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  • Lucaweb
    Strategie di mercato in piena evoluzione per la Cimberio 2012/2013 dopo l'acquisto di Ebi Ere e il rinnovo di janar Talts, cui seguirà entro brevissimo termine anche quello
    di Rok Stipcevic. Ormai è ufficiale la conferma del play croato, il cui termine per esercitare la clausola d'uscita dal contratto è scaduta due giorni fa; ma così come era accaduto
    per il lungo estone, anche il regista del 1986 ha accettato la riduzione dell'ingaggio in cambio di una "spalmatura" dell'accordo fino al giugno 2014 (tra l'altro il prossimo anno
    la Croazia entrerà a far parte dell'Unione Europea, dunque non sarà più necessario il visto per il suo tesseramento).

    E con la novità regolamentare dello status comunitario per Ere, la società di piazza Monte Grappa ha ampio margine di manovra sul mercato extracomunitario per riempire 3 delle 4 caselle straniere ancora disponibili. Ora il prossimo acquisto dovrebbe arrivare dagli Stati Uniti, visto il forte interessamento per [b]Brandon Bowman (nella foto)[/b]: se la duttile ala del 1984 dovesse accordarsi con la Cimberio - soddisfando così le richieste del tecnico veneziano, che già lo seguiva da un paio d'anni - allora il mercato biancorosso potrebbe prendere una direzione ben delineata.

    Le doti da rimbalzista di Bowman (7,9 dì media lo scorso anno in Israele) potrebbero indurre la società biancorossa a puntare su un lungo prettamente "interno" con doti di attaccante d'area e di ìntimidatore difensivo, allestendo una rotazione dei lunghi che prevederebbe il solo Talts dietro il centro titolare. Poi le ultime due caselle non italiane andrebbero riempite sul perimetro: sicuramente servirebbe un playmaker d'ordine che possa stare sia a fianco che al posto di Stipcevic, considerando comunque improbabile
    che Teemu Rannlkko - almeno all'inizio della stagione - sia inserito tra i sette stranieri titolari.

    I riscontri clinici post-intervento del play finlandese sembrano più positivi del previsto, ma per il completo recupero del giocatore i tempi tecnici stimati si aggirano attorno ai tre mesi: francamente troppi perché si possa pensare di affidare al regista del 1980 un ruolo importante nel roster di una Cimberio che avrà rotazioni meno profonde della stagione 2011/2012.

    Ad oggi è più probabile pensare a Rannikko col ruolo da "ottavo straniero", pronto all'uso in caso dì necessità legate agli infortuni o scelte tattiche; ma sì tratta di un'operazione
    che sì potrà definire soltanto a fine mercato e a seconda che ci siano residui di budget che lo consentano. L'ultimo tassello potrebbe essere costituito da una guardia tiratrice da utilizzare come jolly nei quintetti intercambiabili resi possibili dalla duttilità di molti elementi del roster (Stipcevic play e guardia, Ere guardia e ala, Bowman ala piccola e ala forte,
    Talts ala forte e pivot).

    Poi per completare i tasselli mancanti si ragionerà sugli italiani: nella formula contemplata attualmente potrebbe esserci più spazio per Ganeto (da cambio dei due ruoli di ala come lo scorso anno per Diawara e Kangur) che per Reati. Ma dipenderà anche dal budget residuo e dalla disponibilità dell'ala torinese di seguire la rotta di Stipcevic e Talts, accettando una riduzione di stipendio in cambio di una "spalmatura" del contratto.
    Giuseppe Sciascia

  • Lucaweb
    È Ebi Ere il primo acquisto della Cimberio. Ufficiale l'accordo che legherà per la prossima stagione - con opzione per l'estensione nel 2013/' 14 - la società di piazza Monte Grappa e la 31 enne guardia-ala nigeriana. Un vero e proprio blitz da parte di Varese che, dopo aver visto sfumare il sogno Taquan Dean, ha individuato nell'atleta del
    1981 quella guardia "risicata" in cima alla lista delle priorità tecniche individuate da Cecco Vescovi e Frank Vitucci.

    Nello scacchiere tattico della Varese che verrà, Ere occuperà almeno inizialmente il ruolo di guardia titolare, come conferma il presidente biancorosso Cecco Vescovi: «È un giocatore solido, esperto e completo. Abbiamo scelto lui per il ruolo di guardia titolare che già rivestiva nelle sue esperienze precedenti a quelle di Caserta sia in Belgio che in Australia.

    A me è sempre piaciuto molto per il mix di fisicità e qualità atletiche che sa mettere in canino:dà garanzie tecniche e umane importanti, la sua duttilità ci permetterà di utilizzare assetti e quintetti diversi, spostandolo da guardia ad ala piccola quando Vitucci vorrà utilizzare una formula più dinamica con 4 piccoli».

    Ere era già stato sondato lo scorso anno nella fase conclusiva della campagna acquisti, in una sorta di ballottaggio con Justin Hurtt, ma dopo la firma di Ganeto i costi fuori portata del nigeriano avevano indotto Varese a puntare sul "rookie" statunitense.

    Così il 31 enne esterno aveva firmato in Spagna, all'Obradoiro, ma la scelta si è rivelata non azzeccata sia sul piano del rendimento in campo che su quello ambientale. Così Ere ha accettato rapidamente di tornare in Italia scegliendo la patente di affidabilità che la Cimberio s'è conquistata negli ultimi due anni.

    «Il mercato è abbastanza bloccato ma nel caso di Ere abbiamo sfruttato il fatto che l'ultima stagione in Spagna non sia stata felice in quanto a puntualità nei pagamenti. E la sicurezza che possiamo offrire è un aspetto importante per attirare 1 giocatori in questo particolare momento».

    Altro aspetto importante nell'ingaggio di Ère è il suo "status": dalla prossima annata, infatti, gli atleti delle 79 nazioni che hanno sottoscritto gli accordi di Cotonou (tra cui la Nigeria) saranno considerati alla stregua dei comunitari col visto (la stessa tipologiadiRokStìpcevic). Dunque, Ere entrerà nel computo dei 4 europei assieme al play croato e a Janar Talts, per il quale ieri è arrivata l'ufficialità del nuovo accordo "1+1" dietro riduzione del 10% dell'ingaggio rispetto alla passata stagione.

    Così la Cimberio ha ancora tre visti da spendere sul mercato extracomunitario: «Cerchiamo un'ala piccola che possa giocare anche da numero 4, sulla falsariga migliori dal palleggio. In base a quello, sceglieremo il pivot tra un giocatore interno o uno che possa giocare anche sul perimetro.

    Per il play vedremo più avanti, monitorando con attenzione la situazione di Rannikko che avrà a breve una visita di controllo per definire i tempi di recupero ».
    Giuseppe Sciascia

  • Lucaweb
    C'è un primo nome caldo nella lista della spesa della Cimberio: è quello di Andy Rautins, 26enne guardia della Nazionale canadese sul quale l'attenzione della società
    di piazza Monte Grappa sembra piuttosto elevata. Il nome non è nuovo agli appassionati di basket di lunga data: l'esterno del 1986 è infatti figlio di Leo Rautins che fu stella del
    basket canadese negli anni '80 giocando anche a Roma e Verona.

    E, come il padre, l'atleta si è laureato alla Syracuse University, uno dei migliori programmi cestistici della Ncaa (12,1 punti e 4,9 assist col 41% da 3 nel suo ultimo anno di college). Scelto dai New York Knicks col numero 38 nel draft Nba 2010, Rautins non è riuscito a sfondare tra i "prò" (dopo un anno e mezzo con la squadra di Mike D'Antoni è passato a Dallas senza però lasciare traccia) pagando le difficoltà tipiche di una guardia senza grande impatto atletico. Così ha cercato fortuna in Europa trasferendosi al Lucentum Alicante, squadra di metà classifica della Liga Acb, dove il suo primo impatto col Vecchio Continente non è stato dei più esaltanti col 35% da 3 in 17 partite del campionato spagnolo).

    Ma il mix di qualità balistiche e conoscenza del gioco fanno di Rautins il classico elemento che piace agli allenatori, anche se difficilmente "eccita" il pubblico. E il basket dell'area Fiba non è comunque sconosciuto all'atleta del 1986 che ha ormai sette anni di esperienza intemazionale con la selezione canadese fino allo scorso settembre allenata dal padre (ultime apparizioni ai Mondiali 2010 in Turchia - 8,5 punti e 2,5 assist - e ai Panamericani del 2011, chiusi a 11,2 punti col 52% da 2 e il 39% da 3).

    Rautins è principalmente un tiratore perimetrale ma ha anche buona visione di gioco in supporto al playmaker. Nelle idee di Varese potrebbe essere un elemento complementare a Stipcevic per esaltare le sue doti di penetratore, possedendo la fisicità giusta (192 centimetri per 87 chili) per stare al suo fianco senza pagare dazio in termini di stazza in
    difesa.

    Sul canadese sarebbe comunque attenta anche la Virtus Bologna, in cerca di una guardia-play a stelle e strisce da accoppiare a Poeta (anche se c'è chi vede Rautins come
    alternativa a Matt Janning, il tiratore visto a Casale Monferrato che pare ad un passo dall'accordo con le "Vu Nere").
    Quello di Rautins non è comunque l'unico nome sondato dalla società biancorossa che sta lavorando su un ampio ventaglio di idee tra statunitensi e americani nei cinque
    ruoli mancanti a supporto dei confermati Stipcevic e Talts.

    In regia l'orientamento sembra comunque quello di puntare su una guardia-play da affiancare al regista croato, anche alla luce dell'impossibilità di arrivare a Jonathan Tabu, il play congolese di passaporto belga che era in forza a Cremona ma che dovrebbe tornare a Cantù, dove era già stato nel 2010/2011.
    Giuseppe Sciascia

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