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VareseFansBasketNews

  • Nicolò Cavalli
    Certe partite presentano chiavi di interpretazione duplice. Nella visione “varesecentrica” di chi mastica basket sotto le Prealpi, stasera gli omaggi sono da rivolgere a Moretti, capace di condurre in porto un successo cruciale con pochi elementi a referto; sono da ascrivere ad una difese ferrea, a tratti asfissiante, che obbliga Brindisi a sparare a salve per l'intero secondo tempo; sono da gridare a Ferrero e Cavaliero, migliori in campo e mefistofelici nel puntellare la rimonta. Dall'altra parte ci sono i giornalisti di Brindisi, che a fine partita raccontano di una Enel indegna (il simpatico signore pelato mi suggerisce l'aggettivo quella dozzina di volte...), molle sotto canestro, uccisa da egoismi e faide interne, incapace di soffrire.
     
    [i][b]Chi sono quelle sagome? [/b][/i]Una platea di Masnago in versione primaverile, con alcuni seggiolini vacanti ben sacrificati in cambio di una gita, assiste a diversi giri a vuoti dei biancorossi: 4-10 con un festival di ferri scheggiati. Al primo time-out di Moretti alcuni coniglietti in cartonato popolano il [i]parquet[/i], ma l'agilità sembra la medesima dei padroni di casa. La regia approssimativa di Wayns e Wright fa da anticamera alle scorribande di Banks (9-15), quindi Varese aggiusta le dinamiche offensive con Kuksiks e Kangur. Un'impennata improvvisa nelle percentuali ribalta le sorti al termine del primo periodo (21-19), eppure il vantaggio non risparmia al presidente Coppa un nuovo striscione piccato dalla Curva Nord.
     
    [i][b]Punteggio ad elastico. [/b][/i]Gli ospiti ripartono a marce alte con il neo acquisto Trotter e il pretoriano Zerini sugli scudi, dall'altra parte Cavaliero e Ferrero rendono meno gravoso il[i] break[/i]: 27-29. Il quintetto bonsai schierato da Moretti per risparmiare precauzionalmente Campani (ultima freccia di una faretra di giocatori stazzati ridotta ai minimi termini) crea diversi grattacapi alla formazione di Bucchi: pressing e tiri nei primi secondi dell'azione valgono il 34-29 dopo un antisportivo su Wayns. Il [i]magic moment [/i]biancorosso, con il massimo suggello del +8 sul 39-31, scatena la risposta delle guardie in maglia Enel: le scosse elettriche di Cournooh, Banks e Scott accedono la contesa fino al 45-43 della pausa lunga.
     
    [i][b]Poco spazio all'improvvisazione. [/b][/i]Una Openjobmetis affrettata e meno incisiva dal perimetro rompe l'[i]empasse [/i]dopo tre minuti abbondanti, i pugliesi si affidano al totem Anosike per far valere il tonnellaggio di ben altra caratura: 49-51 a metà periodo. La monodimensionalità delle opzioni d'attacco scrive trame di facilissima lettura per la difesa ospite, quindi la situazione assume contorni critici dopo il fallo tecnico comminato a Ferrero (simulazione). Giancarlo e Wright trovano due canestri nel traffico, ma il tocco di Milosevic a fil di sirena arride a Brindisi, in vantaggio 53-57 pur senza sbalordire.
     
    [i][b]Ruggiti a tutto campo. [/b][/i]Confermando un [i]trend [/i]connotato da corrente alternata, l'Enel incespica a lungo nelle sue scelte solitarie e viene salvata da due infrazioni di passi (dubbia al limite del paradossale la prima, equa la seconda) in concomitanza del 61-57. L'atteggiamento della terna scontenta tutte le parti in causa, ma è l'OJM a doversi cospargere il capo di ceneri ardenti mancando tre ghiotti possessi sul 63-58 con bonus acquisito. Wayns perde un pallone sanguinoso, Ferrero si vede recapitare un antisportivo tornando in difesa (ma non c'era cattiveria alcuna nell'intervento su Scott...) e il segnapunti torna sul 65-64. A rompere gli indugi, questa volta in maniera risolutrice, è capitan Cavaliero: subisce una stoppata da Banks, però sulla rimessa brucia la retina con una tripla dall'immenso peso specifico. Il finale, con Davies e Ferrero a riscuotere applausi per la commovente abnegazione sotto le plance (il dato dell'ultimo parziale, 20-5 per Varese!), porta in dote sorrisi e serve a ribaltare perfino il doppio confronto dell'andata.
     
    Perché se rappresenta un'eresia nominare i play-off, stanotte nessuno rimuginerà sulla vittoria allo scadere di Torino contro Trento. Piuttosto sarà cruciale recuperare le forze in vista dei quarti di finale di Fiba Cup: il trampolino dell'autostima è azionato, ora serve la spinta giusta per scavalcare Anversa.

  • simon89
    [color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Niente straniero di coppa per l'Openjobmetis nella sua rincorsa alle Final Four di FIBA Cup. Il tesseramento di Nemanja Bezbradica è stato respinto dalla federazione internazionale: secondo gli uffici di Monaco di Baviera, Varese aveva infatti già esaurito le 4 sostituzioni disponibili nella lista dei 16 giocatori schierabili nella manifestazione.[/font][/color][/size][/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
     [/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Una interpretazione differente del regolamento per i tesseramenti e i cambi sul mercato rispetto a quella della società di piazza Monte Grappa: le aggiunte alla lista originaria di 13 giocatori presentata entro il termine del 28 ottobre non sono state considerate come integrazioni ma come sostituzioni. Rihard Kuksiks - messo sotto contratto il 6 novembre - e il giovane Manuel Rossi, inserito in corsa nella lista FIBA dove all'inizio c'erano Testa e Pietrini, hanno "consumato" due spot oltre alle aggiunte in corsa di Kangur e Wright. Irremovibile la FIBA nel far valere le sue prassi regolamentari valide per tutte le manifestazioni; dunque Bezbradica non potrà scendere in campo in alcuna partita ufficiale con la maglia dell'Openjobmetis, considerando il limite dei 16 tesseramenti già esaurito un mese e mezzo fa in campionato con l'arrivo di Wright.[/font][/color][/size][/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
     [/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Il lungo di passaporto croato resterà comunque a Varese per tenere elevato il livello degli allenamenti della squadra di Paolo Moretti, che avrebbe comunque avuto bisogno di un'addizione nel reparto lunghi dopo l'addio forzato di Faye. Ma il tesseramento in campionato - pur senza poter mai andare a referto - sarebbe stato obbligatorio in qualsiasi caso per potersi liberare dal punto di vista formale del contratto con il lungo senegalese che lunedì conoscerà l'effettiva durata della sua squalifica visto il "rito abbreviato" con l'ammissione di responsabilità e la rinuncia alle controanalisi scelto davanti al Tribunale Nazionale Antidoping. Per chi ha scelto la formula 3+4+5 corre l'obbligo di mantenere in qualsiasi momento 7 contratti stranieri depositati presso la Lega Basket: per poter depositare la transazione con Faye (con relativo risparmio di stipendio e contributi), Varese doveva comunque mettere sotto contratto un altro atleta proveniente da federazione estera.[/font][/color][/size][/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
     [/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Dunque l'investimento su Bezbradica -firmato al minimo salariale, cifra largamente inferiore a quella di un uomo da quintetto come il senegalese - non è stato del tutto sprecato, anche se resta il rammarico per l'impossibilità di sostituire Faye nella competizione sulla quale si concentreranno le maggior attenzioni del-l'Openjobmetis nell'ultimo mese e mezzo di stagione. Dunque le due vittorie salvezza ancora necessarie in campionato e le due da mettere in cassaforte contro Anversa per raggiungere le Final Four di FIBA Cup andranno conquistate con i soli Kangur, Campani e Davies come lunghi di ruolo.[/font][/color][/size][/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
     [/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia[/font][/color][/size][/font][/color]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']L'Openjobmetis chiede supporto alla FIP nella sua campagna per portare a Varese le Final Four di FIBA Cup. A margine dell'assemblea di Lega Basket in programma oggi a Roma, il presidente biancorosso Stefano Coppa incontrerà Gianni Petrucci e chiederà alla federazione italiana di sostenere la candidatura della società di piazza Monte Grappa. Un aiuto politico per perorare la causa dell'opzione PalaWhirlpool nelle stanze FIBA, contando anche sull'interesse della FIP a controbattere le recenti adesioni di Trento, Reggio Emilia e Sassari alla nuova Eurocup organizzata dall'ULEB. [/font][/color][/size]
     
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Nella guerra a distanza tra la federazione internazionale e l'organismo privato con sede a Barcellona, una candidatura italiana come quella che Varese sta cercando di promuovere, avrebbe un valore importante sul piano dell'immagine, dimostrando che anche le manifestazioni internazionali griffate FIBA possono vantare appeal. Sarebbe anche il modo per avere entrature dirette a Monaco di Baviera per capire se e quali saranno le candidature alternative con le quali la società di piazza Monte Grappa dovrà giocarsi l'assegnazione dell'evento. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Sarà solo la prima tappa del giro di orizzonti che Varese sta portando avanti a 360 gradi per mettere a fuoco la versione definitiva della proposta da formulare entro la dead-line del 30 marzo. Previsti incontri anche con le istituzioni territoriali - a partire dalla neoistituita Varese Sport Commission - oltre al contatto diretto con l'ente presieduto dal turco Turgay Demirel in occasione della presentazione della Basketball Champions League, prevista per lunedì prossimo a Parigi alla presenza delle società che quest'anno hanno disputato la FIBA Cup (invitate Varese e Cantù oltre ai rappresentanti istituzionali di federazioni e leghe). [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Altro aspetto fondamentale sarà la garanzia della copertura televisiva che abbatta i costi di produzione TV dell'evento. Nel giro di una settimana la società biancorossa vuole avere le idee chiare sui costi effettivi di una proposta da formulare secondo le sue possibilità - prima di tutto logistiche, ma anche economiche - che abbattano la prima cifra stimata di 250milaeuro. Nel frattempo si ragiona anche sulle coperture, partendo dall'ipotesi dei miniabbonamenti per tutte e due le giornate e le 4 partite delle eventuali Final Four: la posizione ufficiale del club è riassunta dal presidente di "Varese nel Cuore" Alberto Castelli: «Portare le finali al PalaWhirlpool sarebbe il miglior coronamento dei festeggiamenti per il settantennale del club, però bisogna ragionare con attenzione sui costi e sulle coperture. Non possiamo permetterci voli pindarici: a seconda delle risposte che avremo valuteremo il da farsi, l'idea sarebbe comunque quella di formulare una proposta compatibile con le nostre possibilità logistiche ed economiche».[/font][/color][/size]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Uno o due innesti di valore, a seconda della conferma o della rinuncia della partecipazione alle coppe FIBA, da aggiungere all'attuale zoccolo duro dei contratti in essere con Cavaliero, Ferrero e Campani. Ma il mercato dei free agent offre poche soluzioni alla fame di italiani dell'Openjobmetis nell'ottica del 5+5 che verrà: dando per certo che Varese abbandonerà il 3+4+5 adottato nelle ultime cinque stagioni per sposare la via della continuità e dell'allenabilità legata ai giocatori di scuola tricolore, le disponibilità di giocatori liberi nell'estate 2016 sono davvero limitate.[/font][/color][/font][/color]
    [color=rgb(40,40,40)][font=helvetica] [/font][/color]
    [color=rgb(40,40,40)][font=helvetica][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Fermo restando che le evoluzioni del mercato potrebbero liberare elementi oggi vincolati da contatti pluriennali e che si possono valutare prestiti di giovani interessanti (ad esempio Michele Ruzzier di Venezia o Andrea Amato di Milano, però opzionato da Pistoia) che avrebbero poco spazio nei club di vertice. Considerando i tre elementi attuali come utilizzabili dalla panchina rispettivamente come quarto e quinto esterno e terzo lungo, servirà almeno un altro giocatore importante pur a costi compatibili con le disponibilità del club.[/font][/color][/font][/color]
    [color=rgb(40,40,40)][font=helvetica] [/font][/color]
    [color=rgb(40,40,40)][font=helvetica][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Soluzioni disponibili? Nel ruolo di playmaker ci sarebbe il 26enne David Cournooh, promosso in corsa titolare a Brindisi (8,6 punti e 2,0 assist in 23,4 minuti) che è pronta ad offrirgli il rinnovo. Nello spot di ala invece scadono i contratti di Jeff Viggiano, 32enne oriundo italo-americano di Venezia (5,8 punti e 1,7 rimbalzi in 15,4 minuti), e del 30enne Michele Antonutti che può giostrare sia da "3" che da "4" (9,1 punti e 3,9 rimbalzi a Pistoia), mentre sotto i tabelloni scade il 25enne Filippo Baldi Rossi di Trento (8,7 punti e 4,0 rimbalzi in 19,8 minuti), out fino all'estate per un infortunio al ginocchio per il quale è stato operato qualche settimana fa. Improbabile ricorrere ad alternative di veterani stile Jacopo Giachetti e Stefano Mancinelli (entrambi classe 1983 in uscita da Torino) o Matteo Formenti (classe 1982 che chiuderà a Sassari): se non si presenteranno occasioni alternative di prestiti, l'aggiunta di Varese uscirà da questo ventaglio di ipotesi.[/font][/color][/font][/color]
    [color=rgb(40,40,40)][font=helvetica] [/font][/color]
    [color=rgb(40,40,40)][font=helvetica][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']E se l'Openjobmetis riproporrà il doppio impegno campionato-coppa europea, ipotesi plausibile se la premialità sarà analoga a quella della stagione 2015-16, serviranno probabilmente due italiani "veri" per un roster da 11 contratti, contando anche Lorenzo Molinaro di rientro dal prestito di Ravenna. Ma vista l'estrema povertà di soluzioni disponibili, è fondamentale individuare il ruolo del rinforzo italiano prima di muoversi sul fronte esterno. Vincolare qualsiasi straniero - a partire da Chris Wright - significa chiudere qualche porta sul mercato interno; e l'ipotesi della conferma di Kristjan Kangur, che avrebbe altrettanti estimatori, indirizzerebbe forzosamente la scelta del rinforzo italiano nel settore ali. Anche se in ultima istanza il valore assoluto della Varese che verrà dipenderà soprattutto dalle scelte delle punte di diamante straniere, nei ruoli che quest'anno dovevano essere di Wayns e Davies.[/font][/color][/font][/color]
    [color=rgb(40,40,40)][font=helvetica] [/font][/color]
    [color=rgb(40,40,40)][font=helvetica][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia[/font][/color][/font][/color][/size]

  • simon89
    [size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]L’Openjobmetis studia l’operazione Final Four di FIBA Cup a Masnago, riflettendo però con la dovuta attenzione sui costi elevati necessari per portare l’evento a Varese.[/color]
    [color=rgb(0,0,0)]Le 110 pagine del manuale operativo inviato alle possibili candidate ad organizzare l’evento in programma dal 29 aprile all’1 maggio propongono una lunghissima serie di criteri vincolanti sul piano della logistica e dell’ospitalità. La prima stima parla di un investimento complessivo attorno ai 250mila euro per rispettare tutti gli obblighi imposti dalla federazione internazionale: una somma importante da coprire principalmente tramite i ricavi di biglietteria (si ipotizza un mini-abbonamento per le 4 partite in cartellone), dato che solo il 10% dei proventi pubblicitari sarà assegnato al club organizzatore (più una quota variabile tra il 20 e il 7 per cento a seconda del piazzamento finale).[/color]
    [color=rgb(0,0,0)] [/color]
    [color=rgb(0,0,0)]E i tempi tecnici per la raccolta pubblicitaria specifica legata alle Final Four a Varese (mai in 70 anni di storia della società il PalaWhirlpool ha ospitato una finale europea) sono decisamente ridotti. La candidatura andrà formalizzata entro il 30 marzo, forse addirittura alla cieca, visto che l’eventuale gara-3 della serie con Anversa si giocherà a Masnago il 6 aprile (ma in caso di mancata qualificazione l’offerta decadrà automaticamente).[/color]
    [color=rgb(0,0,0)] [/color]
    [color=rgb(0,0,0)]La società di piazza Monte Grappa sembra comunque decisa a presentare la sua offerta, compatibilmente con i problemi logistici del PalaWhirlpool che in alcuni aspetti non legati alla capienza (bastano 3mila posti) e al campo di gioco non risponde ai canoni minimi della FIBA. Puntando su un importo complessivo ridotto e su un [i]battage[/i] importante per la biglietteria, c’è la possibilità di coprire quasi interamente i costi vivi dell’organizzazione offrendo un evento allettante al pubblico biancorosso.[/color]
    [color=rgb(0,0,0)] [/color]
    [color=rgb(0,0,0)]E poi c’è lo stimolo supplementare del [i]bonus[/i] di risultato: giocare in casa aiuterebbe Varese a puntare ai premi più cospicui (250mila euro per la vincente e 100mila per la finalista rispetto ai 70mila per la terza ed ai 50mila per la quarta). «È una scommessa il cui esito, in caso di riscontri positivi della FIBA, dipenderà dalla risposta del pubblico e dalla capacità della squadra di sfruttare l’aiuto del possibile fattore campo - conferma il presidente biancorosso Stefano Coppa -. Riteniamo giusto provarci compatibilmente alle nostre possibilità, anche se sarà molto complicato per questioni logistiche: purtroppo, nonostante un investimento di 1,5 milioni di euro nel giro di sei anni, il nostro palasport ha ancora limiti oggettivi per quanto riguarda gli spazi extra-campo, soprattutto rispetto ad arene di ultima generazione».[/color]
    [color=rgb(0,0,0)] [/color]
    [color=rgb(0,0,0)]Ad oggi la società sembra decisa a formulare un’offerta alle sue condizioni economiche e logistiche, verificando anche l’interesse dell’organismo europeo a portare l’evento in una piazza storica come Varese. Lunedì Coppa sarà a Parigi in occasione della presentazione ufficiale della nuova Basketball Champions League: sarà un’occasione per tastare il polso ai vertici dell’organismo internazionale. Anche se poi lo sforzo più importante dovrà farlo la squadra di Moretti nella sfida con Anversa...[/color]
    [color=rgb(0,0,0)] [/color]
    [color=rgb(0,0,0)]Giuseppe Sciascia[/color][/font][/size]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Varese si schiera in favore della FIBA nella guerra a distanza tra la federazione internazionale e l'ULEB per l'organizzazione delle coppe europee 2016-17. [/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Tra i due massimi organismi europei è battaglia senza esclusione di colpi anche a livello legale, col rischio concreto di una moltiplicazione delle competizioni - Eurolega ed Eurocup per il consorzio privato con sede a Barcellona; Champions League e FIBA Cup per la "federazione delle federazioni" di tutta Europa con sede a Monaco di Baviera -in caso di mancato accordo in extremis. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Notevoli le distanze tra le due parti in causa: l'ULEB punta sulla qualità (Eurolega a 16 squadre ed Eurocup a 24 rispetto alle attuali 24 e 36) attirando il meglio del Vecchio Continente con accordi pluriennali e accessi vincolatissimi (licenza di Eurolega per 10 anni più 10 per Milano, offerta triennale per l'Eurocup a Sassari, Trento e Reggio Emilia, convocate ieri a Barcellona per conoscere i dettagli del nuovo progetto) e una ripartizione sostanziosa di ricavi per diritti TV e altri benefit. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Dall'altra parte la FIBA punta sul merito sportivo nella sua Champions League a 32 squadre (24 accessi diretti più 8 dai preliminari, ai quali potrebbe accedere Varese arrivando in fondo alla competizione attuale; 2 posti più 1 per l'Italia) con i risultati del campo come criterio unico di accesso, mentre le eliminate dai preliminari rientreranno nel novero delle partecipanti dell'attuale FIBA Cup (64 squadre con altre 2 italiane). [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']In tutto questo la FIP ha già fatto presente alle società di serie A che sarà possibile partecipare solo a manifestazioni riconosciute dal CIO: le coppe organizzate da un ente privato come l'ULEB non fanno parte dell'elenco, e l'unica deroga è riservata a Milano, in possesso della vecchia licenza triennale di Eurolega in scadenza il 30 giugno 2017. Concetto che Gianni Petrucci e il presidente del CONI Giovanni Malagò ribadiranno giovedì all'assemblea di Lega Basket nella quale i club dovranno ratificare l'adesione alla neocostituita "Newco" che gestirà organizzazione e proventi della Champions League FIBA. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Sulla vicenda il presidente dell'Openjobmetis Stefano Coppa - che presenzierà lunedì prossimo a Parigi alla presentazione della nuova Champions League FIBA - chiarisce la posizione della società: «Voteremo sicuramente sì, prima di tutto perché l'adesione alla NewCo è un' opportunità e non un vincolo: ratificare la firma già avvenuta non impegna nessuno alla partecipazione obbligatoria alle competizioni FIBA. Però il campionato è organizzato sotto l'egida della FIP, che ci ha chiesto di aderire alle coppe FIBA: alla presenza del presidente Petrucci a dicembre abbiamo dato la nostra parola, mi sembra corretto proseguire su quella strada. In particolare, partecipando alla FIBA Cup, mi sentirei a disagio a non appoggiare la federazione internazionale». [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']E l'aspetto preminente dei tornei FIBA che incontra il favore del presidente biancorosso è quello del valore del merito sportivo: «Le valutazioni vanno effettuate anche in funzione degli aspetti economici: quest'anno chi ha giocato l'Eurocup ha sostenuto costi importanti, mentre la FIBA Cup, sia pur di livello più basso, ci ha permesso di avere introiti concreti. Inoltre preferisco il criterio FIBA del merito sportivo: se Juventus, Inter o Milan si piazzano in zona salvezza l'anno dopo non partecipano alla Champions League, qui invece chi ha licenza pluriennale per le coppe Uleb che garantiscono ricavi certi avrebbe un vantaggio potenziale nei confronti degli altri club di serie A». [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia[/font][/color][/size]

  • simon89
    [size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]La grintosa Bologna risveglia l'Openjobmetis a suon di ceffoni e riapre il dibattito sugli squilibri di una squadra che in trasferta e contro una difesa ruvida ripropone un basket di qualità modesta. [/color][/font][/size]
     
    [size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]Troppo contorno e poca sostanza per i biancorossi nella versione Futurshow Station, in particolar modo dalla coppia Wayns-Davies che per investimenti salariali e qualità tecniche avrebbero dovuto rappresentare l'asse portante della squadra dal punto di vista del fatturato offensivo. Invece troppo spesso Varese è stata condizionata dalle lune del giocatore di Philadelphia, che funziona solo quando gli entra il tiro da fuori, e dall'inconsistenza del pivot ex Brigham Young, troppo alterno nel suo rendimento per questioni caratteriali prima ancora che tecniche. [/color][color=rgb(0,0,0)]Di fatto le - supposte - punte della squadra non sono affidabili, e pur con tutta la sostanza dei correttivi Wright e Kangur - ieri peraltro inferiori al rendimento delle gare precedenti - l'Openjobmetis non può prescindere dal rendimento offensivo dei suoi elementi di maggior qualità.[/color][/font][/size]
     
    [size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]Dunque si torna al "tutto sbagliato e tutto da rifare" in vista della costruzione della Varese che verrà? Sentenza finale rimandata dopo il 30 aprile - meglio ancora l'1 maggio, data dell'eventuale finale di FIBA Cup - con la giuria ancora in camera di consiglio. Ma resta la sensazione di una squadra che possiede un'ossatura sufficientemente solida cui dare continuità, a patto di azzeccare i ritocchi giusti nei ruoli cardine. In ogni cantiere che funzioni serve il giusto mix di operai, geometri e ingegneri: ruolo quest'ultimo è clamorosamente mancato all'appello in tutte e tre le "declinazioni" in regia (con Ukic prima, con Wayns poi e con Wright ora). [/color][/font][/size]
     
    [size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]La trasferta di Bologna serve per rimettere in chiaro le cose, confidando che il fattore campo possa dare a Varese gli stimoli giusti per sprigionare quel basket intenso e reattivo delle tre vittorie precedenti. L'Openjobmetis in formato trasferta soffre l'agonismo degli avversari, ma la spinta del pubblico riesce comunque a nascondere certi limiti atavici. E a Masnago la squadra di Moretti giocherà 4 delle ultime 7 gare dì campionato più due delle eventuali tre gare dei playoff di FIBA Cup contro Anversa, ed auspicabilmente - in caso di qualificazione e burocrazia permettendo - le eventuali Final Four della competizione europea. Dovranno essere i tifosi a trasformare l'Openjobmetis versione "Cenerentola" lontano da Varese nella squadra graffiante che ha messo sotto avversarie di livello come Cremona, Cantù, Gaziantep e Trento negli ultimi due mesi e mezzo.[/color][/font][/size]
     

  • simon89
    [size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]Chris Wright pensa "squadra" non solo in campo ma anche fuori. Il playmaker dell'Openjobmetis si schermisce dall'etichetta di uomo della svolta che tutti gli riconoscono dopo le tre vittorie contro Torino, Gaziantep e Trento capaci di cambiare in una settimana il senso della stagione biancorossa. «Non credo sia dipeso solo da me: per battere tre ottime squadre abbiamo fatto tutto quanto insieme. Io ho messo in campo la mia positività e la mia energia e ho aiutato i miei compagni. Gaziantep aveva grandi individualità e un budget importante ma la strategia del coach è stata fondamentale; così anche con Trento, partita nella quale abbiamo messo in campo tanta intensità ma anche tanto equilibrio. Il segreto è che ognuno di noi creda nelle qualità del compagno: giocando duro e lottando tutti insieme si possono ottenere vittorie importanti».[/color][/font][/size]
     
    [size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]Innegabile però che l'arrivo di un regista puro, votato prima di tutto a far giocare la squadra, abbia sensibilmente migliorato la chimica del gruppo e in particolare il rendimento di alcuni singoli (Davies e Kuksiks su tutti): «Fa semplicemente parte del mio lavoro: da quando sono qui ho cercato di essere l'estensione del coach in campo. Il mio compito non è quello di segnare tanti punti ma mettere nelle migliori condizioni di rendere i tanti attaccanti della squadra e tenere alto il livello di intensità della difesa. Il dato fondamentale delle ultime due gare sono i 21 assist totali: dobbiamo giocare insieme senza egoismi e sfruttare al massimo il talento di tutti. Un altro aspetto determinante per noi è il lavoro a rimbalzo: sia contro Gaziantep che contro Trento le cose migliori le abbiamo fatte in campo aperto, dobbiamo continuare su questa strada». [/color][/font][/size]
     
    [size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]Wright non si accontenta del tris della scorsa settimana e guarda avanti con l'intento di proseguire l'opera anche domenica a Bologna: «Ci aspetta un compito duro: l'Obiettivo Lavoro è un'ottima squadra, reduce dall'impresa di Sassari con un giocatore di qualità come Collins: dovremo stare concentrati ed eseguire al meglio il piano partita. L'obiettivo finale? Non guardo oltre l'allenamento di domani in vista di una trasferta impegnativa come quella sul campo della Virtus. Però stiamo migliorando giorno dopo giorno: continuiamo a credere in noi stessi e vediamo dove potremo arrivare». [/color][/font][/size]
     
    [size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]Di certo a Wright è bastato un mese per fare breccia nel cuore del pubblico e indurre società e staff tecnico a considerare in largo anticipo propositi di rinnovo del contratto. E il giocatore sembra ricambiare l'affetto di Varese nei suoi confronti: «Per me è una benedizione: mi sono limitato a essere me stesso e fare quello che mi riesce meglio. Sicuramente questa era una situazione giusta per me, apprezzo molto il calore dei tifosi e cercherò di dare sempre il massimo per ripagarli del loro affetto. Se mi piacerebbe rimanere a Varese? Amo la città, ho un ottimo rapporto con il coach e mi piace il programma del club. Questo mi sembra un ottimo posto per me e la mia famiglia. Se dovessero rivolermi di sicuro li ascolterò con molta attenzione». [/color][/font][/size]
     
    [size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]Giuseppe Sciascia[/color][/font][/size]

  • simon89
    [size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]Prove tecniche di 5+5 in casa Openjobmetis. La vittoria di domenica contro Trento è arrivata nell'occasione in cui la squadra di Moretti ha schierato solo 5 stranieri a referto, vista la defezione definitiva di Faye e l'infortunio di Varanaukas (out per una botta a un dito nell'allenamento di venerdì). [/color][color=rgb(0,0,0)]Un anticipo della formula di costruzione per la Varese che verrà?[/color][/font][/size]
     
    [size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]La partecipazione alla serie A 2016-17 è ancora da mettere aritmeticamente al sicuro, e nello scacchiere futuro biancorosso ci sono ancora tante caselle da riempire, ad iniziare da quella del presidente. Ma sul 5+5 come schema di composizione del roster prossimo venturo c'è da mettere la mano sul fuoco: lo vuole la proprietà, che già lo scorso anno spingeva per questa soluzione, salvo dover ripiegare sul 3+4+5 (con 40mila euro di luxury tax e 12 contratti professionistici anziché 10) per il ritardo nella scelta dei responsabili dell'area tecnica che hanno impedito di muoversi per tempo sul mercato ristretto degli italiani. [/color][/font][/size]
    [size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]Ma verso questa direzione si muove anche Paolo Moretti, che al di là del contratto in essere fino al 2017 (con opzione per il 2018), è unanimemente riconosciuto come il punto fermo dal quale ripartire per la prossima stagione. E allo stesso modo la vede Massimo Ferraiuolo, promosso g.m. in corso d'opera ma con altissime possibilità di mantenere l'incarico attuale anche dopo il 30 giugno. [/color][/font][/size]
     
    [size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]D'altra parte i risultati sopra le aspettative delle varie Cremona, Trento e Pistoia, basate su una solida ossatura italiana integrata con stranieri dall'elevato valore nel rapporto costi-rendimenti, dimostrano chiaramente che conta più come si spende di quanto si spende. Lo zoccolo duro di Varese è rappresentato dai contratti per la prossima stagione con Cavaliero, Ferrero e Campani (oltre a Molinaro, girato in prestito a Ravenna): in tempi ragionevolmente brevi potrebbe aggiungersi anche il prolungamento dell'accordo con Chris Wright, mossa condivisa da società e staff tecnico visto l'elevato spessore umano e le doti da playmaker puro espresse dal giocatore statunitense in un solo mese in biancorosso. E un' altra estensione "consequenziale" sembra quella con Kristjan Kangur, altro uomo di fiducia di coach Moretti che insieme al regista ex Pesaro ha dato una svolta mentale prima ancora che tecnica all'Openjobmetis. [/color][/font][/size]
     
    [size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]D'altra parte il coach di Arezzo ha dimostrato di essere più adatto ad allenare giocatori di mentalità e sostanza disposti a seguire un'impronta "europea" basata sulla coralità, piuttosto che piegarsi alle lune degli americani in un basket con poche regole e tanto 1 contro 1. Costruire una squadra più adatta alla sua visione di gioco, anziché quella troppo americanofila con 6 elementi di estrazione NCAA su 12 del settembre 2015, passa attraverso la necessità di individuare uno zoccolo duro all'interno dell'organico attuale. Sul quale poi inserire i tasselli giusti per completare il puzzle: servirà almeno un altro italiano importante, più un esterno e un lungo stranieri (tenendo conto delle indicazioni degli ultimi due mesi per valutare chi è già qui) che sappiano sfruttare le doti da regista puro di Wright. Non ne uscirà una Varese da scudetto, ma ripartendo dal coach e da almeno 5 giocatori del roster attuale non serviranno ancora 5 mesi di esperimenti e correttivi per trovare l'identità...[/color][/font][/size]
     
    [size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]Giuseppe Sciascia[/color][/font][/size]
     

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