Il coach veneziano fa il punto della situazione partendo dalle prime certezze acquisite: «In questa fase del mercato le idee possono cambiare da un giorno all'altro a seconda di risposte e disponibilità, valutando comunque con calma gli elementi più adatti per quel che abbiamo in testa. Al momento comunque un minimo di ossatura l'abbiamo allestita: Stipcevic e Talts daranno continuità al lavoro dello scorso anno, garantendo un senso di appartenenza alla squadra, poi l'ingaggio di Ere che rappresenta un giocatore di sicura affidabilità e sostanza nei due ruoli esterni. Ebi è un elemento che sta in tanti assetti e ci sembrava adatto alle nostre necessità di inserire giocatori duttili».
E proprio l'intercambiabilità, con la possibilità di coprire più spazi di gioco, sarà una delle “specifiche” più importanti nell'allestimento della Varese del prossimo anno, cercando così di ottimizzare le risorse tecniche con una squadra di elementi “multiruolo”: «Giusto chiarire che il concetto di squadra corta non sarà tale in assoluto, perché per tenere alto il ritmo degli allenamenti e prevenire infortuni e falli non si può rischiare di essere in pochi. Piuttosto “squadra corta” significa che se avremo elementi in grado di riempire più caselle e tappare un buco qualora ce ne fosse bisogno potremo avere più facce, ruotando assetti e quintetti intercambiabili: Ere può stare in due ruoli così come Stipcevic e Talts, con tre elementi copriremo già sei posizioni e nel limite del possibile cercheremo giocatori con queste caratteristiche».
Ora il mercato di Varese prosegue valutando più elementi in più ruoli, senza comunque limitarsi ad una sola situazione ma valutando ad ampio raggio con gli unici vincoli dei 4 “spot” stranieri ancora da coprire con un play, due lunghi e un “jolly” tra gli esterni: «Non c'è una tabella di marcia predeterminata né su ruoli né sui passaporti, dipende principalmente dalle situazioni che si presenteranno. Al momento stiamo ragionando principalmente sul pacchetto dei lunghi: se troviamo un giocatore che ci piace a prescindere da tutto andremo decisi su di lui, ma vogliamo capire quali titolari scegliere negli spot di ala forte e pivot verificandone la compatibilità con Talts per un pacchetto di tre giocatori per due ruoli più un giovane che inizialmente non abbia pretese di minutaggio».
Solo dopo aver esaurito la scelta dei 7 stranieri si ragionerà sugli italiani, che a meno di clamorosi colpi di scena serviranno come “complementi” dalla panchina per completare il roster: «Gli italiani verranno scelti per ultimi: la scelta della formula “3+4” ci induce prima di tutto a occupare le sette caselle per gli stranieri e poi verificare le necessità di completamento del roster».
[b]La Prealpina[/b]: Giuseppe Sciascia
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