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VareseFansBasketNews

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Un tracollo pesante nei modi e nelle proporzioni, evidenziando nuovamente quella insostenibile leggerezza - mentale prima ancora che tecnica - da ribaltare in fretta in una serie A sempre più livellata verso l'alto. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Se la trasferta di Trento doveva dare la misura di quanto valesse l'OJM al cambio di una realtà di alto livello come la Dolomiti Energia, la risposta impietosa del campo stabilisce che la distanza tra Varese e le zone alte della classifica si misura in parsec, o comunque una unità di misura dalle proporzioni riscontrabili in termini enormi. Probabile che Trento, con le sue particolari caratteristiche tecniche e atletiche, sia la squadra più indigesta della A per una Varese che non è riuscita a nascondere i suoi limiti di energia e stazza in tutti i ruoli neppure con un massiccio uso di zona. Sta di fatto però che a soli sette giorni dopo lo show contro Torino, l'attacco OJM è tornato su livelli di coralità (vedi i soli 10 assist dopo i 21 di settimana scorsa) non troppo distanti da quelli del disastroso esordio con Caserta. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Solo una casualità il fatto che sia coinciso col ritorno di Wayns e Galloway? Decisamente no, anche se sulla prestazione opaca e senza nerbo dei biancorossi pesa la serata senza acuti di Ukic. Nelle ultime tre gare il croato è parso un po' appassito, prima di tutto a livello atletico, e il suo impatto sui compagni è stato meno efficace: per assurdo il calo del play ex Panathinaikos potrebbe allontanare eventuali acquirenti di alto livello, e rendere più semplice il tentativo di Varese di convincerlo a restare anche dopo il 23 dicembre. Ma è evidente che l'Openjobmetis ha bisogno dei massimo rendimento possibile da Ukic, e allo stesso tempo dalla coppia Wayns-Galloway, in attesa di fare le sue scelte tecniche ed economiche.[/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Allo stesso tempo però la navigazione a vista non aiuta a dare stabilità alle gerarchie di una squadra che sta faticando a digerire i continui cambi di organico. Gli americani dicono "less is more", nell'indicare come spesso risorse più limitate - con gerarchie più definite - diano risultati migliori. Ma in ultima analisi è solo questione disposare il proprio ruolo all'interno di uno spartito corale. E Varese, stavolta sovrabbondante di "solisti del mitra" con la palla in mano, ha deragliato troppo spesso dal copione consolidato, mettendo in difficoltà soprattuto chi - Cavaliero, Kuksiks e Thompson, ma anche Faye - ha bisogno della coralità per esaltare le sue doti balistiche. Dunque si faccia chiarezza in fretta sul fronte Ukic, e si facciano scelte consequenziali a livello di strategie tecniche e di mercato: i soldati senza generali non hanno una guida, ma troppi generali - o presunti tali - in un gruppo già labile a livello mentale possono solo aumentare i problemi...[/font][/color][/size]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']"Varese nel Cuore" è pronta a fare la sua parte. Anche quando si tratterà di compiere uno sforzo extra a livello economico, come quello che toccherà sostenere ai 53 membri del consorzio che detiene il 100 per cento delle quote della Pallacanestro Varese per ripianare il deficit della stagione 2014/'15. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']È fissata per lunedì l'assemblea dei soci che dovrà esaminare la situazione dei conti relativi al passato esercizio: sarà la sede istituzionale nel quale discutere quanto già emerso nel ritrovo informale della maggioranza dei consorziati nel pre-partita del match del 28 ottobre contro Ostenda. Ossia la necessità di metter mano al portafogli per coprire i circa 400mila euro necessari alla quadratura del bilancio dell'ultimo anno sportivo. In quell'occasione era emersa la disponibilità da parte dei soci di auto-tassarsi per sistemare la situazione; alla vigilia dell'incontro di lunedì prossimo, il presidente Alberto Castelli conferma la volontà del consorzio di ripianare le perdite: «Al momento posso parlare solo a titolo personale, perché l'assemblea è sovrana e fino a lunedì non potranno esserci certezze definitive - spiega il massimo dirigente di "Varese nel Cuore" -. Però i contatti informali degli ultimi giorni mi rendono fiducioso sul fatto che si troverà una soluzione. Non dimentichiamo che il nostro impegno nasce principalmente dalla passione per la Pallacanestro Varese: prima ancora che proprietari, siamo tifosi di lungo corso, dunque trattandosi di una realtà a noi molto cara faremo quel che è necessario». [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Di fatto la multiproprietà del club biancorosso staccherà un assegno - ovviamente a seconda degli impegni e delle possibilità di ciascun socio - esattamente come accade nelle società con un proprietario unico chiamato a far quadrare i conti con un apporto personale al termine di ogni stagione sportiva. Per Varese sarà un inedito in cinque stagioni di gestione consortile, anche se il 2014/' 15 - con gli tsunami Vescovi e Pozzecco e tante altre vicende minori - è stato tutto fuorché un anno normale. In ogni caso il risultato economicamente negativo della stagione passata non dovrebbe comportare strascichi per la gestione corrente: il budget previsionale 2015/'16 dovrebbe avere le coperture necessarie per arrivare al termine dell'annata sportiva senza necessità di un nuovo intervento della proprietà. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']A patto che, ovviamente, vengano rispettati gli attuali vincoli di bilancio per quanto riguarda il parco giocatori: per questo l'assemblea di lunedì servirà anche per avere un quadro preciso dei costi dell'operazione Ukic, focalizzandosi non solo sui numeri dell'offerta da sottoporre al croato - virtualmente già pronta e da ratificare da parte dei soci - ma anche sulla necessità di liberare spazio salariale per potersi permettere il playmaker ex Cedevita per otto mesi e non solo per i due dell'attuale contratto a termine. Di certo i vertici del consorzio - che oltre al CdA di 7 membri guidato da Alberto Castelli ha una presenza diretta nel Cda della Pall. Varese, il vicepresidente Monica Salvestrin e il consigliere Massimo Cozzi - vogliono avere le idee chiare sui numeri del passato e del presente. Una stagione in rosso può essere digerita, pur con qualche mal di pancia, alla luce della straordinarietà degli eventi del 2014/' 15; ma i proprietari biancorossi, per quanto tifosi, restano comunque imprenditori. E due anni consecutivi in perdita non sarebbero tollerabili. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia[/font][/color][/size]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Dai fischi densi di delusione e sconcerto dell'esordio con Caserta agli applausi convinti della vittoria con Torino. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Cinque settimane di progressi costanti per una Openjobmetis che riconquista la fiducia di Masnago con una prestazione in cui riesce ad abbinare il bel gioco ai due punti. Di mezzo c'è stato lo sbarco a Varese di Roko Ukic, il giocatore più determinante visto in biancorosso dopo Bryant Dunston: l'aggiunta del croato nel settore nevralgico di una squadra parsa "acefala" nella prima uscita stagionale è stata una svolta fondamentale per la stagione biancorossa. Ma c'è stato anche il lavoro giornaliero di Paolo Moretti nel dare una mentalità solida e un volto ben definito ad una squadra che ha preso sicurezza col passare delle settimane. E ora ha trovato un'identità corale che le consente di non vivere soltanto delle invenzioni di Ukic: nella serata in cui le scelte difensive altrui limitano il fatturato offensivo del croato, l'Openjobmetis ha saputo trovare validi sbocchi alternativi, dimostrando un'acquisita solidità del suo sistema. [/font][/color][/size]
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Merito delle rotazioni più profonde col ritorno di Galloway e l'aggiunta di Kuksiks, più utile nel sistema rispetto a Shepherd; ma anche merito di un coach che ha saputo tenere alta la fiducia di tutti anche quando piovevano fischi e mugugni, e ha saputo instillare uno spirito collettivo ad un gruppo quantomai eterogeneo per estrazione cestistica e di passaporto. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Cancellati completamente i dubbi delle prime settimane della stagione 2015/'16 già ricca di colpi di scena? Ancora no, soprattutto perché c'è il punto interrogativo legato alla permanenza a Varese di Roko Ukic dopo la scadenza del 23 dicembre. L'equilibrio efficace trovato grazie al croato rischia di essere riconvertito con un playmaker totalmente differente come Maalik Wayns, ormai pronto al rientro domenica a Trento. Per tutto il mese di novembre si navigherà a vista in attesa di verificare le evoluzioni della situazione; piani a lungo termine non se ne possono fare, al di là del pressing di tutte le componenti - ieri i tifosi hanno fatto la loro parte, la società sta preparandosi a fare la sua - per convincere il croato a rimanere. Ma finché Ukic sarà biancorosso, andrà "cavalcato " il più possibile per mettere fieno in cascina in Italia e in Europa. E la vittoria di ieri permette di guardare con fiducia al ciclo di 5 trasferte nelle prossime 6 gare, nelle quali si dovrà mettere al sicuro la qualificazione alle Last 32 di FIBA Cup e provare a riaprire il discorso Final Eight di Coppa Italia cercando un jackpot sui campi delle quotate Trento e Brindisi. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Quel che è certo, Ukic o non Ukic, è che Varese sta assumendo a poco a poco quella faccia grintosa e convinta sulla quale coach Moretti aveva insistito tanto dal giorno del suo insediamento in biancorosso. E andando in campo sempre per vincere come vuole il suo allenatore, l'Openjobmetis vuole dimostrare con i fatti il suo vero valore. Che non è certo quello dell'esordio con Caserta.[/font][/color][/size]

  • Nicolò Cavalli
    [b]BRANDON DAVIES [/b](13 punti; 6/9 2p; 0/1 3p; 1/1 tl) [b]VOTO: 7. [/b]Protagonista per tutta la partita, nel bene e nel male, crea il break decisivo all'inizio dell'ultimo quarto. Da rivedere certi doppi passi e strambi tentativi (quatto i palloni persi), ma l'intesa con “Mo” Faye è da applausi a scena aperta.
     
    [b]MOUHAMMAD FAYE [/b](19 punti; 6/8 2p; 0/0 3p; 1/4 tl) [b]VOTO: 7,5. [/b]Ruvido al punto giusto e desideroso di fare a spallate con il dirimpettaio Ivanov, sforna la solita prestazione convincente collezionando canestri, rimbalzi (nove), botte e proteste con gli arbitri. Arcigno.
     
    [b]ROKO UKIC [/b](6 punti; 1/2 2p; 1/6 3p; 1/1 tl) [b]VOTO: 6,5. [/b]E'[b] [/b]sufficiente un solo periodo, il terzo, per affossare le resistenza di una Torino troppo incostante. Non particolarmente volenteroso, come testimonia il numero di tiri presi (alcun erano indotti da metri di spazio), ripaga l'affetto del pubblico con accelerazioni e sette assist.
     
    [b]LORENZO MOLINARO [/b](0 punti; 0/2 2p; 0/0 3p; 0/0 tl)[b] VOTO: 6. [/b]Quasi dieci minuti di impiego sul parquet, meritatissimi per l'impegno profuso in allenamento e partita, conditi da discrete spaziature, palloni sporchi arpionati, canestri facili sbagliati. C'è molto da imparare, ma la propensione non manca.
     
    [b]DANIELE CAVALIERO [/b](21 punti; 3/3 2p; 5/7 3p; 0/0 tl)[b] VOTO: 7,5. [/b]Attraversa il campo come un ossesso, timbra il cartellino da ogni posizione, esulta con gli occhi spiritati (un misto tra lo Schillacci di Italia '90 e il Pozzecco post derby da allenatore) verso la curva. Eroe per una notte, con l'auspicio che non sia un evento irripetibile.
     
    [b]LUCA CAMPANI[/b] (8 punti; 4/4 2p; 0/1 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 6. [/b]Entra il campo con il cipiglio del “pivottone” cattivo, si sente piccolo spendendo falli banali in sequenza, recupera entusiasmo e valore (perché no, qualità nelle statistiche) sul finire. Ordinaria amministrazione.[b] [/b]
     
    [b]GIANCARLO FERRERO [/b](2 punti; 1/1 2p; 0/0 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: s.v.[/b]
     
    [b]RIHARD KUKSIKS [/b](8 punti; 0/0 2p; 2/6 3p; 0/0 tl) [b]VOTO: 6,5. [/b]Chi si aspettava all'esordio un cecchino da videogioco, dovrà pazientare. Rihard spara sul ferro conclusioni aperte, eppure nel biglietto da visita mostra difesa, attenzione ai particolari, malizia. Insomma, molto meglio un léttone dai modi baltici che un canadese dalle movenze caraibiche.
     
    [b]MYCHEL THOMPSON [/b](8 punti; 1/6 2p; 1/1 3p; 3/5 tl) [b]VOTO: 6. [/b]Costruisce diverse situazioni di gioco interessanti, talvolta senza troppa fortuna o assistenza. Lascia nello spogliatoio timidezza ed apatia: lo dimostra il tiro da tre prima dell'intervallo lungo, fondamentale per scacciare i fantasmi della beffa.
     
    [b]RAMON GALLOWAY [/b](7 punti; 2/4 2p; 1/5 3p; 0/0 tl)[b] VOTO: 5,5. [/b]Fin troppo esuberante per essere al rientro da un infortunio (pensiero maligno, di quelli che vivacchiano nelle parentesi), produce alcune discrete cavalcate e dà una mano in regia, dove gli uomini sono contati. Nel [i]garbage time [/i]pecca di esosità e non gioca con la squadra.

  • Nicolò Cavalli
    Ventidue assist per sentirsi una volta tanto parte integrante di una squadra, di un progetto, di una Piazza. La truppa di Moretti risponde presente a chi domandava coesione e continuità, permettendosi in lusso di annichilire Torino (il più ventidue di imbocco al rettilineo finale sarebbe stato forse il gap più giusto) con una ripresa di eccellente fattura. Segnali di ripresa, doverosamente da sottolineare, che tuttavia vanno contestualizzati al cospetto di un avversario apparso, con l'incidere dei minuti, spento e insicuro delle proprie capacità: come dire, vista la media delle contendenti la salvezza sarebbe un risultato davvero minimo.
     
    [i][b]Sette assist per provare a scappare. [/b][/i]L'OJM trova in avvio punti rapidi dentro l'area, i piemontesi si affidano agli ex di turno Ivanov e Robinson per tenere il passo: 10 pari con le difese alquanto accondiscendenti. La [i]verve[/i] balistica di Cavaliero e i segnali di ravvedimento di Thompson – in quintetto visto l'imminente taglio di Shepherd – creano un primo solco subito colmato dal tarantolato Dawkins (16-15). I ragazzi di Moretti procedono altruisti e convinti (emblematico Campani, capace di assestare una stoppata e di segnare in contropiede appena sceso sul [i]parquet[/i]), la Manital dal canto suo sciorina l'orgoglio ferito dopo un approccio al torneo zoppicante: allo scadere primo intervallo i prealpini conducono 25-19.
     
    [i][b]Seconda frazione confusionaria. [/b][/i]Mancinelli e Giacchetti puniscono l'approccio morbido di Varese e riportano il tabellone in equilibrio, allora è il neofita Kuksiks a spezzare il momento apatico con una tripla, pezzo forte del proprio repertorio (28-28). Un Ukic in ciabatte si incaponisce in alcune scelte solitarie, i biancorossi restano però a contatto a quota 35 solo grazie alla mano bollente di Daniele Cavaliero. I gialloblu di coach Bechi prendono il dominio del pitturato con il “cinghialotto” Ivanov (ampiamente in doppia doppia nel prima metà di gara, alla fine saranno 19 punti con 12 rimbalzi), dall'altra parte Faye si lascia preferire dalla media distanza piuttosto che da sotto: invero al senegalese non vengono certificati due falli cristallini, il clima si rende teso e piove inesorabile il tecnico. Una brutta Varese chiude in affanno il periodo, salvata in corner da un Thompson glaciale dall'angolo per il dardo del 41-42.
     
    [i][b]Tre, tre e ancora tre. [/b][/i]L'Openjobmetis alza i giri del motore con Ukic e Faye, il fallo tecnico compensativo comminato a Ivanov ([i]evergreen [/i]dell'arbitraggio italiano) permette ai padroni di casa di issarsi sul più cinque, 49-44. Una sciarada di ciuffi dalla grande distanza – Roko, due volte Dawkins e Cavaliero – funge da lievito per il punteggio (60-50 a metà terzo quarto) e per l'entusiasmo dei 3500 del PalaWhirlpool. Quando Faye e perfino il rientrante Galloway partecipano con successo alla caccia grossa dai 6,75 metri, tasselli del lusinghiero 41% complessivo oltre l'arco, Bechi si trova costretto a richiamare per la seconda volta i suoi a rapporto: 66-52. I sussulti d'esperienza di Fantoni e Mancinelli mandano in archivio il parziale sul 68-57.
     
    [i][b]K.O. tecnico. [/b][/i]Faye e Davies si trovano a perfezione sotto le plance, Robinson viene cancellato con una stoppata roboante, Galloway inchioda in solitaria il gancio del 79-61. La Manital, piena di lividi, cerca conforto nel suo angolo, eppure la reazione non si intravede. Il disavanzo di 21 punti al 35' (84-63) consente a Moretti, acclamato dalla curva e da buona frangia del palazzetto, di preservare energie in vista della doppia trasferta di coppa e campionato. Minuti utili a tributare la[i] standing ovation [/i]ai protagonisti della serata e a dare spazio agli elementi meno utilizzati finora. La forbice si riduce fino ai quattordici punti del gong, ma la sostanza non cambia: capitan Cavaliero e compagni si stanno proponendo come una solida formazione da media classifica, senza disdegnare minuti di pallacanestro ariosa e piacevole.
     
    Il contratto a termine di Ukic (non basteranno certo i cartoncini con il suo nome sventolati a più riprese...), le porte girevoli del mercato e il fluttuare dei valori del torneo non lasciano tranquilli. Eppure poco più di mese fa eravamo a narrare della prestazione peggiore dell'ultimo mezzo secolo, stasera abbiamo visto una Varese a tratti straripante. Il biglietto per l'ottovolante è in tasca, piacevole passatempo in attesa della tanto sospirata solidità.

  • simon89
    [color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Uno sforzo extra per confermare Roko Ukic, ma anche la necessità di liberare spazio salariare per far quadrare i conti. A meno di non trovare sponsor "privati" disposti a coprire i costi dell'operazione come accaduto nei casi Stipcevic ed Eyenga da parte di Renzo Cimberio. Se si vuole tenere il croato servirà sacrificare uno tra Galloway e Wayns: al netto delle verifiche fisiche e tecniche delle prossime settimane, è evidente che il giocatore in uscita non potrà che essere il secondo, ovvero quello più costoso e dal curriculum più prestigioso. [/font][/color][/size][/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
     [/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Ed anche nel caso in cui l'opzione - da mettere in atto solo con la certezza del si di Ukic - dovesse essere messa in pratica, non sarà un'operazione semplice né del tutto indolore; ma se restasse Ukic ci sarebbero indotti importanti. Intanto aumenterebbero i ricavi della biglietteria, decisamente magri nel primo mese; e poi si potrebbe raggiungere i bonus di risultato previsti nei contratti con gli sponsor per accessi a playoff e Coppa Italia. Infine c'è l'opzione FIBA Cup: sarà pure una "coppetta" con poco appeal, ma mette in palio gruzzoli intriganti (10mila euro per il passaggio alle Last 32, 15mila agli ottavi di finale; poi 50mila per i quarti e 250mila per chi si aggiudicherà il trofeo).[/font][/color][/size][/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
     [/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia[/font][/color][/size][/font][/color]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman'] Tutta Varese si mobilita per provare a convincere Roko Ukic a sposare la causa biancorossa oltre il termine del gettone bimestrale in scadenza al 23 dicembre. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Non c'è solo il tam-tam dei tifosi, che hanno promosso una iniziativa popolare in vista della partita di domenica contro Torino: tutti i supporters biancorossi sono invitati a stampare un foglio A4 con un enorme "ROKO" (al momento hanno aderito già in mille) per creare un effetto ottico stimolante al momento della presentazione delle squadre. Ma anche la società di piazza Monte Grappa sta facendo le sue valutazioni nell'intento di riuscire a formulare una proposta che induca Ukic a mettere da parte le sue velleità di ritorno in Eurolega. [/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Il play croato ha dimostrato in meno di un mese di essere uno di quei giocatori - ormai rarissimi nel basket italiano - in grado di spostare da solo l'ago della bilancia: in 6 gare tra camponato e FIBA Cup ha fatturato 16.3 punti e 6.5 assist col 65% da 2 e il 57% da 3. Ma soprattutto ha completamente rivitalizzato una squadra che pende dalle sue labbra in termini di leadership... e dalle sue mani in termini di qualità di gioco. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giusto dare merito a Bruno Arrigoni per aver proposto l'operazione dopo la disastrosa sconfitta in casa con Caserta, ed alla società che in 48 ore ha celermente firmato quello che per il livello dell'Openjobmetis è un fuoriclasse. Ora però serve fare un passo in più per dimostrare a Ukic che Varese può non essere solo una tappa di passaggio per mettersi in vetrina, ma una piazza in grado di offrire un progetto serio e duraturo da integrare insieme all'elevato feeling con coach Moretti e al calore dei tifosi - che vedono in lui un giocatore per il quale vale il prezzo del biglietto - per indurlo a sposare la causa biancorossa almeno fino al 30 giugno 2016. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']La questione è solo in parte economica, perché a 31 anni di età e dopo i milioni guadagnati tra NBA, Turchia e Grecia l'interesse del play croato è solo in parte legato al salario. Tant'è che l'accordo con Varese è lontanissimo -poco meno di un sesto - rispetto alle cifre che percepiva fino a due anni fa al Panathinaikos. Per il club biancorosso si tratta comunque di uno sforzo molto impegnativo; ma se la società di piazza Monte Grappa vuole dare un segnale forte alla città, trovare il modo per "regalare" ai tifosi un campione come Roko Ukic per l'intera stagione rappresenterebbe un certificato di credibilità in grado di cancellare tutti i mugugni e i dissensi espressi negli ultimi mesi nei confronti della dirigenza e della proprietà. Ovviamente senza far sballare i conti, perché vivere 6 mesi alla grande e poi pagarne le conseguenze per gli anni a venire sarebbe insensato; però se società, consorzio e tifosi riusciranno - ciascuno a modo proprio - a toccare le corde giuste, una operazione che qualche settimana fa sembrava impossibile inizia ad avere qualche chance di concretizzarsi. Presto per stabilire con esattezza quante siano, ma almeno la porta non sembra chiusa: la settimana prossima dovrebbe dare riscontri più chiari. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia[/font][/color][/size]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman'] L'Openjobmetis rompe il ghiaccio anche in FIBA Europe Cup. Netto succeso casalingo per Varese, che dopo 15' di studio impone la sua superiorità tecnica e fisica agli ungheresi del Falco. Pur contro un avversario modesto, la squadra di Moretti conferma i progressi già evidenziati col raid di Capo d'Orlando: i padroni di casa divertono e si divertono (61% da 2 e 12/24 da 3) con il solito Ukic da applausi (6/7 al tiro e 10 assist in 26') ben supportato da Cavaliero (11 assist). Nel primo tempo sono Molinaro e Ferrero a far scoccare la scintilla in difesa; poi Davies e Faye completano l'opera convertendo il volume di gioco prodotto dagli esterni. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Certo l'infortunio di Varanauskas (menisco destro da operare, previsto un mese di stop) è una nuova tegola: con Galloway e Wayns out fino al 15 novembre a Trento sarà emergenza playmaker anche contro Torino, quando debutterà Rihards Kuksiks. In avvio il Falco - sospinto da una quindicina di rumorosi e colorati tifosi al seguito - graffia dall' arco con Varadi e Rundles (13-15 al 7'). Varese spreme energia dalla panchina e trova spunti positivi da Campani per dare volume ad una difesa più efficace col secondo quintetto. Una fiammata di Ukic alimenta un rombante 12-0 per il 30-19 del 14'; la zona 2-3 proposta da Kalman ferma però l'inerzia biancorossa e Rundles ricuce in campo aperto (30-29 al 17'). [/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Nonostante i lunghi riposi di Ukic (12' nel primo tempo ma 4/4 al tiro e 2 assist), Varese riannoda i fili e riaccende il motore con Thompson e Faye: complessivo 19-2 a cavallo dei due tempi per il 49-31 del 23'. Poi con la difesa che graffia ri- petutamente, si cavalca in attacco Brandon Davies, che dà lezione di passo d'incrocio in post basso con 10 punti in fila e archivia la pratica sul 61-35 del 25'. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Nel finale ampie rotazioni per gestire uomini e risorse in vista del match contro Torino; e al di là dei cori ripetuti della Curva Nord per Roko Ukic, i 1.000 spettatori di Masnago - ancora pochi, ma il dato è in ascesa - inneggiano più volte anche a Moretti. Domenica contro la Manital si andrà in cerca del tris per dimostrare di aver definitivamente svoltato: con questo Ukic - le operazioni in chiave conferma sono in pieno corso, e le speranze non sembrano così ridotte -e lo spirito infuso dal coach toscano, sognare i playoff in Italia e in Europa non è impossibile... [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia [/font][/color][/size]

  • simon89
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Rihards Kuksiks è arrivato a Varese, ma farà conoscenza solo oggi col parquet di Masnago. La 27enne ala lettone scelta dall'Openjobmetis per aumentare il potenziale balistico della squadra di Paolo Moretti è sbarcato nel pomeriggio di ieri in Italia, ma si è limitato a sostenere le visite mediche di rito: un piccolo contrattempo ha fatto saltare la serrata tabella di marcia che prevedeva una tappa al PalaWhirlpool prima dell'allenamento serale del Falco Szombathely. In ogni caso il neoacquisto biancorosso non sarebbe stato disponibile per regolamento nel match odierno contro gli ungheresi. Kuksiks potrà esordire domenica in campionato contro la Manital Torino, a sua volta in emergenza in vista della la trasferta di Masnago (out l'infortunato Rosselli, ultima partita per l'ex biancorosso Dejan Ivanov che la settimana prossima lascerà il posto a D.J.White). [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']L'ala lettone, specialista del tiro perimetrale, entrerà nello scacchiere tattico biancorosso in sostituzione di Jevohn Shepherd, che chiuderà verosimilmente stasera -vista l'emergenza infortuni con Varanausks e Galloway ancora out - la sua avventura a Varese. Da domenica l'ala giamaicana andrà in tribuna in attesa di trovare collocazione: avendo giocato 5 partite, potrà trasferirsi in Italia senza bisogno di un nuovo visto extracomunitario, status che lo rende appetibile soprattutto in A2 dove tre quarti dei 32 club hanno già esaurito i 2 slot concessi dal regolamento. E in uscita c'è anche Giancarlo Ferrero: l'atleta mancino è sotto contratto con Varese fino al 2017, ma l'affollamento nel settore ali ha indotto la società a cercargli collocazione in A2 con la formula del prestito (possibile pista aperta con Roma), anche se prima del via libera all'operazione servirà riattivare in campo almeno uno tra Galloway e Varanauskas. [/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Necessità tecnica ma anche economica, con l'obiettivo di "fare cassa" per far quadrare i conti tra entrate e uscite, e recuperare risorse in vista dell'assalto a Roko Ukic. L'unica certezza è che il play croato è "blindato" a Varese fino al 6 dicembre, prima finestra di uscita per l'Eurolega di un contratto che altrimenti si esaurirà il 23 dello stesso mese: fino ad allora qualsiasi sondaggio da parte di eventuali acquirenti - a partire da quello di Sassari, che riflette su Marquez Haynes - è puramente esplorativo, mentre Varese avrà tempo di formulare la sua proposta, legata a filo doppio al sacrificio di uno tra Galloway e Wayns. Che però ha bisogno di rivedere in campo prima di prendere una decisione basata su aspetti tecnici ed economici.[/font][/color][/size]
     
    [size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia[/font][/color][/size]

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