacanza: è il caso di Mike Green che farà ritorno a casa rientrando nella serata di martedì, mentre Adrian Banks andrà con la fidanzata a trovare alcuni amici in Israele (dove aveva militato nelle due stagioni passate). Visite in famiglia anche per Dusan Sakota e Janar Talts, mentre Erik Rush verrà raggiunto dalla madre. L'appuntamento per la riattivazione in vista del derby del 23 dicembre a Milano è in programma per la mattinata di martedì prossimo al Campus.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]• TRASFERTA AL FORUM - Per la sfida del Forum - anche senza l'ex Rok Stipcevic, che pare aver accettato il trasferimento in prestito a Pesaro visto l'arrivo ormai certo di J.R. Bremer - sale la “febbre dei biglietti”. Aperte le iscrizioni per la trasferta con Arditi Varese e White Skulls Casorate: i biglietti del settore ospiti saranno gestiti direttamente dai gruppi dei tifosi organizzati. Il ritrovo è fissato per le 17.30 del 23 dicembre nel piazzale del PalaWhirlpool. Il costo complessivo (biglietto più pullman) non è stato ancora definito in attesa del numero complessivo dei partecipanti. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 348/3966963. Possibile comunque acquistare il solo tagliando muovendosi verso Milano con mezzi propri.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Giuseppe Sciascia[/font][/size][/size][/font][/color]

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    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Gli hanno festa, anzi la festa... Prima gli applausi, lunghi e scroscianti, da pelle d'oca per chi ha buoni sentimenti. Poi impietose raffiche di canestri, roba da getto della spugna.[/size][/font][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Carlo Recalcati (foto Blitz) probabilmente non immaginava di vivere così il suo ritorno a Masnago, osannato - come un vecchio imperatore romano - da un popolo sempre puntuale all'appuntamento con la gratitudine verso chi reso più gloriosa la propria storia ma anche riportato brutalmente alla realtà da una Cimberio inarrivabile.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Cronometro alla mano, un così fragoroso battimani ha sfiorato per durata quello tributato a suo tempo al mitico Pozzecco, mandandogli in subbuglio cuore e testa. Al resto ha pensato la sua squadra che, solitamente dura a morire, seppur perdente, è saltata presto al solo spostamento d'aria provocato dagli assalti di un sontuoso Green e compagni.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Impossibile, per avversari del genere, battere oggi la Cimberio, nemmeno se le si usasse contro un maleficio.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Recalcati, che non è uno stregone, ci ha provato con strategie ortodosse, per intenderci con la difesa a zona, e non in un amen come fanno i suoi colleghi, ma si è ritrovato con scarsi risultati anche perché. quando Montegranaro ha dato l'impressione di potersi un po' opporre, nell'altra parte del campo si è imbattuta in tanti Arsenio Lupin che l'hanno derubata di più palloni.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Dunque, condizioni stazionarie sotto le Prealpi dove perdura il ciclone biancorosso.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]E se vedi un po' tutte le squadre, hai netta la sensazione che molte non abbiano la stessa confidenza con il canestro che, invece, vanta Varese. Anche se con percentuali di realizzazione non sbalorditive in tutti i suoi uomini. Già, ma se uno bolletta, il compagno non perdona, quindi un po' tutti, ficcanti a turno nelle soluzioni, diventano temibili.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Talento e tecnica sono merce che, se non possiedi, non puoi comprare ma, senza freschezza atletica né aggressività difensiva, così pregiate qualità si riducono ad orpelli, da lusso vano.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]In questa pallacanestro, molto dissimile da un passato non troppo lontano, cominciando dai time out parlati in inglese, insomma più da corso di lingue che d'allenatori (visto anche il grigiore tecnico corrente che permette a vere schiappe di stazionare a lungo sul parquet), la Cimberio sembra effettivamente di un'altra specie, insieme con poche altre. Lo dimostrano, d'altra parte, scelte e impieghi degli italiani, ogni volta importanti comprimari, a differenza di molti loro colleghi che ricordano i concorrenti dei vecchi Giochi senza Frontiere, a mal partito con torelli scorrazzanti e scatenati. Qui gli italiani sono pochi ma buoni, soprattutto giovani di bell'avvenire, se non si montano la testa. Polonara, lo si sa, possiede talento e giustamente trova ampio spazio, mentre De Nicolao, sempre inappuntabile nella propria parte, pur costretto a un minutaggio di sacrificio dal mestiere talentuoso di Green dà l'impressione di rendere più di certi intoccabili play.[/font][/size][/size][/font][/color]
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]In più si profila l'entrata in scena dell'oriundo Cerella, altro giovane di spiccate virtù, a dimostrazione di quanto si sia costruito a monte da una società che s'è ripresa un po' del suo passato migliore.[/font][/size][/size][/font][/color]

  • pxg14
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Risposta forte e chiara da parte della Cimberio (Green nella foto Blitz in alto) a chi si chiedeva come la truppa di Frank Vitucci avrebbe metabolizzato la prima sconfitta: la scintillante prova da 106 punti con cui Varese ha superato nettamente l'ostacolo Montegranaro è il modo più convincente per dimostrare che il match di Roma è stato solamente un incidente di percorso, come conferma il presidente Cecco Vescovi: «Una dimostrazione di salute dal punto di vista mentale che comunque non era in dubbio. In settimana ci eravamo allenati come al solito e, senza voler fare gli sbruffoni, abbiamo giocato una partita normale sulla base di un approccio giusto. Di fatto abbiamo messo in campo contro Montegranaro quel che abitualmente avevamo prodotto nelle nove partite precedenti. Ora sfruttiamo la sosta che ci fa bene perché consente di tirare il fiato dopo quasi quattro mesi ad alto livello».[/size][/font][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Dunque, Varese confida di sfruttare al meglio la pausa per l'All Star Game di Biella per presentarsi con i giusti stimoli nel sentito derby del 23 dicembre a Milano. «Lo stop di domenica ci permetterà di ricaricare le batterie in vista di un derby che ci vedrà come protagonisti, e noi vogliamo esserlo nel modo migliore giocando la pallacanestro che ci ha portato al vertice della classifica. Siamo desiderosi di verificarci alla prova di una big come Milano, in attesa di inserire Cerella anche se per averlo in ritmo partita ci vorrà ancora tempo».[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]La pausa imminente consente a Vescovi di tracciare il primo bilancio dopo poco più di un terzo della stagione regolare. «Dal punto di vista sportivo sono stati mesi estremamente positivi che ci hanno regalato grandi soddisfazioni in termini di risultati e di entusiasmo per la qualità del gioco espresso. Confido che la squadra continui così ma ho grande fiducia nel gruppo che ha trovato rapidamente un'identità tecnica e caratteriale: i dubbi iniziali stanno lasciando posto a certezze assolute e sono certo che ci toglieremo grandi soddisfazioni. Poi il risultato finale resta da scoprire perché prima o poi le grandi si sistemeranno ma non c'è dubbio che andremo fino in fondo».[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]E anche sul piano societario i riscontri emersi dall'assemblea di “Varese nel Cuore” fanno ben sperare in vista della possibilità di aprire ulteriori orizzonti di crescita per il consorzio. «Le sensazioni sono positive ma le risposte concrete arriveranno a gennaio, quando i proprietari ci daranno indicazioni in base alle proposte che abbiamo sottoposto loro nell'assemblea di giovedì scorso. Per me è importante che cosa si vuole fare in ottica futura, anche perché non sempre si riesce a far bene con un budget medio-basso come il nostro. Resta l'amarezza per quei due spazi vuoti sulla maglia: riempirli ci farebbe molto comodo e sarebbe un bel premio per quello che la squadra è riuscita a costruire finora». [/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]E Vescovi confida che la vetrina della Coppa Italia possa rappresentare uno stimolo per ulteriori investitori. «Un bel risultato a cui tenevamo particolarmente, ora vedremo chi ci toccherà nel tabellone di partenza ma si tratta di un primo traguardo importante acquisito in largo anticipo. Una ulteriore occasione di visibilità per una squadra che in occasione del derby contro Milano andrà in Tv per la quinta volta su 12 partite. Evidentemente Varese “tira” perché vince, ma soprattutto lo fa divertendo. Speriamo che questo mix smuova l'attenzione degli sponsor».[/font][/size]
    [size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Giuseppe Sciascia[/font][/size][/size][/font][/color]

  • Nicolò Cavalli
    [b]DUSAN SAKOTA [/b](16 punti; 2/4 2p; 4/7 3p; 0/0 tl), [b]VOTO: 7. [/b]Entra in campo caricato a mille dopo essere stato messo sulla graticola alla luce della scialba partita di Roma. Parte contratto, siede un po' in panchina, si scatena nella ripresa.

    [b]ADRIAN BANKS [/b](14 punti; 3/7 2p; 2/5 3p; 2/2 tl) [b]VOTO: 7. [/b]Prestazione solida con spunti importanti nei (pochi) momenti con il punteggio non ancora in cassaforte. Può ancora lavorare sulla continuità e sull'intensità.

    [b]ERIK RUSH [/b](5 punti; 1/1 2p; 1/3 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 6,5. [/b]L'avversario agevole permette anche alle seconde linee di avere tanti minuti a disposizione. Lo svedese ne approfitta in parte, dando discrete sensazioni ma gettando al vento canestri fattibili per migliorare il bottino.

    [b]JANAR TALTS [/b](2 punti; 1/2 2p; 0/0 3p; 0/2 tl) [b]VOTO: 6,5. [/b]Il suo apporto è lodevole nel secondo quarto, quando la Sutor tenta di stare in scia. Qualche minuto, proficuo, in coppia con Dunston: vedremo se l'esperimento verrà ripetuto.[b] [/b]

    [b]ANDREA DE NICOLAO [/b](5 punti; 1/2 2p; 1/2 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 6. [/b]Piace meno di altre volte per la gestione non molto lineare della regia, in particolare nel primo tempo. Si riscatta con tre assist e una bella tripla. Il compitino e poco di più.

    [b]MIKE GREEN [/b](18 punti; 1/3 2p; 2/3 3p; 10/10 tl) [b]VOTO: 8. [/b]Carisma, visione di gioco, cinismo. Le qualità di un grande atleta appaiono tutte all'unisono. A certificarlo, 7 assist, 10/10 dalla lunetta, 8 falli subiti.

    [b]EBI ERE [/b](16 punti; 3/6 2p; 3/6 3p; 1/1 tl) [b]VOTO: 7,5. [/b]Come di consueto abbina la solidità offensiva (difesa e rimbalzi) alle solite staffilate dalla lunga distanza. Il capitano sta dimostrando una continuità davvero apprezzabile.

    [b]ACHILLE POLONARA [/b](16 punti; 5/8 2p; 1/3 3p; 3/3 tl) [b]VOTO: 7,5. [/b]Si diletta nelle vesti di mattatore nell'area colorata, con stoppate e palloni recuperati. I lunghi di Montegranaro non sono una contraerei seria, un maturo Achille li tiene a bada con autorità.

    [b]BRYANT DUNSTON [/b](14 punti; 5/6 2p; 0/0 3p; 4/5 tl) [b]VOTO: 7,5.[/b] Per quanto spossato da un minutaggio altissimo da mesi, porta a casa una “doppia doppia” da leccarsi i baffi. Domenica andrà a Biella, direzione All-Star game. Dopo tanti anni, il contingente varesino ravviverà la notte della stelle. Speriamo con tanta spensieratezza e poco dispiego di energie.

  • Nicolò Cavalli
    Fosse stato pugilato, l'arbitro avrebbe decretato il k.o. tecnico all'inizio della terza ripresa. La differenza tra gli sfidanti incrociatisi sul ring di Masnago si rivela abissale: una Varese discreta, ma non nel momento più esplosivo della stagione a livello fisico, si concede un ottimo allenamento (o poco più) contro un avversario leggero, sfiduciato, a tratti assente. Gli unici applausi per gli ospiti sono rivolti tutti all'angolo, dove siede il Guru Charlie Recalcati. Una grande professionista che – complici tanti alti e pochi bassi nelle annate trascorse all'ombra del Sacro Monte – ad ogni apparizione sul parquet del vecchio Lino Oldrini riscuote applausi.

    [i][b]A.A.A. difesa cercasi. [/b][/i]Dopo il fugace vantaggio iniziale di Montegranaro con Steele, la Cimberio si attiva con successo dal perimetro: Banks e Sakota bucano la retina per l'8-4. Dunston, al solito, si conferma una garanzia in termini di fatturato realizzativo e di spazio fisico monopolizzato. Dall'altra parte l'omologo Burns è infallibile da sotto le plance: 12-11. Una tripla di Tamar Slay riavvicina i marchigiani, quindi la prima segnatura di capitan Ere delinea l'abbozzo di fuga (21-14). Le difese si mantengono sull'allegro andante, facendo storcere il naso ai cultori della pallacanestro dalle ginocchia sbucciate. Sul finire del periodo Polonara dà un'ulteriore ventata di energia e spirito, spingendo Varese sul più nove. Tre liberi di Di Bella riducono il disavanzo, anche perché gli arbitri ingoiano il fischietto su un netto fallo subito da Green: 26-20.

    [i][b]Varese prende le redini della sfida. [/b][/i]Al rientro in campo i ragazzi di Vitucci appaiono d'un tratto disordinati e nervosi. Troppi sguardi rivolti all'arbitro e palloni persi: non a caso, con Amoroso e Cinciariani, la Sutor agguanta la parità a quota 26. Il duo italiano non demorde e tiene botta alle sortite di Banks e Dunston, riscrivendo il pareggio sul 31-31. Ci pensano allora Polonara (con una tripla) e Rush (bimane in fuga) a rendere incandescenti i seggiolini roventi di Masnago. Il buon Gianni Talts si inventa ballerino e capitalizza alcuni minuti di asfissiante difesa tinta di biancorossa. Montegranaro si smarrisce sempre di più nella palude della retroguardia prealpina e barcolla a meno dieci (44-34) sotto i colpi del prode Achille e dell'imprescindibile Ere. L'interessante esperimento, inedito, di Talts usato da “quattro” e di Dunston pivot paga dividendi sperati. Sei punti ravvicinati di Johnson tengono in gara i gialloblù, mantenuti comunque a distanza di relativa sicurezza: alla pausa lunga il tabellone recita 50-40, bottino cospicuo anche in virtù del 50% da tre per ambo le contendenti (dato statistico confermato nel saldo complessivo).

    [i][b]Tanto spettacolo, poca fatica. [/b][/i]Cinciarini, non troppo marcato, si incunea tre volte nell'area dei padroni di casa (55-46), Varese risponde con una tripla a fil di sirena a firma di Banks, imbeccato da un assist al bacio di Polonara. Gli atleti di Vitucci trovano pane saporito per i loro denti contro una squadra morbida nell'agonismo e nel fisico. La Cimberio assaggia il più quattordici, tituba qualche istante e poi rischia di doversi scomodare dalla tavola imbandita per colpa del tecnico comminato al coach veneto. Gli uomini in arancione, non paghi della cromia facilmente notabile, prendono posto nella scena con qualche scelta balzana, ma la flemma da leader navigato di Mike Green non fa vacillare le speranze: cinque punti, pesanti come macigni, fanno planare i nostri sul 72-57. Perfino Sakota, macchinoso come un orso svegliatosi dal letargo, può estendere le lunghe leve in contropiede grazie all'ennesima palla persa della Sutor (saranno 21 nella contesa). A fine terzo tempo la capolista domina sul 78-59.

    [i][b]E adesso una sosta salutare. [/b][/i]Un fendente di Ere e un fallo antisportivo di Tamar Slay (autore di una prestazione di livello infimo prima di una sequela di triple vane a gara archiviata) aprono la strada a un finale di match tranquillissimo. Montegranaro paga alla distanza un parco stranieri modesto e alza bandiera bianca. La seconda “bomba” consecutiva di Dusan Sakota, finalmente con il volto cattivo dopo una settimana di polemica, fa lievitare il disavanzo come un panettone di pasticceria: 89-62.
    Il resto è simile a un “cinque contro cinque” infrasettimanale, con i ragazzi di Recalcati a fungere da [i]sparring partner[/i]. La platea aspetta la fatidica quota cento ma vede la Cimberio sostare a lungo a 99 prima che Banks, con il sottomano del 101-78, induca un'altra standing ovation.
    Un sonnellino, lungo e poco gradito, delle seconde linee di Varese rende meno ricco il bottino. La Sutor arriva sul meno tredici (101-88), poi cala il sipario con le segnature di Rush e Polonara.

    Domenica il campionato concederà respiro a una Varese legittimamente stanca e afflitta, di tanto in tanto, da vertigini di alta classifica. Meravigliose controindicazioni di chi ha assunto, senza prescrizionedei dottori, la medicina del successo. E ha intenzione di continuare il ciclo nel derby pre natalizio di Milano: la cena dell'Immacolata è stata un successo, ora attendiamo di banchettare nella casa dei cugini ricchi e un poco spocchiosi. Per la dieta, ci penseremo in estate...

  • pxg14
    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]Fermi un giro si possono capire molte cose. Innanzitutto le ragioni, anche più recondite, di tale stop, quindi la realtà che sta attorno, o meglio sotto, molto istruttiva sul conto delle maggiori antagoniste. Basti pensare a Sassari sempre più Diener-dipendente, a Siena in forte crescita, a Cantù in bolletta di titolari per infortuni e a un'Armani più chiacchierata della Minetti. Ha invece nulla da aggiungere o da recriminare questa Cimberio che, pizzicata in certezze e amor proprio, può trasformare l'avversa esperienza romana in un patrimonio di maturità dentro la sua meritata nicchia. Oggi riceve un'infida Montegranaro, poi - sotto Natale - farà visita a Milano per farsi un regalone. I marchigiani non sono fulmini di guerra ma sono stati capaci di far saltare il banco delle scommesse con un paio di colpacci. Insomma qualche speranza la covano, animati da un tecnico non qualunque come lo è Carlo Recalcati e non solo per la sua storia varesina. Lo scudetto della Stella non è un reperto da scavi archeologici, la maglia di Varese ne porta il simbolo che la distingue da tante altre: egli fu il "conduttore" di un'Impresa avviata nella stagione precedente attraverso una foriera qualificazione all'Eurolega. [/size][/font][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][font=verdana, geneva, sans-serif][size=3]In tutto sono quattro le sue stagioni a Varese da "odiato" canturino: ebbene, con squadre e tempi diversi, Recalcati ha sempre messo le mani sul malloppo, massimo o minimo che fosse come i playoff centrati dalla Cimberio nelle due stagioni passate dopo un certo oscurantismo. Tesi e antitesi in una sintesi che pretende una piena e sentita riconoscenza nei confronti dell'ex tecnico. Al di là di correnti di pensiero diverse, come quelle che lo ritenevano testa pensante di un sistema di elementi e di squadra che otteneva anche buoni risultati ma con un lavoro all'osso, scarno per spettacolo e che annoverava il poco soddisfacente Ganeto e il mai pervenuto Garri, elementi molto invisi alla platea, anche se attraverso scelte spartite con la società.[/size][/font][/size][/font][/color]

    [color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3][font=verdana, geneva, sans-serif]Recalcati resta un signor allenatore, anche per il suo modo di pensare positivo a costo di passare per un ingenuo, come alla fine dello scorso campionato, quando il suo addio sembrava scontato per tutti tranne che per lui, ancora speranzoso in una riconferma fra torti e ragioni di un bilancio a più voci. Se ne andò dispiaciuto, come confessò allora con garbo, evitando di costruire polemiche per non sciupare il passato. Ora, di fronte alla stupenda marcia di questa Cimberio, nessuno proprio lo rimpiange pur non sussistendo alcun paragone fra oggi e ieri, né tantomeno fra lui e Frank Vitucci che rappresenta il nuovo coi lustrini. Non c'è proprio raffronto che regga, nemmeno d'azzardo di fronte ad atleti molto diversi per qualità individuale attraverso una discontinuità netta, attuata con acume, intelligenza e tempismo dal club biancorosso alla ricerca di una pallacanestro più frizzante e idealmente promozionale.[/font][/size][/size][/font][/color]

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